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"Così è se vi pare"

Luigi Pirandello


INDICE LIBRI

Teatro "Carcano"

Regia di L. Salveti

Rappresentazione: 15 Dicembre 1998

TRACCIA GUIDATA:

· Procedete ad un confronto tra la novella e la commedia, in particolare rispetto al rapporto autore-Laudisi, i tempi della vicenda, la caratterizzazione dei personaggi, i temi trattati, i luoghi

  • Qual è la funzione di Laudisi?
  • Qual è la funzione della risata che secondo Pirandello dovrebbe chiudere gli atti?
  • E’ giustificato il giudizio critico che attribiuisce alla commedia un intreccio da "inchiesta giuziaria"?
  • Come si spiega l’aggressività dei personaggi nel salotto contro i due protagonisti?

SVOLGIMENTO:

Sicuramente la novella e la versione teatrale presentano alcune differenze, in particolare l’introduzione come personaggio del narratore, ma ritengo siano differenze non contenutistiche quanto solo strutturali: il senso ed il messaggio che l’autore vuole dare, sebbene forse un po’ rafforzato nella versione teatrale, è sempre lo stesso. Dicevamo dell’introduzione, nella versione teatrale, di Laudisi come nuovo personaggio: prende le voci del narratore, ricoprendone quell’idea di narratore "onniscente", che era propria anche della novella. Ma Laudisi è più attivo del narratore, cerca di far capire agli alti personaggi come in realtà stiano le cose, ma senza rivelare una verità, anzi negando ogni possibilità che questa possa esistere. Un po’ si prende gioco delle, a suo giudizio, inutili preoccupazione degli uomini dela villaggio, tutti interessati a confermare nella loro testa l’immagine che già avevano: volevano la verità, ma solo come controprova che la persona che loro pensavano pazza lo fosse in realtà, e avevano paura che ulteriori scoperte potessero confutare questo, tanto da considerare come dettagli prove contro e aggrapparsi anche alle minimi particolari per quelle pro. La maggior parte del paese, infatti era dalla parte dell’anziana signora, che a tutti stava più simpatica, mentre erano contro il cognato, dal carattere un po’ scontroso e poco socievole. Laudisi, dicevamo, si prende un po‘ gioco di loro, della loro affannosa ricerca di prove, per confermare la loro idea, tanto che non avrebbero comunque creduto ad altra possibilità, anche se portati davanti a prove inconfutabili. Questo credo fosse il senso della risata di Laudisi, con la quale si sarebbe dovuto chiudere ogni atto: la soluzione da lui proposta è un po’ il messaggio che Pirandello stesso vuole tramandarci, lo stesso delle sue opere più importanti come "Uno, nessuno e centomila", cioè la realtività della verità, che non potrà mai essere una per tutti.

La vicenda viene portata avanti sulla falsariga di una inchiesta giudiziaria, accentuata dal regista Salveti, che fa vestire Laudisi come un giudice. Tutti i personaggi si ritrovano in sua presenza per chiedere quale fosse la verità e quale dei due "imputati" fosse veramente il pazzo. Non mancano le testimonianze dei due, le rispettive difese e le domande, fino ad arrivare al confronto finale e all’apparizione di una super-testimone, la figlia/moglie. Ma è un processo ridicolo e ridicolizzato, in quanto alla fine non si arriva ad una verità, ma ad una non verità e la testimonianza della figlia/moglie non fa che confermare questo. Dice infatti di essere sia la prima moglie del signor Ponza , che la figlia della signora Frola, e per lei stessa di essere "colei che mi si crede". Questo è in fondo la morale pirandelliana: è inutile affannarsi nella ricerca di una verità, che comunque non sarà mai definitiva e come quella che vorremmo noi; è meglio prendere per vero, crederlo tale quello che a noi più piace o più fa comodo, incapaci come siamo di accettare situazioni diverse da quelle che abbiamo nella testa.

Questo intreccio da inchiesta giudiziaria è tipico però solo della versione teatrale, mentre nella novella è del tutto assente; e manca anche l’ultima parte, con la testimonianza della figlia/moglie, finendo la novella più o meno intorno a quello che nella versione teatrale è il primo atto. Questi due elementi rendono, come ho detto prima, la morale pirandelliana molto più accentuata nella versione teatrale rispetto alla novella: quest’ultima sembra più un racconto di una strana vicenda, narrata con il giusto humor; non che voglia dire che manchi la morale, solo che il messaggio è molto più calcato, nel bene e nel male, a teatro. Per il resto altre differenze, ripeto, non sono significative, i luoghi narrati sono più o meno gli stessi, anche se nella versione teatrale la vicenda è ambientata a casa di Laudisi, per ragioni di rappresentazione, e anche i luoghi, conicidono, anche se tutte le vicende anteriori la prima visita della signora Frola per lo stesso motivo a cui prima accennavo, sono narrate in flash-back.

by Andrea Cugino