PercFest Memorial Naco
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In memoria di Giuseppe Naco Bonaccorso

EtnicNaco

Brasile e Cuba sono i luoghi di riferimento per ogni percussionista: Naco non sfugge certo alla regola, ma parte da un approccio più musicale che strumentale. Conosce i grandi percussionisti, ma ama soprattutto la musica di Joao Gilberto e Milton Nascimento.
"Joao Gilberto - spiega - è un chitarrista brasiliano con un equilibrio sonoro formidabile, finalizzato esclusivamente alla musica senza concessioni a nient'altro. Mi affascina il gusto particolare che mette nell'indipendenza fra la chitarra usata come base e la voce che canta tutta spostata rispetto alla ritmica, con poche variazioni ma molto ricercate".

Per le percussioni fa riferimento a due grandi maestri. Nana Vasconcelos e Mino Cinelu. "Amo anche Airto Moreira, ma alcuni suoi ultimi lavori mi hanno un po' deluso. Airto è un grande che ha lasciato il segno - incalza - ma lascia sconcertati per la povertà espressiva di alcune sue esibizioni".

Naco Sul versante cubano sono evidenti le influenze lasciate dal pop e dal rock latino di Santana e dei suoi maestri percussionisti Armando Peraza e Mongo Santamaria. E spiega così i suoi studi: "Pur essendo autodidatta conosco abbastanza bene le tecniche cubane e brasiliane ed ho suonato senza problemi assieme a musicisti sudamericani. Dal punto di vista scolastico ho qualche pecca, non sono un musicista etnico".
Per oltre dieci anni Naco si esibisce con "Outro lado", un trio di musica brasiliana con Beppe Fornaroli alla chitarra e Barbara Casini alla voce ed alle percussioni. Il trio Outro lado ha anche realizzato un disco e ha collaborato in un lavoro di Luigi Bonafede.

La naturale sintesi di tutte queste esperienze latine e jazz si è concretizzata in un compact disc.
Naco, questo è il titolo dell'album, è un lavoro dedicato alle radici del suo suono, che suggella l'incontro delle differenti culture musicali, dagli indios dell'Amazzonia a Cuba, alla Tasmania e - ovviamente - all'Italia.
Nel suo album il percussionista di Imperia suona quasi tutti gli strumenti, facendosi accompagnare occasionalmente da musicisti di rilievo: Demo Morselli e David Boato alla tromba, Tino Tracanna al sassofono, Riccardo Luppi ai flauti, Salvatore e Luigi Bonafede al piano.
"Naco" è un album di world music, ma anche un omaggio alle origini musicali dell'autore, un atto di amore nei confronti di chi ha dato tanto alla musica ed alle percussioni.

Spesso i suoi brani nascono partendo da un pattern percussivo, su cui disegna la melodia ed improvvisa i suoni ed il canto, una tecnica che può usare anche dal vivo grazie ad una straordinaria indipendenza "a cinque", fra mani, piedi e voce. Ne è un esempio "Volando con Milton", brano in cui, su un tappeto eseguito da un tamburo bodhran irlandese si innestano prima uno slit drum, poi alcuni colori ed infine una chitarra accordata aperta e la voce.

Ma Naco non è solo musica latina. La sua originalità si è vista anche nel duo "elettrico" con Christian Meyer, batterista di Elio e le storie tese. Il duo suonava live strumenti acustici e percussioni triggerate, creando una sonorità completa di armonie in cui la batteria triggerata è in grado di formare melodie, mettendo, ad esempio, timbriche da basso sulla cassa e sui tom. "Il risultato finale - spiega Naco - è il suono di un bassista sobrio, con un batterista di gusto, un tastierista parco e, naturalmente, un percussionista".




Naco Naco in una foto di Christian Meyer