( english text: http://www.cin.org/lor/satan4.html )

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Aspetti legali e giuridici del Satanismo

di Lucia Musti

Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bologna

 

N.B. questo è uno dei 4 files intitolati al nome di Satana sul server dell'Osservatore Romano

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 http://web.tiscali.it/martiri

 

 

Persino un'analisi legale minima del fenomeno delle sette in Italia richiede una riflessione sui pochi principi istituiti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, la cosiddetta Carta Fondamentale, e trovati negli articoli 17, 18 e 19.

 

Fondamentalmente, per legge, i cittadini hanno il diritto di riunirsi "<pacificamente e senza armi>", essi hanno il diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per scopi che non siano proibiti agli individui dalla legge italiana.

 

Essi hanno il diritto di professare la loro propria religione, in qualsiasi forma, soli o con altri, pubblicizzarla e praticarla in privato ed in pubblico, fintanto questi riti non siano immorali.

 

Con questa premessa, ne consegue che le sette in quanto tali non riguardano il sistema giudiziario; <a contrariis>, l'intervento del tribunale è necessario quando una setta, satanica o meno, commette, attraverso i suoi fondatori, <preti> o affiliati, atti che siano punibili per legge, per esempio reati.

 

Quando avviene tale situazione, la macchina investigativa e repressiva dello stato viene inevitabilmente messa in moto, attraverso l'azione combinata della Polizia Giudiziaria e del tribunale.

 

Questo intervento è giustificato da un principio basilare del nostro codice, volto a garantire il diritto di uguaglianza fra tutti i cittadini, secondo cui il pubblico ministero è obbligato ad intraprendere l'azione penale, ovviamente, se sembra che un reato sia stato possibilmente commesso.

 

L'aspetto illegale delle sette include, in gran parte, diversi tipi di reati che, da <summa divisio>, possiamo dividere in reati contro il patrimonio, reati sessuali, e, più genericamente, reati pertinenti la sfera della libertà personale, e reati contro il rispetto per il defunto.

 

Le sette infuriano in frode e sotterfugio

 

Il minimo comune denominatore nelle categorie su menzionate è la corrispondenza fra il comportamento in atto e la clausola normativa o il paradigma legislativo previsto dal nostro sistema di fondamentale legge penale.

 

L'asserzione positiva da parte del pubblico ministero che esista questa corrispondenza richiede che vengano avviate le procedure investigative e repressive di cui sopra.

 

Le sette sataniche compiono le loro attività illegali di cosiddetta natura economica perpetuando la frode, per mezzo di azioni consistenti di raggiro e/o stratagemmi da parte di un mandante che conduca la persona lesa in errore, inducendola a disfarsi della sua proprietà in modo che arrechi un profitto ingiusto al <truffatore>.

 

 

Il reato di frode è una conseguenza logica dell'offerta, fatta dalla setta, di pratiche magiche per ottenere una gran quantità di risultati nei campi dell'amore, della famiglia, del lavoro, eccetera.

 

Molto spesso la frode è seguita da delitti più gravi, come estorsione accompagnata da violenza e minacce, forzando la vittima a fare o ottenere qualcosa che realizzi un profitto ingiusto per il mandante, con danno corrispondente alla persona lesa.

 

Questo tipo di reato avviene quando la vittima, scoprendo di essere stata imbrogliata, rifiuti di pagare la somma pattuita per la magia promessa ma non ottenuta. In tali circostanze, la natura pericolosa della setta è rivelata da una richiesta violenta per una somma di denaro, causando nel soggetto una vera e propria situazione di <metus> verso i Satanisti.

Al riguardo va enfatizzato che coloro che appartengono ad una setta son gente di grande debolezza.

 

Spesso sono di età giovane, minori compresi, che stanno ancora maturando e, in maggior parte sono <orfani con famiglia>, cioè bisognosi di adeguato sostegno familiare.

 

Persino quando essi siano di età adulta, le loro personalità sono sottosviluppate e soprattutto manca loro persino un minimo di valori appropriati.

 

La paura delle sette intralcia le indagini criminali.

 

La totale intrinseca debolezza di coloro che vengono in contatto con una setta implica, come l'altra faccia della stessa moneta, un più grande potenziale criminale per la setta stessa, che, di conseguenza, ha vantaggio nel condurre la sua pericolosa attività illegale.

 

La debolezza dei suoi membri che, come detto sopra, li fa preda facile per i Satanisti, ha una grossa conseguenza negativa per le indagini successive. Dato che stiamo trattando con persone legate ad una setta da un patto molto forte (talvolta persino un patto di sangue), la cooperazione con il Tribunale, e, in generale, con i corpi investigativi è ridotta al minimo, cosa che impedisce il corso dell'investigazione e la raccolta delle prove da usare contro i Satanisti.

 

Ovviamente l'esser stati vittime di un reato non è sufficiente per persuadere tali deboli individui a presentare denuncia alle autorità investigative. Così, riguardo alle indagini sul Satanismo, incontriamo una vera e propria <omertà>, simile a quella che si trova nei delitti correlati alla Mafia, con conseguenze assolutamente negative per l'indagine.

 

Questo potere intimidatorio del patto di appartenenza, e la condizione di sottomissione col risultante silenzio, per commettere reati, frase presa dall'art.416 bis del Codice Penale (associazione di stampo mafioso), sembra essere applicabile anche al Satanismo, quando si consideri la condizione particolare dei suoi membri, che sono strumenti nelle mani dei satanisti, come già detto sopra.

 

Altri tipi di reati risalenti ad una setta hanno a che fare con la libertà sessuale personale, nel senso che durante il rito è necessario eseguire determinate azioni sessuali con conseguente eiaculazione, allo scopo di stabilire una relazione con Satana.

 

Le vittime di tali atti sono di solito donne, molto spesso rese incapaci di intendere e di volere per mezzo di bevande contraffatte o stupefacenti, o sono minorenni, persino in tenera età. Questi ultimi hanno un particolare significato nei rituali satanici, in cui il doloroso maltrattamento di un bimbo, che per definizione è puro e vicino a Dio, significa causare sofferenza a Dio stesso e, così, piacere a Satana.

 

Ovviamente in questi casi, qualora vi sia sufficiente terreno per procedere, l'intervento della Polizia Giudiziaria e del Tribunale, inizia immediatamente, dal momento che si ha a che fare con criminali seri.

Un altro tipo di reato che può esser commesso dai Satanisti è incluso nel Libro II del Codice Penale italiano come:

 

"<delitto contro la pietà dei Defunti>"

 

In particolare ci riferiamo all'art.407 (dissacrazione di tombe), 408 (irriverenza per le tombe) , 409 (irriverenza per un cadavere); 411 (distruzione, eliminazione o rimozione di un cadavere). L'uso dei cadaveri è essenziale al rituale satanico. Quindi questi casi richiedono anch'essi l'intervento repressivo e punitivo del Tribunale.

 

Sebbene in Italia non siano avvenute manifestazioni allarmanti, come il suicidio in massa dei membri, senza meno il fenomeno delle sette rappresenta un serio pericolo per gli effetti deleteri che possono causare ai suoi stessi aderenti, e per i delitti che naturalmente derivano dalle attività delle sette stesse.

 

Di fronte a questa situazione, l'autrice pensa che il compito più pesante non sia quello del Tribunale e della Polizia Giudiziaria, il cui ruolo è limitato a indagine e repressione, ma piuttosto quello della famiglia e della società, che devono in qualche maniera dare sostegno ai giovani, ed, in generale, a coloro in difficoltà, per evitare l'inutile e deleterio ricorso alle sette sataniche.

 

Testi in inglese:

 

- 1 satan

 

- 2 satan

 

- 3 satan