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Angola

 

POPOLAZIONE: 12.092.000

SUPERFICIE: 1.246.700 kmq

RELIGIONE: Cattolici: 65%, Protestanti: 20%, Animisti: 10%

NUMERO CATTOLICI: 6.818.000

 

Lo Stato ha proclamato la libertà di religione e la separazione completa tra Stato e Chiesa. Compatibilmente con l'ordine pubblico e l'interesse nazionale, è ammessa l'attività di tutte le religioni, anche se un decreto del 1995, ancora in vigore, proibisce ogni manifestazione di culto al di fuori dei luoghi autorizzati.

 

     Dopo la caduta del regime socialcomunista, lo Stato ha restituito buona parte dei beni ecclesiastici confiscati, ma rimangono frequenti, secondo il dossier 1999 di Aide à l'Eglise en détresse, gli scontri tra le autorità e la Chiesa cattolica.

 

     Quest'ultima è impegnata in uno sforzo di pacificazione per risolvere il conflitto armato che contrappone il partito di governo, l'Mpla, e l'ala militare dell'Unita (Unione nazionale per l'indipendenza totale dell'Angola) di Jonas Savimbi, soprattutto nei territori settentrionali del Paese.

 

     A causa della guerra, inoltre, missioni e chiese sono spesso oggetto di saccheggi e assalti che mettono in pericolo sacerdoti, religiosi, seminaristi e catechisti. Nella notte tra il 4 e il 5 gennaio 1999 - riferisce "Eglise dans le monde" del 2° trimestre 1999 - un gruppo armato ha attaccato una missione a Catchiungo, a circa 50 km da Huambo.

 

Nel corso dell'azione militare sono stati uccisi don Albino Saluhaku e i suoi collaboratori laici Agostino Samalina e Bastiao Kakundongo, mentre sono state rapite due suore angolane dell'ordine di Santa Teresa del Bambin Gesù, Natalia Viti e Domingas Galsina. Le due religiose sono poi riuscite a fuggire.

     Il giorno successivo nella stessa diocesi di Huambo, sarebbero stati uccisi altri due catechisti e un sacerdote.

Mons. Francisco da Mata Mourisco, vescovo cappuccino di Uije, nel sud della provincia di Malange ha dichiarato alla stessa fonte di non essere più in grado di comunicare con circa metà della propria diocesi e in particolare con le missioni nella zona occupata dall'Unita.

 

 

     "Mondo e Missione" di giugno-luglio 1999 informa che il governo ha chiamato alle armi tutti i giovani nati tra il 1978 e il 1980, senza eccezione per i seminaristi, applicando alla lettera la legge per la prima volta e pregiudicando così lo svolgimento delle ordinazioni sacerdotali.

 

     Il 25 ottobre 1999 l'agenzia "Misna" ha reso noto che è sano e salvo il missionario portoghese spiritano padre Alfonso Moreira, parroco di Bailundo, rimasto isolato insieme ad alcune suore nella città durante un'occupazione dell'Unita.