Lu Signuri di li Fasci

La processione del Venerdì Santo

di Michele Di Prima

 

     Il Venerdì Santo a Pietraperzia è senza dubbio la più antica manifestazione di fede del Popolo Pietrino.

     La processione si compone di tre Fercoli: "Lu Signuri di li Fasci", l'"Urna" ed infine l'"Addolorata".

     Il Fercolo principale è una croce (vedi immagine) alta circa 9 metri, ancorata ad una base cubica detta Vara, alla quale vanno inserite due lunghe baiarde per il trasporto, ed ha come terminale in ordine, un cerchio di ferro al quale vengono legate le fasce, una sfera di legno e vetro detta "lu munnu" ed in alto l'antico miracoloso Crocefisso.

     Il Fercolo smontato viene conservato nella chiesa del Carmine, sede secolare della manifestazione e della Confraternita del Soccorso che da sempre cura tutti i riti della Settimana Santa a Pietraperzia.

     Poco prima delle ore 18 del Venerdì Santo, il Fercolo principale - la Croce - viene portato fuori dalla Chiesa e collocato in posizione orizzontale.

     Si procede al legamento delle fasce, ex voto di tela lunghe circa 30 metri e larghe circa 80 cm., di rpoprietà dei singoli fedeli.

     Le fasce si tramandano di padre in figlio, secondo una antichissima tradizione.

     Dopo aver proceduto alla fase del legamento delle fasce e dopo aver montato la Croce in tutte le sue parti, in ultimo viene posto il miracoloso Crocefisso che per tutto il pomeriggio è rimasto dentro la Chiesa per la venerazione dei fedeli e la benedizione delle "misuredde"

     Da questo momento un silenzio carico di tensione religiosa cala sulla piazza del Carmine. Si aspetta infatti il segnale di via per tirare le fasce e portare la Croce dalla posizione orizzontale a quella verticale.

     Una volta issata la Croce, il Fercolo viene caricato a spalla da circa 80 portatori ed ha inizio la Processione vera e propria.

     Precede il tutto la Confraternita di Maria SS del Soccorso, con le insigne della Confraternita ed i caratteristici costumi medioevali, segue il Fercolo principale, cioè la Croce con le fasce, ed infine l'Urna portata a spalla dai confrati in divisa e l'Addolorata portata dalle donne.

     Le tre vare sfilano per le vie cittadine, seguendo un itinerario storico. Ed è la dove una volta terminava il paese, in contrada S. Croce, che il Fercolo di Lu Signuri di li Fasci, inverte la marcia per il ritorno alla Chiesa del Carmine.

     Questa operazione viene eseguita a velocità, covendo il Fercolo girare sull'asse e dovendo dare il tempo ai portatori delle fasce di girare senza aggrovigliare le fasce stesse.

     Un secondo giro avviene davanti la chiesa madre. Le Fasce vengono spostate e sotto diesse passano l'Addolorata che rientra in Chiesa madre e l'Urna che ritorna nella Chiesa del Carmine.

     Arrivati al Carmine e tolte le baiarde (li trava) la Croce viene lentamente abbassata al grido di "pietà e misericordia Signuri", grido che durante il percorso è stato di accompagnamento alla processione stessa. Fra la commozione generale il Cristo ritorna in Chiesa.

    

 

 

     La processione rappresenta per i pietrini la più bella e sentita manifestazione di fede che si organizza durante l'anno ed a tale processione tutti sono legati da un profondo sentimento di Fede e Devozione.

     A centinaia sono i cittadini che ritornano in tale occasione per portare a spalla la lunga e pesantissima Croce, per attaccare la fascia o semplicemente per assistere a questo antichissiomo rito ricco di phatos.

     .Nessuna descrizione letteraria, tuttavia, o immagine fotografica sono in grado di dare l'idea dei sentimenti particolari che vive alla secolare manifestazione.