I Sassi

 

 

I Sassi sono i due rioni più antichi di Matera sviluppatisi intorno alla "Civita", primo nucleo ampiamente difeso; i  Sassi s'individuano nelle due conche o vallette carsiche sottostanti al piano della Civita e soprastanti i dirupi del torrente Gravina. I Sassi dall'epoca preistorica all'ellenistica e alla romana furono parzialmente abitati. Questi due rioni si distinguono in: Sasso Caveoso orientato verso Montescaglioso (città in provincia di Matera) e Sasso Barisano orientato verso Bari.

Nei Sassi si riversò la popolazione man mano che cresceva di numero: da un lato si addensò un primo gruppo di abitazioni oltre le mura neipressi della porta della Civita e si chiamò il Casale; dall'altro lato, nel Sasso Caveoso, sorse il rione Pianella; un terzo rione si costituì all'estremo sud-est del Saxus caveosus nel 1500 da colonie albanesi e serbocroate; un ulteriore sviluppo si ebbe con la creazione del Borgo che invase la sponda orientale del Barisano, in conseguenza delle maggiori esigenze abitative venutesi a creare con la presenza in Matera della regia Udienza della Basilicata (1663-1806).

I Sassi col passare degli anni si sono sovraffollati; con la crescita della popolazione non si registrò nella città un adeguato aumento di case; l'abnorme situazione si accentuò durante i due conflitti mondiali: per mancanza di nuove costruzioni furono utilizzati vani che non avevano alcun requisito di abitabilità

L'esigenza rilevata nel 1950 di un risanamento dei Sassi era di doppio tipo: igienico sanitario e urbanistico. Il primo si è conseguito con lo svuotamento dei rioni, il secondo si spera possa essere realizzato con le idee scaturite dal concorso internazionale.

I Sassi appaiono simili ad una bolgia dantesca protesi della Gravina, ove si staglia il monte Errone, cumulo di ammassi con una croce. Nella parte ad esso sottostante nel 718 fu scavato, dai frati Basiliani, il sacrario della Madonna dellIdris con dipinti di stile bizantino. A strapiombo sulla Gravina c'è la chiesa di S.Pietro Caveoso con facciate basilicate di stile barocco a tre porte con il campanile. All'interno è custodito in una teca d'argento del secolo XIII un braccio di S.Giovanni da Matera ed un'incantevole statua lignea dello stesso Santo, probabilmente opera di Altobello Persio o di suo figlio Giulio. Dal Sasso Barisano si vedono le grotte trogloditiche denominate "Chiese rupestri", un tempo dimora dell'uomo preistorico, diventarono poi "Chiave di tutte le comunicazioni tra i principati longobardi ed i themi bizantini" tra l'VIII ed il XIV secolo.

La Gravina di Matera, suggestiva frattura carsica percorsa da caverne e da rifugi. Nello scenariomurgico i monaci latini e greci ripopolarono le grotte e vi scavarono a fianco nuove cripte, eremi, laure e cenobi.

la murgia fu il punto d'incontro di eterogenee forze religiose e rappresenta singolari monumenti sotterranei scavati nella roccia nei primi secoli del cristianesimo quando fiorì il magistero dell'arte bizantina e latina.