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Stefano Pompeo Gazzaniga, di origini borghesi, nato a Stradella nel 1767,
accrebbe il già vistoso e cospicuo patrimonio famigliare acquistando,
alla fine del 1700, la proprietà già dei Visconti
Scaramuzza, dai conti Barbiano di
Belgioioso. Il castello
di Cigognola fu conservato quale residenza di villeggiatura estiva
dai Gazzaniga. Nel 1831 il Gazzaniga, già ricco e potente, raggiunse l'apice
della soddisfazione personale con l'acquisto del decoro della nobiltà.
A partire dai primi anni dell'800, i Gazzaniga chiamarono ad amministrare
le proprie ricchezze Francesco Depretis, sotto il cui sprone, in Cigognola
si intensificò la produzione vitivinicola fino a farla diventare il cardine
principale dell'economia locale. Verso la metà del 1800 tutta la proprietà
passò nelle mani di Don Carlo Arnaboldi Gazzaniga, nipote di Stefano Pompeo,
che diede avvio ad un vasto programma di ristrutturazione delle numerose
ville e castelli che la famiglia deteneva. Il maniero di Cigognola subì
un radicale mutamento, in forza del gusto romantico predominante in quel
tempo e fu abbellito con l'erezione di una torre merlata che riprende
in modo inconfondibile la torre civica di Stradella. Inoltre cotti, stemmi,
finestre, pozzi, camini e mobilio seicentesco, resero il castello una
degna dimora di villeggiatura di un tanto degno signore. Carlo Arnaboldi
morì nel 1873, celibe e senza figli, lasciando quindi erede delle sue
proprietà il nipote Giuseppe Bernardo Arnaboldi Gazzaniga i cui discendenti
sono gli attuali proprietari del castello di Cigognola.
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