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ESEMPI DI SUPERFICI TOPOLOGICHE





IL NASTRO DI MOEBIUS

Le superfici "ordinarie", cioè quelle che capitano di solito sotto i nostri occhi, hanno due facce, e queste vale sia per le superfici chiuse (cioè prive di contorno), come la sfera, che per quelle aperte (cioè delimitate da curve), come un rettangolo. Questo significa che, per le superfici chiuse, è possibile colorare le due facce con colori diversi senza che ci sia alcun punto di incontro tra i due colori, per le superfici aperte che i due colori possono incontrarsi solo lungo i bordi. Se per esempio consideriamo un rettangolo e immaginiamo di disporre una formica su una delle due facce e del cibo sull'altra, se provvediamo a spargere dell'insetticida lungo tutto il bordo, la formica non potrà mai raggiungere il cibo (a meno che non faccia un buco nel rettangolo!).

Similmente se consideriamo una mosca fuori da una sfera di cristallo e del cibo posto all'interno della sfera stessa, la mosca non riuscirà mai a raggiungere il cibo. Ebbene, esistono anche superfici con una sola faccia (e superfici chiuse che non hanno un "dentro" e un fuori", per esempio la bottiglia di Klein): l'esempio più classico è il nastro di Möbius.

Un'utile descrizione topologica del nastro di Moebius la si ottiene considerando la superficie generata dalla rotazione attorno ad un asse di un segmento di retta che ruota anche attorno al suo punto medio in modo che, nel momento in cui questo punto medio completa una circonferenza (nel piano perpendicolare all'asse), il segmento riprende la posizione iniziali con gli estremi scambiati Possiamo servirci di questo modello per trovare una parametrizzazione del nastro di Moebius.

Moebius strip[a](u,v)=a(cos(u) + v cos(u/2) cos(u), sin(u) + v

cos(u/2) sin(u), v sin(u/2))

Per costruire un nastro di Moebius in pochissimo tempo è sufficiente avere una striscia di carta, torcerla di 180° lungo l'asse maggiore ed infine unire insieme gli angoli (unire come nell'immagine gli spigoli C con A e D con B).

Questa superficie ha l'interessante proprietà di avere un'unica faccia (e anche un solo bordo): la nostra formica potrebbe raggiungere il cibo senza pericolo in qualunque posto del nastro si trovi. Per dipingere una figura come questa, se non si vogliono contatti tra i colori, bisogna usare un solo colore e allora basta immergere tutto il nastro nel barattolo di vernice, con grande risparmio di tempo.

Si noti che, se avessimo congiunto gli angoli senza torsione si sarebbe ottenuta una superficie cilindrica, ancora con due facce, per cui alla nostra formica non rimaneva altro che bucare il foglio per raggiungere il cibo.

Ci sono altre proprietà interessanti di questa superficie: se si taglia la superficie lungo la linea mediana, si ottiene un unico nastro di Moebius di dimensione maggiore, a differenza di quello che si ottiene se si taglia in due la superficie cilindrica che si ottiene piegando il quadrato nel modo "tradizionale", cioè senza torsione.

Questo piccolo esperimento ci fa capire le grandi qualità di questa superficie, ma ancora di più si può capire se tagliamo il nastro non nell'asse mediano, ma ad 1/3. In questo caso si otterranno due nastri di Moebius intersecati come gli anelli di una catena e non più separati come nel caso precedente.

il nastro di Mobius in un'interpretazione di Escher
come costruire un nastro di Mobius
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ricostruzione con rhino del nastro di Mobius