INDICE
LIBRI
|
|
Tratto da "Dalle Novelle al
Teatro"
Edizioni scolastiche Bruno Mondadori
Stampato nel 1995 - Rotolito Lombardia -
Pioltello (MI)
----------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA COSTRUZIONE DEL TESTO:
- ATTI E SCENE -
La
versione teatrale di "L’ombra del rimorso", "Bellavita"
è un atto unico, e c’è un’unica scena.
- LE BATTUTE -
C’è
una prevalenza del dialogo, mentre sono del tutto assenti i monologhi.
- LO SPAZIO -
La
novella ha diverse ambientazioni: dallo studio del notaio Denora, alla
dolcieria dei Bellavita. Nella versione teatrale, invece, tutto è
concentrato nello studio dell’avvocato Contento.
- IL TEMPO -
Nella
novella la vicenda si svolge in un arco di tempo molto lungo, quasi un
mese. Nella versione teatrale, invece, la vicenda si svolge tutta in
un breve lasso di tempo, circa un pomeriggio.
- L’INTRECCIO E LA FABULA -
Bellavita
è un dolciere, la cui moglie, molto attraente, l’ha tradito con il
notaio Denora. Ha un figlio di nome Michelino la cui paternità, viene
messe in discussione, poiché non si sa se sia figlio di Denora o di
Bellavita. La moglie di Bellavita muore, non si sa il motivo, e a
vicenda inizia subito dopo il funerale. Dopo alcuni giorni di lutto e
disperazione, Bellavita si reca da Denora per informarlo di aver fatto
mettere due corone di fiori sopra la bara della moglie e per
chiedergli consiglio e compassione , poiché condividono lo stesso
dolore, ma quello di Bellavita viene deriso dalla gente. Poiché
capisce che la sua visita non è gradita, in seguito porterà il
figlio Michelino a fargli visita e lui resterà fuori dalla porta.
Dopo alcuni giorni, nella novella, Bellavita riceve la visita di un
amico dì Denora, che gli porta una proposta da parte del notaio;
nella versione teatrale, l’amico, che prende il nome di avvocato
Contento chiama Bellavita per fargli la proposta di Denora, e anche
Denora è presente e racconta gli eventi dal suo punto di vista alla
moglie di Contento, durante l’attesa prima che arrivi Bellavita. La
proposta è di mandare Michelino a studiare a Napoli per fare in modo
che Bellavita gli si tolga d’intorno, poiché vederlo gli fa nascere
un rimorso insostenibile. Questo provoca la reazione di Bellavita che
si rende cosciente del fatto che il rispetto che porta a Denora anche
dopo la morte della moglie, umilia molto il notaio e lo rende ridicolo
viene visto come una vendetta, prima agli occhi solo del notaio, e ora
anche a quelli di Bellavita, che d’ora in poi continuerà a
comportarsi così in modo ancora più marcato fino ad esasperarlo. Ma
questo atteggiamento farà risalire nella considerazione sociale
Bellavita, la cui dolcieria si riempirà di nuovo di clienti.
- BELLAVITA -
E’ una persona che non era sicuramente ben vista dalla gente,
magrissima, di una magrezza che incuteva ribrezzo, come del resto
tutta la sua persona. Soprattutto dopo la morte della moglie, che lo
aveva gettato in un profondo sconforto, la gente lo compativa e lo
derideva per questo suo lutto ostentato, poiché tutti sapevano che
lei lo tradiva con il notaio Denora. Aveva sempre dimostrato una
grande considerazione per il notaio, fingendo di non sapere. Dimostra
nella vicenda di non essere per nulla lo sprovveduto che tutti
credevano e per questo risale nella considerazione generale.
- NOTAJO DENORA -
E’
un notabile del paese, tenuto in grande considerazione, che ha avuto
una relazione con la moglie di Bellavita; un uomo sulla quarantina,
calvo, che all’inizio provava rimorso perché Bellavita era un uomo
che comunque lo riteneva una persona molto importante e lo ammirava.
In seguito, però, questo fastidio si tramuta in odio, perché il
fatto di ossequiarlo continuamente e di voler compiangere con lui la
morte della moglie, provoca in lui una grande repulsione, accresciuta
dall’insistenza e dall’ostentazione di Bellavita, vista come una
vendetta.
LE SCELTE STILISTICO - ESPRESSIVE - Lo
stile che Pirandello usa in questa novella è molto adatto al racconto.
Anche se all’inizio ti sembra di non capire niente, poiché entra
nelle storie in medias res, ma poi tutto viene chiarito alla
fine. Nella novelle viene lasciato uno spazio più ampio alla
descrizione, sempre aggettivato in modo corretto e azzeccato. In "Bellavita"
, inoltre il registro è informale e tipico del linguaggio parlato.
Nella
novella viene proposto il tema del rimorso e della vendetta. Il
rimorso del traditore che si sente un verme per aver avuto una
relazione con la moglie di Bellavita; la vendetta di quest’ultimo,
che trasforma il suo usuale rispetto in persecuzione.
by Andrea Cugino
|