Ann Radcliffe

Nata Ward, scrittrice britannica, Londra, 1764 -1823. Di famiglia agiata, moglie di un editore, scrisse una serie di romanzi ispirati a un Medioevo misterioso e terrificante, che fanno di lei, insieme con H. Walpole e con M.G. Lewis, la maggiore esponente del romanzo "gotico" o "nero". Sullo sfondo di castelli in rovina, di passaggi segreti, di prigioni tenebrose ecc., i romanzi della Radcliffe svolgono il motivo della violenza consumata contro fanciulle indifese, con l'immancabile trionfo finale dell'innocenza e la punizione dei malvagi. Malgrado l'improbabilità della trama, la narrativa della Radcliffe è interessante per le suggestive descrizioni paesistiche e per la capacità tecnica di suscitare nel lettore il senso del brivido e del mistero: sotto quest'aspetto, la Radcliffe precorre la sensibilità romantica, anche se è in lei presente la tendenza, ancora illuministica, di ricondurre gli elementi soprannaturali alle loro radici naturali. Notevole è, nel romanzo The Italian, 1797 - L'italiano, la figura di Schedoni, prototipo dell'eroe satanico che affascinerà G.G. Byron. Tra gli altri romanzi: The Romance of the Forest, 1791 - Il romanzo della foresta e The Mysteries of Udolpho, 1794 - I misteri di Udolfo.