ARCHIVIO ONLINE di Marco BAVA , raccolta deleghe per le assemblee degli azionisti e costituzione di parte civile gratuita degli azionisti nei procedimenti penali per un Nuovo Modello di Sviluppo

 

Sommario (Frame)
NUOVO MODELLO DI SVILUPPO (EX CIVILTA' COSTITUZIONALE)
COMMENTI VISITATORI
ECOLOGIA-AMBIENTE-ALIMENTAZIONE
ECONOMIA
DIRITTO-GIUSTIZIA
TOPINO-NOVARA
EDOARDO AGNELLI
Marco BAVA
RELIGIONE-VATICANO
ARCHIVIO STORICO PAGINE PRINCIPALI  E LINK
VIDEO-ASSEMBLEE-LEZIONI-CONVEGNI
TORINO
REGIONE PIEMONTE
PIANI INDUSTRIALI DI Mb
TECNOLOGIA
STEFANO MONTANARI
PROPOSTE AL GOVERNO E PETIZIONI AL PARLAMENTO EU
REPORT-RAI-TV
ESPOSTI FATTI DA MARCO BAVA
BEPPE SCIENZA
RACCOLTA DELEGHE ED ASSEMBLEE AZIONISTI
INTERVENTI MARCO BAVA ASSEMBLEE AZIONISTI
COSTITUZIONI DI PARTE CIVILE DI MARCO BAVA
NORMATIVE
CROWDFUNDING

 

 

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QUESTO SITO e' nato il 05.06.2000 dal 03.09.01 si e' trasferito da ciaoweb ( fondato da FIAT-IFI ed ora http://www.laparola.net/di RUSCONI) a Tiscali perche' SONO STATO SCONNESSO SENZA ALCUN PREAVVISO NE' MOTIVO ! CHE TRISTEZZA E DELUSIONE ! Dopo per ragioni di spazio il sito e' diventato www.marcobava.it

se vuoi essere informato via email degli aggiornamenti scrivi a:email

ATTENZIONE !

DAL 25.03.02 ALTRI BOICOTTAGGI MI SONO STATI POSTI IN ATTO , PER CUI NON E' PIU POSSIBILE INSERIRE I FILES DEI VERBALI D'ASSEMBLEA : L'INGRESSO AI FILES ARCHIVIATI SU YAHOO NON PUO' PIÙ ESSERE PUBBLICO se avete altre difficoltà a scaricare documenti inviatemi le vostre  segnalazioni e i vostri commenti e consigli email. GRAZIE !   

 

 

 

LA FRAGILITA' UMANA DIMOSTRA LA FORZA  E L'ESISTENZA DI DIO: le stesse variazioni climatiche imprevedibili dimostrano l'esistenza di DIO.

Che lo Spirito Santo porti buon senso e serenita' a tutti gli uomini di buona volonta' !

CRISTO RESUSCITA PER TUTTI GLI UOMINI DI VOLONTA' NON PER QUELLI DELLO SPRECO PER NUOVI STADI O SPONSORIZZAZIONI DI 35 MILIONI DI EURO PAGATI DALLE PAUSE NEGATE AGLI OPERAI ! La storia del ricco epulone non ha insegnato nulla perché chi e morto non può tornare per avvisare i parenti !  Mb 05.04.12; 29.03.13;

 

 

Archivio personale online di Marco BAVA

OPINIONI ai sensi art.21 Costituzione

 per un nuovo modello di sviluppo

 

UDIENZE PUBBLICHE 

IN CORSO

1) PROCESSO IPI-COPPOLA: IL 23.06.11 TRIBUNALE TORINO 1^SEZ.PENALE HA SANCITO LA SUA INCOMPETENZA TERRITORIALE SPOSTANDO LA COMPETENZA SU MILANO  IN CUI SI CELEBRERA' IL PROCESSO QUANDO SARA' RESO NOTO.

IPI 25.02.13

Ipi: verso la dichiarazione di prescrizione aggiotaggio Coppola
Borsa Italiana
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 feb - Si avvia a una dichiarazione di prescrizione il processo al tribunale di Milano a carico di Danilo Coppola e ...

2)il 28.03.14  CONTINUA a ROMA il processo Coppola-SEGRE+ALTRI MI SONO COSTITUITO parte civile come azionista di minoranza BIM.

3) IL 04.04 14  CONTINUA A ROMA IL PROCESSO CONTRO GERONZI E CRAGNOTTI PER ESTORSIONE NEI CONFRONTI DI PARMALAT .

4) Processo agli amministratori Alitalia Roma rinvio d'ufficio al 10.04.14; 29.04.14; 08.05.14.

5) Processo Fondiaria SAI - S.LIGRESTI- TORINO

6) Processo MPS SIENA

7) Processo Premafin MI

 

 

LA mia CONTROINFORMAZIONE ECONOMICA  e' CONTRO I GIOCHI DI POTERE,  perche' DIO ESISTE,  ANCHE SOLO per assurdo.

IL MONDO HA BISOGNO DI DIO MA NON LO SA, E' TALMENTE CATTIVO CHE IL BENE NON PUO' CHE ESISTERE FUORI DA QUESTO MONDO E DA QUESTA VITA !

PER QUESTO IL MIO MESTIERE E' CAMBIARE IL MONDO !

LA VIOLENZA DELLA DISOCCUPAZIONE CREA LA VIOLENZA DELLA RECESSIONE, con LICIO GELLI che potrebbe stare dietro a Berlusconi. 

IL GOVERNO DEGLI ANZIANI, com'e' LICIO GELLI,  IMPEDISCE IL CAMBIAMENTO perche' vetusto obsoleto e compromesso !

E' UN GIOCO AL MASSACRO dell'arroganza !

SE NON CI FOSSERO I SOLDATI NON CI SAREBBE LA GUERRA !

TU SEI UN SOLDATO ?

COMUNICAMI cio' pensi !

email

 

 

Riflessioni ....

Sopravvaluta sempre il tuo avversario , per poterlo vincere.Mb  15.05.13

Torino 08.04.13

 

Il mio paese l'Italia non crede nella mia teoria economica del valore che definisce

1) ogni prodotto come composto da energia e lavoro:

Il costo dell'energia può tendere a 0 attraverso il fotovoltaico sui tetti. Per dare avvio la volano economico del fotovoltaico basta detassare per almeno 20 anni l'investimento, la produzione ed il consumo di energia fotovoltaica sui tetti.

2) liberalizzazione dei taxi collettivi al costo di 1 euro per corsa in modo tale da dare un lavoro a tutti quelli che hanno un 'auto da mantenere e non lo possono piu fare per mancanza di un lavoro; ed inoltre dare un servizio a tutti i cittadini.

3) tre sono gli obiettivi principali della politica : istruzione, sanita', cultura.

4) per la sanità occorre un centro acquisti nazionale  ed abolizione giorni pre-ricovero.

vedi PRESA DIRETTA 24.03.13

chi e' interessato mi scriva .

Suo. MARCO BAVA

 

I rapporti umani, sono tutti unici e temporanei:

  1. LA VITA E' : PREGHIERA, LAVORO E RISPARMIO.(02.02.10)
  2. Se non hai via di uscita, fermati..e dormici su. 
  3. E' PIU'  DIFFICILE  SAPER PERDERE CHE VINCERE ....
  4. Ciascun uomo vale in funzione delle proprie idee... e degli stimoli che trova dentro di se...
  5. Vorrei ricordare gli uomini piu' per quello che hanno fatto che per quello che avrebbero potuto fare !
  6. LA VERA UMILTA' NON SI DICHIARA  MA SI DIMOSTRA, AD ESEMPIO CONTINUANDO A STUDIARE....ANCHE SE PURTROPPO L'UNIVERSITÀ' E' FINE A SE STESSA.
  7. PIU' I MEZZI SONO POVERI X RAGGIUNGERE L'OBIETTIVO, PIU' E' CAPACE CHI LO RAGGIUNGE.
  8. L'UNICO LIMITE AL PEGGIO E' LA MORTE.
  9. MEGLIO NON ILLUDERE CHE DELUDERE.
  10. L'ITALIA , PER COLPA DI BERLUSCONI STA DIVENTANDO IL PAESE DEI BALOCCHI.
  11. IL PIL CRESCE SE SI RIFA' 3 VOLTE LO STESSO TAPPETINO D'ASFALTO, MA DI FATTO SIAMO TUTTI PIU' POVERI ALMENO 2 VOLTE.
  12. LA COSTITUZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO E QUELLA ITALIANA GARANTISCONO GIA' LA LIBERTA',  QUANDO TI DICONO L'OVVIETÀ'  CHE SEI LIBERO DI SCEGLIERE  E' PERCHE' TI VOGLIONO IMPORRE LE LORO IDEE. (RIFLESSIONE DEL 10.05.09 ALLA LETTERA DEL CARDINALE POLETTO FATTA LEGGERE NELLE CHIESE)
  13. la vita eterna non puo' che esistere in quanto quella terrena non e' che un continuo superamento di prove finalizzate alla morte per la vita eterna.
  14. SOLO ALLA FINE SI SA DOVE PORTA VERAMENTE UNA STRADA.
  15. QUANDO NON SI HANNO ARGOMENTI CONCRETI SI PASSA AI LUOGHI COMUNI.
  16. L'UOMO LA NOTTE CERCA DIO PER AVERE LA SERENITA' NOTTURNA (22.11.09)
  17. IL PRESENTE E' FIGLIO DEL PASSATO E GENERA IL FUTURO.(24.12.09)
  18. L'ESERCIZIO DEL POTERE E' PER DEFINIZIONE ANDARE CONTRO NATURA (07.01.10)
  19. L’AUTO ELETTRICA FA SOLO PERDERE TEMPO E DENARO PER ARRIVARE ALL’AUTO AD IDROGENO (12.02.10)
  20. BERLUSCONI FA LE PENTOLE MA NON I COPERCHI (17.03.10)
  21. GESU' COME FU' TRADITO DA GIUDA , OGGI LO E' DAI TUTTI I PEDOFILI (12.04.10)
  22. IL DISASTRO DELLA PIATTAFORMA PETROLIFERA USA COSA AVREBBE PROVOCATO SE FOSSE STATA UNA CENTRALE ATOMICA ? (10.05.10)
  23. Quante testate nucleari da smantellare dovranno essere saranno utilizzate per l'uranio delle future centrali nucleari italiane ?
  24. I POTERI FORTI DELLE LAUREE HONORIS CAUSA SONO FORTI  PER CHI LI RICONOSCE COME TALI. SE NON LI SI RICONOSCE COME FORTI SAREBBERO INESISTENTI.(15.05.10)

  25. L'ostensione della Sacra Sindone non puo' essere ne' temporanea in quanto la presenza di Gesu' non lo e' , ne' riservata per i ricchi in quanto "e' piu' facile che in cammello passi per la cruna di un ago ..."

  26. sapere x capire (15.10.11)

  27. la patrimoniale e' una 3^ tassazione (redditi, iva, patrimoniale) (16.10.11)

L'obiettivo di questo sito e una critica costruttiva  PER migliorare IL Mondo .

  1. PACE NEL MONDO
  2. BENESSERE SOCIALE
  3. COMUNIONE DI TUTTI I POPOLI.
  4. LA DEMOCRAZIA AZIENDALE

 

L'ASSURDITÀ' DI QUESTO MONDO , E' LA PROVA CHE LA NOSTRA VITA E' TEMPORANEA , OLTRE ALLA TESTIMONIANZA DI GESU'. 15.06.09

 

DIO CON I PESI CI DA ANCHE LA FORZA PER SOPPORTALI, ANCHE SE QUALCUNO VORREBBE FARMI FARE LA FINE DI GIOVANNI IL BATTISTA (24.06.09)

 

- GESU' HA UNA DELLE PAGINE PIU' POPOLARI SU FACEBOOK...
http://bit.ly/qA9NM7

 

The InQuisitr - La pagina Facebook "Jesus Daily" è popolarissima e più seguita perfino di quella di Justin Bieber. Con 4 o 5 posts al giorno, le "parole di Gesù" servono a incoraggiare la gente, racconta il Dr. Aaron Tabor, responsabile della pagina. Altre due pagine Facebook cristiane fanno parte della top 20 delle pagine più visitate del social network.

06.09.11

 

 

Annuncio Importante che ha causato la nostra temporanea interruzione !

Cari Utenti

Questo e' il messaggio che non avrei mai voluto scrivere... ma purtroppo devo mettervi al corrente dei fatti: HelloSpace chiudera'.

E purtroppo non e' un pesce d'aprile fuori periodo, ma la dura verita'.

E' stato bello vederlo crescere e con esso veder crescere i vostri siti, vedere le vostre idee prendere vita, vedere i nostri impegni concretizzati in questo fantastico progetto. Ma come ben sapete, qualsiasi cosa ha un inizio ed una fine. E quella di HelloSpace sta arrivando, nonostante nessuno lo avesse immaginato (me compreso), o almeno non ora.

Non scendo nei dettagli delle motivazioni che mi hanno condotto a questa decisione, ma vi assicuro che prima di prenderla ho valutato tutte le possibili alternative...

Il nostro progetto, come ben sapete, e' nato gratuito per voi utenti finali, tuttavia ci comportava delle spese che sono via via cresciute.

Tutto questo grazie al circuito di banner adsense, che ci permetteva di pagarci le risorse necessarie per far si che HelloSpace 'vivesse'.

Cio' che e' successo e' adsense ha bannato, senza voler sentir ragione alcuna, nonostante svariate richieste di rivalutazione e di spiegazioni, l'intero dominio. Distruggendo cosi' il futuro di quel progetto per il quale abbiamo passato ore e ore, notti e notti, a programmare, configurare, testare, reingegnerizzare...

Non mi resta molto da aggiungere, se non invitarvi a fare una copia di tutti i vostri contenuti (file e db) ENTRO IL 6 DICEMBRE.

Desidero ringraziare infine tutte le persone che, in un modo o nell'altro, hanno contribuito a farci crescere.


Grazie,

Giuseppe - Tommaso

HelloSpace.net

io non so quanto tutto cio sia vero di fatto mi sta creando un disagio che ho risolto con l'apertura in contemporanea di un nuovo sito parallelo a questo :

www.marcobava.it

 

 

 

LA PIÙ GRANDE STATUA DI CRISTO AL MONDO BATTE QUELLA DI RIO DE JANEIRO
http://bbc.in/byS6sZ

 

IL BAVAGLIO della Fiat nei miei confronti:

 

IN DATA ODIERNA HO RICEVUTO: Nell'interesse di Fiat spa e delle Societa' del gruppo, vengo informato che l'avv.Anfora sta monitorando con attenzione questo sito. Secondo lo stesso sono contenuti in esso cotenuti offensivi e diffamatori verso Fiat ed i suoi amministratori. Fatte salve iniziative autonome anche davanti all'Autorita' giudiziaria, vengo diffidato dal proseguire in tale attivita' illegale"
Ho aderito alla richiesta dell'avv.Anfora, veicolata dal mio hosting, ricordando ad entrambi le mie tutele costituzionali ex art.21 della Costituzione, per tutelare le quali mi riservo iniziative esclusive dinnanzi alla Autorita' giudiziaria COMPETENTE.
Marco BAVA 10.06.09

 

TEMI SUL TAVOLO IN QUESTO MOMENTO:

 

TEMI STORICI :

 

SE VUOI AVERE UNA COPIA DEL TESTAMENTO OLOGRAFO DI GIANNI AGNELLI E DELLE LETTERE DI EDOARDO AGNELLI    per aprire il sito   mio.discoremoto.virgilio.it/edoardoagnelli     clicca qui

 

Edoardo Agnelli è stato ucciso?" - Guarda il video

I VIDEO DELLE PRESENTAZIONI GIA' FATTE LI TROVI SOTTO

LA PARTE DEDICATA AD EDOARDO AGNELLI SU QUESTO SITO

SE VUOI COMPERARE IL LIBRO SUL SUICIDIO SOSPETTO

 DI EDOARDO AGNELLI A 10 euro manda email all'editore

 (info@edizionikoine.it)  indicando che hai letto questo prezzo 

su questo sito , indicando il tuo nome cognome indirizzo codice

 fiscale ti verrà inviato per contrassegno che pagherai alla consegna. 

 

TUTTO DEVE PARTIRE DALL'OMICIDIO PREMEDITATO DI EDOARDO AGNELLI     

come dimostra l'articolo sotto riportato:

È PIENA GUERRA TRA ACCUSE, SOSPETTI, RICORSI IN TRIBUNALE E CONTI CHE NON TORNANO NELLE FONDAZIONI CHE CUSTODISCONO IL TESORO DI FAMIGLIA

Ettore Boffano e Paolo Griseri per "Affari&Finanza" di "Repubblica"

È una storia di soldi, tantissimi soldi. Almeno 2 miliardi di euro secondo la versione più moderata tra quelle che propone Margherita Agnelli; un miliardo e 100 milioni a sentire invece il suo ex legale svizzero, Jean Patry, che contribuì a redigere a Ginevra il "patto successorio" del 2004 con la madre Marella Caracciolo.

Per l'Agenzia delle entrate di Torino, poi, i primi accertamenti indicano una cifra minore, non coperta però dallo "scudo fiscale": 583 milioni. Somma che Margherita non ha mai negato di aver ricevuto, ma lasciando un usufrutto di 700mila euro al mese alla madre e contestando davanti al tribunale di Torino il fatto che quel denaro, depositato all'estero su una decina di trust offshore, sia davvero tutto ciò che le spettava del tesoro personale del "Signor Fiat".

È anche la storia di una pace che non c'è mai stata, di una serenità familiare minata. E minata probabilmente ben prima di quel 24 gennaio 2003, quando all'alba Torino apprese che il "suo" Avvocato se n'era andato per sempre. Dissensi cominciati tra la fine degli anni ‘80 e l'inizio degli anni '90: Margherita e il fratello Edoardo (poi suicidatosi il 15 novembre 2000) capiscono che non saranno loro a succedere al padre alla guida della famiglia e della Fiat.

Altri nomi e altre investiture sono già pronte: quella di Giovannino Agnelli, figlio di Umberto, come amministratore, e addirittura del giovanissimo John "Jaki" Elkann, il primogenito di Margherita, come futuro titolare della società "Dicembre" e della quota del nonno nell'accomandita di famiglia, la "Giovanni Agnelli & C. Sapaz".

L'amarezza di quei giorni e gli scontri in famiglia restano coperti dalla riservatezza, più regale che borghese, abituale alla prima dinastia industriale italiana. Ma nel segreto i tentativi di risolvere una lite strisciante, che guarda già alla futura eredità, vanno avanti anche se con scarsi risultati.

E sempre inseguendo la speranza della "pace familiare". Alla pace, infatti, si ispira il nome suggestivo di una fondazione, "Colomba Bianca", che Agnelli ordina ai suoi collaboratori di costituire nel 1999 a Vaduz, quando la figlia Margherita protesta per i "tagli" che Gianluigi Gabetti, il finanziere di famiglia, ha imposto alla "lista delle spese" annuale per il mantenimento suo e degli otto figli (i tre avuti dal primo matrimonio con Alain Elkann e i cinque nati dall'unione con il conte Serge de Pahlen).

"Colomba Bianca" è dotata di 100 milioni di dollari. «È la nostra cagnotte (la mancia che al casinò si dà al croupier, ndr)», spiega Margherita al fratello Edoardo, ma poi scopre che ancora una volta la gestione dei soldi è saldamente in mano a Gabetti. Approfittando delle vacanze estive, allora, Margherita trasferisce tutto il denaro sui suoi conti, scatenando l'ira dei consulenti del padre.

E sempre la pace che non c'è, insidiata dalla tempesta, è richiamata anche nel nome del trust offshore "Alkyone", una fondazione di Vaduz che costituisce il capolavoro di ingegneria finanziaria di Gabetti e dell'«avvocato dell'Avvocato», Franzo Grande Stevens. Essa è stata fondata il 23 marzo del 2000, proprio con lo scopo di governare l'eredità di Gianni Agnelli. Il nome è una citazione dalla mitologia greca: ricorda la storia di Alcione figlia di Eolo, re dei venti. Trasformata in uccello, ottenne da Zeus che il mare si placasse per farle deporre le uova sulla spiaggia. I sofisticati statuti e regolamenti di "Alkyone" dicono che essa avrebbe dovuto conservare, fuori dalle tempeste familiari, il patrimonio estero di Gianni Agnelli. I "protector" e cioè i gestori erano Gabetti, Grande Stevens e il commercialista elvetico Siegfried Maron.

PATTO 2004 CON CUI MARELLA E MARGHERITA AGNELLI RINUNCIARONO A OGNI PRETESA

Ecco, è proprio qui, in quel "paradiso fiscale" di Vaduz inutilmente intitolato al pacifico mito di Alcione, che bisogna cercare i dettagli della "guerra degli Agnelli" in scena, da qualche mese, anche negli uffici dell'Agenzia delle Entrate subalpina e, per una storia collaterale, nella procura della Repubblica di Milano.

Così come i tre protector di "Alkyone sono le persone che Margherita indica come "gestori" del patrimonio personale del padre e che ha citato a giudizio (assieme alla madre) per ottenere il rendiconto della «vera eredità». Una saga complicata e dolorosa e che Margherita ha affidato, oltre al tribunale, anche a un libro di 345 pagine, scritto in francese da un analista belga ed ex 007 fiscale della Ue, Marc Hurner, stampato solo in 12 copie con un titolo molto esplicito: "Les Usurpateurs. L'histoire scandaleuse de la succession de Giovanni Agnelli" e, in copertina, il disegno del palazzo di famiglia che oggi a Torino, in corso Matteotti, ospita Exor.

Anni di reciproca rabbia e di scambi di lettere tra principi del foro che hanno consolidato un gelo definitivo tra Margherita, la madre e i figli John e Lapo e che, soprattutto, si sono intrecciati con l'assetto e il controllo del gruppo ExorFiat. Nella prossima primavera il giudice torinese Brunella Rosso dovrebbe pronunciare il primo verdetto, ma è possibile che il cammino mediatico della "guerra degli Agnelli" prosegua a lungo.

Cerchiamo di capire il perché. Oggi la società "Dicembre", che fa da guida all'accomandita e al gruppo, è saldamente in mano a John Elkann così come era in passato per il nonno. Questo assetto è il risultato della strategia indicata dall'Avvocato.

Il 10 aprile 1996, infatti, Gianni Agnelli è alla vigilia di un delicato intervento al cuore: cede tre quote uguali del 24,87 per cento, alla moglie, alla figlia e al nipote, conservando per sé il 25 ,38. Alla sua morte, Marella, Margherita e John salgono ciascuno al 33,33 per cento. Prima dell'apertura del testamento, però, Marella dona il 25 ,4 per cento al nipote, trasformandolo nel socio di maggioranza assoluta con il 58,7.

Quando il notaio torinese Ettore Morone legge il testamento, il 24 febbraio 2003, la notizia della donazione scatena la lite familiare. Nelle disposizioni, Agnelli spartisce solo i beni immobili in Italia: Margherita sostiene di aver chiesto conto di tutto il resto, ma di non aver ricevuto risposta. Lo scontro, soprattutto con Gabetti e Grande Stevens, si fa durissimo: il civilista della famiglia si dimette dall'incarico di esecutore testamentario e la figlia dell'Avvocato li accusa di «essersi sostituiti al padre» chiedendo per sé «e per tutti i miei figli, il ripristino dei miei diritti».

Nel frattempo, entra in possesso di un documento in lingua inglese, il "Summary of assets", che elenca i beni esteri poi confluiti in "Alkyone": 583 milioni di euro. Dopo una tormentata trattativa, il 18 febbraio 2004 Marella e la figlia, entrambe cittadine italiane residenti in Svizzera e definite nell'atto "benestanti", stipulano un patto successorio "tombale" che prevede la rinuncia di Margherita a qualsiasi ulteriore diritto sull'eredità del padre, su quella della madre e sulle donazioni compiute da entrambi i genitori a favore di John. Inoltre, cede alla madre sia la quota di "Dicembre" sia la partecipazione nell'accomandita. La pace sembra davvero essere ritornata e a settembre Margherita partecipa al matrimonio del figlio con Lavinia Borromeo.

Ma il mito di Alcione resiste poco. In cambio delle rinunce, infatti, Margherita ha ottenuto i 583 milioni del "Summary of assets", i beni immobili e la collezione d'arte. Una parte del denaro, 105 milioni, però le è versato in forma "anonima" da Morgan Stanley nell'aprile 2007 e la richiesta di informazioni su chi ha dato ordine di pagare non ha esito. Per l'erede dell'Avvocato quella sarebbe la prova che all'estero esiste altro denaro e che i gestori sono Gabetti, Grande Stevens e Maron. Una tesi sempre contestata dai tre: Margherita e i suoi legali, infatti, non sono stati in grado di indicare un mandato scritto.

Il 27 giugno 2007, l 'avvocato Girolamo Abbatescianni e il suo collega svizzero Charles Poncet avviano la causa per ottenere il rendiconto: secondo Margherita ci sarebbero altri beni da dividere. Solo in via subordinata, invece, si chiede di dichiarare nullo il patto successorio svizzero che viola il codice civile italiano. Nel corso delle udienze e delle schermaglie procedurali, la difesa di Margherita giunge anche a quantificare il presunto ammanco nel cespite ereditario. Circa un miliardo e 400 milioni di euro, frutto di quella che Marc Hurner ribbattezza "l'Opa pur rire" ( la finta Opa ).

Si tratta della clamorosa operazione finanziaria lanciata nel 1998 dall'Ifi sulla società "gemella" del Lussemburgo, "Exor Group", attraverso prima la raccolta di un maxidividendo e poi l'acquisto con un prestito della Chase Manhattan Bank. Secondo Hurner, i veri beneficiari dell'Opa sarebbero i "soci anonimi" di "Exor Group" rappresentati da fiduciarie dietro le quali potrebbe esserci, a detta dell'analista, un unico proprietario: Gianni Agnelli. L'utile di quell'operazione sarebbe ciò che ancora manca all'eredità.

Anche questa ricostruzione è sempre stata contestata in toto dai legali dei presunti" gestori" e, all'inizio dell'estate scorsa, il giudice Rosso ha respinto la richiesta degli avvocati di Margherita di ascoltare testi e di compiere accertamenti bancari. Nell'udienza di giovedì scorso, i nuovi legali di Margherita (Andrea e Michele Galasso e Paolo Carbone) hanno rovesciato la precedente impostazione chiedendo, oltre al rendi• conto, anche la nullità del patto successorio.

Ora il giudice dovrà decidere se questa istanza è ancora proponibile e, soprattutto, se le convenzioni giuridiche tra Italia e Svizzera le impediscano di pronunciarsi sul documento elvetico visto che, 'nel giugno scorso, Marella ha chiesto al tribunale di Ginevra di confermarne la validità. Se però fosse accolta la tesi di Margherita, allora tornerebbe in discussione tutto il sistema di donazioni che consente al figlio John la guida istituzionale della galassia Fiat.

Le ultime possibili sorprese sull'intera saga potrebbero poi venire dalla procura di Milano, che sta indagando su una querelle tra due ex legali di Margherita, Poncet ed Emanuele Gamna, e sulla maxiparcella da 25 milioni di euro percepita da quest'ultimo assieme al collega Patry.

L'escalation giudiziaria su chi potesse manovrare quelle ingenti somme alI'estero dopo la morte di Agnelli va di pari passo con le indagini fiscali ordinate quest'estate dal ministro Giulio Tremonti (c'è il rischio di una sanzione pari a tre volte i 583 milioni del "Summary of Assets"). E sarà su questi due fronti, più che ormai nella causa civile di Torino, che si giocherà il finale di partita per il tesoro dell'avvocato.

WSJ: LA LUCE INDESIDERATA SUGLI AGNELLI...
Da "Il Riformista" - Ieri il "Wall Street Journal" ha pubblicato un articolo in cui si riportano gli ultimi avvenimenti legati alla successione dell'impero economico della famiglia Agnelli. Il titolo dice: la causa, luce indesiderata sulla famiglia della Fiat. Dopo la morte dell'Avvocato, scrive il "Wsj", alla figlia Margherita è stato tenuto nascosto un patrimonio «in denaro e in beni per più di un miliardo di euro (un miliardo e mezzo di dollari) sparsi in diversi conti bancari e compagnie di investimento fuori dall'Italia».

L'articolo fa presente che Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens e Siegfried Maron dicono «di essersi solo occupati degli affari di Agnelli e di non sapere nulla di presunte somme mancanti» e spiega che la vicenda «sta appassionando la nazione che una volta considerava Gianni Agnelli in suo re non ufficiale».

Secondo il giornale, qualcuno sosterrebbe che la disputa ha scalzato il nome di Agnelli dal piedistallo: «È la prova che la dinastia è finita, dice il sindacalista Giorgio Airaudo». Dopo aver ricordato che oggi la famiglia ha una nuova leadership in «mister Elkann», che non ha voluto commentare la causa di sua madre con il quotidiano, il Wsj cita anche il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, quando dice che «la gente al bar non parla del processo, ma di Marchionne a Detroit, e di come questo porterà lavoro».

 

[19-11-2009]

 

 

 

grazie a Dio , non certo a Jaky,  continua la ricerca della verità sull'omicidio di Edoardo Agnelli , iniziata con i libri di Puppo e Bernardini, il servizio de LA 7, e gli articoli di Visto,  ora il Corriere e Rai 2 , infine OGGI e Spio , continuano un percorso che con l'aiuto di Dio portera' prima di quanti molti pensino alla verita'. Mb -01.10.10

 

 edoardo agnelli

 

IL 15.11.2000 E' MORTO EDOARDO AGNELLI senza alcuna ragione VERA

E' NOTORIO CHE LA MORTE DI EDOARDO AGNELLI E' UN  MISTERO.

EDOARDO AGNELLI PER ME NON SI E SUICIDATO e non sono state fatte indagini sufficienti sulla sua morte, ad  iniziare dalla mancanza dell'autopsia. 

PERCHE' LE LETTERE DI EDOARDO: poiche' non e' stata fatta chiarezza sulla sua morte cerco di farne sulla SUA VITA.

PERCHE' era contro i giochi di potere che prima ti blandiscono, poi ti escludono , infine ti eliminano !

CLICCA QUI PER SCARICARE LE LETTERE DI EDOARDO...CADUTO NEL POSTO SBAGLIATO !

PER AVERE ALTRE INFORMAZIONI CLICCA QUI

O QUI

Se diranno che anche io mi sono suicidato non ci credete, cosi pure agli incidenti mortali ...potrebbero non essere causali e dovuti alla GRANDE vendetta.

LA DICEMBRE società semplice e' il timone di comando del gruppo Elkan.

Come scrive Moncalvo nel suo libro AGNELLI SEGRETI da pag.313 in poi, attraverso la Dicembre Grande Stevens controlla di fatto Jaky e la figlia di Grande Stevens Cristina ne prenderà il controllo quando Jaky morirà mentre ai suoi figli verrebbe liquidata solo la quota patrimoniale nominale.

La proposta di società ad Edoardo nel 1984-86 non si sa come sia cambiata statutariamente in quanto il documento del mio link

http://www.marcobava.it/DICEMBRE/DICEMBRE%201984.pdf

e' l' unico che sia stato dato ad Edoardo sino al 2000 quando fu ucciso proprio perche' non voleva ne' accettare l' esclusione dalla Dicembre ne' di condividerla con Grande Stevens padre e figlia , Gabetti, e Ferrero perché estranei, ne' di darne il controllo a Jaky perché inadatto , come aveva dichiarato al Manifesto con Griseri nel 1998.

Tutto ciò l' ho detto già anni fa alla giornalista Borromeo cognata di JAKY al fine che ne parlasse con la sorella, o non ha capito, o ha creduto alle bugie che le hanno detto per tranqullizzarla.

Io credo che sia nell 'interesse di tutti che vengano chiariti al più` presto sia il contenuto dello statuto della dicembre e le conseguenze che ne derivano.

 

 

 

VIDEO EDOARDO AGNELLI 1 PARTE 

 

  1. Edoardo Agnelli , martire dell' Islam - p. 1 - YouTube

    www.youtube.com/watch?v=bs3bTPhHRUw
    21/feb/2010 - Caricato da IslamShiaItalia

    Video della televisione iraniana sulla tragica fine di Edoardo Agnelli - I° parte. http://www.islamshia.org ...

  1. Edoardo Agnelli: documentario sulla sua vita prodotto da I.R.I.B. ...

    www.youtube.com/watch?v=SE83XD2ykFo
    20/nov/2011 - Caricato da Maggini-Malenkov

    Iran/ Italia; si celebra l'anniversario del martirio di Edoardo Agnelli Teheran - Oggi 16 ... You need Adobe Flash Player to watch this video.

 

http://www.youtube.com/watch?v=aASbXZKsSzE

 

 

 

VIDEO SU INCHIESTA GIORNALISTICA MORTE DI EDOARDO AGNELLI CHE PER ME NON SI E' SUICIDATO

 
Europa Più - 80 METRI DI MISTERO from europa più magazine on Vimeo.

 

 

LIBRI SULL’OMICIDIO DI EDOARDO AGNELLI

www.detsortelam.dk

www.facebook.com/people/Magnus-Erik-Scherman/716268208

 

ANTONIO PARISI -I MISTERI DEGLI AGNELLI - EDIT-ALIBERTI-

 

CRONACA | giovedì 10 novembre 2011, 18:00

Continua la saga della famiglia ne "I misteri di Casa Agnelli".

 

 

Il giornalista Antonio Parisi, esce con l'ultimo pamphlet sulla famiglia più importante d'Italia, proponendo una serie di curiosità ed informazioni inedite

 

 Per dieci anni è stato lasciato credere che su Edoardo Agnelli, precipitato da un cavalcavia di ottanta metri, a Fossano, sull'Autostrada Torino - Savona, fosse stata svolta una regolare autopsia.

Anonime “fonti investigative” tentarono in più occasioni di screditare il giornalista Antonio Parisi che raccontava un’altra versione. Eppure non era vero, perché nessuna autopsia fu mai fatta.

Ora  Parisi, nostro collaboratore, tenta di ricostruire ciò che accadde quel giorno in un’inchiesta tagliente e inquietante, pubblicando nel libro “I Misteri di Casa Agnelli”, per la prima volta documenti ufficiali, verbali e rapporti, ma anche raccogliendo testimonianze preziose e che Panorama di questa settimana presenta.

Perché la verità è che sulla morte, ma anche sulla vita, dell’uomo destinato a ereditare il più grande capitale industriale italiano, si intrecciano ancora tanti misteri. Non gli unici però che riguardano la famiglia Agnelli.

Passando dalla fondazione della Fiat, all’acquisizione del quotidiano “La Stampa”, dalla scomparsa precoce dei rampolli al suicidio in una clinica psichiatrica di Giorgio Agnelli (fratello minore dell’Avvocato), dallo scandalo di Lapo Elkann, fino alla lite giudiziaria tra gli eredi, Antonio Parisi sviscera i retroscena di una dinastia che, nel bene o nel male, ha dominato la scena del Novecento italiano assai più di politici e governanti.

Il volume edito per "I Tipi", di Aliberti Editore, presenta sia nel testo che nelle vastissime note, una miniera di gustose e di introvabili notizie sulla dinastia industriale più importante d’Italia.

 

 

 

Mondo AGNELLI :

Cari amici,

Grazie mille per vostro aiuto con la stesura di mio libro. Sono contenta che questa storia di Fiat e Chrysler ha visto luce. Il libro e’ uscito la settimana scorsa, in inglese. Intanto e’ disponibile a Milano nella librerie Hoepli e EGEA; sto lavorando con la distribuzione per farlo andare in piu’ librerie possibile. E sto ancora cercando la casa editrice in Italia. Intanto vi invio dei link, spero per la gioia in particolare dei torinesi (dov’e’ stato girato il video in You Tube. )

http://www.youtube.com/watch?v=QLnbFthE5l0

Thanks again,

Jennifer

Un libro che riporta palesi falsita' sulla morte di Edoardo Agnelli come quella su una foto inesistente con Edoardo su un ponte fatta da non si sa chi recapitata da ignoto ad ignoti. Se fosse esistita sarebbe stata nel fascicolo dell'inchiesta. Intanto anche grazie a queste salsita' il prezzo del libro passa da 15 a 19 euro! www.marcobava.it

 

Trovo strano che esista questa foto, fuori dal fascicolo d’indagine e di cui Jennifer non ha mai parlato con me da cui ha ricevuto tutto il fascicolo e molti altri documenti ! Mb

1- A 10 ANNI DALLA MORTE DELL’AVVOCATO, UN LIBRO FA A PEZZI QUALCHE SANTINO FIAT - 2- MARPIONNE CHE PIANGE PER LO SPOT CHRYSLER? MA MI FACCIA IL PIACERE! LUI DICE SEMPRE CHE STA PER PIANGERE, MA NESSUNO L’HA MAI VISTO IN LACRIME. DI SOLITO FAR PIANGERE GLI ALTRI (CHIEDERE A LAURA SOAVE, MAMMA DELLA 500 LICENZIATA IN TRONCO O AL SINDACALISTA RON GETTELFINGER INSULTATO DALL’IMPULLOVERATO CON UNA FRASE DA SCHIAFFI: “I SINDACATI DEVONO ABITUARSI A UNA CULTURA DELLA POVERTÀ”) - 3- E POI GLI ULTIMI GIORNI DI EDOARDO, A CUI NON VIENE DATO IL NUMERO DEL CELLULARE DEL PADRE. INGRASSATO, PAZZO, GLI UNICI AMICI SONO UN ASSISTENTE SOCIALE E UN VENDITORE DI TAPPETI IRANIANO. PREOCCUPATO DI NON ARRIVARE ALLA FINE DEL MESE, LEGGE NOSTRADAMUS E AVVERTE TUTTI TRE GIORNI PRIMA, CONSEGNANDO A SUO PADRE E A UNA PERSONA DI SERVIZIO PARTICOLARMENTE CARA UNA SUA FOTO. E’ SU UN PONTE DELLA TORINO-SAVONA DA CUI SI BUTTERÀ, UN LEGGERO SORRISO. “VOGLIO ESSERE RICORDATO COSÌ”, DICE ALLA PERSONA DI SERVIZIO. MA NESSUNO SE LO FILA -

 

Michele Masneri per Rivista Studio (www.rivistastudio.com)

"A Detroit sono rimasti tutti molto stupiti leggendo il mio libro, non sapevano che in Italia si producono auto dalla fine dell'Ottocento". Lo racconta a ‘'Studio'' Jennifer Clark, corrispondente per il settore auto di Thomson-Reuters dall'Italia, fresca autrice di Mondo Agnelli: Fiat, Chrysler, and the Power of a Dynasty (Wiley & Sons editori, $29.95), primo dei volumoni in arrivo in libreria per il decennale della morte di Gianni Agnelli (2013). Il libro è bello, e forse perché non è prevista (per ora) una pubblicazione italiana, non ha i pudori a cui decenni di "bibliografiat" (copyright Marco Ferrante, maestro di agnellitudini e marchionnismi) ci hanno abituati.

E partiamo da Marchionne, figura che rimane misteriosa, monodimensionale nei suoi cliché più utilizzati - le sigarette, il superlavoro, l'equivoco identitario (l'abbraccio del centrosinistra con la definizione fassiniana di "liberaldemocratico", il ripensamento imbarazzato). L'aneddotica sindacale è una chiave interessante invece per capirne di più.

Sul Foglio dell'11 febbraio scorso, un magistrale pezzone sabbatico di Stefano Cingolani (conflitto di interessi: chi scrive collabora col Foglio, mentre Marco Ferrante è un valente Studio-so) raccontava che Ron Gettelfinger, indimenticato capo della Uaw, United Auto Workers, il sindacato dell'auto Usa, alla fine della trattativa lacrime e sangue che ha portato all'accordo Fiat-Chrysler, in cui i sindacati hanno aderito a condizioni molto peggiorative in termini di salari e di ore lavorate in cambio di una partecipazione nell'azionariato della fabbrica, "rifiuta di stringere la mano al rappresentante della Fiat".

Clark non solo conferma l'episodio ma gli dà una tridimensionalità. "Tutto vero. Me l'ha confermato Marchionne stesso. Nelle fasi più dure della trattativa, Gettelfinger e Marchionne hanno un diverbio. Marchionne, che notoriamente è un negoziatore ma non un diplomatico, dice una frase precisa: "i sindacati devono abituarsi a una cultura della povertà". Dice proprio così, "a culture of poverty". Gettelfinger diventa bianco, più che rabbia è orgoglio ferito e offesa. "Gli risponde: lei non può chiedere questo a un sindacato. A chi rappresenta operai che si stanno giocando i loro fondi pensione. Marchionne mi ha detto di essersi non proprio pentito, ma insomma...".

Sempre coi sindacati, Clark racconta che col successore di Gettelfinger, General Hollifield, volano parolacce irripetibili. Hollifield, primo afroamericano a ricoprire un posto di prestigio nell'aristocrazia sindacale americana (è vicepresidente della Uaw e delegato a trattare per la Chrysler) è grosso e aggressivo quanto Gettelfinger è azzimato e composto. La trattativa tra i due sembra un match tra scaricatori di porto. Con questi presupposti, pare un po' difficile credere alle voci (riferite dal New York Times e rimbalzate in Italia) secondo cui l'ad Fiat avrebbe pianto alla visione dello spot patriottico Chrysler a di Clint Eastwood.

Anche qui Clark spiega una sfumatura non banale. "No, non sarebbe strano. Marchionne è un uomo molto emotivo. Non sarebbe la prima volta. Per esempio, quando il presidente Obama annunciò il salvataggio Chrysler in televisione, Marchionne era in un consiglio di amministrazione di Ubs a New York. Vede la scena, si commuove e chiede di uscire dalla sala, per non farsi vedere piangere.

Attenzione, però, perché Marchionne non usa mai l'espressione "crying". Dice solo: "I almost broke down". Almost. E al passato. E a rileggere il New York Times, che racconta di come l'ad Fiat si sia commosso vedendo lo spot insieme ai suoi concessionari, anche lì si racconta come lui chiede di uscire dalla stanza, ha gli occhi lucidi. Ma nessuno lo vede poi realmente piangere. "Per lui piangere è un valore" dice Clark. Piangere va bene, perché significa tenerci molto a una cosa". Sembra sempre che stia per piangere, ma a ben vedere nessuno l'ha mai visto in azione. "Sì, è emotivo, ma non è sentimentale".

Famiglia Agnelli

Piangere va bene ma è meglio se lo fanno gli altri. Come Laura Soave, capo di Fiat Usa, "mamma" dello sbarco della 500 in America. Per la manager italiana, Marchionne organizza una strana carrambata. Salone di Los Angeles 2010: Soave decide di utilizzare per il lancio una gigantografia di una sua vecchia foto da bambina, in cui lei siede proprio nella storica 500 arancio di famiglia.

Ma Marchionne, a sua insaputa, e come un autore Rai, fa arrivare da Napoli i suoi genitori, che appaiono all'improvviso nel bel mezzo dello show. Lei piange, il suo amministratore delegato è molto soddisfatto. (Poi dopo qualche mese la Soave verrà licenziata in tronco, episodio frequente nell'epica marchionniana).

À rebours. In fondo il libro si chiama Mondo Agnelli. Incombe il decennale, tocca fare la fatidica domanda: differenze-similitudini tra Marchionne e l'Avvocato. "Marchionne è considerato molto esotico, qui. Lo era già prima, con quei maglioncini e quell'accento, ma adesso lo è ancora di più con il nuovo look barbuto. Poi fa battute, scherza con gli operai e coi giornalisti, conosce il suo potere sui media e lo esercita consapevolmente. In questo è simile all'Avvocato. Ma anche a Walter Chrysler, il fondatore del gruppo. Poi Si staglia sul grigiore. Bisogna pensare che come alla Fiat i dirigenti erano tutti torinesi, qui in Chrysler sono tutti del midwest".

"Però in America pochi si ricordano di Gianni Agnelli. Ormai le nuove generazioni non sanno nulla. Devo spiegare che l'Avvocato era amico dei Ford e dei Kennedy per suscitare qualche vago ricordo. A una presentazione a New York, quando ho detto che la Fiat è più antica della Ford, la gente era veramente stupita". Nessuno si immaginerebbe che il Senatore Giovanni Agnelli nel 1906 aprì la sua prima concessionaria americana a Manhattan, Broadway.

Ma tra i ricordi agnelliani, la parte più interessante del libro di Jennifer Clark è forse quella che riguarda gli ultimi giorni di Edoardo, il figlio sfortunato di Gianni, morto suicida nel 2000. La giornalista Reuters è andata a spulciarsi le carte della polizia torinese, perché un'inchiesta, per quanto veloce e riservata, vi fu. I dettagli sono tristi e grotteschi: Edoardo che non ha un numero privato del padre, e per parlarci deve passare a forza per il centralino di casa Agnelli; le sue ultime chiamate con il suo uomo di scorta, Gilberto Ghedini, a cui chiede piccole incombenze, come spostare l'appuntamento col dentista.

Una telefonata ad Alberto Bini, una sorta di amico-tutore che da dieci anni lo segue giornalmente dopo l'arresto per droga in Kenya nel 1990. Le conversazioni quotidiane di teologia islamica con Hussein, mercante iraniano di tappeti di stanza a Torino. È molto preoccupato per le sue finanze, cosa di cui mette al corrente il cugino Lupo Rattazzi, incredulo.

Manda qualche mail (le password dei suoi account, come ricostruisce l'indagine della polizia, sono "Amon Ra", "Sun Ra" e "Jedi"). L'ultimo file visualizzato sul suo computer è una pagina web su Nostradamus. Poi, la lenta preparazione: per tre giorni di fila, Edoardo si alza presto, si veste accuratamente, guida la sua Croma blindata fino al ponte sulla Torino-Savona da cui si butterà il 15 novembre. Tre giorni prima, consegna a suo padre e a una persona di servizio particolarmente cara una sua foto. E' su un ponte, con un vestito formale, un leggero sorriso. "Voglio essere ricordato così", dice alla persona di servizio.

 

 

AGNETA

 

 

SE VUOI COMPERARE IL LIBRO SUL SUICIDIO SOSPETTO DI EDOARDO AGNELLI A 10 euro manda email all'editore (info@edizionikoine.it)  indicando che hai letto questo prezzo su questo sito , indicando il tuo nome cognome indirizzo codice fiscale , il libro ti verrà inviato per contrassegno che pagherai alla consegna. 

 

 

TORINO 24.09.10

 

GENTILE SIGNOR DIRETTORE GENERALE RAI

 

CONSIDERAZIONI SULLA TRASMISSIONE DI MINOLI LA STORIA SIAMO NOI SU “EDOARDO AGNELLI” DEL 23.09.10.

 

1)  Minoli dichiara più volte che intende fare chiarezza per chiudere il caso, ma senza un vero e proprio confronto-analisi verifica sulla compatibilità degli elementi con il suicidio in quanto :

a)  dall’esame esterno effettuato dal dott. Ellena e dopo consultazione del Manuale di Medicina Legale – Macchiarelli-Feola (che attualmente è il migliore in commercio), oltre che di altri libri di medicina legale un po’ più datati possono formulare le seguenti considerazioni:

 

“E’ esperienza comune come possano osservarsi lesioni più gravi in caso di precipitazione di un corpo di peso relativamente esiguo (ad esempio di un bambino) da un’altezza non eccessivamente elevata (1° o 2° piano di un palazzo) quando l’impatto si verifichi contro la superficie dura di un cortile o di un selciato, rispetto a quelle rilevabili in caso di precipitazione del corpo di un soggetto adulto (dunque di peso maggiore) da un’altezza superiore ai 10 metri su neve, terreni erbosi e sabbiosi o in acque sufficientemente profonde”

 

“L’arresto del corpo nella sede di impatto non è accompagnato da un arresto simultaneo di tutti gli organi interni, i quali proseguono per inerzia il loro movimento subendo lacerazioni o distacchi a livello dell’apparato di sostegno”

 

“Nel caso di precipitazioni su tutta la lunghezza del corpo (tipica delle grandi altezze), è comune la presenza di fratture costali multiple e dello sterno, fratture degli arti (monolaterali in caso di impatto al suolo su un fianco), del cranio e del bacino. Si associano invariabilmente gravi lesioni interne da decelerazione,oppure provocate da monconi ossei costali procidenti nella cavità toracica”

 

“Le lesioni esterne cutanee sono di norma di scarsa entità. Quando rilevabili sono caratterizzate da contusioni, ferite lacere e lacero-contuse che si producono soprattutto quando il corpo, nella caduta, incontra ostacoli intermedi (ringhiere, fili tesi, cornicioni, rami d’albero.

Talora la presenza di indumenti pesanti può far mancare o può attenuare le lesioni cutanee da impatto diretto contro la superficie d’arresto”

 

Nell’esame esterno, il dott. Ellena riscontrava le seguenti lesioni:

 

-       Capo: ferite diffuse al capo e al volto con lacerazioni cutanee profonde. In sede frontale sn frattura cranica con piccola breccia e fuoriuscita di modesta quantità di encefalo. Frattura ossa nasali.

Tali lesioni sono indice di una caduta con la faccia a terra, quindi con il corpo riverso bocconi.

 

-       Torace: escoriazioni multiple. Escoriazione ad impronta (collana) alla base del collo. Fratture costali multiple maggiori a sn.

Cosa c’entra l’escoriazione a collana alla base del collo? L’escoriazione è un fenomeno vitale (tentativo di strangolamento?)

 

-       Addome: escoriazioni multiple

L’escoriazione è normalmente conseguente ad uno strisciamento di un corpo contundente contro la cute. Come possono essersi formate delle escoriazioni sull’addome in un soggetto precipitato e, per di più, vestito?

 

-       Arto superiore dx: minima escoriazione al polso ed al palmo della mano.

Può essere compatibile con una caduta di questo tipo

 

-       Arto superiore sn: ferita perforante dorso avambraccio. FLC multiple alla mano sn faccia mediale esterna.

Come se le è procurate? Era vestito con le maniche lunghe?

Deve esserci una perforazione del vestito oppure la perforazione dall’interno a seguito di frattura scomposta avambraccio

 

-       Arto inferiore dx: escoriazioni diffuse faccia mediale interna

Valgono le stesse considerazioni fatte per l’addome. Oltretutto qui si parla di interno coscia presumibilmente

 

-       Arto inferiore sn: frattura femore multiple. Escoriazioni diffuse faccia mediale esterna.

Da quello che si desume sembrerebbe che il corpo sia caduto sul lato sinistro. Ma allora è caduto di faccia o di lato? Perché se è caduto di lato la lesione profonda in sede frontale sn è incompatibile con una caduta di lato. E poi com’era la frattura frontale sn? A stampo? E se era a stampo qual è l’oggetto che ha determinato tale forma di frattura?

 

-       Varie: Frattura osso mascellare. Otorragia dx. Preternaturalità del capo da frattura vertebre cervicali.

Osso mascellare quale? Destro o sinistro? L’otorragia è un segno tipico di traumi cranici gravi. Le fratture vertebrali cervicali sono segno di una precipitazione cefalica e sono associate a gravi traumi cranici (es. fratture a scoppio del cranio).

 

 

Direi che di materiale ce n’è abbastanza da chiedere a Garofalo e Testi di ricostruire l’esatta dinamica della precipitazione.

 

b)  Il dipendente dell’autostrada non poteva vedere un bel niente da sopra per il cono d’ombra del ponte , mentre il pastore poteva vedere tutto perché sotto. Solo che gli orari non collimano . Quindi un ex-carabinere indica come sua prassi professionale “non affidabili dei tesi” . Ignora che questo e’ il ruolo del giudice non dell’inquirente ? E’ per lui qual’e’ la prova scientifica ? la “abbastanza ortogonalità” fra auto e corpo ? non sa che esistono i gps per cui tale ortogonalità può essere ricreata ? Inoltre come fa a trarre indicazioni da una scena del delitto solo fotografata ? Come fa a vedere la tridimensionalità dell’impronta ? Ed analizzare il sangue? Perché non parla della terra stretta nelle mani di E.A? Come fa a raccoglierla se muore sul colpo? Da dove proveniva?

c) Il medico Testa come fa da una foto ad individuare i traumi interni ? Se cosi fosse potremmo risparmiare soldi e radiazioni ! come fa a paragonare la caduta in un aereo a quella da un ponte ? 6 mesi dopo chi e’ stato ritrovato li sotto , ha visto l’autopsia ?

d) Il cranio di E.A potrebbe essere stato colpito anche da uno dei tanti sassi presenti sul terreno, visto che la foto trasmessa ne faceva vedere proprio uno li.

e) come mai il magistrato prima di chiudere il caso autorizza il funerale ?

f)   io non ho mai sostenuto che E.A sia stato buttato giù ma che lui li non sia mai salito ma sia stato trasportato forse strangolato , viste le echimosi sul collo .

g) certo lo collana non provoca echimosi perché un frega cadendo da 73 metri.

2) autosuggestione non può averla il pastore ma solo quelli vogliono dare spiegazioni diverse al fine di ignorare i fatti , come Gelasio, Lapo, i medici interpellati e l’ex-carabiniere in quanto :

a)  non esistono prove che abbia chiamato gli amici il giorno prima , per dirgli cosa , a che ora , con che tono ?

b) inoltre non risulta da alcun atto d’indagine che in mattinata abbia sentito il padre G.A anche perché proprio il padre perche Edoardo non lo chiamasse aveva tolto la possibile selezione diretta dagli interni di Edoardo.

c) A me stesso Carlo Caracciolo editore gruppo REPUBBLICA-ESPRESSO, aveva detto che E.A gli aveva telefonato, ma non gli ho mai creduto in quanto se avesse voluto ricostruire la verità ne aveva tutti i mezzi ma non lo ha mai voluto fare nonostante io lo abbia chiesto a lui ed al suo socio De Benedetti per 10 anni !

d) Gelasio fa un discorso senza logica si commenta da se !

e) Ravera ha sbagliato altezza e peso ed ha visto la buca nel terreno ?

f)   Un impatto a 150 km ora di un auto fatta per assorbire gli urti la distrugge, il corpo umano no, allora facciamo le auto senza carrozzeria sono più sicure !

g) Certo che e possibile scavalcare il parapetto dell’’autostrada ma dipende dalla forma fisica ed E.A non era in forma fisica per farlo, se no il dr.Sodero cosa lo curava a fare se non ne avesse avuto bisogno !

h) Se E.A per scavalcare il parapetto si fosse aiutato con l’auto , come dice Sodero, come mai mancavano impronte ? Forse Testa ha una soluzione anche a questo: la lievitazione magnetica di E.A !

i)   Del tutto illogico il ragionamento di Tiziana : in preda a stato di esaltazione si butta giu’ ? con giri per 3 giorni ? e con 2 passaggi ? anche su questa stendiamo un velo pietoso come sul monologo di Lapo trasmesso senza alcuna pietà umana ! Pur di raggiungere i suoi fini Minoli da sempre non guarda in faccia a nessuno!

j)   Sodero e Gelasio poi danno 2 chiavi di lettura opposte : Sodero dice che  E.A aveva paura del dolore fisico , e pur essendo un paracadutista di getta, sapendo che poteva farsi molto male ! Infatti riesce ancora a stringere in un pugno una terra che non si e’ mai saputo da dove arriva ? Mi ricorda la tesi della pallottola di Kennedy !

k) Minoli poi afferma che non e’ vero che E.A non voleva entrare nella Dicembre e che ne chiede di farne parte ?

                                                  i.     Se lui non firma un documento non chiede un bel nulla

                                               ii.     Il documento lo hanno preparato legali e notaio

                                             iii.     Gelasio e Lupo affermano che non voleva entrare nella Dicembre

                                             iv.     Altro indice di superficiale faziosità di Minoli che non legge che la Dicembre non e’ una accomandita e non vi sono tutti gli Agnelli !

                                                v.     Come non corregge neppure l’errore riconosciuto che Romiti dal 96 al 98 era Presidente Fiat no ad.

                                             vi.     Mi domando chi preparasse a Minoli le interviste ai potenti dell’economia ! Forse ora non lo assiste piu’ troppo bravo per lui ?

 

Concludo quindi logicamente che mi sembra dimostrato che Minoli non abbia chiarito tutto anzi  la vera incompatibilità e’ fra il suicidio e gli elementi raffazzonati in modo del tutto approssimativo e confutabile gia’ sopra e come e quando vuole. Molte cordialita’.

 

 

MARCO BAVA

 

 

 EDOARDO AGNELLI? SOLO "UN CARATTERE COMPLESSO"...
Ritagliare e incorniciare la bella paginata della Stampa di Torino dedicata a Edoardo Agnelli (p.21), del quale tocca parlare solo perché giovedì va in onda un documentario di Minoli su RaiDue. Splendida la sintesi dei sommarietti. "Il giallo: per anni sono circolate ipotesi di complotti e teorie su un omicidio". "La conclusione: ma le risposte si trovano nelle pieghe personali di un carattere complesso". Ah, ecco.

20-09-2010]

 

 

1- ALL’INDOMANI DELLA PUNTATA DE "LA STORIA SIAMO NOI" DI MINOLI SCOPPIA IL FINIMONDO - "ADESSO SI METTONO A CONFUTARE ANCHE LE POCHE COSE SICURE. E TRA QUESTE CE N’É UNA CHE NESSUNO PUÒ E POTRÀ MAI CONTESTARE: L’AUTOPSIA SUL CORPO DI - EDOARDO AGNELLI NON VENNE ESEGUITA. NEL VERBALE SI PARLA DI “ESAME ESTERNO” - 2- TUTTI ERANO CONVINTI DEL SUICIDIO E NON SI PRESERO IN CONSIDERAZIONE ALTRE IPOTESI. "IL CORPO ERA APPARENTEMENTE INTATTO, A PARTE UNA FERITA ALLA NUCA" ED È STRANO PER UN CORPO DI CIRCA 120 KG DOPO UN VOLO DI 80 METRI. IL MEDICO AGGIUNGE DI AVER NOTATO UNA SOLA “STRANEZZA”: "FU DATA L’AUTORIZZAZIONE ALLA SEPOLTURA IMMEDIATAMENTE" - 3- NON ESISTE LA PROVA CHE SIA STATO GIANNI AGNELLI A “PREGARE” CHE L’AUTOPSIA NON VENISSE FATTA PROPRIO PER EVITARE DI AVERE LA CONFERMA UFFICIALE E PUBBLICA CHE SUO FIGLIO ERA UN TOSSICO-DIPENDENTE E CHE FORSE QUELLA MATTINA ERA IN PREDA ALLA DROGA

 

Gigi Moncalvo per "Libero"

 

«Adesso si mettono a confutare anche le poche cose sicure. E tra queste ce n'é una che nessuno può e potrà mai contestare: l'autopsia sul corpo di Edoardo Agnelli non venne eseguita. Misteriosamente, incredibilmente, assurdamente. Ci fu solo un sommario esame medico esterno, durato poco più di un'ora. Ed eseguito da un medico che venne chiamato dal Procuratore della Repubblica nonostante in servizio quella tragica mattina ci fosse un altro medico legale».

E, altrettanto inspiegabilmente, da parte di qualcuno c'era molta fretta per avere il nulla osta per la sepoltura in modo da poter portare via al più presto il cadavere. Fonti vicine alla famiglia - "quella vera di Edoardo e di Gianni Agnelli, e non quelle che si sono "infilate" in questa storia senza averne alcun titolo e che sono state intervistate dalla Rai" che sembra aver volutamente trascurato e ignorato chi sa echi potrebbe parlare - rispondono con indignazione a una nota dell'Ansa diffusa nel pomeriggio di ieri.

Nel dispaccio, che cita anonime «fonti investigative» - che qualcuno fa risalire a chi quel giorno coordinava e guidava le prime indagini «soprattutto dall'esterno e che in seguito ha fatto una sfolgorante carriera...» - si affermano tre cose: l'autopsia venne effettuata, lo fu «per espressa volontà dell'Avvocato Agnelli», durò «oltre tre ore», fu un'autopsia accurata «proprio in considerazione del fatto che nulla doveva essere trascurato», all'esame autoptico era presente il Procuratore della Repubblica di Mondovì. È difficile trovare una serie di false affermazioni come in quelle poche righe. Tutto è facilmente confutabile. Vediamo, attraverso gli atti come andarono veramente le cose.

 

NIENTE AUTOPSIA - Il 23 novembre 2000, otto giorni dopo la morte di Edoardo, il dottor Mario Ellena, genovese che oggi ha 53 anni, medico presso la ASL 17 di Savigliano (Cuneo), viene convocato dal Procuratore Bausone per essere interrogato. Si limita a presentare una breve memoria "a integrazione del verbale dell'esame esterno del cadavere di Edoardo Agnelli". Nel verbale dunque si parla di "esame esterno" e non di autopsia. Il medico nella sua breve memoria, scrive di aver effettuato un primo sopralluogo a Fossano sotto il viadotto della morte «alle ore 14,30 circa».

«Terminati gli accertamenti sul posto, disponevo il trasferimento della salma presso l'obitorio comunale di Fossano al fine di effettuare l'esame esterno del cadavere, conclusosi alle 16,30». La memoria è composta di appena 17 righe: solo tre dedicate alle cause della morte, altre quattro il medico le dedica a spiegare che cosa avrebbe "visto" dentro il corpo di Edoardo se avesse eseguito l'autopsia: «L'eventuale esame autoptico avrebbe sicuramente evidenziato lesioni viscerali solo ipotizzabili dall'esame esterno, ma non avrebbe apportato nessun ulteriore elemento circa l'individuazione della causa di morte che, come già verbalizzato, è da ricondurre ad un grave trauma cranio-facciale e toracico in grande precipitato».

Quindi in due precise circostanze, di suo pugno, sotto giuramento e in una memoria scritta il Dr. Ellena afferma di aver eseguito un semplice "esame esterno". Non gli importavano altre analisi, altre prove, il prelievo di campioni, l'accertamento di eventuali sostanze nel sangue.

UN'ORA INVECE DI TRE - Il sorprendente dispaccio dell'Ansa parla, addirittura nel titolo, di un'autopsia durata "oltre tre ore". Non è vero. Lo stesso Dr. Ellena in un altro documento, stilato il 15 novembre (giorno della morte di Edoardo) - documento che fa parte del fascicolo della ASL 17 - firma l'"esito della visita necroscopica eseguita sul cadavere appartenuto in vita a Agnelli Edoardo". Il medico scrive che «l'esame esterno del corpo di Edoardo è cominciato alle 15,15 nella camera mortuaria del cimitero. La morte si ritiene risalga alle ore 11,00 e fu conseguenza di trauma cranio-facciale e toracico da grande precipitazione».

Dunque alle 14,30 il dr. Ellena ha compiuto il primo sopralluogo sotto il viadotto, poi è andato alla camera mortuaria, alle 15,15 ha cominciato l'esame esterno del cadavere, alle 16,30 - come ha scritto otto giorni dopo nella memoria consegnata in Procura - afferma di aver terminato. Ha impiegato solo un'ora e un quarto. E non "oltre tre ore". È davvero portentoso come il dr. Ellena sia riuscito nel breve lasso di tempo fra le 14,30 e le 15,15 a esaminare il corpo sotto il viadotto, stilare un primo referto, parlare con gli inquirenti, dare or- dine di trasferire il cadavere alla "morgue", salire in auto, arrivare nella camera mortuaria cominciare l'esame necroscopico.

 

Tutto è possibile ma tra il luogo della morte e il cimitero di Fossano ci vogliono almeno venti minuti di auto e i necrofori delle pompe funebri locali hanno certo corso non poco per raccogliere il cadavere con tutte le cautele del caso, caricarlo sul furgone, trasportarlo senza troppe scosse (vista la strada di campagna), scaricarlo al cimitero, portarlo nella camera mortuaria, stenderlo sul marmo e spogliarlo. Il tutto in tre quarti d'ora dal viadotto alla morgue. Il dr. Ellena non chiarisce un altro mistero.

Nel primo esame del cadavere, stilato dal medico del 118, l'altezza di Edoardo è indicata in 1,75 metri (anziché 1,90) e il peso in 80 kg (anziché 120). Ellena conferma anche in un'altra sede che non fu eseguita l'autopsia. Nell'intervista a Giuseppe Puppo, autore del libro "Ottanta metri di mistero" (Koinè Edizioni, febbraio 2009), il medico racconta che venne chiamato molto tardi («dopo l'ora di pranzo», mentre Edoardo era stato trovato prima delle undici), e arrivò sul posto verso le 15, anche se nel referto aveva scritto alle 14,30. «Gli inquirenti della Polizia mi dissero che per loro non c'erano problemi, era tutto chiaro».

 

LE STRANEZZE - Insomma tutti erano convinti del suicidio e non si presero in considerazione altre ipotesi. «Il corpo era apparentemente intatto, a parte una ferita alla nuca». Ed è strano per un corpo di circa 120 kg dopo un volo di 80 metri. Il medico aggiunge di aver notato una sola "stranezza": «Fu data l'autorizzazione alla sepoltura immediatamente». Ma l'autopsia venne eseguita o no? «Questo lo deve chiedere al Magistrato. Il mio compito era quello di eseguire un esame esterno sul cadavere e di fornire, se possibile, una diagnosi di morte». Già, ma lei avrebbe potuto consigliare l'autopsia: perché non lo fece?

«Perché gli inquirenti mi sembrarono concordi e sicuri sul suicidio e perché io non trovai proprio niente di strano, o di contrario». Il giornalista sottolinea che Edoardo era alto 1,90 ma sul referto c'era scritto 1,75 e quindi il cadavere non è stato neanche misurato: «Beh, mi sembra ininfluente. È più che probabile che si sia trattato di una stima ad occhio... È possibile che mi sia sbagliato... Ma non c'entra niente con tutto il resto, che è invece importante». Dal libro di Puppo emerge un altro particolare. Il medico legale in servizio quella mattina era Carlo Boscardini, 48 anni, specialista in medicina legale, psichiatra forense, dottore in giurisprudenza.

 

«Io non ho eseguito nessun esame e non ho visto il cadavere di Edoardo Agnelli - dice il medico -. Ero in servizio, il medico di turno viene chiamato dal magi- strato, il quale, ne può chiamare anche un altro di sua fiducia. Ero a Fossano, impegnato in colloqui sociosanitari per delle adozioni. Seppi l'accaduto da alcune telefonate, all'ora di pranzo e in cuor mio mi preparai ad essere convocato. Invece nessuno mi chiamò».

E il dottor Ellena? «Era il mio superiore gerarchico all'ASL di Savigliano. Fu lui a firmare il certificato di morte, l'esame medico legale. Avendo evidentemente saputo prima di me dell'accaduto, si precipitò sul posto e furono affidate a lui le incombenze professionali. Io ho intravisto quel certificato di morte. Qualche giorno dopo il dottor Ellena venne da me e mi sventolò i fogli che aveva preparato, chiedendomi se potevo darci un'occhiata. Mi rifiutai di farlo, dal momento che non ritenevo opportuno correggere o modificare la relazione di un'ispezione cadaverica mai eseguita".

Ma perché non fu eseguita l'autopsia? "Per ché si trattava di Edoardo Agnelli. Lo chieda al magistrato...». È l'unico che può deciderla. «In casi simili viene quasi sempre decisa, magari anche per una semplice precauzione, come a coprirsi le spalle, da parte del magistrato. Ricordo un caso in cui trovammo un suicida con la pistola in mano, dopo che si era sparato un colpo in bocca e il magistrato decise lo stesso che doveva essere eseguita l'autopsia.... Il medico legale non può decidere l'autopsia, al massimo può suggerirla, altrimenti si deve attenere a quanto il magistrato dispone».

 

Edoardo stringe- va tra le mani della terra: è possibile dopo un simile volo che ci siano ancora funzioni vitali tali da muovere le dita? «Lo escludo nella maniera più assoluta. Quel luogo, fangoso, può al massimo attutire i segni evidenti dell'impatto, ma dopo un impatto da una simile altezza la morte è immediata». Il corpo di Edoardo aveva anche i mocassini ancora ai piedi? È possibile? «È piuttosto raro. Un paio di volte ho esaminato cadaveri di persone precipitate in montagna, ebbene le abbiamo ritrovate senza scarponi nei piedi».

Il procuratore Bausone, che ha 77 anni ed è in pensione dal giugno 2008, ha sempre respinto ogni richiesta dei giornalisti di esaminare il fascicolo sulla morte di Edoardo. In una lettera scrive che «gli atti non possono essere pubblicati» poiché ancor oggi coperti dal segreto istruttorio. Noi abbiamo esaminato il fascicolo e il mistero sulla morte e sulle indagini si infittisce ancora di più...

L'AVVOCATO - Chi, dunque, ha informato l'ANSA che l'autopsia venne eseguita «per espressa volontà dell'Avvocato Agnelli», ha inventato tutto. Se l'autopsia non c'è stata - e lo abbiamo provato - evidentemente non c'era nemmeno una "espressa volontà", o un "ordine" del papà del defunto, affinché ciò avvenisse. Se l'Avvocato avesse chiesto un simile "favore" non è difficile prevedere che sarebbe stato ascoltato. Ma il problema, in questi casi, non è la volontà o meno del padre del defunto: è la volontà o meno di fare chiarezza. E c'è da ritenere che non si volessero aprire i poveri resti di Edoardo ed esaminarne le viscere, non per un rispetto per quel povero corpo non così martoriato come un simile volo farebbe pensare, ma per evitare di scoprire quali sostanze ci fossero nel suo corpo o nel suo sangue.

 

Non esiste la prova che sia stato Gianni Agnelli a "pregare" che l'autopsia non venisse fatta proprio per evitare di avere la conferma ufficiale e pubblica che suo figlio era un tossico-dipendente e che forse quella mattina era in preda alla droga. Ma le esigenze di un padre e quelle della giustizia spesso divergono e queste ultime devono, o dovrebbero, sempre prevalere. Altrimenti dieci anni dopo, «anche se John Elkann ci ha aperto tutte le porte» - come ha detto Giovanni Minoli nel presentare la puntata de "la Storia siamo noi" realizzata non da lui ma da due bravi giornalisti - si rischia di far cadere sul Nonno qualche atroce sospetto postumo, invece di onorarne la memoria.

 27-09-2010]

 

 

http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/pop/schedaVideo640480.aspx?id=759 -LA STORIA SIAMO NOI SU EDOARDO AGNELLI

 

il 17.11.12 si terrà la messa di commemorazione della morte di EDOARDO AGNELLI nella Parrocchia di S.MARIA GORETTI IN TORINO V.PIETRO COSSA ang.V.PACCHIOTTI.

 

 

 

 

DINASTIA DELLE QUATTRORUOTE

A “Dicembre” i segreti degli Agnelli

Scritto da Gigi Moncalvo


Pubblicato Giovedì 11 Ottobre 2012, ore 7,50

È in cima alla catena di comando che controlla Fiat, ma per 17 anni è stata “fuorilegge”. E non è l’unica stranezza. Viaggio in tre puntate di Gigi Moncalvo nel sancta sanctorum della Famiglia

E pensare che parlano, ogni due per tre, di trasparenza, limpidezza, casa di vetro, etica, valori morali. In quale categoria può essere catalogato ciò che stiamo per raccontare, e che solo su queste pagine web potete leggere? E’ una storia che riguarda la “cassaforte di famiglia”, cioè la “Dicembre società semplice”, che detiene – tanto per fare un esempio - il 33%, dell’“Accomandita Giovanni Agnelli & C. Sapaz”, cioè controlla quella gallina dalle uova d’oro che quest’anno ha consentito agli “eredi” - senza distinzioni tra bravi e sfaccendati – di spartirsi 24,1 milioni di euro (rispetto ai 18 milioni del 2011) su un utile di 52,4. “Dicembre” di fatto è la scatola di controllo dell'impero di famiglia, ed è dunque – proprio attraverso l’Accomandita - l'azionista di riferimento di Exor, la superholding del gruppo Fiat-Chrysler.

 

Non ci crederete ma la “Dicembre”, nonostante questo pedigree, fino al luglio scorso non risultava nemmeno nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Torino, nonostante la legge ne imponesse l’iscrizione. La “Dicembre” è una delle società più importanti del paese, dato che, controllando dall’alto la piramide dell’intero Gruppo Fiat, ha ricevuto dallo Stato centinaia di miliardi di euro di fondi pubblici. Ebbene per i registri ufficiali dell’ente presieduto da Alessandro Barberis, un uomo-Fiat, non... esisteva. Quindi lo Stato erogava miliardi a una società la cui “madre” non risultava nemmeno dai registri e che ha violato per anni la legge.

 

“Dicembre” è stata costituita il 15 dicembre 1984 con sede in via del Carmine 2 a Torino (presso la Fiduciaria FIDAM di Franzo Grande Stevens), un capitale di 99,9 milioni di lire e cinque soci: Giovanni Agnelli (col 99,9% di quote), sua moglie Marella Agnelli (10 azioni per un totale di 10 mila lire) e infine Umberto Agnelli, Gianluigi Gabetti e Cesare Romiti, con una azione ciascuno da mille lire. Come si vede fin dall’inizio Gianni Agnelli considerava la “Dicembre” appannaggio del proprio ramo famigliare. Poco più di quattro anni dopo, il 13 giugno 1989, c’è un primo colpo di scena: escono Umberto e Romiti e vengono sostituiti da Franzo Grande Stevens e da sua figlia Cristina. Gianni Agnelli “dimentica” di avere due figli, Edoardo e Margherita, e privilegia invece Stevens e la sua figliola, a scapito perfino di suo fratello Umberto Agnelli. Se si prova – come ho fatto io - a chiedere al notaio Ettore Morone notizie e copie di questo “strano” atto, risponde che “non li ha conservati e li ha consegnati al cliente”. Non vi fornisce nemmeno il numero di repertorio. Forse a rogare sarà stata sua sorella Giuseppina?

 

La “Dicembre” torna a lasciare tracce qualche anno più tardi, il 10 aprile 1996: c’è un aumento di capitale (da 99,9 milioni a 20 miliardi di lire), entrano tre nuovi soci (Margherita Agnelli, John Elkann, e il commercialista Cesare Ferrero), le quote azionarie maggiori risultano suddivise tra Gianni Agnelli, Marella, Margherita e John (di professione “studente” è scritto nell’atto) col 25% ciascuno, con l’Avvocato che ha l’usufrutto sulle azioni di moglie, figlia e nipote. Tutti gli altri restano con la loro singola azione che conferisce un potere enorme. Siamo nel 1996, come s’è visto, e nel frattempo è entrata in vigore una legge (il D.P.R. 581 del 1995) che impone l’iscrizione di tutte le società nel registro delle imprese. A Torino se ne fregano. Anche se la “Dicembre” ha un codice fiscale (96624490015) è come se non esistesse… Gabetti, Grande Stevens e Ferrero, così attenti alla legge e alle forme, dimenticano di compiere questo semplicissimo atto. Né si può pretendere che fossero l’Avvocato o sua moglie o sua figlia o il suo nipote ventenne, a occuparsi di simili incombenze.

 

La Camera di Commercio si “accorge” di questa illegalità solo quattordici anni dopo, il 23 novembre 2009. La Responsabile dell’Anagrafe delle Imprese, Maria Loreta Raso, allora scrive agli amministratori della “Dicembre” e li invita a mettersi in regola. Non ottiene nessun riscontro. Ma la signora, anziché rivolgersi al Tribunale e chiedere l’iscrizione d’ufficio, non fa nulla. Fino a che nei mesi scorsi un giornalista, cioè il sottoscritto, alle prese con una ricerca di dati per un suo imminente libro (Agnelli segreti, Vallecchi Editore) cerca di fare luce su questa misteriosa “Dicembre” e si accorge dell’irregolarità. Si rivolge alla Camera di Commercio, la dirigente in questione fa finta di non sapere ciò che sa dal 2009 e comincia a chiedere documenti e dati che già ben conosce. Il giornalista fornisce copia dell’atto di aumento di capitale del 1996 e indica il numero di codice fiscale, ma la Camera di Commercio pone ostacoli a ripetizione: vogliono l’atto costitutivo, quello inviato è una fotocopia, ci vuole quello autenticato dal notaio Morone. Passano i mesi, vengono fornite tutte le informazioni, il giornalista comincia a diventare fastidioso. La signora Raso non può più fare a meno di rivolgersi, con tre anni di ritardo, al Tribunale. Il giornalista va, fa protocollare le domande, sollecita e scrive. E finalmente il 25 giugno di quest’anno la dottoressa Anna Castellino, giudice delle Imprese del Tribunale di Torino, ordina l’iscrizione d’ufficio della “Dicembre”, in quanto socia della “Giovanni Agnelli & C. Sapaz”. L’ordinanza del giudice viene depositata due giorni dopo. La Camera di Commercio ottemperato all’ordinanza del Giudice in data 19 luglio 2012. Possibile che ci voglia un giornalista per far mettere in regola la più importante società italiana “fuorilegge” da ben 17 anni e che oggi ha come soci di maggioranza John Elkann e  sua nonna Marella, con il solito quartetto Gabetti-Ferrero-Grande Stevens padre e figlia? Ma perché tanta segretezza su questa società-cassaforte? E’ il tema della nostra prossima puntata.    

 

 

RETROSCENA DI CASA REALE

Quei lupi a guardia degli Agnelli

Scritto da Gigi Moncalvo
Pubblicato Venerdì 12 Ottobre 2012, ore 8,32

Chi ha in mano le chiavi della cassaforte di “Dicembre”, società semplice con la quale si comanda la Fiat-Chrysler? Nell’ombra si stagliano le figure di Gabetti e Grande Stevens. Seconda puntata

GRANDI VECCHI Grande Stevens e Gabetti

Dunque, la “Dicembre” dal 19 luglio è finalmente iscritta al registro delle Imprese della Camera di Commercio di Torino – dopo che in via Carlo Alberto hanno dormito per 14-16 anni. Ma una domanda è d’obbligo: perché tanta segretezza? Chi sono coloro che vogliono restare nell’ombra al punto che nel novembre 2009 non avevano nemmeno risposto a una richiesta di regolarizzazione., ai sensi di legge, se n’erano sonoramente “sbattuti” ed erano talmente sicuri di sé e potenti al punto che la Camera di Commercio, al cui vertice siede un loro uomo, non fece nulla dopo che la propria richiesta era stata snobbata e ignorata? Prima di arrivarci, precisiamo che la sanzione che poteva essere loro comminata per l’irregolarità, era del tutto simbolica e irrisoria: appena 516 euro.

La domanda diventa dunque questa: che cosa c’era e c’è di così segreto da nascondere – è l’unica spiegazione possibile – al punto da indurre i soci della “Dicembre”, che riteniamo essere sicuramente in possesso di 516 euro per pagare la sanzione, a evitare di rendere pubblici gli atti della società, come prescrive la legge?

 

Qui viene il bello. Questi signori, infatti, così come se ne sono “sbattuti” allora, ugualmente se ne “sbattono” oggi. E, fino ad ora, stanno godendo - ma speriamo di sbagliarci - ancora una volta della tacita “complicità” della Camera di Commercio. Infatti, l’iscrizione che noi siamo riusciti ad ottenere si basa solo su un documento: l’atto costitutivo del 15 dicembre 1984. Da esso risultano cinque soci: Giovanni Agnelli (che nell’atto viene definito “industriale”), sua moglie Marella Caracciolo (professione indicata: “designer”), Umberto Agnelli, Gianluigi Gabetti, Cesare Romiti. La società in quel 1984 aveva sede a Torino in via del Carmine 2, presso la FIDAM, una fiduciaria che fa capo all’avv. Franzo Grande Stevens, il cui studio ha lo stesso indirizzo. Il capitale sociale ammontava a 99 milioni e 980 mila lire ed era così suddiviso: Giovanni Agnelli aveva la maggioranza assoluta con un pacco di azioni pari a 99,967 milioni di lire, la consorte possedeva 10 azioni per un totale di diecimila lire, gli altri tre soci avevano una sola azione da mille lire ciascuna. Una curiosità: donna Marella a proposito di quella misera somma di diecimila lire dichiarò in quell’atto che “è di provenienza estera ed è pervenuta nel rispetto delle norme valutarie” arrivando in Italia il giorno prima tramite Banca Commerciale Italiana.

 

 

Questo, dunque, è l’unico documento che al momento da pochi mesi compare nel Registro delle Imprese. Possibile che la Camera di Commercio – presieduta dall’ex dirigente Fiat, Alessandro Barberis - non si sia ancora accorta che quell’atto, essendo vecchio di ben ventotto anni, è stato superato da alcuni eventi non secondari e che lo rendono, così come l’iscrizione, inattuale e anacronistico? Ad esempio, nel frattempo c’è stata l’introduzione dell’euro e la morte di due dei cinque soci (Gianni e Umberto Agnelli, deceduti rispettivamente nel gennaio 2003 e nel maggio 2004)? Possibile che Barberis e i suoi funzionari non si siano accorti di questo, così come del fatto che Romiti ha lasciato il Gruppo da quasi vent’anni, e non chiedano agli amministratori della “Dicembre” un aggiornamento, ordinando l’invio dei relativi atti? Tanto più - e qui vogliamo dare un aiuto disinteressato alla ricerca della verità onde evitare inutili fatiche altrui - che qualche “mutamento”, e non di poco conto, in questi anni è avvenuto nella “Dicembre” e l’ha trasformata da cassaforte del ramo-Gianni Agnelli a qualcosa di ben diverso e non più controllabile dalla Famiglia “vera” dell’Avvocato. Vediamo alcuni passaggi, dato che ciò aiuterà a capire quali sono, forse, i motivi all’origine di tanta ancor oggi inspiegabile segretezza.

 

Appena quattro anni dopo la costituzione, e cioè il 13 giugno 1989 (repertorio notaio Morone n. 53820), escono dalla società due grossi calibri come Umberto Agnelli e Cesare Romiti. Al loro posto entrano l’avv. Grande Stevens e, colpo di scena, sua figlia Cristina, 29 anni. Non è un po’ strano che vengano “fatti fuori” nientemeno che Romiti, che in quel periodo contava parecchio, e nientemeno che il fratello dell’Avvocato, e vengano sostituiti non tanto da un nome “di peso” come quello di Grande Stevens, ma addirittura anche dalla giovane rampolla di quest’ultimo, addirittura a scapito dei due figli di Gianni, e cioè Edoardo e Margherita?

Alla luce anche di questo, non ritiene la Camera di Commercio che sia bene cominciare a farsi consegnare dalla società da pochi mesi registrata d’imperio da un giudice, anche tutti gli atti relativi al periodo tra il 1984 e il 1989 che portarono a quel misterioso “tourbillon” che vede Gianni togliere di mezzo il fratello e il potente amministratore delegato Fiat, e tagliar fuori anche i propri figli per far entrare invece un avvocato e sua figlia, mettendoli a fianco del già sempiterno Gabetti?

 

 

Andiamo avanti. Della “Dicembre” non ci sono tracce - a parte un misterioso episodio avvenuto tra la Svizzera e il Liechtenstein -, fino al 10 aprile 1996. Quel giorno, sempre nello studio notarile Morone, avvengono quattro fatti importantissimi: l’ingresso di tre nuovi soci, l’aumento di capitale, il trasferimento della sede (dal numero 2 al numero 10 sempre di via del Carmine, questa volta presso “Simon Fiduciaria”, sempre di Grande Stevens), ma soprattutto la modifica dei patti sociali. Accanto a Gianni Agnelli e a sua moglie, a Gabetti, a Grande Stevens e figlia, entrano nella “Dicembre”: Margherita Agnelli (figlia di Gianni), John Philip Elkann (nipote di Gianni e figlio di Margherita, professione indicata: “studente”), e il commercialista torinese Cesare Ferrero. Il capitale viene aumentato di venti miliardi di lire, che vanno ad aggiungersi a quegli iniziali 99,980 milioni di lire. Gianni Agnelli mantiene il controllo col 25% di azioni proprie, e con l’usufrutto a vita di un altro 74,96% riguardante le azioni intestate a moglie, figlia e nipote. Ancora una volta è platealmente escluso Edoardo, il figlio di Gianni. Gli viene preferito il cuginetto che ha da poco compiuto vent’anni. Gli altri quattro azionisti hanno un’azione da mille lire ciascuno. Ma assumono (e si auto-assegnano col misterioso e autolesionistico assenso dell’Avvocato) una serie di poteri enormi, sia a loro favore sia contro i soci-famigliari di Gianni.

 

 

Prima di tutto viene previsto che se un socio dovesse morire (l’Avvocato allora aveva 75 anni ed era da tempo molto malato), la sua quota non passa agli eredi ma viene consolidata automaticamente in capo alla società con conseguente riduzione del capitale. Agli eredi del defunto spetterà solo una somma di denaro pari al capitale conferito. Vale a dire: appena 5 miliardi di lire per il 25% di quota dell’Avvocato, una somma spropositatamente inferiore al valore reale. Senza pensare alla violazione del diritto successorio italiano. L’altra clausola “folle” sottoscritta dall’Avvocato riguarda il trasferimento di quote a terzi. Infatti, se uno degli azionisti principali, alla sua morte o prima, dovesse decidere di cedere la propria quota, o una parte di essa, a terzi esterni alla “Dicembre”, ci sono due sbarramenti. E’ necessario il consenso della maggioranza del capitale. E, oltre a questo, deve esserci il voto a favore di quattro amministratori: due dei quali fra Marella, Margherita e John, e due fra il “quartetto” Gabetti-Ferrero-Grande Stevens padre e figlia. Insomma Gianni Agnelli ha consegnato ai quattro il controllo assoluto della situazione a scapito di se stesso e dei propri famigliari. Il quartetto degli “estranei” (Margherita li chiama “usurpatori”) ha aperto la strada, oltreché alla loro presa di potere, a scenari di vario tipo. Primo. Se l’Avvocato muore, suo figlio Edoardo non eredita quote della “Dicembre” ma viene tacitato con pochi miliardi. Dovrebbe fare un’azione legale contro la violazione della legge successoria italiana e rivendicare la legittima, anche per la quota di sua spettanza della “Dicembre”.

 

Secondo scenario. Se Edoardo morisse prima di suo padre - come poi avverrà, facendo pensare ad autentiche “capacità divinatorie” da parte di qualcuno -, il problema non si verrebbe a porre. E se invece – terzo scenario -, come poi è avvenuto (prova evidente che nella “Dicembre” c’è qualche chiaroveggente in grado di prevedere o condizionare il futuro), l’Avvocato morisse e il suo 25% passasse a moglie e figlia, basterà impedire un’alleanza tra le due, farle litigare, dividerle, oppure convincere la “vecchia” ad allearsi col giovane nipotino, ed ecco che figlia e vedova dell’Avvocato perderanno il controllo della “Dicembre”.

 

Chi sono i vincitori? Chi ha scelto il giovane rampollo, che deve tutto a due tragedie famigliari (la morte del cugino Giovannino per tumore e la strana morte dello zio Edoardo trovato cadavere sotto un cavalcavia) per poterlo meglio “burattinare” e comandare? Chi ha impedito in tal modo che Marella, Margherita e John invece si potessero alleare per comandare insieme o scegliere qualcuno della famiglia, o non qualche estraneo, per la sala di comando? Chi ha scelto di “lavorarsi” John e Marella, certo più malleabili e meno determinati di Margherita?

 

Un mese dopo la morte dell’Avvocato viene approvato un atto (24 febbraio 2003) che sancisce il nuovo assetto azionario della “Dicembre”. Al capitale di 10.380.778 euro, per effetto della clausola di consolidamento viene sottratta la quota corrispondente alle azioni di Gianni (cioè 2.633.914 euro). In tal modo il capitale diventa di 7.746.868 euro e risulta suddiviso in tre quote uguali per Marella, Margherita e John, pari a 2,582 milioni di euro ciascuno (quattro azioni da un euro continuano a restare nelle salde mani del “Quartetto di Torino”). Il “golpe” viene completato lo stesso giorno con la sorprendente donazione fatta dalla nonna al nipote del pacco di azioni che gli permettono al giovanotto di avere la maggioranza assoluta, una donazione fatta da Marella in sfregio ai diritti (attuali ed ereditari) della figlia e degli altri sette nipoti: John arriva in tal modo a controllare una quota della “Dicembre” pari a 4.547.896 euro, sua nonna mantiene una quota pari a 2.582.285 euro, la “ribelle” Margherita - l’unica che aveva osato muovere rilievi e chiedere chiarezza e trasparenza - viene messa nell’angolo con una quota pari a 616.679 euro. Tutto questo fino al 2003. Poi, con l’accordo di Ginevra del febbraio 2004 tra madre e figlia, Margherita uscirà definitivamente dalla “Dicembre”, quasi un anno dopo aver partecipato a un gravoso aumento di capitale.

 

Ma oggi la situazione, specie per quanto riguarda i patti sociali, qual è? John comanda davvero o no? Nel caso in cui, lo ripetiamo come nel precedente articolo, dovesse decidere di ritirarsi in un monastero o gli dovesse accadere qualcosa (come allo zio Edoardo?) chi potrebbe diventare il padrone della cassaforte al vertice dell’Impero Fiat? I bookmakers danno favorito Gabetti, ma non fanno i conti con Grande Stevens, il vero azionista “di maggioranza”, anche se con due sole azioni, grazie proprio a quella mossa del 1989 con cui fece entrare anche sua figlia….

 

Qualcuno potrebbe obiettare che oggi tra i soci della “Dicembre” ce ne potrebbero essere alcuni  nuovi, potrebbero essere i fratelli di John, cioè Lapo o Ginevra. Ma, grazie alla clausola di sbarramento approvata nel 1996, il “Quartetto” ha votato a favore dell’ingresso (eventuale) di uno o due nuovi soci o li ha bocciati? Ecco perché forse esiste tanta segretezza. Non sarebbe bene che dai registri della Camera di Commercio risultasse qualcosa di attuale e di aggiornato? Che cosa aspetta la Camera di Commercio a chiedere e pretendere ai sensi di legge che gli amministratori, così limpidi e trasparenti, della “Dicembre”, forniscano al più presto tutti i documenti? Dobbiamo di nuovo attivare le nostre misere forze e chiedere l’intervento del Tribunale di Torino e confidare nell’intervento della dottoressa Anna Castellino o di qualche suo collega? Oppure bisogna aspettare altri 15 anni?

 GLI AGNELLI SEGRETI

Dicembre dei “morti viventi”

Scritto da Gigi Moncalvo
Pubblicato Sabato 13 Ottobre 2012, ore 8,21

Agli atti la società-cassaforte della famiglia, grazie alla quale controllano la Fiat-Chrysler, risulta ancora composta da Gianni e Umberto Agnelli. Compare persino Romiti. E tutti tacciono

La Stampa no, o almeno, non ancora. Invece anche (o perfino?) il Corriere della Sera si è accorto della “stranezza” - diciamo così – riguardante il fatto che la Dicembre, la società-cassaforte che un tempo era della famigliaAgnelli, anzi più esattamente del ramo del solo Gianni, e che si trova alla sommità dell’ImperoFiat (ora Exor), ha impiegato ben diciassette anni, dal 1995, per mettersi in regola con la legge in vigore da allora. La Dicembre - la cui data di nascita risale al 1984 -, finalmente è “entrata nella legalità”, e – come prevede una legge del 1995 – finalmente risulta iscritta nel Registro delle Imprese. Pur trattandosi di una società non da poco, dato che la si può considerare la più importante, finanziariamente e industrialmente del nostro Paese, la Camera di Commercio di Torino ha impiegato parecchi anni prima di accorgersi dell’anomalia, di quel vuoto che figurava nei propri registri (nonostante quella società avesse il proprio codice fiscale). Possibile che il presidente della CCIAA Alessandro Barberis, che ha sempre lavorato in Fiat, ignorasse l’esistenza della “Dicembre”? Come mai l’arzillo settantacinquenne entrato in azienda a 27 anni, rimasto in corso Marconi per trentadue anni, e poi diventato per un breve periodo, che non passerà certo alla storia, direttore generale di Fiat Holding nel 2002, e infine amministratore delegato e vicepresidente nel 2003, non ha mai fatto nulla per sanare questa irregolarità? Possibile che ci sia voluto un giornalista rompiscatole e che fa il proprio dovere, per convincere, con un bel pacchetto di corrispondenza, l’austero organismo camerale sabaudo a rivolgersi al Tribunale affinché ordinasse l’iscrizione d’ufficio. Finalmente, il 19 luglio scorso, ciò è avvenuto e l’ordine del Giudice Anna Castellino (che porta la data del 25 giugno) è stato eseguito.

 

Grandi applausi si sono levati dalle colonne del Corriere ad opera di Mario Gerevini che, in un articolo del 23 agosto, non ha avuto parole di sdegno per gli autori di questa illegalità ma ha parlato, generosamente e con immane senso di comprensione, di una semplice e banale “inerzia dettata dalla riservatezza”. Poi ha ricostruito tutta la vicenda, a modo suo e con parecchie omissioni importanti, e ha avuto di nuovo tanta comprensione, anche per la Camera di Commercio: si era accorta dell’anomalia, anzi del comportamento fuorilegge, fin dal 23 novembre 2009, aveva “già inviato una raccomandata alla Dicembre invitandola a iscriversi al registro imprese, come prevede la legge. Senza risultato. Da lì è partita la segnalazione al giudice”. Il che dimostra come in due righe si possano infilare parecchie menzogne e non si accendano legittimi interrogativi. Dunque, quella raccomandata di tre anni fa non sortì alcuna risposta. E la Camera di Commercio di fronte a questo offensivo silenzio, anziché rivolgersi subito al Tribunale, non ha fatto nulla, se non una grave omissione di atti d’ufficio. Non è dunque vero che “da lì è partita la segnalazione al giudice” dato che al Tribunale di Torino non impiegano ben tre anni per emettere un’ordinanza in un campo del genere. E’ stato invece necessaria, questa la verità, una ennesima raccomandata di un giornalista che intimava ai sensi di legge alla signora Maria Loreta Raso, responsabile dell’Area Anagrafe Economica, di segnalare tutto quanto al giudice. Visto che non lo aveva fatto a suo tempo come imponeva il suo dovere d’ufficio e, soprattutto, la legge.

 

Gerevini aggiunge che “fino a qualche tempo fa chi chiedeva il fascicolo della Dicembre allo sportello della Camera di commercio si sentiva rispondere: «Non esiste». All'obiezione che è il più importante socio dell'accomandita Agnelli, che è stata la cassaforte dell'Avvocato (ora del nipote), che è più volte citata sulla stampa italiana e internazionale, la risposta non cambiava. Tant'è che dal 1996 a oggi non risulta sia mai stata comminata alcuna ammenda per la mancata iscrizione”. Giusto, è proprio così. Ma Gerevini, rispetto al sottoscritto, per quale ragione non ha mai pubblicato un rigo su questa scandalosa vicenda, non ha informato i lettori, non ha denunciato pubblicamente questa anomalia e illegalità che ammette di aver toccato con mano? Non pensa, il Gerevini, che sarebbe bastato un piccolo articolo sul suo autorevole giornale per smuovere le acque? No, ha continuato a tacere, e a sentirsi ripetere “non esiste” ogni volta in cui bussava allo sportello della Camera di Commercio chiedendo il fascicolo della “Dicembre”. Come mai certi giornalisti delle pagine economiche, e non solo, spesso – come dicono i colleghi americani - “scrivono quello che non sanno e non scrivono quello che sanno? Forse ha ragione Dagospia che, riprendendo la notizia, la definisce “grave atto di insubordinazione e vilipendio del Corriere al suo azionista Kaky Elkann (così impara a smaniare con Nagel di far fuori De Bortoli)”? Questo retroscena conferma che il direttore del Corriere, per ora, non ha osato andare oltre tenendo in serbo qualche cartuccia, in caso di bisogno?

 

Gerevini dice che “la latitanza” della Dicembre ora è finita. Non è vero. La Camera di Commercio, infatti, nonostante sapesse tutto fin dal 2009, ha “preteso” che il giornalista che rompeva le scatole con le sue raccomandate inviasse ai loro uffici l’atto costitutivo della “Dicembre”. Fatto. Ma, a questo punto, non si è accontentata del primo esaustivo documento inviato sollecitamente, bensì ha preteso, forse per guadagnare qualche mese e nella speranza che il notaio Ettore Morone non la rilasciasse, una copia autenticata. Si è mai vista una Camera di Commercio, che nel 2009 ha già fatto – immaginiamo – un’istruttoria su una società non in regola, ed è rimasta immobile dopo che si sono fatti beffe della sua richiesta di regolarizzare la società, chiedere a un giornalista, e non agli amministratori di quella società, i documenti necessari, visto che i diretti interessati non si sono nemmeno curati a suo tempo di rispondere? Invece è andata proprio così.

 

A Torino tutto è possibile. Anche che la “Dicembre” figuri (finalmente) nel Registro delle Imprese ma solo sulla base dei dati contenuti nell’atto costitutivo del 1984 e cioè con due morti come soci, Giovanni e UmbertoAgnelli, e con un terzo socio, Cesare Romiti, che da anni ha lasciato la Fiat e che venne fatto fuori dalla “Dicembre” nel 1989, cioè ventitré anni fa. Non solo ma il capitale della società risulta ancora di 99 milioni e 980 mila lire, allineando come azionisti Giovanni Agnelli (99 milioni e 967 mila lire), Marella Caracciolo (10.000 lire, e dieci azioni), e infine Umberto Agnelli, Cesare Romiti e Gianluigi Gabetti (ciascuno con una azione da mille lire). Non pensano alla Camera di Commercio che sia opportuno, adesso che l’iscrizione è avvenuta, aggiornare questi dati fermi al 15 dicembre 1984, scrivendo alla “Dicembre” e intimandole di consegnare tutti i documenti e gli atti che la riguardano dal 1984 a oggi? Che cosa aspettano a richiederli? Forse temono che il loro sollecito rimanga di nuovo senza riscontro? Dall’altra parte, che cosa aspettano quei Gran Signori di Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens, che danno lezioni di etica e moralità ogni cinque minuti, a mettersi in regola? E il grande commercialista torinese Cesare Ferrero, anch’egli socio della “Dicembre”, non sente il dovere professionale di sanare questa anomalia, anche se i suoi “superiori” magari non sono del tutto d’accordo? Ora nessuno di loro può continuare a nascondersi. E quindi diventa molto facile dire: ora che vi hanno scovato, ora che sta venendo a galla la verità, non vi pare corretto e opportuno mettervi pienamente in regola? Ora che perfino il vostro giornale ad agosto vi ha mandato questo “messaggio cifrato” non ritenete di fare le cose, una volta tanto, in modo trasparente, chiaro, limpido, evitando la consueta “segretezza” che voi amate chiamare riserbo, anche se la legge in casi come questi non lo prevede? Oppure volete che sia di nuovo un giudice a ordinarvi di farlo? E Jaky Elkann non ha capito quanto sia importante, per sé e per il proprio personale presente e futuro, che le cose siano chiare e trasparenti, nel suo stesso interesse? 

 

Il Corriere non va diretto al bersaglio come noi e non fa i nomi e cognomi: inarcando il sopracciglio, forse per mettere in luce l’indignazione del suo direttore Ferruccio De Bortoli, l’articolo di Gerevini fa capire che è ora di correre ai ripari: “L'interesse pubblico di conoscere gli atti di una società semplice che ha sotto un grande gruppo industriale è decisamente superiore rispetto a una società semplice di coltivatori diretti (la forma giuridica più diffusa) che sotto ha un campo di granoturco”. Dopo di che, trattandosi del primo giornale italiano, ci si sarebbe aspettati qualche intervento di uno dei coraggiosi trecento e passa collaboratori “grandi firme”, qualche indignata sollecitazione tramite lettera aperta al proprio consigliere di amministrazione Jaky Elkann (lo stesso che oggi controlla la Dicembre), un editoriale o anche un piccolo corsivo nelle pagine economiche o nell’inserto del lunedì, dando vita a un nutrito dibattito seguito dalle cronache sull’evolversi, o meno, della situazione e da una sorta di implacabile countdown per vedere quanto avrebbe impiegato la società a mettersi completamente in regola, con i dati aggiornati, e la Camera di Commercio a fare finalmente il suo mestiere.

 

Niente di tutto questo. E adesso? Non solo noi nutriamo qualche dubbio sul fatto che la società si metta al passo con i documenti. E, qualcuno ben più esperto di noi e che lavora al Corriere,  dubita perfino che la “Dicembre” accetti supinamente un’altra ordinanza del giudice. Ma a questo punto, svelati i giochi, la partita è iniziata e se la società di Jaky Elkann si rifiuta di adempiere alle regole di trasparenza è di per sé una notizia. Che però dubitiamo il Corriereavrà il coraggio di dare. Anche perché la posta in palio è altissima: che cosa potrebbe succedere se, ad esempio, Jaki – che è il primo azionista con quasi l’80%, mentre sua nonna Marella (85 anni) detiene il 20% - decidesse di farsi monaco o gli dovesse malauguratamente accadere qualcosa? Chi diventerebbe il primo azionista del gruppo? Non certo una anziana signora, con problemi di salute, che vive tra Marrakech e Sankt Moritz? A quel punto, ad avere – come già di fatto hanno – prima di tutti la realegovernance attuale della cassaforte sarebbero Gabetti e Grande Stevens, con Cristina, la figlia di quest’ultimo, e Cesare Ferrero a votare insieme a loro per raggiungere i quattro voti necessari come da statuto (anche se rappresentano solo 4 azioni da un euro ciascuna) per sancire il passaggio delle altre quote e la presa ufficiale del potere. Ecco, al di là di quella che sembra un’inezia – l’iscrizione al registro delle imprese e l’aggiornamento degli atti della società – che cosa significa tutta questa storia. Ci permettiamo di chiedere: ingegner John Elkann, a queste cose lei ha mai pensato? E perché le tollera?

ALMENO SUA COGNATA BEATRICE BORROMEO GIORNALISTA DEL FATTO NON L’HA MAI INFORMATA DI UNA MIA TELEFONATA DI BEN 2 ANNI FA ? Mb

 

 

Agnelli segreti
Ju29ro.com
Con Vallecchi ha pubblicato nel 2009 “I lupi & gli Agnelli”. Il 24 gennaio del 2003, a 82 anni di età, moriva
Gianni Agnelli. Nei prossimi mesi, c'è da ...

 

 

Agnelli: «Bisogna cambiare il calcio italiano»

Al Centro Congressi del Lingotto partita l'assemblea dei soci della Juve seguila con noi. Il presidente bianconero: «Bisogna cambiare il calcio italiano e posizionarlo a livello europeo, dopo i fasti degli ultimi 30 anni stiamo avendo un declino, siamo in presenza di un tracollo strutturale. E' necessaria una riforma strutturale del calcio professionistico che non può più vivere essendo considerato al pari di quello di base. Vorremmo che la locomotiva fosse in grado di procedere al pari degli altri. Oggi siamo 4°, dopo Spagna, Inghilterra, Germania, presto Francia e Portogallo li seguiranno»

·                            Agnelli sul calcio italiano

·                            VIDEO «Nasce il polo Juve»

·                            VIDEO «Dobbiamo dare il meglio»

·                            VIDEO «350 mln per la Continassa»

·                             

VIDEO Agnelli: Sogno Champions

 

 

TORINO - Stanno via via arrivando i piccoli azionisti della Juventus al Centro Congressi del Lingotto dove, alle 10.30, avrà inizio l'assemblea dei soci del club bianconero. In attesa che Andrea Agnelli apra i lavori con la sua lettera agli azionisti, la relazione finanziaria annuale unisce ai numeri la passione. Nelle pagine iniziali sono contenute le immagini salienti dell'ultimo anno, iniziato con il ritiro di Bardonecchia, proseguito con l'inaugurazione dello Juventus Stadium, la conquista del titolo di campione d'inverno e del Viareggio da parte della Primavera, e culminato con la vittoria dello scudetto e della Supercoppa. Due dei cinque nuovi volti del Consiglio di Amministrazione della Juventus non sono presenti nella sala 500 del Lingotto. L'avvocato Giulia Bongiorno è impegnata in una causa mentre il presidente del J Musuem, Paolo Garimberti, è fuori Italia per il Cda di EuroNews, ma comunque in collegamento in videoconferenza. Maurizio Arrivabene, Assia Grazioli-Venier ed Enrico Vellano sono invece in platea, come gli ad Beppe Marotta e Aldo Mazzia e il consigliere Pavel Nedved.«Da troppi anni aspettavamo una vittoria sul campo - scrive Agnelli - ma il 30° scudetto e la Supercoppa sono ormai alle nostre spalle ed è più opportuno guardare al futuro, con la consapevolezza di aver intrapreso la strada giusta per la nostra società». La sfida all'Europa è lanciata.

AGNELLI SU CONTE -  «Conte? Noi siamo felici di Conte perché è il miglior tecnico che ci sia in circolazione e ce lo teniamo stretto». 

AGNELLI SU DEL PIERO -  "Alessandro Del Piero è nel mio cuore, nei nostri cuori come uno dei più grandi giocatori di sempre della Juve": lo ha detto Andrea Agnelli rispondendo a una domanda sull'ex capitano bianconero. "L'anno scorso - ha aggiunto Agnelli - ciò che è successo qui in assemblea è stato un tributo, perché avevamo firmato l'ultimo contratto ed era stato lui stesso a dire che sarebbe stato l'ultimo. Ora lui ha scelto una nuova esperienza, ricca di fascino: porterà sempre con sè la Juventus"."Per il futuro - ha detto Agnelli su un eventuale impiego di Del Piero nella società bianconera - non chiudo le porte a nessuno. Oggi la squadra è completa, lavora quotidianamente per ottenere gli obiettivi di vincere sul campo e di ottenere un equilibrio economico finanziario. Sono soddisfatto di tutte le persone, quindi - ha concluso - come si dice, squadra che vince non si cambia". 

«BISOGNA CAMBIARE, E SUBITO, IL CALCIO ITALIANO» - Ecco il discorso con cui Andrea Agnelli ha aperto i lavori dell'assemblea degli azionisti: «Signori azionisti, la Juventus è campione d’Italia, per troppo tempo i presidenti hanno dovuto affrontare questa assemblea senza avere nel cuore il calore che una vittoria porta con sé. Nella stagione che ci porterà a celebrare il 90° anno del coinvolgimento della mia famiglia nella Juventus,credo sia opportuno riflettere insieme sul fatto che la Juventus ha sempre promosso i cambiamenti. E' una missione alla quale questa gestione non intende sottrarsi. Quando ho ricevuto l'incarico di presidente avevo in testa chiarissimi alcuni passaggi. Il primo è cambiare la società e la squadra, un percorso in continua evoluzione, ma in 30 mesi abbiamo bruciato le tappe. Churchill diceva: i problemi della vittoria sono più piacevoli della sconfitta ma non meno ardui, lo scudetto non ci deve far dimenticare il nostro mandato, vincere mantenendo l'equilibrio finanziario. Il bilancio presenta numeri su cui riflettere, la perdita è dimezzata, e contiamo di proseguire nel percorso di risanamento».Poi il finale, con il presidente bianconero ad affrontare un tema assai caro come quello delle riforme.«Dopo 17 anni di attesa lo Juventus stadium è una realtà davanti agli occhi di tutti e sta dando i suoi frutti sia nei risultati sportivi sia in quelli economici. Dal Museum al College, sono tanti i fronti di attività come la riqualificazione dell’area della Continassa che ospiterà sede e centro di allenamento. Il cammino procede nella giusta direzione, 'la vita è come andare in bicicletta, occorre stare in equilibrio', diceva Einstein. E qui arriviamo al secondo punto: bisogna cambiare il calcio italiano e posizionarlo a livello europeo, dopo i fasti degli ultimi 30 anni stiamo avendo un declino, siamo in presenza di un tracollo strutturale. E' necessaria una riforma strutturale del calcio professionistico che non può più vivere essendo considerato al pari di quello di base. Vorremmo che la locomotiva fosse in grado di procedere al pari degli altri. Oggi siamo 4°, dopo Spagna, Inghilterra, Germania, presto Francia e Portogallo li seguiranno. Riforma dei campionati, riforma Legge Melandri, riforma del numero di squadre professionistiche e del settore giovanile. Riforma dello status del professionista sportivo, tutela dei marchi, legge sugli impianti sportivi, riforma complessiva della giustizia sportiva, queste le tematiche su cui vorremmo confrontarci. Bob Dylan diceva: 'I tempi stanno cambiando' e non hanno smesso, la Juventus non intende affossare come una pietra». 

PAROLA AGLI AZIONISTI - Prima di passare al voto di approvazione del bilancio 2011-12, la parola è passata agli azionisti. Molti gli interventi: alcuni si sono complimentati con il presidente e i dirigenti per le vittorie, ma in tanti hanno sollevato dubbi sulla campagna acquisti. In particolare sono state fatte domande sul caso Berbatov, su Iaquinta e Giovinco. «Speriamo che immobile non faccia la fine di Giovinco, ceduto a 6 e pagato 11 milioni, spero che si compri Llorente» ha detto l'azionista Stancapiano. Gli ha fatto eco un altro socio bianconero: «Abbiamo comprato due punte spendendo parecchi milioni: Bendtner non l’abbiamo ancora visto, Giovinco ce l’avevamo in casa. Anziché prendere Giovinco, potevamno tenerci Boakye o Gabbiadini, che sono per metà nostri, almeno fino a gennaio per capire se sono da Juve». E c'è chi ha ricordato anche Alessandro Del Piero: «Auguri di buon lavoro al bravo e simpatico Del Piero che per tanti anni ha onorato la nostra squadra: Alex fatti onore anche in Australia». 

L'AZIONISTA BAVA - Dirompente l'intervento dell'azionista Bava che ha chiesto di conoscere gli stipendi netti dei giocatori, l'andamento dell'inchiesta sulla stabilità dello stadio, se ci sono giocatori coinvolti nel calcioscommesse, se la società ha prestato soldi ai giocatori, e in particolare a Buffon, per pagare debiti di gioco. Infine si è dichiarato contrario allo stipendio di 200 mila euro che la società elargisce a Pavel Nedved. Dopo che gli è stata tolta la parola perché ha sforato i minuti a disposizone, Marco Bava ha movimentato l'assemblea urlando e fermando i lavori. Nel suo discorso di apertura, Andrea Agnelli non ha parlato di Alessandro Del Piero. Ma nel libro che presenta il rendiconto di gestione, la Juventus ha dedicato una doppia pagina all'ex capitano bianconero, nella quale si ricordano tutti i suoi successi. Alla fine campeggia anche un "Grazie Alex" a caratteri cubitali. E alcuni azionisti si soffermati su Alex chiedendo perché non gli è stato trovato un posto in società.

APPROVA IL BILANCIO E LA BATTUTA DI AGNELLI - È stato approvato il Bilancio dell'esercizio 2011/12. Agnelli prende la parola alla fine della discussione del primo punto all'ordine del giorno: "In Italia, noi juventini siamo la maggioranza, ma ci sono anche tanti, tantissimi anti-juventini, perché la Juventus è tanto amata, ma anche tanto odiata. E' c'è molto odio nei nostri confronti ultimamente". Applausi dell'assemblea. 

LE RISPOSTE DI MAZZIA - L'ad della Juventus Aldo Mazzia ha risposto alle domande di carattere economico rivolte dagli azionisti bianconeri. In particolare, ha spiegato l'operazione Continassa.«Abbiamo acquisito il diritto di superficie per 99 anni, rinnovabile, su un'area di 180 mila metri adiacente allo Juventus Stadiun, per il costo di 10 milioni e mezzo. Questa cifra comprende anche il diritto di costruire lottizzando l’area a nostra disposizione. L'investimento complessivo ammonterà a 35-40 milioni: oltre ai 10,5 e a un milione per le opere di urbanizzazione, il residuo servirà per costruire la sede e il centro sportivo. La copertura finanziaria sarà in parte coperta dal Credito Sportivo che, il giorno dopo la presentazione del progetto, ci ha contattato manifestando interesse a finanziare l'opera. L'obiettivo è quello di arrivare al minimo esborso possibile, dotando il club di due asst importanti». Per quanto riguarda il titolo in Borsa, Mazzia ha sottolineato che «il prezzo lo fa il mercato: rispetto al valore di 0,14 euro al momento dell'aumento del capitale, oggi vale circa il 43% in più. Questo apprezzamento deriva dai miglioramenti sportivi ma soprattutto economici».

PAROLA A COZZOLINO - Azionista Cozzolino: "I consiglieri per me devono essere tutti di provata fede juventina. La Juventus è una trincea mediatica. E il Cda della Juve è più visibile di quello di Fiat. Mi rivolgo a Bongiorno, non sarà più l'avvocato che ha difeso Andreotti, ma quella che siede nel Cda juventino. Non mi convince la sua vicinanza a quegli ambienti romani e antijuventini, che hanno appoggiato il mancato revisionismo su Calciopoli. La dottoressa Grazioli-Venier la conosco poco, certo, il doppio cognome alla Juventus non porta bene... Paolo Garimberti si è sempre professato juventino ed è presidente del nostro museo, nel suo curriculum abbondano incarichi importanti nei media. Eppure non ricordo neppure un articolo a difesa della Juventus nel periodo calciopoli quando era a Repubblica e quando era presidente della Rai perché non ha arginato la deriva antijuventina della tv di Stato? Mazzia, si sa, era granata, ma in fondo lo era anche Giraudo. Le ricordo comunque che Giraudo esultava allo stadio quando segnava la Juventus, si dia da fare anche lei".

GIULIA BONGIORNO NEL CDA JUVE - Si passa al secondo punto all'ordine del giorno: nomina degli organi sociali. Si vota per rinnovare il Cda e si parla dei compensi ai consiglieri (25mila euro all'anno ad ognuno dei consiglieri). Il Consiglio proposto è: Camillo Venesi, Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene, Giulia Bongiorno, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Giuseppe Marotta, Aldo Mazzia, Pavel Nedved, Enrico Vellano. Agnelli ringrazia i consiglieri uscenti, fra cui c'è l'avvocato Briamonte. 

DIECI CONSIGLIERI - L'assemblea degli azionisti Juventus ha votato la nomina dei 10 componenti del Cda bianconero. Il Consiglio avrà un mandato di tre anni e ogni consigliere percepirà 25 mila euro l'anno. Del Cda fanno parte Andrea Agnelli, Beppe Marotta, Aldo Mazzia, Pavel Nedved e Camillo Venesio, tutti confermati, e le new entry Giulia Bongiorno, Paolo Garimberti, Enrico Vellano, Assia Grazioli-Venier e Maurizio Arrivabene.

 

Marina Salvetti
Guido Vaciago

 

 

 

 

 

- TROPPA GENTE VUOLE FARSI PUBBLICITÀ SULLA MORTE DI EDOARDO AGNELLI 

 

 

Lettera 2
caro D'Agostino, trovo il tuo sito veramente informato ,serio,ed equilibrato,fosse tutta così la comunicazione in Italia !!!!! Dopo questa piccola premessa volevo dirti alcune cose su Edoardo agnelli.Tutto quello detto scritto da vari personaggi ,giornalisti,scrittori presunti amici lo trovo molto superficiale ma solo per il fatto di farsi un Po di pubblicità o altro, ma li conosceva davvero questa gente ? Dubito molto non avendoli mai visti accanto ad edo .In questi anni ho sentito tutto ed il contrario di tutto e volevo intervenire prima ,ma solo sul tuo sito, perché ti riconosco una sicura onesta intellettuale.

 

Negli ultimi 20 anni di vita di Edoardo sono stato il suo vero amico accompagnandolo in tutte le parti del mondo,e assistendolo nel suo lavoro,c erano con noi a volte anche altri amici sempre sinceri e che stavano al loro posto non pronti,come ora a farsi pubblicità ogni volta che esce il nome dello sfortunato amico.Finisco dicendoti che,la mattina del 15 novembre 2000 giorno del fatale incidente ,edoardo fece ,prima ,solo 4 telefonate ed una era al sottoscritto come tutte le mattine 
.Ti ringrazio per la tua cortese attenzione e buon lavoro con sincera stima 
Fabio massimo cestelli

CARO MASSIMO CESTELLI , DETTO DA EDOARDO CESTELLINO, io parlo con le sentenze tu forse lo fai usando il linguaggio delle note dell'avv Anfora ? Mb

 

 

 <http://rassegna.governo.it/> .

DOCUMENTI - ECCO IL LINK AL PDF DELLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE AD ESEGUIRE PERQUISIZIONI NEL DOMICILIO DEL DEPUTATO BERLUSCONI, INVIATA DAL PROCURATORE BRUTI LIBERATI AL PRESIDENTE DELLA CAMERA

PDF -

http://bit.ly/eTwkdL  17-01-2011]

 

 

Imposta su google : www.treasury.gov/initiatives/financial-stability/investment-programs/aifp/Pages e leggi contratto FIAT CHRYSLER

 

NON DIMENTICARE CHE:

Le informazioni contenute in questo sito provengono
da fonti che MARCO BAVA ritiene affidabili. Ciononostante ogni lettore deve
considerarsi responsabile per i rischi dei propri investimenti
e per l'uso che fa di queste di queste informazioni
QUESTO SITO non deve in nessun caso essere letto
come fonte di specifici ed individualizzati consigli sulle
borse o sui mercati finanziari. Le nozioni e le opinioni qui
contenute in sono fornite come un servizio di
pura informazione.

Ognuno di voi puo' essere in grado di valutare quale livello di
rischio sia personalmente piu' appropriato.


MARCO BAVA

 

 

 

IL MIO LIBRO "L'USO DELLA TABELLA MB nei CASI DI PIANI INDUSTRIALI: FIAT, TELECOMITALIA ED ALTRI..." che doveva essere pubblicato da LIBRAMI-NOVARA nel 2004,  e' ora disponibile presso  di me e basta ordinarlo via email al costo di 30 euro COMPRESE SPESE DI SPEDIZIONE . Oltre al libro sulle mie esperienze assembleari prima del 1998 a 10 e.

 

  ENRICO CUCCIA ----------MARCO BAVA

 

 

ciao blogger de LaStampa.it,

come ti avevamo annunciato in Aprile, il servizio blog La Stampa verrá chiuso a breve.

Se vuoi che il tuo blog venga migrato su TypePad, dovrai aumentare il tuo livello d’iscrizione ad un livello a pagamento (per ulteriori dettagli, vai su http://www.sixapart.com/it/typepad/prezzi/index.html).

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Altrimenti puoi esportare il contenuto del tuo blog andando su "Blog > Parametri > Importa/Esporta" per usarlo su un’altra piattaforma a tuo piacimento.
Ti consigliamo di avvisare i tuoi lettori che il cambiamento avverrà il 6 gennaio 2010.

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Cordiali saluti
La Stampa e lo staff TypePad

 

 

 

 

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SITI SOCIETARI

 

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Ø     http://www.mef.it/it/index.html montefibre

Ø     http://www.gruppozucchi.com

 

 

La ringraziamo sinceramente per il Suo  interesse nei confronti di una produzione duramente colpita dal recente terremoto, dalle stalle, ai caseifici fino ai magazzini di stagionatura. Il  sistema del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano sono stati fortemente danneggiati con circa un milione di forme crollate a terra a seguito delle ripetute scosse che impediscono a breve la ripresa dei lavori in condizioni di sicurezza. Questo determina di conseguenza difficoltà nella distribuzione del prodotto “salvato”, che va estratto dalle “scalere” accartocciate, verificato qualitativamente e poi trasferito in opportuni locali prima di poter essere posto in vendita. Abbiamo perciò ritenuto opportuno mettere a disposizione nel sito http://emergenze.coldiretti.it tutte le informazioni aggiornate relative alla commercializzazione nelle diverse regioni italiane anche attraverso la rete di vendita degli agricoltori di Campagna Amica.

 

Cordiali saluti.

Ufficio relazioni esterne Coldiretti

 

 

ENI-REPORT

 

28.04.13

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-cbf04ef0-8f34-442d-9a3b-e8ef2587532a.html

 

Report, puntata 7 aprile 2013: lo Stato fallimentare
Investire Oggi
Proprio mentre sul web infiamma la polemica per la richiesta di risarcimento intrapresa dalla compagnia energetica nazionale a seguito dell'inchiesta Eni di Report (è anche partita la raccolta firme, Report: firma la petizione per il diritto di ...

 

Report - La Congregazione e l'Eni 07/04/2013
Rai.tv
Report - La Congregazione e l'Eni 07/04/2013. rai·12,366 videos.
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16.12.12

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-559554ac-2703-4fa1-b41d-e3a6fb6a01a0.html

 

 

 

A2A-REPORT

 

02.12.12

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-4bbfdc78-c99f-4341-a233-3723e00c78a0.html

 

 

 

 

ALITALIA-REPORT

 

07.04.13

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-4bbfdc78-c99f-4341-a233-3723e00c78a0.html

 

 

 

MPS-REPORT

 

09.12.12

 

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-8d9c77dd-a34f-4268-951d-34b2d830b2a7.html

 

 

 

15.06.13

Grillo, Casaleggio e il progetto Gaia. Giovanna Canzano intervista ...
politicamentecorretto.com
Bava – Il servizio di Report della scorsa domenica, ha fato notare che i partiti ... Bava – Infatti, io per dieci anni ho fatto per Grillo le analisi sulla ...

 

http://www.youtube.com/watch?v=YCRO4pEnYok&list=UU9O-k-X9HCmrGzcXdUkL6UQ

 

http://www.youtube.com/watch?v=z0lJNrYykQ8

 

 

http://www.matrasport.dk/Cars/Avantime/avantime-index.html

 

 

Auto e Moto d’Epoca 2013

 

- Nuovo sistema tutela auto e moto d'epoca;
- 
Veicoli d'interesse storico, la fiscalità e il redditometro;
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Norme per la circolazione dei veicoli storici;
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Veicoli d'interesse storico e collezionistico: circolazione e fiscalità 

 

 

 

http://delittodiusura.blogspot.it/2011/12/rete-antiusura-onlus.html

 

http://www.vitalowcost.it

 

http://www.terzasettimana.org

 

 

 

 http://www.giurisprudenzadelleimprese.it/

 

http://www.avvocatitelematici.to.it/

 

http://www.uibm.gov.it/

 

http://smarthyworld.com/renault.html

 

http://www.turbo.fr/renault/renault-avantime/photos-auto/

 

http://avantimeitalia.forumattivo.it/

 

http://it.wikipedia.org/wiki/PSA_ES_e_Renault_L7X

 

http://www.avantime-club.eu/

 

 

 

http://news.centrodiascolto.it

http://motori.corriere.it/prezzi-auto/

http://europa.eu/epso/index_it.htm

http://www.lavoro24.ilsole24ore.com/

http://www.huffingtonpost.it/

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http://www.dinoferrari.altervista.org/homepage.htm

 

 

 

 

 

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Marco Bava: perseverante autodidatta con coraggio e fantasia , decisionista responsabile, antimarchionne, antiberlusconi, antichiamparino, antifassino, aticolaninno.

Sono quello che voi pensate io sia (20.11.13)

TO.05.03.09

IL DISEGNO DI DIO A VOLTE SI RIVELA SOLO IN ALCUNI PUNTI. STA' ALLA FEDE CONGIUNGERLI

PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI SIA SANTIFICATO IL TUO NOME VENGA IL TUO REGNO, SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ COME IN CIELO COSI IN TERRA , DAMMI OGGI LA POSSIBILITA' DI NON COMMETTERE ERRORI NEL CERCARE DI REALIZZARE NEL MIGLIOR MONDO POSSIBILE IL TUO VOLERE.

TU SEI GRANDE ED IO NON SONO CHE L'ULTIMO DEI TUOI SERVI E DEI TUOI FIGLI .

SIGNORE IO NON CONOSCO I TUOI OBIETTIVI PER ME , FIDUCIOSO MI AFFIDO A TE.

 

 

 

  

COSTITUENDA ASSOCIAZIONE PER UN

SI ACCETTANO ISCRIZIONI

STATUTO

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FRA GLI OBETTIVI :

1) RIUSO TOTALE

2) SATURAZIONE CON L'UTILIZZO MULTI ORARIO DELLE STRUTTURE COME UFFICI, STRADE...

3) TELELAVORO

4) Commercio equo-solidale.

5) SOSTITUZIONE DEL PETROLIO CON CHIMICA GREEN  

6) COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DEGLI AZIONISTI NEI PROCESSI PER REATI SOCIETARI

 

 Sentenze  

1) IL 21.12.12  alle ore 09.00 nel TRIBUNALE TORINO aula 80 C'E'  STATA LA SENTENZA DI ASSOLUZIONE  PER LA QUERELA DELLA  FIAT,  PER QUANTO DETTO nell'ASSEMBLEA FIAT 2008 .UN TENTATIVO DI IMBAVAGLIARMI, AL FINE DI VEDERE COME  DIFENDO I MIEI DIRITTI E DI TUTTI GLI AZIONISTI DI MINORANZA NELLE ASSEMBLEE . Mb

SCAPARONE     SENT Mb

 

2) il 21 FEBBRAIO 2013  GS-GABETTI sono stati condannati per agiotaggio informativo.

SENTENZA DELLA CASSAZIONE SULL'ERRORE DEL TRIBUNALE DI TORINO NELL'ASSOLVERE GABETTI E GRANDE STEVENS

SENT CASS  SENT AP TO

 

Ifil-Exor: no risarcimento a parti civili, Consob punta a Cassazione

Borsa Italiana-21/feb/2013

Come parti civili si erano costituite la Consob e due piccoli azionisti, tra cui MarcoBava, noto per il suo attivismo in molte assemblee. "Non so ...

 Gentile dr.Gramellini 

Ho assistito con delusione alla sua intervista a Gabetti il 12.03.13 all'Unione Industriale.

Rilevo innanzitutto che la scelta della data del compleanno dell'Avvocato non era stata messa in relazione con la sentenza del processo a Gabetti e Grande Stevens per aggiotaggio informativo : 1anno e 4 mesi + 600.000 euro, o lo era per festeggiare una improbabile assoluzione ?

Si giudichi quindi da solo per il fatto di aver annoiato, e banalizzato una sua prestazione professionale in cui intervistando sulla propria vita , per 2 ore , l'uomo che ha scelto  Marchionne  l'uomo della sciagura , che lei mai racconterà',  si e' fermato al 1959 ! Per un giornalista non sarebbe stato più corretto parlare di una condanna per aggiotaggio  di 10 gg  fa  ?  O non era negli accordi professionali di un incontro intitolato forza e coraggio ?  anche se devo ammetterlo per compiere un aggiotaggio informativo contro la volontà' di un amministratore delegato ci vuole molta forza e coraggio negativi ! Al di la di ogni soggettivismo credo che 2 sentenze valgano più di tutto a chiarire sia il personaggio Gabetti sia le mie motivazioni a scriverle al di sopra di ogni sia parziale e professionale visione :quella che condanna Gabetti per aggiotaggio e quella che  assolve me  dalla querela fattami dal pupillo di Gabetti dopo 4 anni di tribolazioni mentre Gabetti incassava almeno più di 20 milioni di euro per tutto ciò' che lei non ha avuto la forza ed coraggio di fargli raccontare.

 

 

In data 21.08.12 l'ing.Saporiti (dirigente del servizio adempimenti tecnico ambientali del Comune di Torino ) mi imponeva di pagare dei diritti per la semplice consultazione di atti pubblici quando la normativa stabilisce che tale accesso e gratuito.

Chiedo un suo intervento al fine sia di rimuovere questa imposizione sia di far sanzionare il citato dirigente ed il suo superiore ING.QUIRICO, nonché gli assessori all'ambiente del Comune di Torino e della Regione Piemonte,  che non hanno rimosso tale vessazione da me segnalata a loro direttamente.

Marco BAVA

A Torino si risanano gli ex siti industriali con rifiuti tossici concedendo licenze edilizie e si multano i cittadini che vogliono  fare chiarezza interpretando con scopi punitivi  le leggi che favoriscono l'accesso agli atti :

SITI INQ TO L.SAPORITI 

 

 IN LIBRERIA IL LIBRO DI GIGI MONCALVO  SULL'OMICIDIO DI EDOARDO AGNELLI

PRES LIBRO   COP LIBRO DICEMBRE

 

CONTABILITA’ BILANCIO

 

Principi contabili nazionali

In consultazione la bozza dell’OIC 25 sul trattamento contabile delle imposte sul reddito

L’Organismo italiano di contabilità ha dato ieri il via alle consultazioni sulla bozza dell’OIC 25, relativo al trattamento contabile delle ...

 

Contabilità. Il nuovo principio Oic 17 in fase di consultazione raccomanda per il consolidato la soluzione dello stato patrimoniale

Leasing finanziario nell’attivo

di Franco Roscini Vitali

Nel bilancio di esercizio la registrazione avviene sempre in nota integrativa

La natura informativa del bilancio consolidato permette di contabilizzare le operazioni di leasing utilizzando il metodo finanziario direttamente negli schemi di bilancio. Questa, per il leasing finanziario, è la soluzione raccomandata …

Pagina 27

15.12.13

 

Nuovo Codice della strada: i suggerimenti arrivano dal web

Sul sito il Portale dell'automobilista i cittadini potranno lasciare i propri suggerimenti relativi alla riforma del Codice della Strada.

http://www.motori.it/attualita/17197/nuovo-codice-della-strada-i-suggerimenti-arrivano-dal-web.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2013-12-10+Nuovo+Codice+della+strada%3a+i+suggerimenti+arrivano+dal+web

 

 

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Procedura di sollecitazione

 

Avviso agli azionisti ordinari

Intesa Sanpaolo S.p.A

ai sensi dell’art.136 del regolamento n.11971/1999 di attuazione del decreto legislativo 58/98.

 

Premessa

L'art. 136 del Regolamento Emittenti stabilisce che chiunque intenda promuovere una  sollecitazione di deleghe trasmette un avviso alla società emittente, che lo pubblica senza indugio sul proprio sito internet, alla Consob, alla società di gestione del mercato ed alla società di gestione accentrata delle azioni.

 

Il presente avviso è redatto da Marco BAVA, soggetto promotore di una sollecitazione - ai sensi dell'Art. 136 del Testo Unico della finanza - con riferimento all'Assemblea ordinaria e straordinaria dei titolari di azioni ordinarie di Intesa Sanpaolo S.p.A. presso il Palazzo di Piazza San Carlo in Torino, con ingresso al numero civico 160, per le ore 10,30 dell’8 maggio 2014, in unica convocazione.

 

Il presente avviso è stato trasmesso alla società emittente (Intesa Sanpaolo S.p.A) alla Consob, alla società di gestione del mercato (Borsa Italiana SpA) ed alla società di gestione accentrata delle azioni (Monte Titoli SpA) in data 15  aprile 2014 .

Il presente avviso contiene le informazioni richieste dal comma 2 dell'articolo 136 del Regolamento emittenti (modificato dalla Delibera n. 17730 del 31/03/2011 della  CONSOB), ovvero:

 

Ø      Dati identificativi del promotore

 

          Il promotore della raccolta deleghe è Marco BAVA nato a Torino il 07.09.1957, (cf.BVAMCG57P07L219T). 

          E’  Laureato in Economia e Giurisprudenza ed e’ praticante legale abilitato.

          Il promotore è domiciliato, per gli effetti della presente sollecitazione al seguente      indirizzo: c/Marini  str.S.Martino 48/5 10090 Castiglione T.se           fax:0119609313          

mail:ideeconomiche@pec.it ; marcobava@pec.ordineavvocatitorino.it

 

 

Sollecitazione delle deleghe degli azionisti ordinari di Intesa Sanpaolo S.p.A. presso il Palazzo di Piazza San Carlo in Torino, con ingresso al numero civico 160, per le ore 10,30 dell’8 maggio 2014, in unica convocazione,

 

 

Ø      Società emittente le azioni per le quali viene richiesto il conferimento della delega

 

 

Intesa Sanpaolo S.p.A. - Sede Legale: piazza San Carlo 156 10121 Torino - Sede Secondaria: via Monte di Pietà 8 20121 Milano - Capitale Sociale € 8.549.266.378,64 Numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Torino e Codice Fiscale 00799960158 - Partita IVA 10810700152 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia - Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5361 e Capogruppo del gruppo bancario Intesa Sanpaolo, iscritto all’albo dei Gruppi Bancari

 

 

Ø      Per la convocazione dell’assemblea ordinaria e straordinaria :

 

       Intesa Sanpaolo S.p.A. presso il Palazzo di Piazza San Carlo in Torino, con ingresso al numero civico 160, per le ore 10,30 dell’8 maggio 2014, in unica convocazione, per discutere e deliberare sul seguente

Ordine del giorno:

parte ordinaria

1) Integrazione della Riserva legale; copertura della perdita dell'esercizio 2013; distribuzione agli azionisti di parte della Riserva straordinaria;

2) Remunerazioni, Piano di Investimento e azioni proprie:

a) Relazione sulle Remunerazioni: deliberazione ai sensi dell’art. 123-ter, comma 6, del D. Lgs. n. 58/1998

b) Proposta di approvazione del documento informativo redatto ai sensi dell’art. 84-bis del Regolamento adottato dalla CONSOB con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e integrato, relativo al Piano di Investimento basato su strumenti finanziari di Intesa Sanpaolo S.p.A.

c) Acquisto e disposizione di azioni proprie;

parte straordinaria

1) Proposta di modifica dell’Articolo 5 (Capitale Sociale) dello Statuto, in relazione al Piano di Investimento basato su strumenti finanziari di cui al precedente punto 2 b) della parte ordinaria;

2) Proposta di delega al Consiglio di Gestione ad aumentare il capitale sociale ai sensi dell’art. 2349, comma 1, e dell’art. 2441, comma 8, del codice civile funzionale all’attuazione del Piano di Investimento basato su strumenti finanziari di cui al precedente punto 2 b) della parte ordinaria, con conseguente modifica dell’Articolo 5 (Capitale Sociale) dello Statuto.

 

Ø      Modalità di pubblicazione del prospetto e del modulo di delega nonché il sito internet sul quale sono messi a disposizione tali documenti: nei termini e nelle modalità di legge, comunque entro il 29.04.14. sui siti: www.marcobava.it ; www.marcobava.eu ; www.omicidioedoardoagnelli.net .

 

Ø      data a partire dalla quale il soggetto a cui spetta il diritto di voto può richiedere al promotore il prospetto e il modulo di delega ovvero prenderne visione presso la società di gestione del mercato:  29.04.14

 

Ø      le proposte di deliberazione per le quali si intende svolgere la sollecitazione sono  tutte quelle all’ordine del giorno oltre ad un’azione di responsabilità nei confronti del cda in carica,  per gli errori del piano industriale che ha penalizzato gli utili privando gli azionisti del dividendo.

 

Ø      Il prospetto e il modulo, contenenti almeno le informazioni previste dagli schemi riportati negli Allegati 5B e 5C, sono pubblicati mediante la contestuale trasmissione alla società emittente, alla Consob, alla società di gestione del mercato e alla società di gestione accentrata nonché messi a disposizione senza indugio sul sito internet www.marcobava.it ;      www.marcobava.eu ; www.omicidioedoardoagnelli.net ;                     

 

Ø      La società di gestione accentrata informa, senza indugio, gli intermediari della disponibilità del prospetto e del modulo di delega.

 

Ø      Ai sensi del comma 5 dell’art.136 del Regolamento emittenti il promotore consegna il modulo corredato del prospetto a chiunque ne faccia richiesta .

 

Ø      Ai sensi del comma 6 dell’art.136 del Regolamento emittenti ogni variazione del prospetto e del modulo resa necessaria da circostanze sopravvenute è tempestivamente resa nota con le modalità indicate nel comma 3 del medesimo articolo.

 

Ø      Il promotore non intende richiedere :

a) alla società di gestione accentrata, i dati identificativi degli intermediari partecipanti sui conti dei quali sono registrate azioni della società emittente nonché la relativa quantità di azioni;

b) agli intermediari  i dati identificativi dei soggetti, cui spetta il diritto di voto, che non abbiano espressamente vietato la comunicazione dei propri dati, in relazione ai quali essi operino come ultimi intermediari nonché il numero di azioni della società emittente registrate sui rispettivi conti; i dati identificativi dei soggetti che abbiano aperto conti in qualità di intermediari e la quantità di azioni della società emittente rispettivamente registrata su tali conti;

c) alla società emittente, i dati identificativi dei soci e le altre risultanze del libro soci e delle altre comunicazioni ricevute in forza di disposizioni di legge o di regolamento.

Ai sensi dell’art.136, comma 8, del Regolamento emittenti a partire dalla pubblicazione dell'avviso previsto dal comma 1, chiunque diffonde informazioni attinenti alla sollecitazione ne dà contestuale comunicazione alla società di gestione del mercato e alla Consob, che può richiedere la diffusione di precisazioni e chiarimenti.

Infine, ai sensi del medesimo art.136, comma 9 le spese relative alla sollecitazione sono a carico del promotore.

 

Torino 15.04.14                                                  Marco BAVA

 

 

 

 

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Procedura di sollecitazione

 

Avviso agli azionisti ordinari

 

Seat Pagine Gialle S.p.A.

 

ai sensi dell’art.136 attuazione del decreto legislativo 58/98.

 

Premessa

L'art. 136 del Regolamento Emittenti stabilisce che chiunque intenda promuovere una  sollecitazione di deleghe trasmette un avviso alla società emittente, che lo pubblica senza indugio sul proprio sito internet, alla Consob, alla società di gestione del mercato ed alla società di gestione accentrata delle azioni.

 

Il presente avviso è redatto da Marco BAVA, soggetto promotore di una sollecitazione - ai sensi dell'Art. 136 del Testo Unico della finanza - con riferimento all'Assemblea ordinaria dei titolari di azioni ordinarie di Seat Pagine Gialle S.p.A. , in Torino, Corso Mortara 22, per il giorno 9 maggio 2014, alle ore 11.00, in unica convocazione.

 

Il presente avviso è stato trasmesso alla società emittente (Seat Pagine Gialle S.p.A. ) alla Consob, alla società di gestione del mercato (Borsa Italiana SpA) ed alla società di gestione accentrata delle azioni (Monte Titoli SpA) in data 17 aprile 2014 .

Ø      Il presente avviso contiene le informazioni richieste dal comma 2 dell'articolo 136 del Regolamento emittenti (modificato dalla Delibera n. 17730 del 31/03/2011 della  CONSOB), ovvero:

 

Ø      Dati identificativi del promotore

 

          Il promotore della raccolta deleghe è Marco BAVA nato a Torino il 07.09.1957, (cf.BVAMCG57P07L219T). 

          E’  Laureato in Economia e Giurisprudenza ed e’ praticante legale abilitato.

          Il promotore è domiciliato, per gli effetti della presente sollecitazione al seguente      indirizzo: c/Marini  str.S.Martino 48/5 10090 Castiglione T.se           fax:0119609313          

mail:ideeconomiche@pec.it ; marcobava@pec.ordineavvocatitorino.it

 

 

Sollecitazione delle deleghe degli azionisti ordinari di Seat Pagine Gialle S.p.A. , in Torino, Corso Mortara 22, per il giorno 9 maggio 2014, alle ore 11.00, in unica convocazione.

 

 

Ø      Società emittente le azioni per le quali viene richiesto il conferimento della delega

 

Seat Pagine Gialle S.p.A.

Sede legale in Milano, Via Grosio 10/4, sede secondaria in Torino, Corso Mortara 22, Capitale sociale Euro 450.265.793,58 i.v., Registro delle Imprese di Milano e Codice Fiscale n. 03970540963

 

 

 

Ø      Per la:

 

        Seat Pagine Gialle S.p.A. , in Torino, Corso Mortara 22, per il giorno 9 maggio 2014, alle ore 11.00, in unica convocazione. per discutere e deliberare sul seguente

 

ORDINE DEL GIORNO:

1. Bilancio d'esercizio di Seat Pagine Gialle S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2013. Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

2. Relazione sulla Remunerazione, Sezione Prima, ai sensi dell’art. 123-ter del D. Lgs. n. 58/1998. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

 

Ø      Modalità di pubblicazione del prospetto e del modulo di delega nonché il sito internet sul quale sono messi a disposizione tali documenti: nei termini e nelle modalità di legge, comunque entro il 29.04.14. sui siti: www.marcobava.it ; www.marcobava.eu ; www.omicidioedoardoagnelli.net .

 

Ø      data a partire dalla quale il soggetto a cui spetta il diritto di voto può richiedere al promotore il prospetto e il modulo di delega ovvero prenderne visione presso la società di gestione del mercato:  29.04.14

 

Ø      le proposte di deliberazione per le quali si intende svolgere la sollecitazione sono  tutte quelle all’ordine del giorno oltre ad un’azione di responsabilità nei confronti di cda.

 

Ø      Il prospetto e il modulo, contenenti almeno le informazioni previste dagli schemi riportati negli Allegati 5B e 5C, sono pubblicati mediante la contestuale trasmissione alla società emittente, alla Consob, alla società di gestione del mercato e alla società di gestione accentrata nonché messi a disposizione senza indugio sul sito internet www.marcobava.it ;      www.marcobava.eu ; www.omicidioedoardoagnelli.net ;                     

 

Ø      La società di gestione accentrata informa, senza indugio, gli intermediari della disponibilità del prospetto e del modulo di delega.

 

Ø      Ai sensi del comma 5 dell’art.136 del Regolamento emittenti il promotore consegna il modulo corredato del prospetto a chiunque ne faccia richiesta .

 

Ø      Ai sensi del comma 6 dell’art.136 del Regolamento emittenti ogni variazione del prospetto e del modulo resa necessaria da circostanze sopravvenute è tempestivamente resa nota con le modalità indicate nel comma 3 del medesimo articolo.

 

Ø      Il promotore non intende richiedere :

a) alla società di gestione accentrata, i dati identificativi degli intermediari partecipanti sui conti dei quali sono registrate azioni della società emittente nonché la relativa quantità di azioni;

b) agli intermediari  i dati identificativi dei soggetti, cui spetta il diritto di voto, che non abbiano espressamente vietato la comunicazione dei propri dati, in relazione ai quali essi operino come ultimi intermediari nonché il numero di azioni della società emittente registrate sui rispettivi conti; i dati identificativi dei soggetti che abbiano aperto conti in qualità di intermediari e la quantità di azioni della società emittente rispettivamente registrata su tali conti;

c) alla società emittente, i dati identificativi dei soci e le altre risultanze del libro soci e delle altre comunicazioni ricevute in forza di disposizioni di legge o di regolamento.

Ai sensi dell’art.136, comma 8, del Regolamento emittenti a partire dalla pubblicazione dell'avviso previsto dal comma 1, chiunque diffonde informazioni attinenti alla sollecitazione ne dà contestuale comunicazione alla società di gestione del mercato e alla Consob, che può richiedere la diffusione di precisazioni e chiarimenti.

Infine, ai sensi del medesimo art.136, comma 9 le spese relative alla sollecitazione sono a carico del promotore.

 

Torino 17.04.14                                                  Marco BAVA

 

 

 

NUOVO MODELLO DI SVILUPPO

 

 

IL PROGETTO - Investigative Reporting Project Italy

 

 

Green Hill Montichiari | Veganzetta online

veganzetta.org

Processo Green Hill: considerazioni sulla seconda udienza ... si è tenuta la seconda udienza del processo per la liberazione dei Cani di Green Hill.

 

Processo Green Hill: considerazioni sulla seconda udienza | Manifesto Antispecista

manifestoantispecista.org

Presente ovviamente anche la difesa di Green Hill. ... sono stati ascoltati anche il responsabile veterinario e il direttore di Green Hill di Montichiari.

 

 

 


Giuseppe Puppo

3 h · 

Ringraziando Marco Bava per l'avviso che mi ha fatto utile per l'ascolto in diretta, segnalo - a tutti voi, ma, mi sia concesso, a Marco Solfanelli in particolare, in quanto editore del mio nuovo libro dedicato agli ultimi sviluppi, "Un giallo troppo complicato", in fase di stampa - che questa mattina il programma "Mix 24" su Radio24 del Sole 24 ore - emittente nazionale - condotto da Giovanni Minoli si è lungamente occupato del caso della tragica morte di Edoardo Agnelli, mistero italiano ancora irrisolto, dai tanti risvolti importanti quanto inquietanti, con ciò - ed è particolarmente degno di nota - rilanciandolo all'attenzione generale. 
In sostanza, egli ha riadattato per il mezzo radiofonico la puntata del suo programma televisivo "La storia siamo noi" andato in onda tre anni fa, pure però con un'aggiunta significativa, un'intervista a Jas Gawronski, amico dell' "avvocato" Gianni Agnelli, in cui ha fatto affermazioni molto forti sul controverso rapporto padre-figlio, che è una delle chiavi di lettura di dirompente efficacia per la comprensione dell'intero caso. 
Sia la puntata televisiva di tre anni fa, sia il programma odierno di Minoli sono facilmente rintracciabili e consultabili sul web. 
Per il resto, a fra pochi giorni per le mie ultime, sconvolgenti acquisizioni che, oltre al riesame per intero della complessa questione, sono dettagliate in "Un giallo troppo complicato"... Grazie a tutti.

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Giuseppe Puppo http://www.radio24.ilsole24ore.com/player.php?channel=2

Radio24 - Ascolta la diretta

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Ascolta la diretta e i podcast di RADIO24. Puoi navigare tra le puntate per rias...Altro...

2 h · Mi piace · 1

 

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Giuseppe Puppo http://ildocumento.it/mistero/edoardo-agnelli-dixit.html

Edoardo Agnelli - L`ultimo volo (La Storia Siamo Noi) | Il documentario in streaming

ildocumento.it

Edoardo Agnelli muore il 15 novembre del 2000. Ripercorriamo la vita del rampoll...Altro...

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lunedì 14 aprile alle 21.05 su Rai3 andrà in onda la nuova puntata di Report.

 

 

La puntata si intotola; "LA BATTAGLIA DI SOLFERINO"
di Giovanna Boursier


Rcs Mediagroup - che vuol dire soprattutto Corriere della Sera, il principale quotidiano italiano - è in crisi e indebitata fino al collo. Nel 2007 aveva comprato uno dei più grandi gruppi editoriali spagnoli, Recoletos, tutto a debito e cash: un'operazione controversa, con un prezzo troppo alto, 1 miliardo e 100, e poi arriva la crisi e a fine 2012 Rcs si ritrova con 800 milioni di debiti in scadenza con le banche, capofila Intesa Sanpaolo, che di Rcs è anche azionista. Per rifinanziare le banche concordano un aumento di capitale e la vendita di asset. Per questo i soci a luglio han versato 400 milioni, e a dicembre Rcs ha venduto la sede del Corriere della Sera per 120 milioni. Tra molte polemiche: sul prezzo e su come è stata gestita l'operazione. Anche il direttore, Ferruccio De Bortoli, era contrario. Come lo è adesso sulla richiesta dell'amministratore delegato Pietro Scott Jovane di un bonus per il risultati. Per non avallare, dice, "ulteriori sacrifici a danno della testata più influente del paese". Una presa di posizione che non sarebbe piaciuta alla dirigenza, che starebbe meditando un cambio di direzione. Sul Corriere e Rcs, Giovanna Boursier ha intervistato oltre al direttore De Bortoli, l'Ad Rcs Pietro Scott Jovane, Diego Della Valle, Sergio Marchionne.
Si parla anche di Intesa Sanpaolo, la banca di sistema: il nuovo Ceo Carlo Messina dichiara: "dismetteremo le partecipazioni costose. Comprese Alitalia e Telecom, e anche Rcs".

 

 

E inoltre:


"IL PIANO"
di Claudia Di Pasquale

 

In Italia le carceri sono ben 206 e ospitano circa 60mila detenuti quando i posti effettivi sono poco più di 43500. Entro il prossimo 28 maggio l'Italia dovrà risolvere il problema del sovraffollamento se vuole evitare la multa della Corte europea dei diritti dell'uomo. In ballo ci sono 100 milioni di risarcimenti ai detenuti che vivono in condizioni degradanti. Intanto ecco come stanno messe le carceri e che cosa è stato fatto in questi anni per realizzare nuovi posti detentivi.

 

 

 

"Il Mondo chiude, i risparmiatori festeggiano"

Articoli su fondi e polizze scritti simili a spot pubblicitari, dannosi per gli investitori e utili solo ai venditori, agli sportelli bancari o porta a porta. Da una trentina d'anni questo era lo stile del settimanale il Mondo. Numerosi esempi nel mio post nel blog di Beppe Grillo: http://www.beppegrillo.it/2014/03/il_mondo_chiude_i_risparmiatori.html

Se chiudessero anche il Sole 24 Ore (nessuna speranza) e l'inserto CorrierEconomia del Corriere della Sera (qualche possibilità), in Italia il livello medio dal giornalismo economico migliorerebbe di molto.

"TFR sì, fondi pensione no"

Sul tema della previdenza integrativa segnalo:

1. L'intervento "La roulette dei fondi pensione": testo http://www.beppegrillo.it/2013/12/passaparola_la_roulette_dei_fondi_pensione_di_beppe_scienza.html o video su YouTube http://youtu.be/aUdt_v3zcrY

2. Il mio incontro col M5S della Camera dei Deputati il 15-1-2014: video http://youtu.be/TByMs4zQua8

3. L'articolo "TFR. Caro Landini, lasciaci l'investimento migliore" (il Fatto Quotidiano, 19-3-2014 p. 14). Il TFR è fra gli investimenti più sicuri che esistano; e non rende neppure poco. Sindacalisti, gestori ed economisti di regime si guardano però bene dal dirlo, dato e non concesso che abbiano davvero capito come funziona: http://www.ilrisparmiotradito.it/news/196/caro-landini-lasciaci-l-investimento-migliore

 

"Un regalo di 7,5 miliardi alle banche"

La riforma della Banca d'Italia è diventata legge il 29-1-2014. La stampa economica italiana, con l'eccezione de il Fatto Quotidiano e pochi altri, non ha perso l'occasione per apprezzamenti infondati, corredati di numerose falsità. In realtà tale riforma ha regalato al sistema bancario circa 7,5 miliardi di euro (2,5 a Intesa e 1,4 a Unicredit), stabilendo inoltre che...

1. La banca centrale diventi una public company (un'assurdità unica al mondo), ribaltando la legge del 2005 che opportunamente prevedeva che passasse allo Stato;
2. I suoi azionisti possano guadagnare anche sul signoraggio e magari decidere sull'oro da essa posseduto.

Al riguardo rinvio ai contributi di Fulvio Coltorti, da decenni studioso della materia. Già a capo dell'ufficio studi di Mediobanca, fu lui che per primo negli anni '80 svelò i nomi delle banche proprietarie della Banca d'Italia, che essa teneva ben nascosti (il colmo!). Si vedano, fra gli altri: http://www.linkiesta.it/bankitalia-privati e http://www.firstonline.info/a/2013/11/30/coltorti-che-pasticcio-la-riforma-di-bankitalia/7da48817-2cfa-49b2-be0d-b3e26de2d28f

Segnalo pure la nota di Daniela Venanzi (Dipartimento di Economia di Roma Tre) "La valutazione delle quote della Banca d'Italia: che cosa non torna?", molto stringente anche se inevitabilmente molto tecnica: http://dipeco.uniroma3.it/db/docs/valutazione_quote_BDI_venanzi%281%29.pdf

Saluti

Beppe Scienza

Dipartimento di Matematica
Università di Torino

 

 

Il siparietto

E l’assemblea dei soci ha riservato un piccolo siparietto. Marco Bava, piccolo azionista della Fiat, è stato allontanato dall’assemblea perché ha continuato a urlare con un megafono al termine dei cinque minuti concessi per gli interventi ed è stato accompagnato fuori dalla sala. «L’azionista Bava non è stato espulso ma allontanato per iniziativa dell’autorità di pubblica sicurezza», ha precisato Sergio Marchionne rispondendo ai soci.

31 marzo 2014 | 14:52

 

NOTIZIE RADIOCOR - FINANZA

Notizie Radiocor

 

 

FIAT: L'AZIONISTA BAVA E' ALLONTANATO DALL'ASSEMBLEA

 

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Torino, 31 mar - Marco Bava, piccolo azionista di Fiat, e' stato espulso dall'assemblea degli azionisti del Lingotto in corso a Torino. Bava, una presenza costante alle assemblee degli azionisti Fiat, una volta terminati i 5 minuti regolamentari assegnati per le domande ai soci, ha continuato a parlare anche se il microfono era spento aiutandosi con un amplificatore ed e' stato conseguentemente allontanato dall'assise.

pal-liz

(RADIOCOR) 31-03-14 14:10:55 (0346) 5 NNNN

 Un altro piccolo azionista, Marco Bava, noto per i suoi interventi critici contro il management, è stato allontanato dalla sala dove si stava svolgendo l'assise per aver utilizzato un amplificatore disturbando i lavori.

 

 

CONSOB

 

La Consob porta a scuola i consumatori - Spazioconsumatori

spazioconsumatori.tv

La Consob, inizia un programma di formazione delle Associazioni Consumatori. Giuseppe Vegas, presidente Consob, spiega l'iniziativa. Di Luigi ...

 

***Telecom: in assemblea BlackRock guida i fondi con 4,8%, presente anche Consob | Kairos

kairospartners.com

Presente anche la Consob tramite i suoi funzionari, con il compito di assistere allo svolgimento dei lavori assembleari e alle votazioni. Per l'ormai ...

 

 

 

CORRUZIONE

 

FERMI TUTTI! SCAJOLA AVEVA RAGIONE A SUA INSAPUTA! PER IL TRIBUNALE, “ERA INCONSAPEVOLE CHE ANEMONE AVESSE VERSATO 1,1 MILIONI PER LA CASA AL COLOSSEO”

Nella sentenza di assoluzione del tribunale di Roma, il giudice sostiene che l’ex ministro era convinto che fosse normale pagare una casa di 210 metri quadri (vista Colosseo) solo 600mila euro: “Non si è trovato nella condizione di conoscere il maggior prezzo, e al momento della consegna della somma alle sorelle Papa era assente”…

 

Pecoraro Scanio è stato rinviato a giudizio: finanziamento illecito

TGCOM

20:24 - Alfonso Pecoraro Scanio è stato rinviato a giudizio per finanziamento illecito. Lo ha deciso il gup di Roma, Giulia Proto, che ha fissato il ...

 

 

 

NUOVO MODELLO DI SVILUPPO

 

Roberto Mancini, un poliziotto abbandonato dallo Stato

"Roberto Mancini è un sostituto commissario della polizia di Roma e per anni ha svolto indagini approfondite sui rifiuti tossici interrati dalla camorra nella Terra dei Fuochi e non solo. Per seguirne le piste, ha respirato, toccato e assimilato i veleni che scaturivano dai terreni oggetto delle sue ispezioni e per questo motivo ha contratto un tumore ai linfonodi contro cui sta combattendo, sottoposto ad un trapianto come ultima spiaggia per rimanere in vita. Lo Stato, lo stesso Stato che gli ha affidato questo incarico, ora si sta defilando proponendo risarcimenti che sanno di elemosina. Mancini ha collaborato con la Commissione Parlamentare di Inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse e, immediatamente dopo la collaborazione, gli è stato diagnosticato il cancro dovuto a cause di servizio.

... [continua]

 

Fotovoltaico: 2013 record di installazioni

agccommunication

Marco Tronchetti Provera, presidente della Fondazione Silvio Tronchetti Provera, ha perciò affermato: «La perdita di mercato del fotovoltaico italiano ...

 

Disfunzioni e mancata operatività del SISTRI: percorribilità di un'azione giudiziaria per il risarcimento dei danni

Il ministero dell'Ambiente risarcisce un'azienda di trasporto della provincia di Bergamo dei danni economici sopportati per essere stata costretta a sopportare i costi imposti dall'iscrizione obbligatoria al SISTRI ...»

 

 

La bomba atomica della disoccupazione
leggi il post

di Viviana Vi, bologna (voti: 3)

E’ vero che nel 1985 Rodotà firmò una proposta per il monocameralismo ma aveva fini opposti rispetto ad adesso, tanto più che Rodotà allora voleva rafforzare il Parlamento, Renzi oggi vuole rafforzare il Governo. 30 anni fa la condizione del nostro Paese era ben diversa e diversi erano i politici e quella non era una proposta che intendeva cambiare la Costituzione ma una proposta che si poneva all'interno di altre per rafforzare il parlamento contro i colpi di mano del governo. Ma allora c’erano la legge proporzionale e le preferenze, non c’erano ghigliottine, contingentamenti dei tempi e premier nominati dall'alto. Nella legge di Renzi ci sono enormi dubbi di costituzionalità. Se si vuole agire positivamente, si può partire col ridurre il numero dei parlamentari e si può pure cambiare il bicameralismo perfetto ma in ben altri modi. Nel 1985 (era il primo anno di Craxi) Rodotà e altri proposero il monocameralismo ma col contrappeso dell’iniziativa legislativa popolare e del referendum propositivo, le stesse cose che Grillo discute oggi, per allargare la democrazia verso il basso. Inoltre esigevano: niente decreti legge, niente leggi delega e la maggioranza assoluta (2/3) per certi tipo di leggi. In quel momento l’idea era di recuperare la rappresentanza in sede parlamentare per rompere il distacco che già c’era tra istituzioni e Paese e opporsi a un governo autoritario. Il motivo principale per cui il Porcellum è stato dichiarato illegittimo è che non è rappresentativo (lo stesso vale per l’Italicum). Dunque nell’85 non c’era l’intenzione di eliminare brutalmente il Senato, come adesso, ma quella di avvicinare la Camera agli elettori e di allargare la democrazia. La risposta di Renzi è stata un insulto e quella della Boschi idem.

Ghigliottina contro il M5S, i mafiosi ringraziano

"Vergognosa tagliola al Senato sul 416/ter. Pd, Forza Italia, Nuovo Centro Destra, Scelta Civica hanno imposto la fine del dibattito generale, tappando così la bocca a 27 rappresentanti del Movimento 5 Stelle iscritti a parlare. Zanda (Pd), Susta (Scelta Civica), Ghedini (Pd), Cirinnà (Pd), Sacconi (Nuovo Centro Destra), Palma (Forza Italia), Romani (Forza Italia), ecco i nomi degli antidemocratici che hanno tolto la parola ai rappresentanti del Movimento 5 Stelle. Faceva male alle loro orecchie sentire in continuazione la nostra denuncia sulla vergognosa riduzione di pene per chi fa scambio politico-mafioso decisa alla Camera con l'accordo Pd-Forza Italia-Ncd, che ha distrutto quanto di buono costruito nei mesi scorsi al Senato con il contributo del Movimento 5 Stelle.

 

 

 

 

FIAT

 

L'OIL e il reclamo della Cgil (a proposito del caso Fiat)

Il Diario del Lavoro

87, 98 e 135 in riferimento all'affaire Fiat-Fiom. Con la decisione n. 2953, il Comitato si è pronunciato contro lo Stato italiano per le ragioni seguenti.

 

Fiat, Nola e la denuncia degli operai

Lettera43

Prima di lui, a ottobre 2013, un altro cassintegrato Fiat si era gettato dal cavalcavia dell'autostrada per Bari, all'altezza di Marigliano. Nell'agosto 2011 ...

 

Fiat: Chrysler, produzione componenti per Jeep ritirate in 2013 parte a maggio

Borsa Italiana

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 11 apr - Chrysler Group, parte di Fiat Chrysler Automobiles, avviera' il mese prossimo la produzione delle

 

La Gabbia | Diretta 6 aprile 2014 | soldi pubblici alla Fiat

PolisBlog.it (Blog)

23.22 Pubblicità. 23.18 Un servizio racconta i soldi pubblici alla Fiat e all'indotto. Secondo Marchionne “niente”. In realtà Simest l'ha finanziata.

 

Fiat, auto impacchettate: la pubblicità scatena polemiche

TGCOM

12:56 - Il primo aprile è passato da qualche giorno ma qualcuno è ancora in vena di compiere marachelle. Fiat infatti ha fatto trovare le auto dei suoi ...

 

Fiat, Elkann: Impegno concreto in Italia ha risposto agli scettici

LaPresse

(LaPresse) - Dall'impegno di Fiat per l'Italia arrivano "tutti segnali molto incoraggianti per ciò che era stato accolto da molti con parecchio scetticismo".

 

 

Fiat a Ginevra: i sassolini di Marchionne...

Battute, anticipazioni, strategia. Il boss si diverte all'incontro stampa di Ginevra.

http://www.motori.it/eventi/18729/fiat-a-ginevra-i-sassolini-di-marchionne.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-03-10+Fiat+a+Ginevra%3a+i+sassolini+di+Marchionne...++

 

1. ANCHE “LA STAMPA” DELLA FAMIGLIA AGNELLI BOCCIA IL PIANO DI RISANAMENTO DELL’RCS PREDISPOSTO DELL’AD SCOTT(EX) JOVANE, IMPOSTO ALLA GUIDA DEL GRUPPO DA ELKANN 2. SI TRATTA FORSE DI UN MESSAGGIO TRASVERSALE DELLA FAMIGLIA AGNELLI CHE PORTEREBBE PRESTO A UN CAMBIAMENTO ALLA GUIDA DELL’RCS? O IL CRONISTA IN FORZA AL QUOTIDIANO TORINESE SI È LIMITATO A FARE ONESTAMENTE IL PROPRIO MESTIERE? 3. I CONTI NON MIGLIORANO PER L’AZIENDA CHE EDITA IL ‘’CORRIERE’’ E LA ‘’GAZZETTA DELLO SPORT”: DEL RIFINANZIAMENTO DI 600 MILIONI DI EURO STIPULATO A FINE MAGGIO, LA SOCIETÀ EDITORIALE VORREBBE RIMBORSARE AGLI ISTITUTI DI CREDITO SOLO 30 DEI 120 MILIONI DI EURO INCASSATI CON LA VENDITA DELLA SEDE STORICA DI VIA SOLFERINO A BLACKSTONE

 

Fiat, discriminazione a Pomigliano: la Cassazione respinge ricorso del Lingotto

ilmediano.it

La sentenza conferma il rientro dei 145 operai iscritti alla Fiom nella newco Fabbrica Italia Pomigliano, rimossa da un anno. Fiat: "Una decisione che ...

 

Fiat: Mirafiori, in 2500 rientrano in fabbrica

AGI - Agenzia Giornalistica Italia

Fiat: Mirafiori, in 2500 rientrano in fabbrica. 13:24 12 MAR 2014. (AGI) - Torino, 12 mar. - Alle Carrozzerie di Mirafiori 2500 lavoratori in tutto ...

 

 

Nuovi richiami per Punto e Focus

AutoBlog Atuttonet

Due nuove richiami diramati in queste ore dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riguardanti i modelli della Fiat Punto e della Ford Focus

 

 

Fiat, Cassazione sì all'assunzione di 145 operai con tessera Fiom

Il Fatto Quotidiano

Inammissibile il ricorso dell'azienda dopo la cessione dello stabilimento a Fiat Group. Confermato il verdetto della Corte di Appello di Roma che ...

 

 

Fiat: Fiom Modena, in Maserati negato nostro diritto di assemblea

La Repubblica Bologna.it

Modena, 10 mar. - (Adnkronos) - "Si torna nuovamente a discriminare la Fiom-Cgil nelle aziende del gruppo Fiat, impedendo ai sindacalisti Fiom di ...

 

 

 

Fiat, stipendio di Sergio Marchionne: 3,6 milioni nel 2013

Blitz quotidiano

TORINO - Sergio Marchionne nel 2013 ha percepito uno stipendio di 3,6 milioni di euro come amministratore delegato del gruppo Fiat: 2,3 milioni il ...

 

 

A Romiti 101 milioni dalla Fiat, per Profumo i 40 di Unicredit

Mattino Padova

PADOVA. Quando lasciò la Fiat, nel 1998, c'erano ancora le lire. Per i 25 anni di carriera trascorsi nell'azienda torinese il presidente Cesare Romiti ...

 

Fiat: Fiom Modena, in Maserati negato nostro diritto di assemblea (3)

La Repubblica Bologna.it

Fiat: Fiom Modena, in Maserati negato nostro diritto di assemblea (3). (Adnkronos) - Alle 16 di oggi, la Fiom tornerà a presentarsi in Maserati alla ...

 

 

Luciana Littizzetto a Che Tempo che Fa: "Operai FIAT? Un'impepata di c@zzi!" (Video)

melty.it

Nella puntata del 9 marzo di Che Tempo Che Fa, Luciana Littizzetto ha parlato di: Putin Premio Nobel per la Pace, Sabrina Ferilli, Mattero Renzi e la ...

 

Fiat: auto della concorrenza impacchettate a Mirafiori

L'iniziativa è una campagna di "parking marketing" per invogliare i dipendenti ad acquistare auto del Gruppo.

http://www.motori.it/curiosita/18936/fiat-auto-della-concorrenza-impacchettate-a-mirafiori.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-10+Fiat%3a+auto+della+concorrenza+impacchettate+a+Mirafiori

 

Campagna 'cuore infranto' Fiat. Marchionne, 'idea geniale'

ANSA.it

"Idea geniale". Così, a margine della presentazione della mostra 'California Dreaming' al Museo Ferrari di Maranello, l'amministratore delegato di Fiat ...

 

Fiat: auto impacchettate, sindacato è mobbing

MondialiBrasile.com

I Cobas di Pomigliano hanno inviato una denuncia per minaccia di mobbing. I dipendenti della Fiat si erano trovati le proprie auto impacchettate ...

 

Fiat, il "cuore spezzato" è quello di un operaio in cassa integrazione

Today

Il cuore della Fiat è spezzato dagli operai che non acquistano le auto della casa? Ebbene, il cuore degli operai è spezzato dalla Fiat che non ...

CHE SPENDE I SUOI SOLDI PER VIAGGIARE ED IMPACCHETTARE LE AUTO ?

 

Nuova sede per la Centrale del Latte: Mirafiori accoglie lo storico "Tapporosso"

TorinoToday

La storica Centrale del Latte "Tapporosso" traslocherà a Mirafiori, sulle ex aree Fiat, una superficie di 47mila metri quadrati, abbandonando il sito di ...

 

 

 

MPS

 

 

Menarini, Mps e il processo per evasione fiscale

Panorama

Con la sorella Lucia, però, oggi Aleotti è imputato in un processo per evasione fiscale e riciclaggio per una somma superiore a 1,2 miliardi di euro.

 

Mps, Movimento Consumatori ammesso parte civile nel processo

Help Consumatori

Movimento Consumatori è stato ammesso come parte civile nel processo nei confronti degli ex vertici MPS imputati per i fatti posti in essere in ...

 

Processo Mps, le difese chiedeono spostamento a Milano - Siena TV

sienatv.it

Le difese chiedono il trasferimento a Milano del procedimento, ora in fase di udienza preliminare, sull'acquisizione di Antonveneta da parte di Mps. La ...

 

 

 

 

ILVA

 

 

Ilva, Cgil e Fiom saranno parte civile

La Gazzetta del Mezzogiorno

Ilva, Cgil e Fiom saranno parte civile ... dell'Ilva. La procura ionica ha chiesto il rinvio a giudizio per 50 persone fisiche e tre società. "Dopo vent'anni di ...

 

 

 

 

RENZI

 

 

Renzi su Moretti: "Ha risanato Fs". Che si è comprata la società di trasporti di Firenze

Il Fatto Quotidiano

La nomina di Mauro Moretti alla guida di Finmeccanica? Facile spiegarla: “E' bravo. Ha risanato l'azienda. Basta fare il raffronto tra Ferrovie e Alitalia”.

 

Le promesse di Renzie smontate dall'Economist

"Quando un politico con un’inclinazione al populismo assume un incarico, forma un governo e rivela il suo programma, in genere deve avere qualcosa con cui compiacere tutti. Così pare sia a prima vista per il nuovo Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Otto dei 16 ministri che ha presentato il 21 febbraio erano donne, tra cui il primo ministro donna della Difesa, Roberta Pinotti, e Federica Mogherini, che a 40 anni è il più giovane ministro degli Esteri dal 1936. L’età media del suo gabinetto è perfino più bassa di quella del suo predecessore, Enrico Letta. E comprende anche decisioni per rassicurare imprenditori e investitori: Pier Carlo Padoan, che è stato capo economista dell’OCSE, è ministro dell’Economia e Federica Guidi, già presidente dei giovani industriali, ministro dello Sviluppo economico. Non manca neppure l’immaginazione: gli Affari regionali sono andati ad un sindaco che ha resistito alla mafia calabrese.

... [continua]

 

 

Le promesse di Renzie smontate dall'Economist

"Quando un politico con un’inclinazione al populismo assume un incarico, forma un governo e rivela il suo programma, in genere deve avere qualcosa con cui compiacere tutti. Così pare sia a prima vista per il nuovo Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Otto dei 16 ministri che ha presentato il 21 febbraio erano donne, tra cui il primo ministro donna della Difesa, Roberta Pinotti, e Federica Mogherini, che a 40 anni è il più giovane ministro degli Esteri dal 1936. L’età media del suo gabinetto è perfino più bassa di quella del suo predecessore, Enrico Letta. E comprende anche decisioni per rassicurare imprenditori e investitori: Pier Carlo Padoan, che è stato capo economista dell’OCSE, è ministro dell’Economia e Federica Guidi, già presidente dei giovani industriali, ministro dello Sviluppo economico. Non manca neppure l’immaginazione: gli Affari regionali sono andati ad un sindaco che ha resistito alla mafia calabrese.

... [continua]

 

 

 

 

DE BENEDETTI

 

Sorgenia: banche pronte al controllo. Consob a De Benedetti chiede notizie - giovedì 3 aprile 2014

mister-x.it

ROMA – Si aggrava la situazione di Sorgenia, nel cui futuro nel ruolo di azionisti al posto della Cir dei De Benedetti “ci sono le banche” come ha ...

 

 

 

DE BENEDETTI

 

Savona, la Procura spegne la centrale a carbone di De Benedetti

Globalist.it

La procura di Savona chiude finalmente la centrale a carbone di Vado ... Come per l'Ilva di Taranto, mancano controlli pubblici delle emissioni delle ...

 

 

 

TRONCHETTI PROVERA

 

Tronchetti Provera, fuga in barca dai problemi giudiziari

Yahoo Cinema

Fotografato a bordo della maestosa barca a vela, l'ex amministratore delegato di Telecom non sembra pensare ai guai giudiziari che lo vedono ...

 

Telecom di Tronchetti - newsit24 - Tutte le notizie Online di Italia

newsit24.com

Milano , 17-07-2013 Marco Tronchetti Provera, numero uno di Pirelli ed ex presidente di Telecom, è stato condannato a un anno e 8 mesi anni per 

 

Pirelli, il silenzio sulla calata dei russi sulla società di Tronchetti Provera

Il Fatto Quotidiano

L'antefatto: quasi un anno fa Marco Tronchetti Provera si assicurò altri quattro anni di gestione del gruppo Pirelli grazie all'aiuto delle due maggiori ...

 

Sechin, l'ex Kgb trafficante d'armi in Mozambico, che potrebbe sedersi nel Cda di Pirelli

Il Sole 24 Ore

... del colosso dell'energia moscovita che ha messo sul piatto mezzo miliardi per comprarsi una fetta azionaria del gruppo di Marco Tronchetti Provera.

 

Al Corriere della Sera si riaprono i giochi

Panorama

De Bortoli ha contato sulla divisione tra i soci: con lui ci sono Bazoli e gli eredi Rotelli, mentre Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera sono ...

 

Marco Tronchetti Provera al timone del suo Kauris III | Marco Tronchetti Provera al ... - Yahoo Cinema

yahoo.com

(KIKA) - PORTOFINO - Marco Tronchetti Provera è stato fotografato mentre raggiungeva a bordo di un gommone il suo Kauris III, ormeggiato in rada a ...

 

Dossier illegali: Tronchetti Provera citato come teste in processo a Bondi su cimice -2-

Borsa Italiana

La mossa aveva lo scopo proprio di screditare Nola, che poi lascio' il gruppo, per far arrivare anche in Telecom Tavaroli, che all'epoca era solo in ...

 

Dossier illegali: Tronchetti Provera citato come teste in processo a Bondi su cimice | Kairos

kairospartners.com

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 09 apr - Il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, e' stato inserito dalla procura di Milano nella lista dei ...

 

Dossier illegali, Tronchetti Provera condannato a un anno e otto mesi La ... - Grognards - Blogger

blogspot.com

ROMA - Marco Tronchetti Provera, numero uno di Pirelli ed ex presidente di Telecom, è stato condannato a un anno e 8 mesi anni per ricettazione dal ...

 

Pirelli: depositati dati remunerazione A Tronchetti 5,19 milioni nel 2013

Affaritaliani.it

Marco Tronchetti Provera, presidente e amministratore delegato del gruppo, per l'esercizio 2013 ha percepito complessivamente compensi per 5,19 ...

 

 

 

 

GUIDO ROSSI

 

Eni, Enel, Finmeccanica cambia (quasi) tutto

PassioneTecno

... Scaroni: l'ad dell'Eni condannato a Porto Tolle, Conti no, Scaroni contesta i requisiti di onorabilità (assoldando il super avvocato Guido Rossi per un ...

 

 

 

 

TELECOM

 

Scorporo rete, Patuano: "Mettiamoci la parola fine"
Nessuno spin-off ma spinta sull'equivalence of input, dice il numero uno di Telecom Italia in un'intervista al Sole 24Ore. L'accordo con Sky, segnale di forte spinta sulle Ngn: "Investiamo sulle reti e puntiamo sull'offerta convergente fisso mobile"

 

Inchiesta sui leasing Telecom l'ipotesi dei pm è di usura

La Stampa

La procura di Torino ipotizza i reati di usura e esercizio abusivo dell'attività bancaria per la vicenda dei leasing di Telecom Italia. L'inchiesta ...

 

Regno Unito: una pioggia di sterline sui lavoratori della British Telecom

Atlas Quotidiano di Esteri

Migliaia di lavoratori della British Telecom si divideranno una torta di 1,3 miliardi di sterline derivanti dall'adesione a una proposta che scadrà questa ...

 

Telecom I.: Asati, confronto tra 2 piani in assemblea 16/4

Corriere della Sera

ROMA (MF-DJ)--"E' auspicabile un confronto tra due piani industriali nella prossima assemblea del 16 aprile" di Telecom Italia. Nel piano attuale di ...

Blackrock scende in Telecom in attesa dello spezzatino

La Repubblica

Il più grande fondo angolosassone a Natale era diventanto il maggior azionista di Telecom Italia, perché tra azioni e convertendo, era arrivato a ...

 

Telecom cede la sede di Milano

La Stampa

Telecom ha ceduto al Fondo Inarcassa Re l'immobile di via Negri, dove si trova la sede che si affaccia anche su Piazza Affari, per un importo di 75 ...

 

Patuano e la “pastorale americana”

01Net

Un viaggio per conoscere gli innovatori d'OltrerOceano, con uno sguardo attento ad At&t: lo ha fatto l'amministratore delegato di Telecom Italia.

 

 

De Benedetti, nozze da 400 milioni tra Rete A (gruppo Espresso) e TI Media

Il Fatto Quotidiano

Dall'integrazione nascerà il primo operatore indipendente nel digitale terrestre, partecipato al 70% da Telecom Italia Media e al 30% da L'Espresso

 

Top manager, stipendi milionari La classifica nell'anno della crisi

Corriere della Sera

All'ex presidente esecutivo di Telecom Italia (in carica fino al 3 ottobre dell'anno scorso) sono andati, all'interno degli 8,2 milioni, 5,6 milioni come ...

 

Telecom: Sawiris, pronto a investire 2 mld di dollari

LiberoQuotidiano.it

Milano, 13 apr. (Adnkronos) - Il magnate egiziano Naguib Sawiris è ancora determinato a investire in Telecom. Se Telefonica uscisse dall'azionariato ...

 

Cassazione: legittimo assoggettare a Iva il rimborso spese postali nelle bollette Telecom

Studio Cataldi

di Licia Albertazzi - Cassazione Civile, sezione terza, ordinanza n. 8223 dell'8 Aprile 2014. Già la Suprema Corte era in precedenza intervenuta, a più ...

 

Telecom, scoppia la polemica sulle deleghe a Recchi
Stando a quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni, in assemblea i fondi avrebbero votato per un presidente non operativo. E anche Asati punta il dito contro la scelta del cda: "Così si mette a rischio l'unicità nella gestione dell'azienda"

 

A Recchi la supervisione delle strategie di Telecom
Il cda conferisce le deleghe. Marco Patuano confermato amministratore delegato. Peluso resta chief financial officer. Costituiti anche i comitati interni

 

Telecom Italia premia oltre 200 inventori

Corriere delle Comunicazioni

Sono oltre 200 gli inventori di soluzioni innovative di rete e servizi Ict premiati da Telecom Italia. A Torino si è svolto il Patent Day 2014, giornata ...

 

Telecom, funzionario si lancia nel vuoto, depresso dopo separazione

Altopascio.info

Un altro dipendente della Telecom si è suicidato. Stavolta si parla di “delusione personale”, ma gli inquirenti indagano per verificare se a monte del ...

 

Giuliano Tavaroli: «Dossier e spionaggio illeciti? Era mio amico, non c'entra nulla»

Il Tempo

Nel caso furono coinvolte, per omesso controllo, anche Telecom e Pirelli, mentre in uno dei tanti filoni dell'inchiesta, Marco Tronchetti Provera, ...

 

 

 

UNICREDIT

 


PROFUMO DI UNIDEBIT! – NELL’ULTIMO TRIMESTRE 2013 UNICREDIT METTE A SEGNO SVALUTAZIONI PER LA FOLLE CIFRA DI 15 MILIARDI, PERDITE LEGATE A OPERAZIONI REALIZZATE QUANDO AI VERTICI C’ERA ARROGANCE

Il profondo rosso dovuto a svalutazioni legate a crediti concessi e, in generale, a operazioni realizzate quando ai vertici c’era Arrogance Profumo, nel 2012 sostituito da Ghizzoni. Ma siamo sicuri che sia solo colpa dell’ad che è uscito dalla banca quasi quattro anni fa, oppure c’è dell’altro?...

 

SAI FONDIARIA

 

 

Fonsai: processo a J.Ligresti resta a Torino, no trasferimento a Milano

Borsa Italiana

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Torino, 10 apr - Il processo con rito immediato a carico di Jonella Ligresti, ex presidente di Fondiaria-Sai, resta a Torino.

 

 

Fonsai: tribunale Torino, no a istanza trasferimento a Milano, arrivata fuori tempo

Borsa Italiana

... per decidere sull'istanza presentata dalla difesa di Emanuele Erbetta, ex ad di Fondiaria-Sai, per il trasferimento del processo da Torino a Milano

 

 

 

Assicurazioni: azione Codacons su Fondiaria Sai e Milano assicurazioni

LiberoQuotidiano.it

Roma, 8 mar. (Adnkronos) - Il Codacons sta organizzando una iniziativa a tutela dei risparmiatori che hanno investito i propri soldi in azioni delle ...

 

Processi FonSai: il Movimento Consumatori continua a seguire le costituzioni di parte civile degli ...

targatocn

... giudizio la Fondiaria Sai (ora UnipolSai) e la Reconta Ernst & Young (società esterna a Fonsai che ha certificato il bilancio falso del 2010) affinché, ...

 

Fonsai: pm Torino punta a cambio capo imputazione per Paolo Ligresti e altri

Borsa Italiana

... imputazione nel procedimento, in fase di udienza preliminare, a carico di Paolo Ligresti e altre otto persone sulla passata gestione di Fondiaria-Sai.

 

 

ILVA

 

Ilva, chiuse le indagini. Ora il GUP deciderà chi portare a processo

Eco dalle Città

La Procura della Repubblica di Taranto ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per 53 soggetti dopo la conclusione della lunga fase delle ...

 

«Ilva Senza Area A Caldo, Ora Più Cultura» Stefàno: Io A Processo? Non Mi Dimetto YouFeed It!

youfeed.it

La procura di Taranto vuole processare Nichi Vendola, con altre 52 ... che sarebbe stato causato dall Ilva, la procura di Taranto ha chiesto il rinvio a

 

Ilva, interrogatorio-fiume per Vendola Online-News

Secondo la Procura, nel 2010 Vendola avrebbe esercitato pressioni sul ... per 'ammorbidirè una relazione sugli elementi inquinanti prodotti dall'Ilva...

 

 

 

 

 

CONSOB

 

Diritto societario: come riformarlo in 20 mosse

FIRSTonline

Il professore Luca Enriques, ordinario di Diritto commerciale alla Luiss di Roma ed ex commissario della Consob , spiega in 20 punti le riforme ...

 

 

 

ENI

 

Inquinamento: a giudizio 3 dirigenti Eni

ANSA.it

(ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 10 MAR - Tre dirigenti del petrolchimico dell'Eni compariranno a giudizio, domani, in tribunale, per rispondere ...

 

Versalis: avviata la trasformazione che rilancia il sito di Porto Marghera

Dailye

San Donato Milanese (MI) – Versalis (Eni), Relazioni Industriali di Eni e le organizzazioni sindacali hanno raggiunto un'importante intesa sull'avvio ...

 

Nutella omaggio negli eni café - Campioni omaggio

campioniomaggio.it

Al mattino fate spesso colazione fuori casa, magari perché dovete viaggiare per lavoro? Se avete un Eni Cafè sulla vostra strada, fino al 15 aprile a.

 

Nomine, nuovo vertice a Palazzo Chigi

PassioneTecno

Intanto l'Eni, in vista dell'assemblea, ha ricevuto un parere legale di Guido Rossi che giudica «incostituzionale » la richiesta del Tesoro di inserire ...

 

Nomine, nuovo vertice a Palazzo Chigi

PassioneTecno

Intanto l'Eni, in vista dell'assemblea, ha ricevuto un parere legale di Guido Rossi che giudica «incostituzionale » la richiesta del Tesoro di inserire ...

 

Eni: Scaroni, vogliamo diventare leader mondiali dei prodotti bio

Agenzia di Stampa Asca

(ASCA) - Venezia, 11 apr 2014 - ''Vogliamo diventare i leader al mondo dei prodotti bio. Questa e' una precisa strategia dell'Eni''. Lo ha dichiarato ...

 

Eni e un consiglio non proprio immacolato

La Repubblica

Di certo, a differenza dell'ex amministratore delegato conosce benissimo l'Eni e il suo business: è entrato in azienda nel 1981 e da lì non se n'è mai ...

 

“trucco” per le maxi buonuscite dei vertici di Eni e Enel | Gad Lerner

Gad Lerner Andrea Mollica

Dopo nove anni Paolo Scaroni e Fulvio Conti lasceranno Eni e Enel. Ogni “rivoluzione”, se questa è definibile in questo modo visti i successori, ...

 

Nomine: Mancuso, indagato per aggiotaggio, in 24 ore passa da Eni a Enel

Informazione libera net1news

... giudiziaria nella quale è stato chiesto il rinvio a giudizio dell'ex vicepresidente di Alitalia in base ai reati di aggiotaggio e ostacolo alla Consob.

 

 

Risparmio energetico: la casa, adesso, diventa un pannello solare

The Blasting News

Confrontare le offerte di Eni con quelle di Edison e degli altri operatori è sicuramente un buon modo per farlo, ma sembra che a volte non basti.

 

 

IN BASILICATA UNA FABBRICA SEGRETA DI COMBUSTIBILE NUCLEARE DELL'ENI ...

Informare per resistere

In Basilicata l'Eni ha fabbricato combustibile nucleare destinato alla centrale atomica di Latina, al fine di produrre plutonio. Infatti, il 7 ottobre 1967 fu ...

 

 

FINMECCANICA

 

L'elicottero che si trasforma in aereo

Panorama

Sviluppato e costruito da AgustaWestland, società del gruppo Finmeccanica. 10-03-201421:57; Tweet. Invia per e-mail. Stampa. L'elicottero che si ...

 

Finmeccanica, difese rinunciano a esame Orsi e Spagnolini, processo avanti senza atti India

Reuters Italia

BUSTO ARSIZIO, Varese, 11 aprile (Reuters) - Le difese dell'ex AD di Finmeccanica Giuseppe Orsi e dell'ex AD di AgustaWestland Bruno Spagnolini ...

 

Finmeccanica, Haschke patteggia un anno e 10 mesi per corruzione internazionale - Yahoo Notizie

yahoo.com

Reuters/Reuters - Un visitatore passeggia davanti allo stand di Finmeccanica a un evento ad Abu Dhabi. REUTERS/Ben Job. BUSTO ARSIZIO ...

 

Finmeccanica, spuntano i verbali: Tangenti, Guarguaglini sapeva - sabato 12 aprile 2014 - Mister X

mister-x.it

Sta collaborando infatti Lorenzo Borgogni, il manager che teneva i contatti con la politica per conto di Finmeccanica. Racconta di piccoli clientelismi ...

 

 

MPS

 

Antonveneta/Mps: La Ganga non ha mai visto il mandate

Il Cittadino on line

IENA. L'ispettore della Banca d'Italia Pasquale La Ganga nel corso della sua lunga testimonianza nell'udienza di oggi (7 aprile) del processo per la ...

 

Processo Mps, ispettore di Bankitalia su Alexandria: «Nessuno mi ha mai mostrato il mandate ...

agenziaimpress.it

La Ganga è stato chiamato a testimoniare al processo sulla ristrutturazione del derivato Alexandria, nell'ambito dell'inchiesta su Mps, nel quale sono ...

 

 

Monte dei Paschi, al processo Alexandria 5 testi alla prossima udienza

gonews

Alessandro Barnaba, Enrico Bombieri, Giovanni Conti, Flavio Borghese e Raffaele Ricci: questi i testimoni che saranno ascoltati alla prossima ...

 

Processo Mps Per il Filone Relativo alla Ristrutturazione del Derivato Alexandria - newsit24 - Tutte ...

newsit24.com

Alessandro Barnaba, Enrico Bombieri, Giovanni Conti, Flavio Borghese e Raffaele Ricci: questi i testimoni che saranno ascoltati alla prossima 

 

Monte dei Paschi, al processo Alexandria 5 testi alla prossima udienza

gonews

Alessandro Barnaba, Enrico Bombieri, Giovanni Conti, Flavio Borghese e Raffaele Ricci: questi i testimoni che saranno ascoltati alla prossima ...

 

Processo Mps Per il Filone Relativo alla Ristrutturazione del Derivato Alexandria - newsit24 - Tutte ...

newsit24.com

Alessandro Barnaba, Enrico Bombieri, Giovanni Conti, Flavio Borghese e Raffaele Ricci: questi i testimoni che saranno ascoltati alla prossima ...

 

Mps/Antonveneta: il gup dice sì alla costituzione di parte civile

Il Cittadino on line

Nel dettaglio, il giudice ha accolto la richiesta della Banca d'Italia per il reato di ostacolo alle attività di vigilanza, della Consob per manipolazione del ...

 

Processo Mps, il filone su Antonveneta rischia il trasferimento a Milano | Agenzia Impress

agenziaimpress.it

Trasferire il processo su Antonveneta a Milano. A chiederlo sono state le difese degli imputati nel corso dell'udienza di questa mattina al Tribunale di ...

 

 

Il test Bce «costa» 5 miliardi a Mps

il Giornale

Sebbene Consob abbia vietato le vendite allo scoperto, è passato di mano l'8,9% del capitale. Davanti alla voci circolate lunedì, il gruppo guidato da ...

 

 

 

 

PARMALAT

 

Parmalat, esposti a Consob - TRC

trc.tv

Due esposti alla Consob sull'assemblea di Parmalat che è in programma per il prossimo 17 aprile. Infatti, sia un grande fondo istituzionale sia i piccoli ...

 

*** Parmalat: faro Consob su taglio consiglieri minoranza dopo due esposti | Kairos

kairospartners.com

In vista assemblea del 17 aprile. Mistero su 1 dei 2 nomi (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 apr - La Consob sta studiando da vicino la situazione di ...

 

Parmalat. Esposti a Consob: "Con cambio governance, salta il concordato"

ParmaQuotidiano.info

parmalat_milk_usa La Consob sta studiando da vicino la situazione di Parmalat in vista dell'assemblea del prossimo 17 aprile che, oltre al bilancio, ...

 

 

Parmalat: cda risponde a Consob, modifica statuto rispetta legge e concordato

Borsa Italiana

E' quanto si legge nella risposta a Consob del consiglio di amministrazione di Parmalat che si e' riunito ieri e che, su richiesta della Commissione

 

 

Assemblea Parmalat approva riforma statuto. I fondi: "Intervenga Consob"

ParmaQuotidiano.info

parmalat Nonostante il fuoco di fila contrario dei soci di minoranza, Parmalat ha approvato la modifica dello statuto chiesto dalla controllante Lactalis, ...

 

 

 

SEAT

 

Venerdì, 11 Aprile 2014 Black List Consob: indebitamento Seat Pagine Gialle in aumento - Intopic.it

intopic.it

Presenta una serie di articoli relativi alla notizia: Black List Consob: indebitamento Seat Pagine Gialle in aumento; Numero di notizie: 1; Data ultima ...

 

 

 

 

CINA

 

 

La Cina scopre il cioccolato E il cacao ora non basta più

il Giornale

La lunga quaresima comunista ha lasciato ai cinesi un retrogusto di carcere, campi di “rieducazione”, miseria e paura. C'è da stupirsi che ora, dopo ...

 

 

Fotovoltaico cinese: confermato il default di Chaori Solar

GreenBiz.it

chaori Ormai è ufficiale. La Shanghai Chaori Solar Energy Science&Technology è la prima società cinese del fotovoltaico in default. Lo scorso venerdì ...

 

Centrale Latte di Torino mette il turbo grazie alla Cina

Il Messaggero

La società ha annunciato proprio la scorsa settimana i risultati del 2013, ma quel che ha infiammato il titolo è l'effetto delle vendite del latte in Cina...

 

Cina: contestato nuovo impianto chimico

ANSA.it

(ANSA) - HONG KONG, 31 MAR - Una manifestazione contro l'apertura di un impianto petrolchimico a Maoming, nella provincia del Guangdong, ...

 

 

Cina: è scoppiato il più grande scandalo di corruzione

Wall Street Italia

NEW YORK (WSI) - È stato definito il più grande scandalo di corruzione mai verificatosi in Cina, con le autorità cinesi che hanno sequestrato beni per

 

Cina: parla di corruzione? Conduttore sostituito in diretta

Italintermedia

Perfino in cina una scena così è difficile da immaginare. Il conduttore di un programma televisivo che viene interrotto mentre parla e sostituito al volo, ...

 

Cina: a marzo l'import-export cala ancora, si teme una nuova recessione

AsiaNews

Pechino (AsiaNews) - Nonostante le rassicurazioni del governo centrale durante l'ultima Assemblea nazionale del Popolo, i dati economici della Cina ...

 

Cina, nasce la super Borsa da 3,8 miliardi di dollari

Milano Finanza

Borse cinesi scoppiettanti: Shanghai +1,37%, Hong Kong +1,07%. Gli investitori sono in fibrillazione dopo l'annuncio che le due grandi Borse cinesi, ...

 

Cina, la Banca Centrale aggiunge liquidità al sistema bancario

Il Messaggero

(Teleborsa) - La Banca Centrale ha fatto un'iniezione di denaro nel sistema bancario per la prima volta in nove settimane, una mossa che ha ...

 

Cina: appello al WTO su limitazioni ad export 'terre rare'

Agenzia di Stampa Asca

(ASCA) - Roma, 17 apr 2014 - La Cina insiste nei confronti dell'organizzazione mondiale per il commercio (WTO) evidenziando che le restrizioni ...

 

Cina, un quinto del territorio agricolo gravemente inquinato

La Stampa

Roma, 18 apr. (TMNews) - Un rapporto ufficiale delle autorità cinesi, precedente classificato "segreto di stato", rivela che un quinto del territorio ...

 

Cina: l'inquinamento dell'aria dietro al cambiamento climatico globale

International Business Times Italia

Può l'inquinamento atmosferico della Cina essere una delle cause del cambiamento climatico mondiale? Secondo un recente studio del Department ...

 

Cina, uomo muore di troppo lavoro

Lettera43

Un giovane ingegnere di 33 anni, originario della provincia cinese del Jianxi, ma che lavorava in un'azienda del Guangdong, nel sud del Paese, 

 

La Cina e lo smog, il rapporto del Ministero: un quinto delle terre coltivabili è inquinato

Rai News

Inquinamento in Cina di Carlotta Macerollo 19 aprile 2014 Finora i dati sono stati coperti dal segreto di Stato, ma ormai l'inquinamento in Cina non ...

 

Cina: ancora sciopero lavoratori scarpe

ANSA.it

(ANSA) - PECHINO, 19 APR - Decine di migliaia di lavoratori della fabbrica di scarpe della Yue Yuen di Dongguan, nel sud della Cina, proseguono lo

 

Ritorno dalla Cina, Sergio Tacchini

La Stampa

Sergio Tacchini vuole ricomprarsi l'azienda venduta ai cinesi di Hembly sette anni fa. L'ex campione di tennis, protagonista di sei Davis negli anni '60

 

 

 

RUSSIA

 

Russia invade Ucraina: Mosca rifiuta il dialogo, sanzioni in arrivo

leonardo.it

La Crimea accelera la separazione dall'Ucraina. In attesa del referendum del 16 marzo in cui i cittadini decideranno se unirsi o meno alla Russia...

 

Nucleare: accordo Iran-Russia per due nuove centrali

ANSA.it

TEHERAN - L'Iran e la Russia hanno concluso un accordo preliminare per la costruzione di almeno altre due centrali nucleari a Busher

 

 

DIRITTI ANIMALI

 

Green Hill, il 23 giugno la prima udienza sul caso cani

L'Eco delle Valli

Sta per prendere avvio il processo penale che vede in veste di imputato la società Green Hill, che a Montichiari gestiva un allevamento di Beagle.

 

 

 

 

 

DIRITTO

 

DIRITTO 24

La sospensione del processo non influisce sul procedimento di mediazione

Prime interpretazioni pretorie sulla "competenza territoriale" ex art. 4 d.lgs. n. 28/2010 ...»

 

 

 

 

DIRITTO TRIBUTARIO

 

Sul Sole «Speciale Def»: tutte le novità su Irpef, buste paga e tagli alle spese - Con il quotidiano la guida al 730

Uno speciale di sette pagine dedicato al Documento di Economia e Finanza varato dal Governo per il triennio 2014-2016 ...»

 

 

 

 

 

Bonus mobili più semplice: sconto per tutti fino a 10mila euro di spesa

di Cristiano Dell'Oste e Giovanni Parente

Il decreto casa del Governo fa marcia indietro sul bonus mobili e cancella il limite secondo cui la spesa per gli arredi non può essere superiore a quella per i lavori di ristrutturazione. Detto diversamente, anche chi spende 2mila euro per rifare l'impianto elettrico di casa potrà calcolare la detrazione del 50% su un importo massimo di 10mila per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici....»

 

 

 

Il redditometro ora è a prova di privacy. Non ci saranno spese per vestiti e alimenti - Il testo della circolare

di Giovanni Parente

L'Agenzia si adegua alle indicazioni del Garante. Fuori le spese medie Istat. Mobili ed elettrodomestici saranno considerati solo se i dati sono già conosciuti dal Fisco...»

 

Dispensa MAP

Il nuovo Quadro RW: variazioni in seguito alla Legge europea 2013 e indicazioni operative

di Alessandro Terzuolo

Commento alle modifiche normative in ambito di "monitoraggio fiscale" per le attività, finanziarie o patrimoniali, detenute all'estero da contribuenti italiani. Oltre alle novità legislative, si approfondiscono anche gli interventi interpretativi pubblicati dall'Amministrazione finanziaria con un particolare riferimento agli adempimenti pratici ed alle novità di maggiore rilievo.


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- Il nuovo Quadro RW: variazioni in seguito alla Legge europea 2013 e indicazioni operative

 

Accertamento

La Cassazione inverte la rotta sulla giustificazione degli incrementi patrimoniali rilevanti ai fini del redditometro

Gianfranco Ferranti - Responsabile Dipartimento scienze tributarie - Scuola superiore dell'Economia e delle Finanze

Nella sentenza n. 6396/2014, la Corte di Cassazione ha affermato che è possibile giustificare la spesa sostenuta per effettuare un incremento patrimoniale ...

 

Reati tributari

Crisi economica e omessi versamenti, tra dolo, prudenza e cause di giustificazione

Alberto Marcheselli - Professore di Diritto Finanziario nella Università di Genova - Avvocato

Il reato di omesso versamento IVA richiede il dolo: se non esistevano contromisure, anche anticipate, per evitare la crisi di liquidità, ovvero se l’imprenditore ...

 

 

Indice TGWeb

9 aprile 2014

- Bonus mobili con doppio limite

- Elusione ed Evasione fiscale nella Legge Delega

- Il nuovo modello R.L.I. per la registrazione dei contratti di locazione

- Modifiche agli studi di settore per il periodo d'imposta 2013

 

Monito delle SS.UU.

Anche dopo la riforma del c.p.c. le sentenze tributarie vanno rigorosamente motivate

Alberto Marcheselli - Professore di Diritto Finanziario nella Università di Genova - Avvocato

Con la sentenza n. 8053 del 7 aprile le Sezioni Unite hanno risolto la questione dell’applicazione delle nuove norme del Codice di procedura civile al ...

 

 

 

FISCO

Spesometro: modalità tecniche e termini per l'invio della comunicazione

D: In riferimento all'adempimento della comunicazione dei dati rilevanti ai fini iva, con scadenza 20 Aprile 2014, si voleva sottoporre alla vostra attenzione il seguente quesito in relazione alle modalità di trasmissione (aggregata o analitica) di tale adempimento, più precisamente : come deve comportarsi un contribuente nel caso in cui registri una fattura d'acquisto datata dicembre 2013 a gennaio 2014? Deve considerarla in base alla data di registrazione e quindi relativa al 2014 da inviare ad aprile 2015, oppure già nel modello 2013 da inviare entro aprile 2014? ...»

 

 

 

 

 

 

 

TECNOLOGIA

 

Lo smartphone "Lego": Google pronta a sparigliare le carte
Il Gray Phone dovrebbe debuttare sul mercato nel 2015 a un prezzo di soli 50 dollari. Saranno gli utenti a scegliere le componenti hardware in base alle loro esigenze. Intanto vanno a ruba i Google Glass

 

Sempre meno Android nel futuro di Samsung
Gireranno su Tizen, piattaforma "home made", i nuovi smartphone dell'azienda sudcoreana in arrivo entro l'estate. Per il motore di ricerca un'operazione dal potenziale minaccioso

 

 

AUTO

 

C'è anche l'Italia dietro Qoros, l'auto cinese al Salone di Ginevra

Omniauto

La Qoros 3 Sedan è la prima auto sviluppata in Cina ad aver ottenuto le 5 stelle nei Crash Test Euro NCAP e nel giro di due anni le auto Qoros ...

 

Nuove tecnologie
Progetto V-Charge - Arriva l'auto elettrica che parcheggia e si ricarica da sola
Allo studio un sistema che consentirà l'ulteriore sviluppo di una mobilità a impatto zero ....

 

 

Peugeot Partner Tepee Dangel, prova su strada

Long test al volante della Peugeot Partner Tepee 4x4, veicolo polifunzionale capace di affrontare ogni terreno grazie alla trazione integrale Dangel

http://www.motori.it/test-drive/18906/peugeot-partner-tepee-dangel-prova-su-strada.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-08+Peugeot+Partner+Tepee+Dangel%2c+prova+su+strada

 

Mazda: nuovi richiami per Mazda3, Mazda6 e CX-5

Richiamo per 88.000 unità vendute in tutto il mondo: i moduli Ecu che montano il sistema di frenata rigenerativa integrata i-Eloop.

http://www.motori.it/attualita/18918/mazda-nuovi-richiami-per-mazda3-mazda6-e-cx-5.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-09+Mazda%3a+nuovi+richiami+per+Mazda3%2c+Mazda6+e+CX-5

 

Hyundai ix35 a idrogeno per il progetto HyFive

Hyundai consegnerà 75 esemplari della ix35 fuel cell per il progetto europeo HyFive.

http://www.motori.it/ecoauto/18924/hyundai-ix35-fuel-cell-per-il-progetto-hyfive.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-09+Hyundai+ix35+a+idrogeno+per+il+progetto+HyFive

 

Un nuovo Salone dell'Auto a Torino

Parco Valentino-Gran Premio dell'Automobile sarà l'inedito salone dell'automobile in programma a Torino nel 2015 con esposizioni all'aperto e sfilate

http://www.motori.it/eventi/18923/un-nuovo-salone-dellauto-a-torino.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-09+Un+nuovo+Salone+dell'Auto+a+Torino

 

Audi protagonista al Fuorisalone di Milano

La Casa di Ingolstadt presenta un'installazione realizzata da de Silva.

http://www.motori.it/eventi/18917/audi-protagonista-al-fuorisalone-di-milano.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-09+Audi+protagonista+al+Fuorisalone+di+Milano

 

Toyota: nuovo richiamo per oltre 6 milioni di vetture

Toyota ha annunciato un nuovo richiamo che interesserà oltre 6 milioni di veicoli per vari problemi.

http://www.motori.it/attualita/18935/toyota-nuovo-richiamo-per-oltre-6-milioni-di-vetture.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-10+Toyota%3a+nuovo+richiamo+per+oltre+6+milioni+di+vetture

 

 

Mercedes: SUV Coupé Concept svelato in anteprima

Mercedes ha mostrato per la prima volta in pubblico una foto di un nuovo SUV-Coupé. Il debutto è previsto a Pechino.

http://www.motori.it/concept/18940/mercedes-suv-coupe-concept-svelato-in-anteprima.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-10+Mercedes%3a+SUV+Coup%c3%a9+Concept+svelato+in+anteprima

 

Richiami: Toyota come GM, ma gioca d'anticipo

Toyota di nuovo nella bufera: 6,4 milioni di veicoli da richiamare per problemi tecnici, dopo i maxi richiami del 2010 e del 2012.

http://www.motori.it/lopinione/18946/richiami-toyota-come-gm-ma-gioca-danticipo.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-11+Richiami%3a+Toyota+come+GM%2c+ma+gioca+d%e2%80%99anticipo

 

Audi: partnership con FAW per l'ibrido plug-in in Cina

La Casa tedesca ha ufficializzato la produzione della sua prima vettura ibrida plug-in in Cina,realizzata sull'ottima base dell'Audi A6 a passo lungo.

http://www.motori.it/ecoauto/18938/audi-partnership-con-faw-per-librido-plug-in-in-cina.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-11+Audi%3a+partnership+con+FAW+per+l%e2%80%99ibrido+plug-in+in+Cina

 

 

Un Suv full sixe e un Suv-coupé: sono Mitsubishi GC-Phev e Xr-Phev, prefigurazione delle prossime Pajero e Asx, che saranno svelati a Pechino.

http://www.motori.it/concept/18944/mitsubishi-i-concept-per-il-salone-di-pechino-2014.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-11+Mitsubishi%3a+i+concept+per+il+Salone+di+Pechino+2014

 

 

Land Rover: il cofano invisibile di Discovery Vision

Land Rover presenterà al Salone di New York il concept Discovery Vision, SUV-laboratorio dotato di un cofano "invisibile".

http://www.motori.it/tecnica/18943/land-rover-il-cofano-invisibile-di-discovery-vision.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-11+Land+Rover%3a+il+cofano+invisibile+di+Discovery+Vision

 

Il mitico Bangle oggi disegna lavatrici...

La Gazzetta dello Sport

Chris Bangle è stato uno dei più geniali designer automobilistici degli ultimi anni. Ha disegnato per Opel, Fiat (Fiat Coupe Alfa Romeo 145), ma 

 

Lexus NX al Salone di Pechino

Il SUV compatto di Lexus sarà proposto con motore turbo e un propulsore ibrido.

http://www.motori.it/anteprime/18956/lexus-nx-al-salone-di-pechino.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-14+Lexus+NX+al+Salone+di+Pechino

 

Bugatti Veyron Black Bess al Salone di Pechino 2014

Proposta allo stratosferico prezzo di 2,15 milioni di euro, questa speciale Veyron rappresenta la massima espressione del collezionismo.

http://www.motori.it/anteprime/18953/bugatti-veyron-black-bess-al-salone-di-pechino-2014.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-14+Bugatti+Veyron+Black+Bess+al+Salone+di+Pechino+2014

 

Citroen C4 Cactus: cosa sono gli Airbump?

Siamo stati in Spagna negli stabilimenti di REHAU, azienda che realizza questo originale sistema che serve a proteggere le portiere dagli urti.

http://www.motori.it/tecnica/18941/citroen-c4-cactus-cosa-sono-gli-airbump.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-14+Citroen+C4+Cactus%3a+cosa+sono+gli+Airbump%3f

 

Ferrari: Stefano Domenicali si dimette

Il nuovo team principal è Marco Mattiacci, attuale presidente e amministratore delegato di Ferrari North America.

http://www.motori.it/motorsport/18963/ferrari-stefano-domenicali-si-dimette.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-15+Ferrari%3a+Stefano+Domenicali+si+dimette

 

Gruppo PSA, al via il nuovo piano di rilancio

Il nuovo piano industriale punta a rivoluzionare la struttura e gli obiettivi globali dei brand appartenenti al Gruppo PSA.

http://www.motori.it/mercato/18964/gruppo-psa-al-via-il-nuovo-piano-di-rilancio.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2014-04-16+Gruppo+PSA%2c+al+via+il+nuovo+piano+di+rilancio

 

 

crowdfunding

 

 

Smarthub è la terza piattaforma di equity crowdfunding iscritta all'albo Consob

BeBeez

smarthub Sono arrivate a tre le piattaforme di equity crowdfunding registrate all'albo della Consob. Nei giorni scorsi, infatti, anche la milanese ...

 

 

 

 

 

 

 

Videoinforma :  www marcobava.it

SOFFIATE=WIKILEAKS   EPIDEMIE=PROMED

EYESPY.MP, IL NUOVO STRACULT BRITANNICO DEL WEB 2.0: BASTA UN TWEET E IL POLITICO BECCATO QUA E LA' E' SUBITO IN RETE
Da "nomfup.wordpress.com"

Si sono ispirati a quel sito disgraziato di Dagospia, ma hanno decisamente esagerato. Da pochi giorni in Gran Bretagna è nato su Twitter EyeSpy.MP (http://twitter.com/eyespymp)

 

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Fuell cell a idrogeno

120 KM CON UN CHILO

Pubblicata il 17/11/2009

Dalle sperimentazioni in corso in Giappone incominciano a delinearsi i dati di consumo delle auto con fuel cell a idrogeno. Lungo un percorso di 1.132 km, i modelli Honda FCX Clarity, Nissan X-Trail FCV e Toyota Highlander FCHV hanno percorso mediamente 118 km con un kg d'idrogeno.

Un dato promettente, tenendo conto che un chilogrammo d'idrogeno contiene quasi la stessa energia di quattro litri di benzina (che pesano circa 3 kg): in pratica, dal punto di vista energetico (sui costi è attualmente impossibile fare i conti), è come se le vetture avessero percorso 30 km con un litro benzina. Un eccellente risultato tenendo conto che i modelli in questione hanno dimensioni abbastanza elevate. Il problema, attualmente, è che per stivare la quantità d'idrogeno gassoso compresso a 700 bar necessaria a percorrere 400 km occorrono ancora ingombranti e pesanti bombole.

 

 

www.ecorete.it

 

 

www.visual.paginegialle.it/

 

ARRIVA LA CERNOBBIO DEI «BLOGGER» ECONOMICI...
(M. Ver. per il "Corriere della Sera") - La blogosfera dei commentatori economici e finanziari va offline e s'incontra in carne ed ossa, tra incontri, dibattiti e seminari: va in scena il 12 e 13 novembre a Castrocaro Terme il «BlogEconomy Day», il festival dei blogger economici, arrivato quest'anno alla seconda edizione.

Nato in una sera di fine estate 2010 da un'idea di tre blogger attivi in ambito economico e finanziario - Bimbo Alieno, Mercato Libero, Il Grande Bluff - il «BlogEconomy Day» schiera oltre venti voci indipendenti del web e si articola in un fitto calendario di incontri e sessioni di «live blogging», che da quest'anno saranno visibili in streaming video sul sito del blog fest (http://blogeconomyday.altervista.org): un'integrazione tra online e offline che si estende anche all'account Twitter aperto per l'occasione, sul quale i partecipanti «in remoto» avranno la possibilità di fare domande ai relatori.

Dopo il debutto di un anno fa ad Acqui Terme il BlogEconomy Day, e quella che all'inizio poteva apparire «una mezza follia» si è rivelata un successo, con circa 450 partecipanti in sala. «Prima sono arrivate le adesioni degli altri blogger e poi soprattutto la risposta dei nostri lettori è stata travolgente, inducendoci a tornare quest'anno a replicare l'evento». E quest'anno, seguendo le correnti dell'attualità, i mala tempora della crisi la faranno da primi attori in scena, ispirando molti degli interventi.

Tra i temi caldi ci saranno il debito pubblico e l'ipotesi di default; fornirà carburante al dibattito anche il tema dei Btp. Altri incontri saranno dedicati all'euro, al signoraggio, alle tasse, alle imprese ed ai nuovi modelli sociali possibili. Completa il programma un corso di educazione economica per ragazzi dagli 8 ai 18 anni ed una sessione di trading.

 

SAPEVI CHE L'INCENERITORE PROVOCA DANNI E MORTE CALCOLATI ECONOMICAMENTE  DAL POLITECNICO DI TORINO  :

INFORMATI VEDENDO GLI STUDI DEL PROF.UGAZIO clicca qui

La tecnica per arrivare ad ottenere il consenso sull'inceneritore che uccide non si raccoglie piu' l'immondizia si fa crescere l'emergenza , si  crea il consenso all'inceneritore ed il guaio e' fatto !

 

 

 

 

Nostra Madre Terra - Articoli

http://www.rivistamissioniconsolata.it/cerca.php?cat=12

 

Dai termovalorizzatori alla raccolta differenziata

http://www.rivistamissioniconsolata.it/cerca.php?azione=det&id=2548

 

Video Marco Bava Giuseppe Catizone 6 marzo 2009

http://video.google.it/videoplay?docid=-2712874453540054702&hl=it

 

 

www.comitatodoraspina3.it BONIFICHE DI SPINA 3: I DATI 2010 DELLE ACQUE E DELLE POLVERI. LA NOSTRA OPINIONE NEGATIVA SU TUTTA LA VICENDA

 

Da Roberto Topino

 

Potete visitare il mio blog e leggere un articolo di Agorà Magazine.

Cordialmente.

Roberto Topino

http://rtopino.sumaiweb.it/archives/69

http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article10138&lang=it

Vi chiedo di leggerlo ! Mb

 

 

 

L'insalata di Torino
 
Veri mostri botanici, verosimilmente provocati dall'inquinamento con agenti mutageni (cromo esavalente, diossine, policlorobifenili).

Deformità simili sono state trovate in Val di Susa (diossine e PCB) e a Tezze sul Brenta (cromo esavalente).

 

http://www.facebook.com/album.php?aid=2012610&id=1618491532&l=4712b4cda3

http://www.youtube.com/watch?v=yPhvTXTgUhY

 

LA SINTESI CHE SEGUE E’ STATA REDATTA DAL DR.TOPINO IN DATA 02,03.10 PER UNA INTERPELLANZA MAI FATTA DALL’ On. Scilipoti Domenico

 

Cromo esavalente nel comprensorio della Spina 3, area Vitali, di Torino e precisamente nel quadrilatero compreso tra via Borgaro, via Verolengo, via Orvieto e corso Mortara.

 

Nel corso delle indagini ambientali, condotte nel 2002 presso la sede dell'ex acciaieria Vitali a Torino, è stata riscontrata una situazione di contaminazione dovuta alla presenza di cromo esavalente in concentrazioni eccedenti il limite di 5 µg/litro fissato dal DM 471/99 per le acque sotterranee, con un massimo pari a 455 µg/litro in corrispondenza del pozzo di monitoraggio denominato P4.

La sorgente principale del cromo esavalente è stata individuata nelle vasche di neutralizzazione e di filtrazione, nonché nell'area di terreno dove era presente la lavorazione di cromatura.

In virtù dell'elevato valore di cromo esavalente riscontrato, è stata decisa l'installazione di un sistema di pompaggio e di trattamento con solfato ferroso dell'acqua di falda, definito Pump & Treat, che, come prevedibile, ha dato risultati modesti.

Gli ultimi monitoraggi indicano che i valori di concentrazione del cromo esavalente, dal 2003 al 2005, sono rimasti superiori ai valori stabiliti dal DM 471/99 e dal DLgs 152/06 e pressoché costanti sia nell'area dello stabilimento, che immediatamente a valle di esso.

 

L’Arpa Piemonte, in data 11 settembre 2008, ha precisato che: “L'area è stata messa in sicurezza, sono stati eliminati i fanghi contaminati (ndr: anche se la domanda su dove siano finiti è rimasta senza risposta), è stato fatto un pompaggio e un trattamento delle acque, tanto che ora negli stessi punti di prelievo del 2002, la concentrazione di cromo esavalente va dai 0,5 ai 30 microgrammi/litro (ndr: tenendo presente che il limite per il cromo esavalente nell’acqua di falda è di 5 microgrammi/litro). L'area non è ancora bonificata e i dati si riferiscono alla prima fase di messa in sicurezza”.

La relazione tecnica in oggetto precisa che: “L’intervenuto obbligo del D.Lgs 4/2008 di rispettare i limiti tabellari per le acque di falda al confine del sito è ancora al vaglio degli Enti” e che “La misura massima più recente (febbraio 2008) è stata pari a 22 microgrammi al litro”, cioè oltre quattro volte il limite tabellare previsto per il cromo esavalente.

 

Il sito dell'acciaieria, fin dall'inizio del '900 sede di attività di tipo industriale siderurgico, ha una superficie di 250.000 metri quadri, che dovrebbe essere destinata ad uso pubblico e residenziale.

Tale area è risultata contaminata da scorie di acciaieria con superamento dei limiti consentiti da parte dei principali metalli pesanti (nichel, cromo e cromo esavalente).

L'inquinamento è stato riscontrato anche all'esterno del sito, dove sono stati trovati degli strati di riporto contenenti scorie di acciaieria.

Il volume delle scorie è stato stimato in circa mezzo milione di metri cubi.

Sono stati riscontrati anche altri contaminanti in quantità superiore ai limiti.

Visto l'elevato volume di scorie di acciaieria presente e considerato che il costo di conferimento in discarica è stato stimato pari a circa 80 milioni di euro (nel 2003), l'intervento di rimozione di tutta la massa dei rifiuti è stato valutato non compatibile con il valore dell'area.

E’ stato stabilito di rimandare ad un approfondimento con la SMAT la decisione di autorizzare lo scarico delle acque provenienti dal trattamento nella rete fognaria o nelle acque superficiali.

Le determinazioni più recenti consistono nella preclusione alla realizzazione di pozzi ad uso idropotabile, nell'area costituita dalla prevedibile estensione della situazione di contaminazione da cromo esavalente dopo un tempo di 50 anni.

La Provincia ha richiesto alcune integrazioni, perché ritiene che dopo lo spegnimento dell'impianto Pump & Treat, con un possibile nuovo aumento dei valori di cromo esavalente, bisognerebbe installare un pozzo di monitoraggio nel punto limite presunto di contaminazione.

La Provincia ha anche richiesto un monitoraggio di carattere permanente e la registrazione sugli strumenti urbanistici dei vincoli derivanti dal permanere di acque sotterranee contaminate, al fine di garantire nel tempo la tutela della salute pubblica ed una adeguata protezione dell'ambiente.

 

Da un documento Ufficiale della Città di Torino possiamo apprendere che il cromo esavalente, al termine delle operazioni di bonifica supera ancora il limite di legge di 5 microgrammi/litro.

Le concentrazioni di cromo esavalente nella falda rimangono superiori ai limiti, cosa mai negata dalle Amministrazioni.

 

Divisione Ambiente e Verde

Settore Ambiente e Territorio

Ufficio Bonifiche

Prot n. 14532 Tit. 06 Cl. 9 – 7 Fasc. 3

Data: 18/09/2008 074/S147/Eh

La messa in sicurezza di emergenza del nucleo più contaminato da cromo esavalente della falda è stata condotta fra ottobre 2003 e maggio 2005. A seguito di tale intervento i livelli di concentrazione presenti in falda, seppur sempre superiori ai limiti di legge, sono sensibilmente diminuiti, da oltre 400 a 30 microgrammi/litro.

Il Dirigente Settore Ambiente e Territorio

Ing. Federico Saporiti

 

Il cittadino potrebbe porsi alcune domande:

Non era il caso di informare la popolazione, che sembra all'oscuro di tutto?

Non conveniva bonificare l'area subito, invece di programmare interventi di monitoraggio per 50 anni?

L'acqua e la salute delle persone non sono beni preziosi? Non valgono di più del costo stimato per la bonifica?

Perché in nessun punto dei documenti acquisiti viene precisato che il cromo esavalente è un cancerogeno di prima classe al pari del benzene, dell'amianto, delle ammine aromatiche e delle radiazioni ionizzanti?

Perché l’inchiesta sull’inquinamento da cromo esavalente nell’area in esame è stata archiviata pur sapendo che i valori di inquinamento sono risultati superiori ai limiti tabellari di legge?

 

 

 

 

Cromo esavalente nella Dora a Torino

   

In una intervista rilasciata recentemente a Radio Impronta Digitale, il Dott. Silvio Coraglia, direttore della Circoscrizione 2 di Torino, ha parlato anche della questione relativa al cancerogeno cromo esavalente trovato nella falda acquifera adiacente alla Dora Riparia nell’area dell’ex acciaieria Vitali.

Dice il Coraglia:

 

“Un ultima cosa volevo dire rispetto ad allarmismi creati anche da sedicenti esperti in materia è che questi sedicenti esperti in materia nel più recente passato hanno suscitato allarmi e timori infondati tipo ad esempio il cromo nella Dora che... anche qui era stata fatta una grossa campagna di stampa sulla possibilità di cromo sulla Dora, fatti tutti gli interventi e tutte le misurazioni si è dimostrato assolutamente inutile, quindi invito i cittadini anche a diffidare da sedicenti esperti e tecnici che tendono poi ad allarmare più del dovuto la popolazione e le persone che gli vengono a contatto”.

 

Ma come stanno realmente le cose?

Da un documento Ufficiale della Città di Torino possiamo apprendere che il cromo esavalente, al termine delle operazioni di bonifica supera ancora il limite di legge di 5 microgrammi/litro.

 

Divisione Ambiente e Verde

Settore Ambiente e Territorio

Ufficio Bonifiche

Prot n. 14532 Tit. 06 Cl. 9 - 7 Fasc. 3

Data: 18/09/2008 074/S147/Eh

 

...

La messa in sicurezza di emergenza del nucleo più contaminato da cromo esavalente della falda è stata condotta fra ottobre 2003 e maggio 2005. A seguito di tale intervento i livelli di concentrazione presenti in falda, seppur sempre superiori ai limiti di legge, sono sensibilmente diminuiti, da oltre 400 a 30 microgrammi/litro.

...

 

Il Dirigente Settore Ambiente e Territorio

Ing. Federico Saporiti

 

Via Padova 29 - 10152 Torino - tel. +39.011.4426542 - fax +39.011.4426562

 

P.S.: Il colore del cromo esavalente.

http://www.youtube.com/watch?v=5kEBY1LJHa4

 

 

Cromo esavalente nella Dora - Un anno dopo
 
 
L'inchiesta è stata archiviata da un pezzo, l'acqua della Dora Riparia a Torino sembra pulita come dicono il comune e l'ARPA?

10.08.09

 

 

Creato Lunedì, 26 Settembre 2011 11:52

Scritto da Lisa Vagnozzi

Dove gli adulti falliscono o dimostrano tutti i loro limiti, spesso sono i bambini a rimettere le cose a posto: a questo tema il sito americano TreeHugger ha recentemente dedicato un articolo, proponendo 6 storie di piccoli grandi ambientalisti che, con semplicità e schiettezza, si sono resi protagonisti di azioni importanti a tutela della natura. Noi ci siamo presi la libertà di aggiungere all’elenco due bambini molto speciali, la canadese Severn Suzuki e il tedesco Felix Finkbeiner.

1. Caitlyn Larsen

Caitlyn è un bambina di 10 anni di Orogrande, New Mexico. Un giorno, guardando fuori dalla finestra della sua cameretta, si è accorta che sul fianco di una montagna vicina si stava aprendo uno strano buco. Indagando, Caytlin ha scoperto che si trattava di una nuova cava mineraria. A questo punto, la ragazzina ha preso carta e penna e ha scritto ai giornali, per raccontare come quei lavori di scavo stessero devastando il paesaggio intorno alla sua città. La lettera non è passata inosservata ed è finita sulla scrivania del direttore della New Mexico Mining and Mineral Division, che ha convinto la società a bloccare le perforazioni: la montagna di Caitlyn è salva!

2. Birke Baehr

A soli 11 anni Birke ha le idee molto chiare in tema di alimentazione: è infatti un convinto paladino del biologico ed è diventato protagonista di incontri nelle scuole americane, per raccontare la propria esperienza e sensibilizzare i coetanei, invitandoli a riflettere sul valore nutrizionale di ciò che mangiano, sugli OGM e sull’uso di pesticidi e di altre sostanze nocive nelle coltivazioni.

3. Olivia Bouler

Ricordate il disastro della Deepwater Horizon, che lo scorso anno ha tenuto con il fiato sospeso il mondo intero? Di fronte a tanta devastazione ambientale, l’undicenne Olivia ha deciso di darsi da fare in prima persona, collaborando con la National Audubon Society per vendere i disegni degli esemplari di uccelli più colpiti dalla marea nera. La vendita ha fruttato oltre 200.000 dollari, che sono stati devoluti ad azioni di ripristino degli ecosistemi del Golfo. In occasione del primo anniversario dell’incidente, Olivia ha anche pubblicato un libro, perché quanto accaduto non venga dimenticato ma rappresenti un monito per il futuro.

4. Cole Rasenberger

A 8 anni Cole si è impegnato attivamente per salvare le foreste della sua regione, nel North Carolina, coinvolgendo numerosi coetanei della propria scuola. La sua iniziativa è stata di una semplicità estrema: i bambini hanno inviato delle cartoline firmate alle catene di fast food per chiedere loro di passare a packaging riciclati e sostenibili. La mobilitazione ha centrato un obiettivo importante, ottenendo risposte ed impegni da un colosso del settore, McDonald’s. Successivamente, gli sforzi di Cole si sono concentrati su una seconda catena, la KFC: l’azienda ha ricevuto direttamente dalle mani del bambino ben 6.000 cartoline, grazie al coinvolgimento degli allievi di altre scuole elementari della zona, ma al momento non ha offerto riscontri positivi. L’importante, però, è non mollare!

5. Mason Perez

 

A 9 anni Mason ha fatto una constatazione di una semplicità disarmante: si è reso conto che il getto d’acqua che scaturiva dai rubinetti del bagno della scuola, del campo di baseball, dei negozi e delle case della sua città era inutilmente forte. Per questo, ha scritto al sindaco chiedendogli di abbassare la pressione dell’acqua nelle tubature, ottenendo un risparmio idrico calcolato tra il 6% e il 25%.

6. Ashton Stark

 

A 14 anni Ashton ha deciso che era ora di tagliare le emissioni di CO2 della propria famiglia: con questo obiettivo, ha preso la vecchia auto dei nonni, parcheggiata in garage a prendere polvere, e l’ha dotata di nove batterie da golf cart. Ora la vecchia auto può viaggiare ad una velocità massima di poco più di 70 km/h – non molto, ma sufficiente per spostarsi in città – senza emettere anidride carbonica.

7. Severn Suzuki

Nel 1992, a soli 12 anni, Severn promosse una raccolta fondi con la Environmental Children's Organization (ECO), un gruppo di bambini ecologisti da lei fondato 3 anni prima, per poter prendere parte al Vertice della Terra delle Nazioni Unite, a Rio de Janeiro. Qui, in soli sei minuti e con parole semplici, schiette ed efficaci, Severn espresse il punto di vista di una bambina sui maggiori problemi ecologici, zittendo (momentaneamente…) i potenti del mondo. Oggi, a 30 anni, Severn continua nel suo impegno a favore della tutela dell’ambiente, collaborando con The Skyfish Project.

8. Felix Finkbeiner

A 9 anni, dopo una lezione della sua maestra sulla fotosintesi clorofilliana, Felix decise di piantare un piccolo albero sul davanzale della finestra della sua classe, per poi esclamare, con quell’entusiasmo genuino tipico dei più piccoli, Pianterò un milione di alberi in Germania. Oggi Felix ha 13 anni e, al motto Stop talking! Start planting!, ha superato il suo obiettivo: ha infatti piantato il milionesimo albero il 4 maggio 2011. Alla cerimonia erano presenti rappresentanti politici e Ministri dell'Ambiente di ben 45 nazioni.

Piccoli grandi uomini da cui i "veri" grandi dovrebbero prendere esempio.

 

 

Creato Martedì, 12 Giugno 2012 16:47

Scritto da Marta Albè

Tra Ottocento e Novecento furono messe a punto alcune invenzioni che avrebbero potuto rivelarsi in grado di rivoluzionare la nostra esistenza odierna.

Se l'auto ecologica progettata da Henry Ford o l'automobile a corrente alternata ideata da Nikola Tesla fossero state prodotte su larga scala decenni fa, forse in questo momento non ci troveremmo a condurre guerre spietate per il possesso del petrolio necessario alla produzione del carburante che, secondo Ford, avrebbe potuto essere ricavato in ingenti quantità a partire dai vegetali. Lo stesso Tesla fu in grado di creare un motore elettrico ad emissioni zero e di ricavare energia sfruttando le correnti elettriche della Terra. A due donne si devono invece l'invenzione del primo sistema antinquinamento e di un dispositivo per rendere potabile l'acqua di mare grazie ai raggi solari.

Senza stare a sindacare sul "perché" queste invenzioni non abbiano trovato seguito, proviamo a ricordarle e a omaggiarle affinché siano da spunto per un reale cambiamento di rotta, anche alla luce delle recenti scoperte tecnologiche.

1) Energia elettrica gratis dalla Terra

 

Nikola Tesla (1856 – 1943) fu un ingegnere ed inventore di origine serba, ma naturalizzato statunitense, che sperimentò particolarmente nell'ambito dell'elettromagnetismo tra fine Ottocento ed inizio Novecento. Tra le sue ideazioni vi fu quella di riuscire a ricavare energia in maniera praticamente gratuita sfruttando le correnti elettriche fornite dalla Terra. Tesla, da moti considerato un genio, provò la propria capacità di sfruttare le correnti elettriche che attraversano le rocce ed i suoni insieme ad un amico nell'area di Pike Peak mediante due strumenti denominati autoharp, delle arpe di trasmissione dotate di microfoni. I due si separarono ponendosi ai lati opposti di un picco, distanziati l'uno dall'altro da quattro chilometri di roccia. Gli strumenti furono collegati al terreno attraverso un metodo segreto e furono sintonizzati in base alle risonanze armoniche della Terra. Al preciso momento che Tesla aveva stabilito, i due strumenti furono in grado di produrre note musicali per suonare interi brani grazie all'impiego della corrente elettrica terrestre.

2) Il primo sistema antinquinamento

Il primo sistema antinquinamento della storia fu inventato da una donna statunitense nel 1879. Parliamo di Mary Walton, la quale decise di dirigere il proprio impegno e le proprie conoscenze verso l'obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti e nocive provenienti dalle fabbriche, che in quegli anni si stavano prepotentemente diffondendo sul territorio. L'invenzione della Walton era basata sull'utilizzo di enormi contenitori ricolmi d'acqua, simili a serbatoi, verso i quali venivano condotte le polveri inquinanti, che proprio dall'acqua dovevano essere trattenute prima di venire convogliate lungo la rete fognaria. A Mary Walton si deve inoltre la progettazione del primo sistema in grado di limitare l'inquinamento acustico.

3) Distillatore solare per l'acqua di mare

Maria Telkes (1900 – 1995), nel 1920, quando all'epoca aveva solamente vent'anni, inventò un sistema di distillazione solare in grado di rendere potabile l'acqua di mare. Il sistema prevedeva d versare dell'acqua salina in uno speciale recipiente ricoperto da una lastra in vetro trasparente, che doveva essere esposto al sole, affinché i raggi solari potessero svolgere la propria azione di depurazione dell'acqua. Il sistema era in grado di produrre nel giro di poche ore alcuni litri di acqua potabile, che poteva rivelarsi indispensabile nel caso di un naufragio per la sopravvivenza dei passeggeri di un'imbarcazione. A lei si devono inoltre l'invenzione del forno solare e della Casa Carlisle, il primo edificio sperimentale a riscaldamento solare.

4) L'auto ecologica di Henry Ford

Il fondatore della casa automobilistica più famosa di tutti i tempi fu, all'insaputa di molti, l'ideatore di una delle prime automobili completamente ecologiche e green, sia per via dei materiali che la costituivano sia per via della fonte combustibile utilizzata per il suo funzionamento. Si tratta della Hemp Body Car, ideata da Henry Ford (1863 – 1947) nel 1941. L'automobile era costituita principalmente da fibre di cellulosa biodegradabili derivate dalla canapa e dalla paglia di grano, ma non solo. Il funzionamento del suo motore era stato reso possibile mediante l'impiego di etanolo di canapa. Già nel 1925 Ford aveva azzardato l'ipotesi di riuscire a creare un'auto completamente realizzata ed alimentata grazie alla canapa. Era inoltre certo che dalla maggior parte dei vegetali, comprese mele, patate ed erbacce, potessero essere tratte sostanze combustibili da utilizzare per il funzionamento degli stessi mezzi per la coltivazione agricola, garantendo la possibilità di coltivare i campi con l'ausilio di mezzi meccanici per centinaia di anni. La Hemp Body Car era alimentata dalla canapa distillata, il cui valore inquinante era stato indicato come pari a zero. Perché non venne mai prodotta su larga scala? Poiché Ford morì pochi anni dopo, nel 1947, e poiché nel 1955 la coltivazione della canapa fu proibita negli Stati Uniti.

5) L'auto a corrente alternata di Tesla

Ancora a Nikola Tesla si deve l'ideazione di un'automobile in grado di sfruttare la corrente alternata, anziché la corrente continua. Grazie a Tesla nel 1895 nei pressi delle Cascate del Niagara era entrata in funzione una stazione idroelettrica a corrente alternata grazie alla quale egli raggiunse la propria popolarità all'interno del panorama scientifico. La Pierce-Arrow begli anni Trenta del '900 aveva deciso di dare vita ad un'automobile elettrica in grado di sfruttare la corrente alternata seguendo le istruzione fornitegli da Tesla. I suo motore era progettato per raggiungere 1800 giri al minuto ed era dotato di una ventola frontale per il raffreddamento. Il motore dell'automobile fu in seguito modificato da Tesla al fine di permettere il funzionamento autonomo del veicolo mediante un circuito elettrico in grado di produrre energia e di garantire il funzionamento in movimento del mezzo per decine di chilometri senza che il motore emettesse alcun rumore e senza la produzione di sostanze inquinanti. Secondo Tesla il nuovo dispositivo di sua invenzione non solo avrebbe potuto alimentare un'automobile per sempre, ma anche fornire l'energia necessaria ad interi edifici. Tesla morì solo e dimenticato nel 1943, frustrato per non essere riuscito ad imporre al mondo i propri progetti, che probabilmente non furono compresi poiché giudicati in anticipo di almeno mezzo secolo.

Marta Albè

Leggi anche:

- Ford Hemp Car: l'auto ecologica esisteva già 70 anni fa

Creato Venerdì, 25 Settembre 2009 09:38

Scritto da Alessandro_Ribaldi

Quasi tutti sanno che nel 1903 Henry Ford fondò una delle case automobilistiche che hanno fatto la storia: la Ford Motor Company. Sono invece pochi a conoscere che lo stesso Ford progettò un veicolo costruito principalmente di fibre di cellulosa biodegradabili derivate da canapa , sisal e paglia di grano, ma - soprattutto - alimentata per mezzo di etanolo di canapa. Correva l'anno 1941. E la vettura in questione era la Hemp Body Car, l'auto più ecologica del mondo.

Henry Ford non aveva mai nascosto il sogno di realizzare "...vetture a prezzi ragionevoli, affidabile ed efficienti..." e tutt'ora, con le dovute remore dettate dal mercato, la casa statunitense da lui fondata è in effetti una delle più accattivanti per quanto riguarda il rapporto qualità prezzo. Per quanto riguarda il progetto della "bio vettura" si erano, però, creati tutti i presupposti per trovarsi di fronte ad un mezzo che avesse le capacità di esaudire totalmente le volontà di Ford.

 

Già nel 1925 lo stesso Ford rilasciò al New York Times una dichiarazione che fece supporre quanto avesse competenze e volontà adeguate a creare un'autovettura capace di utilizzare carburanti alternativi: "Il carburante del futuro sta per venire dal frutto, dalla strada o dalle mele, dalle erbacce, dalla segatura, insomma, da quasi tutto. C'è combustibile in ogni materia vegetale che può essere fermentata e garantire alimentazione. C'è abbastanza alcool nel rendimento di un anno di un campo di patate utile per guidare le macchine necessarie per coltivare i campi per un centinaio di anni". Ford all'epoca azzardò l'ipotesi che si potesse arrivare a vetture fatte di canapa che utilizzassero l'etanolo come carburante.

Unendo la passione per la natura ed un indubbio fiuto per gli affari, l'imprenditore americano volle ad ogni costo che venisse realizzata una vettura che "uscisse" dalla terra. Per realizzare questo affascinante progetto impegnò nella ricerca fior fiore di ingegneri che nel 1941, dopo 12 anni di studi, diedero forma concreta alla più ecologica delle automobili. La Hemp Body Car era una realtà: interamente composta da plastica in fibre di canapa, biodegradabile e dieci volte più leggera delle auto con carrozzeria d'acciaio.

Inoltre per dimostrare quanto fosse valido tale progetto si realizzò persino uno spot in cui la vettura veniva colpita ripetutamente con un martello da incudine senza che si scalfisse o graffiasse minimamente. Ma la grande novità, come detto, era nel carburante: la Hemp Body Car era difatti alimentata dalla canapa distillata, il cui impatto inquinante era pari ad un clamoroso "valore zero". Henry Ford morì sei anni dopo e, nel 1955, la coltivazione della canapa venne proibita negli Usa. I re dell'acciaio e del petrolio ripresero il controllo delle operazioni lasciando che quest'idea "fumosa" venisse dimenticata.

A questo punto la domanda che viene naturale porsi è: perché solo ora, e per giunta timidamente, stanno rispuntando supposizioni, studi, progetti e dichiarazioni che Henry Ford nei primi ventenni del novecento aveva cercato di promuovere?

 La risposta può essere senz'altro riscontrata nel processo economico politico che ha portato il petrolio ad essere un combustibile dal grande "potere" finanziario, capace di non favorire la reale funzionalità di una tecnologia rispetto ad un'altra, ma appoggiando esclusivamente gli interessi e le strategie politiche.

Questi progetti risultarono sicuramente scomodi all'epoca, per via della crescita delle nazioni che potevano continuamente beneficiare di risorse petrolifere (gli stati medio orientali, ad esempio, si scoprirono grossi beneficiari di oro nero proprio in quegli anni). Oggi, con una crisi petrolifera sempre più evidente, con la crescita di un'educazione orientata alla salvaguardia ambientale e, soprattutto, con una volontà nell'abbassare sprechi e consumi, si potranno forse portare a termine le volontà del fondatore del marchio Ford.

La casa automobilistica dall'ovale blu sta dimostrando di essere una delle più motivate ad orientarsi a questo tipo di approccio, mettendo in commercio, ed è stata la prima in assoluto a farlo, una vettura alimentata a bioetanolo a basso contenuto di CO2. Sembrerebbe che, a distanza di quasi 70 anni, le previsioni del suo padre fondatore si stiano finalmente verificando.

Alessandro Ribaldi

 

 

fonti energetiche rinnovabili e all’attività dell’istituto eni Donegani, lsegnaliamo alcuni documenti sul tema reperibili sul sito www.eni.com:

- eni for development http://eni.com/it_IT/attachments/sostenibilita/eni-for-development-web.pdf (in particolare da pag. 28)

- eni tecnology report http://eni.com/it_IT/attachments/innovazione-tecnologia/impegno/Eni_Technology_Report_2009-2010_ITA.pdf (in particolare sezioni a pag: 2 e 15)

 

Ulteriori informazioni sono disponibili nella sezione Innovazione e Tecnologia del sito al seguente link: http://eni.com/it_IT/innovazione-tecnologia/innovazione-tecnologia.shtml

 

 

Ecofatto, la metamorfosi del riciclaggio

 

Renata Gabbi di Legambiente, spiega come dal riciclaggio di carta, plastica, acciaio si possano ottenere utensili, biciclette, elementi dell'arredo urbano e tanti altri oggetti d'uso quotidiano: "da ogni cosa nasce un'altra cosa", bisogna solo scegliere il contenitore giusto.
Servizio di Lidia Casti





Visita il sito: www.terrafutura.it
Visita il sito: www.legambiente.it

Per vedere il filmato clicca qui !

 

Riconosciuto il nesso eziologico
La Corte di Cassazione ha riconosciuto che l’eccessiva esposizione alle radiofrequenze emesse dai telefoni cellulari potrebbe contribuire all’insorgenza di tumori alla testa, se utilizzati per 5 – 6 ore al giorno per un numero elevato di anni (12 nel caso di specie). Un uso per lavoro del telefonino così prolungato può, quindi, dar luogo a malattia professionale non tabellata.

 

 

Calcolo e bilancio dei consumi energetici in azienda con Excel

Come effettuare il bilancio dei consumi energetici di un'impresa calcolando in Excel le spese da ridurre per ottimizzare la spesa di energia elettrica, combustibile per il riscaldamento e carburante per il parco veicoli.

 

 

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  Videoinforma :  www marcobava.it