TEL. 0925 993044 -86247 ORARIO DI APERTURA: tutti i giorni: 10,30 - 13,30 e 16,00 - 19,30 INGRESSO GRATUITO |
Il Museo sorge ai piedi del monte
San Calogero, in un giardino pieno di mandorli e ulivi. Qui visse
Filippo Bentivegna, colui che perse ogni contatto col mondo esterno
e che, isolato tra gli ulivi mediterranei e i fichi d'india, scolpì
migliaia di teste. Le teste
sono catalogate secondo una successione logica e secondo una importanza
dettata dai fatti e dagli avvenimenti della sua vita. Ogni testa
racconta il suo dramma di uomo dalle disagiate condizioni economiche,
ma, soprattutto, racconta la delusione d'amore per una ragazza
conosciuta durante la sua permanenza negli USA. Tra le teste si
possono ammirare quelle di coloro che Bentivegna chiamava amici,
eroi popolari del ciclo della Chanson de Roland, Garibaldi, Vittorio
Emanuele e Napoleone. Molto interessanti sono poi le sculture
su alberi come i totem indiani (probabilmente lo scultore li vide
in America) e un gruppo di teste terminanti con una specie di
fallo che Bentivegna chiamava "La chiave dell'incanto".
Sebbene nessuna delle sue opere fu venduta alcune si trovano in
Francia, Belgio, Australia ed altre sono custodite nel museo dell'Art
brut di Losanna.