SANT'ANGELO MUXARO

Antico è l'inizio della storia di Sant'Angelo. Molte fonti storiche, infatti, ci tramandano l'esistenza della città di Kamikos fin dal XIII secolo prima di Cristo, quando la Sicilia occidentale era abitata dai Sicani. La storia di Sant'Angelo-Kamikos ha un lungo periodo di mancanza di testimonianze, che va dal secolo XIII al V quando la Sicilia si ellenizzò. Reperti numismatici confermano che oltre con i Greci, Kamikos venne a contatto anche con la civiltà punica. I Romani nel 258 a.C. espugnarono Kamikos che così perdeva la sua millenaria indipendenza. Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, la guerra greco-gotica portò in Sicilia le armate di Bisanzio. I Bizantini abitarono queste terre e la loro presenza a Kamikos è testimoniata da reperti di quell'epoca ritrovati a Monte Castello, sito di Kamikos. Il nome di questa città é destinato a scomparire con l'arrivo degli Arabi. Nel sec. IX una tribù di Berberi, al seguito degli invasori, ribattezzò Mushar la collina di Kamikos per la sua somiglianza con la collina del Nord Africa dalla quale proveniva e da allora il paese si arabizzò anche nella denominazione. I Saraceni che vissero in queste terre profanarono anche la necropoli sicana usando la tomba più grande per seppellirvi un loro capo, tanto che da allora la tomba viene detta "del Principe". La denominazione araba della città durò fino a quasi tutto l'XI secolo quando Ruggero il Normanno, conquista l'isola in nome della Chiesa. Nel 1130 la Sicilia diventa Regno sotto Ruggero II e Mushar, come l'Isola, vede Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi e Spagnoli. Sotto il Regno degli Svevi giunse a Mushar il frate Angelo Carmelitano, nato nel 1180. Il frate convertì gran parte della gente e in seguito darà nome al paese a cui si aggiunse il toponimo di origine araba. Nel sec. XV la collina di Mushar comincia a essere instabile e gli abitanti, per paura delle frane, si trasferiscono sul colle vicino e il nome Mushar viene storpiato in Mussaro. Secondo alcune tesi il colle era già popolato prima che gli immigrati albanesi vi si trasferissero verso il 1479. Unica testimonianza dei legami storici coi greco-albanesi é una statua lignea rappresentante la Madonna della Itria nella chiesa del Carmelo.

ARCHEOLOGIA

Il paese è uno dei centri pre- e protostorici (tra l'età del Ferro e del Bronzo) più importanti della Sicilia. Troviamo villaggi preistorici risalenti ad almeno 4000 anni prima di Cristo. Durante una campagna di scavi, nel settembre del 1972 sono stati rinvenuti fondali di capanne di popolazioni indigene neolitiche, nonchè vasi ed oggetti vari di utensileria in pietra levigata e scheggiata. L'interesse per il sito comincia quando un contadino trova, mentre ara, un anello-sigillo d'oro massiccio di 45,9 grammi a costone ellittico, raffigurante una mucca che allatta un vitellino. Grazie allo studioso P. Orsi che inizia gli scavi, nel maggio 1931 viene alla luce l'imponente necropoli protostorica dell'età del Tardo Bronzo indigeno (sec.X - V a. C.) di una potente tribù sicula o sicana. Le tombe sono monumentali, la più grande "Grotta di Sant'Angelo" o "Tomba del Principe" ha il diametro di circa m. 8,8 e l'altezza di m. 3,5. E'una sepoltura a due camere scavata nella roccia, costituita da un grande ambiente circolare comunicante con una camera sepolcrale che attesta il carattere dinastico della necropoli. Le tombe per la loro caratteristica forma a tholos, semisferiche, richiamano la tradizione egeo-micenea. I ricchi corredi funerari, per la loro fattura, hanno dato nome alla cultura pre- e protostorica detta proprio di Sant'Angelo Muxaro. Un'abbondante e varia ceramica costituita da vasetti con incisioni di motivi geometrici o cerchietti concentrici, da askoi e da coppe di grandi dimensioni. Caratteristiche sono le brocche ovoidali con grande bocca trilobata, ceramica monocroma rossa. Altre ceramiche dipinte ci rimandano a prototipi rodio-corinzi e alla ceramica geometrica greca. Gli ori di grande interesse di età micenea sono una patera e due bellissimi anelli-sigillo. Oltre il primo anello se ne è scoperto un altro più pesante (g. 54,8) di oro massiccio. Gli anelli sono conservati nel museo di Siracusa, la "Patera" che raffigura una processione di tori, si trova invece al British Museum di Londra. Copia degli anelli e della Patera sono esposte nel museo "San Nicola" di Agrigento (sala n° 2). In contrada "Costa di Fico" si può ammirare la necropoli (tipo Pantalica) "Grotticelle" costituita da una serie di tombe ad alveare o a forno di notevole impatto visivo. I numerosi reperti archeologici ed i riferimenti storici di Erodoto e di altri hanno spinto gli studiosi a identificare Sant'Angelo Muxaro con l'antica Kamicos ( sec. XIII a.C.) città fortezza costruita da Dedalo per il re sicano Kokalos.

NATURA E SPELEOLOGIA

Il paese è situato all'interno di un territorio aspro e suggestivo in cima a un colle a m.335 s. l. m.,che si eleva isolato a sinistra del fiume Platani,dominante la media valle del fiume. L'acqua del fiume che nasce sul monte Cammarata è salmastra dato che attraversa lo altipiano solfifero ricco di salgemma. Qui la flora presente è molto varia, ricca di arbusti e di erbacee quali il cappero spinoso, il Sedum rupestre, la ferla, l'Euphorbia Dendroides e l'agave. Oltre alle erbacee descritte, crescono spontaneamente molti aromi quali il timo capitato, l'alloro, il rosmarino e gli asparagi. Il paese oggi conosce un momento particolarmente propizio per la conservazione e la rivalutazione del suo territorio fatto di risorse paesaggistiche e naturali. Passeggiando per il territorio si possono osservare conigli, lepri, volpi, istrici e ricci. Anche il bird-watching permette di ammirare volatili quali il germano reale, la tortora, il merlo, la quaglia ed altre specie. Questo è sicuramente il modo più nuovo e intelligente di fare turismo nel rispetto della natura e della cultura. Ciò che rende interessanti le escursioni, anche da un punto di vista speleologico, sono le suggestive grotte naturali come la "Grotta dell'Acqua" posta nel Vallone del Ponte a circa 3 km a sud-ovest dall'abitato. A questa grotta si accede seguendo un sentiero in mezzo ad una natura lussureggiante. Continuando l'escursione della grotta ci si trova improvvisamente di fronte a un laghetto profondo circa m.1 ,5 e per accedere ad un'altra stanza della cavità è necessario l'ausilio di un canotto. L'impatto visivo è molto suggestivo e per la suprema bellezzza di queste grotte la Pro-loco ha affidato al Club Alpino d'Italia di Palermo il censimento e il rilevamento delle cavità naturali che sono presenti nel territorio nonchè il servizio di accompagnamento speleologico.

CULTURA E TRADIZIONi

Stradine selciate di pietra, case piccole, cortili fioriti tra le mura, centro di grande richiamo turistico Sant'Angelo Muxaro conserva intatte le sue tradizioni. Il 6 gennaio, giorno dell'epifania, si celebra "la sagra della ricotta". La festa si prefigge da un lato la valorizzazione di un prodotto locale tipico, dall'altro il recupero di alcune significative tradizioni natalizie. Agli occhi del visitatore nella piazza del paese, addobbata con luci colorate e stelle di Natale, appare uno spettacolo meraviglioso. In piazza vengono allestiti i cosiddetti " guasteddi", pentole rudimentali nelle quali viene messo a bollire il latte, da cui si ricaveranno la ricotta e i formaggi. Nei circa 10 punti di distribuzione,chiunque lo voglia può avere libero e gratuito accesso per gustare ancora calda e fumante la ricotta. Uno spuntino prelibato è quello fatto con dei panini, detti "muffuletti", nel cui interno viene inserita la ricotta. In questo clima pastorale idilliaco si svolge la parata di cavalli bardati per le vie del centro. Nel pomeriggio due pastori recitano e a chiusura delle recite danno vita ad una lite che si chiude con il lancio della ricotta. La sagra si chiude con la rappresentazione della morte di Erode. Sempre a gennaio, giorno 17, si festeggia Sant'Antonio Abate Il pomeriggio è dedicato ai piccoli e anche ai grandi che vogliono divertirsi: vi sono infatti vari giochi nei quali cimentarsi: il gioco della cuccagna, il gioco della padella, quello del valzer, la corsa coi sacchi, etc. Tra le feste citiamo anche quella di San Giuseppe, il 19 marzo, dove si possono osservare i "canestri",ceste cilindriche alte circa un metro, sulla cui base superiore si innesta una forma di cono rovesciato. Caratteristica è la rappresentazione dei Santi. La rappresentazione, infatti, costituisce il coronamento di tutta la festa e insieme serve per rendere visibile e comprensibile l'intimo significato. Ampio spazio merita, poi l 'estate santangelese. Ricca di spettacoli e di folklore porta il turista a soggiornare il più a lungo possibile in questi luoghi fantastici. Il periodo estivo è un susseguirsi di emozioni e di divertimento: vale per tutti l'opera dei pupi, lo spettacolo di star di fama internazionale, le escursioni guidate alle grotte, le grigliate serali nella piazza del paese dove ogni visitatore è il benvenuto. In definitiva Sant'Angelo Muxaro dona tutto l'amore della sua terra.

NOTIZIE UTILI

Per potere effettuare le passeggiate nel territorio di Sant'Angelo Muxaro e per visitare le grotte, la Pro-loco ha affidato il servizio di accompagnamento speleologico, tramite personale specializzato, al Club Alpino d'Italia di Palermo.
Quest'ultimo, per la bellezza dei luoghi, ha ritenuto opportuno istituire una sezione staccata proprio in loco.
La "Grutta Ciauli" (Grotta dei Corvi) e la "Grotta dell'Acqua" possono essere visitate nei giorni di mercoledì e di domenica dalle ore 8,00 alle 16,00 facendone richiesta al locale ufficio del turismo almeno due giorni prima.

Ufficio informazioni turistiche
: tel 0922919506

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