MONTALLEGRO


MUSEO ETNOANTROPOLOGICO "della Civiltà' Contadina"

PIAZZA Bevaio presso scuola media
TEL. 0922847092
ORARIO DI APERTURA
 da lunedì a sabato : 09,00 -14,00;
 lun, mer e ven : 09,00 - 17,00
INGRESSO GRATUITO
preavvisare

 SALE
 1) Mondo contadino; 2) Ambiente casalingo; 3) Vita artigiana

Inaugurato nel 1991, il Museo è stato realizzato presso la scuola media statale "G. Palumbo" per volontà degli insegnanti.
Gli oggetti esposti sono stati donati per la maggior parte dai familiari degli alunni e dagli abitanti del paese.
Il museo contiene circa 1400 reperti e si articola in tre sezioni principali: "ambiente casalingo", "mondo contadino" e "attività artigiana".
Ben ricostruito è l'ambiente domestico dove si può osservare il letto, realizzato con cavalletti in ferro, tavole in legno e materasso imbottito di fibra vegetale. La culla in ferro battuto è posta accanto al letto. Nella parete si possono osservare le immagini sacre, l'acquasantiera e le foto di famiglia. Spicca poi la classica cassapanca dove un tempo si conservava la biancheria.
Di fronte alla camera da letto troviamo la cucina con tutto l'arredamento: tegami di creta, piattaia in legno e "sbriga" per impastare la farina e la madia fanno bella mostra sul piano inferiore della cucina. Nella parte superiore invece si possono ammirare i "vasceddi", contenitori per scolare la ricotta e il formaggio, cucchiai di legno e tappabottiglie.
Non mancano diverse macchine da cucire di fine secolo, una credenza con le rosoliere, gli aghi per fare la calza e alcuni esempi di macramè. Molto interessanti sono anche i ferri da stiro che sono collocati secondo la loro evoluzione.
Vari sono gli oggetti che riguardano il mondo contadino, alcuni sono anche forniti di una scheda didattica che spiega cronologicamente la loro evoluzione, come nel caso dello aratro, di cui si possono ammirare due esemplari in legno e altri in ferro. Tra gli attrezzi si possono osservare la "frasca", utilizzata per compattare il terreno dopo l'aratura, vari modelli di falci, il ditale di canna utilizzato dai contadini per proteggere le dita dal taglio della falce durante la mietitura.
Risultano caratteristici poi, gli ambienti del calzolaio, col suo banchetto e le forme di legno, del pastaio e della filatrice di lana.
Visitando il museo ci si può sentire immersi e partecipi in un mondo che fa parte dei nostri avi e della nostra cultura e per questo è da considerare come qualcosa a cui rivolgersi per ritrovare le proprie radici storiche.
E ci si sente più immersi e partecipi in questo mondo che ormai è lontano dal nostro mondo attuale facendosi guidare, a richiesta e gratuitamente, da nastri che spiegano quello che vediamo non solo in lingua italiana, ma anche nelle lingue inglese, francese e tedesca.

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