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Gentile Presidente della Repubblica,

Gentile Presidente del Consiglio,

Gentile Ministro della Pubblica Istruzione,

 

Sono un docente di Religione ed é mio dovere sintetizzarLe i verbali delle 15 classi dell’ITC “Tommaso Fiore”.

Infatti, dopo la trattazione dell’unità didattica sull’aborto, i miei alunni per responsabilità civile hanno voluto farLe alcune proposte, nel presentare le stesse si é considerata una formula che prevedesse la unanimità dei consensi.

Per questo non sono a chiederLe l’abolizione dell’aborto, che rivedrebbe il fenomeno degli aborti clandestini, ma in positivo ad assumere chiari impegni a favore della vita.

I dati in nostro possesso, dicono che ogni dieci bimbi che nascono tre vengono abortiti e che circa 150.000 sono gli aborti in un anno, e che comunque tra 50 anni il popolo italiano sarà in estinzione considerato il rapporto tra natalità e mortalità.

 

AZIONI A FAVORE DELLA VITA IN COERENZA CON IL SUO PROGRAMMA POLITICO:

 

1.  Lavorare per una cultura antiaborzionista, infatti le ultime ricerche scientifiche dimostrano che l’aborto é sempre un crimine, pertanto i cittadini andrebbero tutelati anche nel seno della madre.

2.  Spot pubblicitari per dissuadere dall’aborto e per informare sulle nuove possibilità a tutela della vita che il Governo assumerà.

3.  Nel caso di una ragazza madre, o di una donna in difficoltà economiche vi sia un assegno mensile di 500 Euro fino al terzo anno di vita del bambino. (da questa proposta si dissocia la maggioranza della 3° C, perché ritiene impossibile la copertura finanziaria e perché teme un aumento delle tasse).

4.  L’intervento dell’aborto non sia gratuito, e cioè a spese dei contribuenti che sono obiettori, ma sia a carico dell’individuo. Sappiamo di donne che usano l’aborto come una normale tecnica contraccettiva.

5.  Attualmente i consultori sono dei facilitatori della morte, mentre sono sorti con lo scopo di difendere la vita.

6.  La fondazione di un istituto governativo o ministero dell’infanzia che coordini il lavoro dei consultori.

7.  Lo status giuridico di cittadino italiano per il concepito, come titolare di diritti inalienabili.

8.  Gli abortiti abbiano una individuale e decorosa sepoltura e nessun prodotto umano possa essere carpito dall’industria della cosmetica.

9.  Che l’istituto della adozione sia aggiornato e rappresentato nei consultori, affinchè la mamma sia rassicurata sul futuro del suo bambino, che le mamme in difficoltà economica che scelgono di poter dare in adozione siano aiutate moralmente ed economicamente.

10.        Aumentare gli assegni familiari per i redditi più bassi e per le famiglie monoreddito.

 

PURTROPPO, NEL DIBATTITO CHE SI é SVOLTO NELLE CLASSI é EMERSO COME LA PIAGA DELL’ABORTO SIA INDICE DI UN MALESSERE SOCIALE ASSAI Più PROFONDO DELLE SOLE MOTIVAZIONI ECONOMICHE O DI ATTEGGIAMENTI CHE SOLO SUPERFICIALMENTE POSSONO GIUDICARSI EGOISTICI.

     A TAL FINE é STATO RISCONTRATO:

 

1.  La nostra società é troppo complessa e burocratizzata e i cittadini sono troppo stressati per avere le energie necessarie a crescere figli.

2.  Attraverso una legge sulla mobilità, due lavoratori, secondo il loro reciproco interesse, devono poter chiedere l’avvicinamento al domicilio scambiandosi rispettivamente il posto di lavoro.

3.  Per abbattere la disoccupazione, sia inconciliabile il doppio lavoro, quando uno è impiegato nella Pubblica amministrazione.

4.  Nel costo del carburante, a livello europeo, siano incluse tutte le tasse o i tributi che si devono pagare per l’autovettura, l’automobilista disponga di un bonus per recarsi dalla Assicurazione di suo gradimento.

5.  Tutte le imposte siano prelevate con tassazione diretta sulle merci scambiate, e così sia scongiurato lo stress sulla contabilità e sull’apparato fiscale.

6.  L’ufficio del lavoro porti la contabilità per gli oneri assicurativi e previdenziali, in favore del lavoratore dipendente e in favore dell’impresa con meno di sette operai annuali e di quindici stagionali.

7.  Siano chiusi i locali notturni, oltre una certa ora, e siano abolite la pornografia e i film dell’orrore che nuocciono gravemente ed oggettivamente alla salute dei cittadini, affinchè non siano generati maniaci, mostri, ecc…, e affinchè siano più umane, naturali e biologiche le nostre relazioni e i nostri stili di vita.

8.  Oggi, abbiamo paura di far scendere i bambini a giocare in strada, e prioritario il problema della sicurezza. Istituire il comitato della sicurezza per il controllo del territorio e dallo stesso eleggere il poliziotto di quartiere.

9.  Eliminare le condizioni inaccettabili dal punto di vista etico e che minano l’equilibrio mentale dei nostri cittadini e in particolare dei nostri ragazzi: volgarità, pornografia, orrido, demoniaco, magia, spiritismo, ecc…, la democrazia non é libertà per perseguire il male.

10.                    Poche, chiare e stabili leggi per tutti. La legislazione va semplificata e vanno dati più poteri di autonomia ai giudici di pace che devono recarsi nel luogo di lavoro anche di pomeriggio e a sorteggio.

 

Il bene etico, non deve essere relegato nella coscienza individuale, ma divenire prima un progetto culturale e poi un chiaro programma politico. Sappiamo che ci vuole coraggio e sofferenza per iniziare una rivoluzione, per ribellarci a questo relativismo che ci soffoca e per fondare laidamente uno stato etico, ma abbiamo la certezza che é l’unica strada percorribile per liberare il popolo italiano dalla corruzione.

 

La lotta contro l’aborto é la lotta per la vita, ma non c’é vita senza qualità della vita.

 

Gentilissimo Presidente,

siamo gli alunni della 2°A e Le chiediamo un’opportuna politica sulla vita, ma perché questo possa realizzarsi occorre andare alla radice dei mali della nostra società. Questa radice per noi si trova nella questione etica, che la ideologia comunista, il capitalismo egoista, in questi anni hanno sperperato il patrimonio morale e ideale del nostro popolo e di quei valori che sono stati fondamento della nostra storia repubblicana. Sappiamo che quello che é stato distrutto in questi decenni, non può essere costruito rapidamente.

 

Ogni progetto politico che voglia il vero bene dei cittadini e che voglia fondare le basi per un affermato consenso di maggioranza, deve lottare contro la cultura del nulla e dell’egoismo: il relativismo.

Per contrastare il relativismo occorre un progetto metafisico (valori spirituali, laici e universali).

 

Contrariamente i giovani continueranno ad essere confusi e superficiali, la noia li getterà nelle braccia della droga e della devianza. Senza metafisica solo in teoria ci potremo convincere di avere una democrazia autentica, di fatto invece, oggi, sono assai facilitati i ladri i corrotti e i corruttori.

Urge, quindi, un progetto culturale, che porti dalla sfera individuale a quella oggettiva la dimensione etica.

Vedi http://scarola.interfree.it

     Http://spazioweb.inwind.it/metafisica

    Larinz2@libero.it