Il maggior
numero di vittime, in questo secolo di stragi, è stato fatto senz'altro dal
comunismo.
(Il calcolo
complessivo del costo umano del comunismo è tuttora da fare. Una stima fu
tentata da Robert Conquest ne Il Grande Terrore (ed. Mondadori, Milano 1970,
p.735)
E' impossibile e perfino ingiusto tentare
di raccontare in sintesi una così immensa e interminabile carneficina (se il
mondo vi odia, Irina Osipova, -La casa di Matriona, 1997), che non ha eguali
nella storia cristiana.
Va precisato ce si deve parlare di vittime
del comunismo e non dello stalinismo, perchè Terrore e Orrore iniziano già con
Lenin.
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(già
nel gennaio 1918 Lenin dichiarava di voler epurare la terra russa "da ogni
sorta di insetti nocivi". E il Patriarca Tichon il19 gennaio del' 18
denuncia: "Ogni giorno ci giunge l'eco di orribili e crudeli massacri di
cui genti innocenti sono vittime...
Ritornate
in voi stessi insensati, cessate le vostre stragi".
Era solo
l'inizio del grande macello)
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e puntano
spietatamente ad estirpare la fede cristiana dalla Russia.
Ernesto Galli
della Loggia: "si fanno fuori oltre 200.000tra monaci e preti di tutte le
confessioni".
Lenin scrive di
suo pugno nel marzo 1922 (dunque a guerra civile ormai conclusa):
"dobbiamo procedere alla confisca dei
beni della Chiesa con la più selvaggia e spietata energia... con una brutalità
tale che ne resti il ricordo per decenni e decenni a venire".
(cfr. Ernesto Galli Della Loggia, Milioni
di Vittime attedono risposta, in "Liberal", agosto 1997, pp.9-13)
da I Nuovi
perseguitati, Antonio Socci, ed. PIEMME p.42
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Secondo i vari
documenti da me visionati, la cifra delle vittime del comunismo potrebbe
superare addirittura i 200.000.000.