CATANIA: LA SUA STORIA, I SUOI SERVIZI, LE SUE ATTRAZIONI, LE SUE SCUOLE

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Progetto

Ist. Comprensivo A. Manzoni

Circolo Didattico Coppola

Ist. Comprensivo Monterosso

Ist. Comprensivo Capuana - Pirandello

 

storia e arte

ambiente, servizi, scuole

personaggi illustri

Internet, e-mail

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Ho cominciato a 4 anni alla piscina comunale di Catania, i primi approcci disastrosi convinsero mia madre a spostare di qualche anno la mia attività sportiva!

A 7 anni ci riprovò!

Dai 7 ai 20 ho vissuto praticamente in piscina portandomi i compiti che facevo li mentre aspettavo i turni dei miei fratelli… ben 4! Per fortuna c’erano le merendine!

Ho frequentato regolarmente la scuola e ho preso la maturità artistica (sezione architettura) a 17 anni.

Dopo un anno a Padova dove mi dedicavo forse più al nuoto che allo studio (facoltà di architettura) e dopo aver dato 2 materie ho deciso di cambiare studi.

Ho cominciato l’ISEF nel 1987 a Siracusa per poter continuare la mia carriera sportiva (da nuotatrice) con un grande allenatore di quei tempi.

Dopo 2 anni di nuoto con l’Ortigia Siracusa e dopo discreti risultati (8° posto ai campionati Italiani assoluti e una convocazione in nazionale B in Francia) sono passata alla pallanuoto trasferendomi a Catania anche con gli studi.

La mia carriera è cominciata con l’Orizzonte Catania (5 scudetti e una coppa dei campioni).

Nel 1991 ho preso il diploma ISEF

Nel 1990 ho avuto la prima convocazione in nazionale e quest’anno compio 11 anni da "azzurra" (circa 300 presenze).

Nel 1991 terza ai campionati europei ad Atene.

Nel 1994 " ai mondiali a Roma.

1° nel 1995 ai campionati europei di Vienna.

1° nel 1997 ai campionati europei a Siviglia.

1° nel 1998 ai mondiali di Perth in Australia.

1° nel 1999 ai campionati europei a Prato.

A maggio del 2000 non centriamo l’obiettivo più importante… la qualificazione alle Olimpiadi di Sidney.

Durante questi anni ho cambiato società 2 volte, prima con la Mediterraneo Catania e poi (quest’anno) con l’Ortigia Siracusa.

 

Il 3-4-2001 gli alunni delle classi 3D, 3E e 3B della I. C. "Capuana - Pirandello" hanno incontrato la pallanuotista C. Consoli, e alle domande degli alunni ha così risposto.

Intervista a Cristina Consoli

  1. Ha mai pensato dopo un infortunio che valesse la pena di ricorrere a qualche aiutino?
  2. Non ci ho mai pensato, anche se ho avuto numerosi infortuni che mi  avevano levato l'idoneità  a tal punto di non poter più giocare a pallanuoto.

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      2) Che emozione ha provato quando è stata chiamata al l'Orizzonte Catania?

Sapevo che l'Orizzonte era una delle squadre più forti, non avevo assolutamente idea di quello a cui sarei andata incontro.

Sicuramente per me era lo sport nuovo, che mi stimolava, non era il discorso dell'Orizzonte. Ma poi, col tempo mi sono accorta che giocare in una squadra forte era importante per crescere come atleta.

 

3) Ha avuto difficoltà ad interessarsi sia allo sport che allo studio?

Abituarmi all'idea di studiare e fare sport non era una cosa normale, anche se ho cominciato da molto piccola, ma chiaramente, poi, crescendo e cambiando gli studi, mi sono abituata a dividere i tempi giusti da dedicare allo studio e quelli da dedicare allo sport.

 

                      4) Ha avuto difficoltà nelle società che ha cambiato?

Non avuto grandi difficoltà, e non ho notato neanche grandi differenze, solo negli obiettivi, infatti per l'Orizzonte l'obiettivo era lo scudetto e la coppa dei campioni, mentre per la Mediterraneo era entrare nei play-off.

 

5) L'emozione dello scudetto è stata la stessa del mondiale?

L'emozione dello scudetto è stata unica, ma sicuramente quella del mondiale è stata un'emozione più grande, però siccome lo scudetto è stato il primo risultato ottenuto, credo che meriti una nota in più rispetto al mondiale.

 

  1. Ha avuto difficoltà ad ambientarsi con qualcuno al punto tale da pensare che non valesse la pena fare tutti i sacrifici che aveva fatto?

All'inizio si, venivo da uno sport individuale, quindi era difficile inserirsi in un gruppo, forse perché lo sport individuale ti porta a concentrarsi su se stessi e non sul gruppo.

Gruppo di lavoro:

Pedalino Luana, Pellegrino Giada, Di Mauro Giusi, Lo

Foro Domenico. Prof. Maria Busà.