Russia: attacco contro l' "invadenza" dei missionari
polacchi
Alcuni mass-media aizzano il nazionalismo russo contro i cattolici
Mosca/Varsavia, 2 settembre 2002 (APIC)
Nei
territori dell'ex URSS si moltiplicano gli attacchi contro la supposta
"invadenza" dei missionari polacchi.
Alcuni
mass-media russi attizzano il nazionalismo per aizzare la maggioranza
"ortodossa" contro la piccola minoranza cattolica.
Il
giornale moscovita "Nezavisimaja Gazeta" ha infatti accusato la
Chiesa cattolica russa di essere "dominata" da preti polacchi,
"il che spinge automaticamente ad un conflitto" con la maggioranza
"ortodossa".
La
gazzetta russa ritiene che il Vaticano abbia commesso un grave errore,
affidando la pastorale in Russia a sacerdoti polacchi. In questo modo, Roma
avrebbe dimostrato la sua "totale incomprensione" delle circostanza
storiche.
Secondo
lo stesso giornale, nella coscienza russa, il cattolicesimo polacco sarebbe
associato all'aggressione polacca contro la Russia "all'epoca dei
disordini" iniziali del XVII secolo, oppure alle insurrezioni polacche del
XIX secolo, sostenute dai preti.
Inoltre,
rimprovera la "Nezavisimaja Gazeta", i sacerdoti polacchi non hanno
nessuna conoscenza della "lingua e cultura russe" ed hanno un
atteggiamento negativo sia verso la Russia che verso la confessione
"ortodossa"; ad esempio, la lingua ufficiale del clero polacco in
Russia sarebbe il polacco.
La Chiesa cattolica respinge queste accuse
Igor
Kovalevskij, portavoce della Conferenza Episcopale Cattolica russa, ha respinto
le accuse del giornale, qualificandole come "assurde".
La
Chiesa cattolica in Russia non conduce nessuna politica di
"polonizzazione".
La
maggior parte della liturgia è celebrata esclusivamente in lingua russa, anche
se si rivolge a membri di minoranze nazionali (tedesche, lituane, ucraine,
polacche, ec.).
Falsa
è anche l'affermazione che il polacco sarebbe la "lingua ufficiale"
della Chiesa cattolica: "La lingua ufficiale è il russo.
I
preti che vengono dall'estero, o sanno già il russo, o devono impararlo qui.
Anzi, in verità sono proprio i preti polacchi quelli che sanno meglio il
russo".
Kovalevskij
sottolinea che si può constatare che non c'è nessun conflitto nelle chiese
cattoliche tra fedeli di origine polacca e quelli russi, e nessun'avversione
dei preti polacchi verso la cultura russa.
SIR, 2/09/2002 - 15:14