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TRADIZIONE FAMIGLIAPROPRIETÀ /
SETTEMBRE-NOVEMBRE 2001
4. Islam: religione di pace?
Al
di là delle valutazioni che si possono esprimere sull'Islam, resta il fatto
che, storicamente, esso si diffuse grazie alla forza delle armi.
L'espansione
islamica ha inizio subito dopo l'Egira (622).
Dai
primi colpi di mano a danno delle carovane di passaggio si passa ad attacchi
sempre più impegnativi fino a condurre vere e proprie battaglie, come quella di
Al-Badr con la quale l'armata islamica conquista la Mecca.
Maometto
prende parte a non meno di 80 battaglie.
Il
fatto più sanguinoso della sua carriera bellica è senz'altro l'esecuzione di
900 ebrei del clan Banu Curayza, colpevoli di non voler sottomettersi.
L'arabista
Francesco Gabrieli commenta che "da quell'episodio ne conseguì che chi,
allora e poi, sparse sangue umano per la causa dell'Islam, non agì affatto
contro lo spirito di Maometto".
Poco
prima di morire, Maometto ordina di invadere l'Impero Bizantino varcando i suoi
confini in Transgiordania.
Nel 638 il califfo
Ornar assoggetta Gerusalemme, ormai cristiana da tré secoli.
In meno di cento
anni, i musulmani s'impadroniscono di Palestina, Siria, Mesopotamia, Egitto e
il resto del Nord Africa.
Nel
709 invadono la Spagna, eliminando il regno cristiano dei Visigoti. Varcano i
Pirenei e nel 719 conquistano Narbona.
L'anno successivo stringono d'assedio Tolosa
e avrebbero occupato l'intera Europa occidentale fino al Reno se Carlo Martello
non li avessi fermati a Poitiers, nel 732.
Nei
secoli VIII e IX conquistano Persia, Afghanistan e parte dell'India.
Nell'
846 attaccano Gaeta, Napoli e Salerno, ma la Lega Campana al comando del
Console Cesarlo riesce a respingerli.
Lo
stesso anno sbarcano e distruggono Ostia e Misene, giungendo fino a Roma, dove
saccheggiano San Pietro e San Paolo Fuori le Mura.
Nell'
849 ammassano in Sardegna una immensa flotta con l'intenzione di invadere il
cuore della Cristianità.
Papa
Leone IV, che nel frattempo aveva fortificato Roma, chiama in aiuto Cesarlo e
la flotta campana annienta quella della mezzaluna nella battaglia di Ostia,
definita dallo storico Schipa "la più insigne vittoria navale dei
cristiani sui musulmani prima di Lepanto".
Ma l'espansione
continua.
Ricordiamo il
massacro spaventoso dell'intera popolazione di Otranto, l'assedio di
Negroponte, la cui popolazione è sterminata, la conquista di Famagosta, il cui
capitano Marc'Antonio Bragadino, dopo due settimane di continue ed orrende
sevizie, viene scorticato vivo per non aver voluto abiurare la sua fede in
Cristo.
È in
questo contesto che le crociate, cominciate nel 1097, acquistano la loro reale
fisionomia: una legittima difesa della Cristianità di fronte a un Islam sempre
più aggressivo.
Nel
1453 i turchi espugnano Costantinopoli, massacrando la popolazione e dando il
colpo di grazia all'Impero Bizantino.
L'Islam mette nuovamente piede in Europa, ma
il suo potere navale viene annientato a Lepanto, nel 1571, dalla flotta
cristiana riunita sotto l'egida di Papa San Pio V.
Nel
1663 i turchi invadono l'Ungheria e risalgono la valle del Danubio stringendo
d'assedio Vienna, la cui caduta avrebbe lasciato l'intera Europa occidentale
alla portata dei seguaci di Allah.
Il
12 settembre 1683, 65.000 cristiani al comando del re di Polonia Jan III
Sobieski sbaragliano 200.000 maomettani, salvando ancora una volta la
Cristianità.
Quando
si fermerà questa espansione?
Sentiamo Gamel
Nasser, allora presidente dell'Egitto: "Soltanto una cavalcata musulmana
potrà restituire la gloria dei tempi antichi.
Questa
gloria sarà riconquistata soltanto quando i cavalieri di Allah avranno calcato
S. Pietro e Notre Dame di Parigi!"
Si avvereranno le
sue predizioni?