Chieri
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Visita a Chieri...

Io abito a Chieri una piccola cittadina di circa 33.000 abitanti, a 20 Km da Torino, ricca di memorie storiche e di pregevoli monumenti ....

 

  la sua storia

Le origini della citta’ di Chieri si potrebbero, forse, identificare con quei piccoli insediamenti di popolazioni liguri esistenti, probabilmente, in questo territorio prima dell’occupazione romana e ipotizzabili attraverso ritrovamenti (fondi di capanna e frammenti ceramici) anche se di datazione molto incerta.

L’occupazione romana del territorio avvenne verso la fine del II sec. a.C., ma fu solo nell’eta di Augusto e nel secolo successivo che Carreum Potentia, citata anche da Plinio nella sua Historia Naturalis (III, 49), crebbe e diede luogo ad un fiorente centro commerciale ed agricolo.

Segui’ un lungo periodo di crisi, dal IV al X sec., tormentato dalle invasioni barbariche e da un progressivo abbandono e degrado delle campagne.

Fu cosi’ che il fiorente centro romano si ridusse ad un semplice vilaggio: curtis Cari.

Chieri ricompare sulla scena storica nell’XI sec. ad opera di Landolfo, Vescovo di Torino, che l’incluse nei suoi possedimenti e ne fortifico’ il castello.

L’importanza di Chieri s’accrebbe nel corso dell’ XI sec. grazie anche allo svilupparsi di una borghesia che diede alla citta’ una notevole spinta economica ed una forza politica volta ad ottenere l’autonomia ma che costo’ ai chieresi l’ira di Federico I, il quale, nel 1155, incluse Chieri nelle citta’ ribelli e la diede alle fiamme. L’influenza della citta’, pero’, si allargo’ tanto che il territorio del Comune di Chieri giunse ad estendersi dall’attuale Pino Torinese ai confini di Poirino, da Villastellone fin quasi a Castelnuovo Don Bosco (comune a 25 Km. dalla citta’ di Asti): i signorotti dei vari luoghi giuravano fedelta’ al Comune e questi ne garantiva la protezione.

E’ questo il tempo della sua maggior forza militare, influenza politica, ricchezza economica, dovute ai tributi, ai commerci, all’artigianato, all’intenso sfruttamento della terra, suddivisa in modo cosi’ capillare da toccarne un piccolo appezzamento quasi ad ogni famiglia. Queste favorevoli condizioni consentirono a Chieri di sottrarsi alla Signoria dei Vescovi di Torino, scambiandola con la sudditanza, diretta, piu’ teorica che reale, verso il lontano Imperatore: Federico II che lo dichiaro’ direttamente dipendente dalla Camera Imperiale nel 1238, data che segna l’effettivo inizio dell’indipendenza comunale. Dopo alterne vicende, legate a minacce esterne ed a lotte interne al comune, Chieri fu infine costretta a consegnare la propria indipendenza ai Savoia nel 1347 per divenire un Comune vassallo.

Con i suoi poco piu’ di 6.500 abitanti gia’ sin dal 1337, Chieri e’ piu’ grande e popolata di Torino e tale restera’ sino alla fine del ‘500, allorche’ i due centri si pareggeranno.

Nel 1616 Chieri contava 9672 abitanti ed un migliaio in piu’ solo quattro anni dopo, ma la tremenda pestilenza del 1630 che uccise quasi la meta’ della popolazione, segno’ l’inizio del declino economico della citta’.

Nel ‘700 Chieri inizio’ la sua risalita’economica costruendo la sua struttura commerciale sulla tessitura e sulla orticultura.

Molti monumenti furono eretti in questo periodo e nell’800 e ‘900 la citta’ ebbe un notevole sviluppo raggiungendo gli attuali 30.000 abitanti, pur conservando, negli antichi monumenti, il suo fascino di comune medievale.