ISLAM
IDEOLOGICO
Come in gran parte dei paesi
islamici, anche in Egitto l'integralismo islamico domina sulla scena culturale
e sociale e se per opportunità politiche viene tenuto a bada dal palazzo del
potere a volte in maniera molto sanguinosa, tuttavia, gli si concede la
soddisfazione di potersi sfogare sulle minoranze religiose e gli si lascia
campo libero per l'omologazione del paese.
L’islam ideologizzato,
accentua la frattura che separa la classe dirigente che detiene
dittatorialmente il potere e l’opinione pubblica che omologata dal terrore
fondamentalista si esprime ormai in atteggiamenti già conosciuti nel nazismo e
nel comunismo.
Se consideriamo l’Egitto, sono
due le principali organizzazioni armate e fondamentaliste, che hanno portato la
popolazione cristiana dell’Egitto dal 30% al 10% in solo dieci anni, fra 10
anni nel 2013 i cristiani in Egitto si troveranno solo al cimitero!
Queste organizzazioni armate
sono trasversali a tutta la società e presenti nell’esercito e nella polizia :
la Jihad (guerra santa); e la Jamaa Islamya.
Queste organizzazioni, a loro volta, sono
emanazione dei "fratelli musulmani", ed hanno come lider spirituale
l'ex docente universitario cieco Omar Abdel Rahman.
MA
COSA è L'ISLAM IDEOLOGICO?
1. Corano e
guerra santa
I musulmani
fondano la loro religione sul Corano, la "parola divina" rivelata a
Maometto.
Esso
sarebbe sacro non solo nel contenuto ma anche nella forma.
Eccone
alcuni brani riguardanti la guerra contro i "miscredenti":
"Hanno
preso il Messia figlio di Maria, come signore all'infuori di Allah. (...) I
nazareni dicono: 'II Messia è il figlio di Allah.
Questo è ciò che
esce dalle loro bocche. Ripetono le parole di quanti già prima di loro furono
miscredenti. Li annienti Allah!". (Sura 9, 30)
"O
voi che credete, combattete i miscredenti, che vi stanno attorno, che trovino
durezza in voi". (Sura 9,123)
"Uccidete
i miscredenti ovunque li incontriate". (Sura 2,191)
"Maledetti!
Ovunque saranno trovati, saranno presi e massacrati". (Sura 33, 61)
"Quando
dunque incontrate in battaglia quelli che non credono, colpiteli al collo e
quando li avete massacrati di colpi, stringete bene i ceppi". (Sura 47, 4)
"Quelli
che non credono non si illudano, non prevarranno! Preparate dunque contro di
loro forze e cavalli". (Sura 8, 57)
"Uccidete
questi miscredenti ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete
loro agguati". (Sura 9, 5)
"Vi
è stato ordinato di combattere, anche se non lo gradite". (Sura 2, 216)
"Combattete
coloro che non credono in Allah (...) che non scelgono la religione della
verità, finché non versino umilmente il tributo e siano soggiogati". (Sura
9, 29)
"Combatteteli
finché Allah li castighi per mano vostra, li copra di ignominia, vi dia la
vittoria su di loro". (Sura 9,14)
"Se
non vi lancerete nella lotta, [Allah] vi castigherà con doloroso castigo".
(Sura 9,39)
TRADIZIONE FAMIGLIA
PROPRIETÀ / SETTEMBRE-NOVEMBRE 2001 – 23
2.
L’Islam deve dominare!
"Si sbaglia
chi pensa che il conflitto tra l'islam e gli altri riguardi problemi di
frontiera o questioni strategiche ed economiche.
Il movente sta
nella stessa natura della nostra religione: l'islam deve dominare!"
Questa
arringa infuocata non è stata fatta a Kabul, ma a Milano.
Si
tratta d'una conferenza nel Centro Islamico di viale Jenner, ripresa in una
videocassetta in vendita fino a poche settimane fa.
Il
titolo è tutto un programma: Terrorizzare è dovere religioso, assassinare è
tradizione.
L'oratore
è un uomo sulla quarantina, dalla lunga e incolta barba nera, seduto accanto
all'Imam dello stesso Centro.
Alle
loro spalle, uno striscione in arabo augura buone feste ai musulmani della
Lombardia.
"I nostri ignoranti
imam, non appena si sentono accusare che l'islam si era diffuso con la spada,
si affrettano a negarlo per affermare che la nostra è una religione di pace.
L'islam
è la religione della forza e il musulmano ha il dovere di essere terrorista,
nel senso che deve terrorizzare i nemici di Allah. (...)
"Combattete
coloro che associano altri a Dio. Allestite contro di loro forze e cavalli
quanto potete, per terrorizzare il nemico di Dio e vostro.
Avete
sentito? Per terrorizzare!
"Vi
scongiuro, fratelli, esiste forse nella nostra epoca un linguaggio più
comprensibile di quello della forza? È l'unico che la gente capisca. (...)
"Grazie
a Dio il risveglio musulmano è in crescita.
Non badate,
fratelli, a coloro che si sono adagiati, ma ai mujahedin che sono in aumento.
(...) La vittoria di Allah è vicina!".
3.
Vademecum per i musulmani ... in
Italia
Ai
musulmani in Italia viene distribuito il libro di Abu Bakr Djabar Al-Djazairi,
“La via del Musulmano”.
Viene
distribuito dall'USMI (Unione Studenti Musulmani in Italia), dal Centro
Islamico di Milano e dall'UCOII (Unione delle Comunità e Organizzazioni
Islamiche in Italia).
Eccone
alcuni brani:
"II
musulmano deve credere che tutte le religioni sono caduche, che i loro adepti
sono negatori, che l'Islam è la vera religione e che i musulmani sono i veri
credenti.
(...)
Tutti quelli che non professano l'islam sono miscredenti.
(...)
Per Dio, la vera religione è l'Islam.
"Il musulmano
che rinnega la sua fede e diventa israelita o cristiano, per tré giorni si
cerca di convincerlo a tornare alla propria fede. Se rifiuta, gli viene
inflitta la pena di morte, perché ha detto Maometto:
“Uccidete chiunque abiura la sua fede”.
-
TRADIZIONE
FAMIGLIAPROPRIETÀ / SETTEMBRE-NOVEMBRE 2001
4.
Islam: religione di pace?
Al
di là delle valutazioni che si possono esprimere sull'Islam, resta il fatto
che, storicamente, esso si diffuse grazie alla forza delle armi.
L'espansione
islamica ha inizio subito dopo l'Egira (622).
Dai primi
colpi di mano a danno delle carovane di passaggio si passa ad attacchi sempre
più impegnativi fino a condurre vere e proprie battaglie, come quella di
Al-Badr con la quale l'armata islamica conquista la Mecca.
Maometto
prende parte a non meno di 80 battaglie.
Il
fatto più sanguinoso della sua carriera bellica è senz'altro l'esecuzione di
900 ebrei del clan Banu Curayza, colpevoli di non voler sottomettersi.
L'arabista
Francesco Gabrieli commenta che "da quell'episodio ne conseguì che chi,
allora e poi, sparse sangue umano per la causa dell'Islam, non agì affatto
contro lo spirito di Maometto".
Poco
prima di morire, Maometto ordina di invadere l'Impero Bizantino varcando i suoi
confini in Transgiordania.
Nel 638 il califfo
Ornar assoggetta Gerusalemme, ormai cristiana da tré secoli.
In meno di cento
anni, i musulmani s'impadroniscono di Palestina, Siria, Mesopotamia, Egitto e
il resto del Nord Africa.
Nel
709 invadono la Spagna, eliminando il regno cristiano dei Visigoti. Varcano i
Pirenei e nel 719 conquistano Narbona.
L'anno successivo stringono d'assedio Tolosa
e avrebbero occupato l'intera Europa occidentale fino al Reno se Carlo Martello
non li avessi fermati a Poitiers, nel 732.
Nei secoli
VIII e IX conquistano Persia, Afghanistan e parte dell'India.
Nell'
846 attaccano Gaeta, Napoli e Salerno, ma la Lega Campana al comando del
Console Cesarlo riesce a respingerli.
Lo
stesso anno sbarcano e distruggono Ostia e Misene, giungendo fino a Roma, dove
saccheggiano San Pietro e San Paolo Fuori le Mura.
Nell'
849 ammassano in Sardegna una immensa flotta con l'intenzione di invadere il
cuore della Cristianità.
Papa
Leone IV, che nel frattempo aveva fortificato Roma, chiama in aiuto Cesarlo e
la flotta campana annienta quella della mezzaluna nella battaglia di Ostia,
definita dallo storico Schipa "la più insigne vittoria navale dei
cristiani sui musulmani prima di Lepanto".
Ma l'espansione continua.
Ricordiamo il
massacro spaventoso dell'intera popolazione di Otranto, l'assedio di
Negroponte, la cui popolazione è sterminata, la conquista di Famagosta, il cui
capitano Marc'Antonio Bragadino, dopo due settimane di continue ed orrende
sevizie, viene scorticato vivo per non aver voluto abiurare la sua fede in
Cristo.
È in
questo contesto che le crociate, cominciate nel 1097, acquistano la loro reale
fisionomia: una legittima difesa della Cristianità di fronte a un Islam sempre
più aggressivo.
Nel
1453 i turchi espugnano Costantinopoli, massacrando la popolazione e dando il
colpo di grazia all'Impero Bizantino.
L'Islam mette nuovamente piede in Europa, ma
il suo potere navale viene annientato a Lepanto, nel 1571, dalla flotta
cristiana riunita sotto l'egida di Papa San Pio V.
Nel
1663 i turchi invadono l'Ungheria e risalgono la valle del Danubio stringendo
d'assedio Vienna, la cui caduta avrebbe lasciato l'intera Europa occidentale
alla portata dei seguaci di Allah.
Il
12 settembre 1683, 65.000 cristiani al comando del re di Polonia Jan III
Sobieski sbaragliano 200.000 maomettani, salvando ancora una volta la
Cristianità.
Quando
si fermerà questa espansione?
Sentiamo Gamel
Nasser, allora presidente dell'Egitto: "Soltanto una cavalcata musulmana
potrà restituire la gloria dei tempi antichi.
Questa
gloria sarà riconquistata soltanto quando i cavalieri di Allah avranno calcato
S. Pietro e Notre Dame di Parigi!"
Si avvereranno le
sue predizioni?
5. Persecuzione
contro i cristiani in terre islamiche:
Ecco
il corpo del reato!
Un talebano mostra
la "prova" (un crocifisso) della colpevolezza degli otto operatori
umanitari occidentali imprigionati sotto accusa di "proselitismo
cristiano".
Il recente massacro
di 18 cristiani in una chiesa del Pakistan ad opera di un commando islamico non
è che l'ultimo episodio di una ormai generalizzata persecuzione contro i
cristiani nei paesi a maggioranza musulmana.
"In tutti i
paesi dove vi sono grande masse di musulmani -
spiega Mons.
Oyainekan, vescovo di Abuja, Nigeria - esistono gruppi estremisti in contatto
gli uni con gli altri, [il che] rappresenta un terreno fertile per i proclami
alla guerra santa".
Denunciando
"la dimensione religiosa del terrorismo islamico", Mons. Oyainekan
appelli dava notizia di 500 cristiani morti solo nell'ultimo mese.
Situazione
non molto diversa in Sudan dove, secondo Mons. Lodu, vescovo di Yel, è in corso
una "campagna sistematica di islamizzazione e arabizzazione".
Questa
campagna include il rapimento e l'uccisione di cristiani, la distruzione di
chiese, l'espulsione del clero e perfino "frequenti bombardamenti aerei
del governo" per radere al suolo i villaggiche non vogliono sottomettersi
all'Islam.
Nelle
Molucche, la Laskar Jihad ha ammazzato più di 15.000 cristiani dal gennaio
1999. In Timor Est, ex colonia portoghese, le vittime del fondamentalismo
islamico sono oltre centomila. In Malaysia, i mujahedin del Kumpulan Militant
Malaysia bruciano sistematicamente le chiese e massacrano il clero. Negli
ultimi due anni, le aggressioni islamiche in Indonesia hanno causato centinaia
di vittime, lasciando un tragico rosario di chiese distrutte. Nelle Filippine
agisce la milizia islamica di Abu Sayaf, noto anche per essere imparentato con
Osama bin Laden.
In
Bangladesh, paese finora ritenuto pacifico, attentati dinamitardi in diverse
chiese hanno causato decine di morti. La Worid Christian Encyclopedia
calcola che i cristiani uccisi ogni anno nel mondo siano circa 160 mila.
Venticinque
volte le vittime delle Twin Towers!
Per
i musulmani, lo Stato e la società si devono regolare strettamente con la sharia,
cioè la legge del Corano.
E
questa legge è durissima nei confronti dei cristiani. Nella maggior parte dei
paesi musulmani, ai cristiani è negato ogni diritto a praticare la propria
Fede.
Usare
una croce al collo, portare un Rosario in tasca o avere una Bibbia in casa è un
reato.
Si
può finire in tribunale solo per il sospetto di aver criticato l'Islam.
In
diversi paesi, la conversione al cristianesimo viene ipso facto punita
con la morte per decapitazione.
La
legge coranica prevede per chi opera conversioni a una religione diversa
dall'Islam la stessa pena.
La
costruzione di chiese è severamente vietata, e anche la pubblica ostentazione
di simboli cristiani.
Durante
la guerra del Golfo, per esempio, i contingenti dei Paesi di tradizione
cristiana erano costretti a nascondere le croci di emblemi e bandiere per non
"profanare" l'Arabia Saudita.
"Il
problema musulmano costituirà una delle più gravi questioni religiose del nostro
tempo dopo la fine della guerra.
"Il
sorgere di questo nuovo nemico islamico può lasciare indifferenti soltanto i
politici sprovveduti o miopi. Anche se chiaramente non si tratta di un problema
per oggi, ma di un gravissimo problema per l'indomani, il pericolo musulmano ci
interessa e ci preoccupa. (...)
"Oggigiorno,
con uomini, armi e denaro si può far tutto. Denaro e uomini, il mondo musulmano
li possiede a volontà. Ottenere armi, non sarà difficile e, pertanto, diventerà
una potenza immensa in tutto l'Oriente, attiva, agguerrita, consapevole delle
proprie tradizioni, nemica dell'Occidente". Plinio Corrèa de Oliveira, O
Legionàrio, 5 dicembre 1943. Ad.: il prof. de Oliveira in una conferenza a
Santos, Brasile, negli anni '40.
5. Parlano
due prelati: "Con i musulmani è un dialogo tra sordi"
In
occasione del Sinodo dei Vescovi, nell'ottobre 1999, Mons. Giuseppe Bernardini,
vescovo di Smime, Turchia, ha rivolto un durissimo atto di accusa e una
denuncia assai esplicita in merito alla chiusura islamica verso i cattolici.
Ecco
qualche brano del suo intervento: "Durante un incontro ufficiale sul
dialogo islamo-cristiano, un autorevole personaggio musulmano, rivolgendosi ai
partecipanti cristiani, disse a un certo punto con calma e sicurezza:
'Grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo; grazie alle
nostre leggi religiose vi domineremo.
"C'è
da crederci perché il dominio è già cominciato con i petrodollari, usati non
per creare lavoro nei Paesi poveri del Nord Africa o del Medio Oriente, ma per
costruire moschee e centri culturali nei Paesi cristiani dell'immigrazione
islamica, compresa Roma, centro della cristianità. Come non vedere in tutto
questo un chiaro programma di espansione e di riconquista? (...)
TRADIZIONE
FAMIGLIA PROPRIETÀ / SETTEMBRE-NOVEMBRE 2001 - 27