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006-99 - Terrorismo anti-sette: un'analisi e la sua sgradevole conferma
Chicago, 6-08-1999. Nel quadro di un progetto di ricerca sui
movimenti anti-sette e Internet, guidato da studiosi americani e canadesi, il 5
agosto 1999 il professor Massimo Introvigne - direttore del CESNUR,
il Centro Studi sulle Nuove Religioni - ha
presentato al congresso annuale della Association for Sociology of Religion, a
Chicago, una relazione sul tema "So Many Evil Things": Anti-Cult
Terrorism via the Internet, versione preliminare,
diffusa
sul sito Internet del CESNUR <www.cesnur.org>,
del
capitolo che sarà pubblicato nel volume che darà conto della ricerca.
Sulla base della letteratura sociologica e criminologica esistente
in tema di Internet, Usenet, terrorismo e information warfare, l'autore
distingue dalle normali - anche se polemiche - attività del movimento
anti-sette il vero e proprio "terrorismo anti-sette via Internet",
caratterizzato da attacchi personali sistematici, da pubblicazione di
"liste nere" di "settari" o di "amici delle
sette", da estreme teorie del complotto e da strategie di demonizzazione
dell'avversario.
Esamina quindi alcuni siti tipici del "terrorismo
anti-sette", e dà conto brevemente di una ricerca condotta su Usenet.
Conclude ritornando sul problema, notato da
molti studiosi di Internet, secondo cui Internet pone il problema della
ricostruzione di una gerarchia delle fonti.
Mentre in tema di carta stampata la
maggioranza dei lettori sa distinguere fra un quotidiano autorevole e un
giornale scandalistico, la frase magica "L'ho letto in Internet"
spesso rivela l'incapacità di costruire una gerarchia di quanto appare sul Web,
a sua volta diversissimo per provenienza, per autorevolezza e per affidabilità.
Altri
autori invitano peraltro a non disperare a non paragonare troppo facilmente
Internet alla televisione; il paragone giusto sarebbe quello con la radio,
all'origine caratterizzata da migliaia di stazioni indipendenti e tali da porre
lo stesso problema di ricostruzione di una gerarchia delle fonti, problema alla
fine in qualche modo risolto.
Come immediato risultato dell'intervento,
il 6 agosto l'avvocato Mike Homer, completamente estraneo all'intervento stesso
ma legale americano del CESNUR, ha ricevuto per via telefonica una minaccia di
attentato dinamitardo.
In
precedenza per posta elettronica era stato definito come un "mormone"
e la qualificazione d'appartenza religiosa - peraltro esatta - era accompagnata
da un aggettivo irrepetibile.
Mentre
le autorità competenti investigano, l'incidente conferma che l'espressione
"terroristi anti-sette" è pienamente atta a indicare un gruppo di
fanatici dell'anti-settarismo, da non confondersi per altro con la maggior
parte dei critici delle sette, da parte dei quali sarebbe auspicabile una
tempestiva condanna della criminale minaccia.