CALAMONACI


Fra il verde degli ulivi, adagiato su un dolce pianoro, a circa 307 m. sul livello del mare, sorge Calamonaci. Nella storia le prime tracce di questo nome le troviamo nel 1287, ma il paese esistette molto tempo prima di quando ci ricorda la storia. Almeno dall'ottavo al decimo secolo si é certi che lo abbiano abitato i saraceni, e ciò da varie sepolture saracene che si sono scoperte in contrada "Cozzu di lu Medicu". Lo stesso nome Calamonaci é di provenienza araba, Kalat at Munach, Fortezza di fermata o di sosta, stazione di fermata dove si rilevano i cavalli. Una sorgente di acqua potabile in contrada "Canale", appena fuori dal centro abitato, rafforza oggi l'opinione antica del nome e del luogo di sosta del borgo. Il 1287 é la data in cui re Giacomo d'Aragona cedette il feudo a Berengario De Villagurt. Il paese per oltre due secoli e mezzo rimase sempre un casale, passando dalle mani di diversi feudatari. Soltanto il 6 febbraio del 1574 Antonio De Termini ebbe dal viceré la facoltà di fondare e popolare il feudo di Calamonaci. Il figlio di Antonio, Giovanni Vincenzo Termini Ferreri fu l'ultimo di questa casa, perché la baronia oberata dai debiti fu venduta nel 1599 a Vespasiano da Spucches. Nel 1829 la baronia di Calamonaci venne divisa tra i molti creditori. Ebbe fine in questo modo la Signoria che era durata ben 6 secoli.

SAN VINCENZO FERRERI

Prima settimana di Agosto
Musica, luci, colori, suoni e... divertimento assicurato. Sono questi gli ingredienti che caratterizzano la festa del Santo Patrono del paese. Basti solo vedere come la prima settimana di agosto Calamonaci si riempia di migliaia di persone appositamente arrivate per vedere la festa, e a ragione!
Ricca di folklore e di autentica religiosità, questa manifestazione annuale é meglio conosciuta come la festività della "guerra santa" tra due opposte fazioni, "sammichilara" e "sangiuvannara" (rispettivamente seguaci di San Michele e San Giovanni), che nei giorni di venerdì e domenica danno luogo alle ormai famose "rigattiate". Queste ultime molto spettacolari proprio per la bellezza delle "vare" addobbate con fiori e alloro, per la vivacità con le quali si accompagnano (correndo) le stesse vare, ma soprattutto per i fuochi d'artificio con i quali si aprono e si chiudono le rigattiate.
A coloro che stanno leggendo e per la prima volta sentono parlare di questa festa, vogliamo dire che non si tratta della solita festa paesana, ma al contrario di un avvenimento che richiama ogni anno migliaia e migliaia di persone dalla provincia e da fuori provincia che arrivano per vedere la straordinaria illuminazione del paese (sempre diversa e sempre più bella), per ascoltare il sabato sera il cantante o il gruppo musicale famoso, per osservare lo splendido spettacolo pirotecnico della domenica sera.

ECONOMIA

L'agricoltura é il settore trainante dell'economia calamonacese, ciò permette un certo benessere e tranquillità a tutti gli abitanti del paese. Prodotti come olio, mandorle, vino e agrumi hanno infatti fatto passi da gigante, contribuendo alla trasformazione del territorio urbano ed extraurbano. L'olivo é la prima coltura in ordine di importanza. Parlare delle olive di Calamonaci equivale a parlare di qualcosa di dolce e di saporito. Da esse, infatti, si ottiene un olio extra vergine di straordinaria qualità, dal profumo ricco ed estremamente fruttato, dal sapore pieno, aromatico e molto persistente, che risulta ideale per insalate e verdure crude ed il condimento ottimo per ogni pietanza. L'oleificio di Gaspare Sarullo che si occupa della distribuzione di quest'olio con la spremitura a freddo rende ancora più prelibato questo prodotto. Anche le mandorle vantano una produzione eccezionale. Da moltissimi anni commercianti, pasticcieri e amatori acquistano direttamente dagli agricoltori. La vite é coltivata con sistemi tradizionali, come l'alberello e la controspalliera. In contrada Canale si possono trovare rigogliosi agrumeti e grazie alla laboriosità degli agricoltori locali si gustano arance succose, mandarini, mandaranci e limoni. Dai pastori si acquistano ottimi formaggi e ricotta, nel periodo pasquale e natalizio si possono, inoltre, comprare prelibati agnelli.

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