DIETRO LA FOTO: “TUFFI DI GOCCE”

   Una goccia di latte colorato con inchiostro si tuffa nello strato di latte disposto su di un apposito piattino, da un’altezza di circa 60 cm.

Nel disegno è rappresentato lo schema di funzionamento del marchingegno:


















   La lamina di plastica rigida di forma rettangolare (3), su cui è incollata l’asticciola di legno (4), è collegata alla tavoletta base (5) tramite la cerniera (2). L’estremità libera dell’asticciola va ad appoggiarsi sul contatto elettrico (1), realizzato con due lamelle di rame poste a breve distanza l’una dall’altra. La lamina di plastica rettangolare funge da “piatto”, che colpito dalla goccia si abbassa, provocando il contatto tra le due lamelle che attivano il flash (6).

La brevità del lampo “congela” l’azione nel momento desiderato: quando la goccia alza il suo cratere! (7)

   La tecnica di ripresa è quella dell’open-flash: fotocamera sul cavalletto con l’otturatore aperto al buio (posa B) in attesa del lampo.

   L’attrezzatura che ho utilizzato è costituita da fotocamera reflex su stativo e cavetto di scatto con obiettivo 50mm e tubi da 20mm; flash NG 45 a circa 30 cm dal soggetto (distanza breve ma alla quale ancora il lampeggiatore può funzionare in automatismo a priorità dei diaframmi); pellicola invertibile da 100 ISO.

   Per le riprese ho impostato sull’ob. f/16, sul flash f/16 ed una sensibilità di 64 ISO (anziché 100ISO) per compensare la perdita di luminosità dovuta all’estensione di 20mm.

   N.B. per fermare il movimento è necessario un lampo molto rapido, ottenibile posizionando il flash molto vicino al soggetto, in tal modo il lampo ha una durata dell’ordine di 1/30000 di secondo, infatti anche con un lampo di 1/1000 di sec. (ottenibile con il mio flash impostando il funzionamento manuale, ½ M) la foto risulta “mossa”:

 
   












 

 

Home
Speedy Flash
Creativa