L’operetta è
incentrata sul tema della morte. Infatti Federico Ruysch, un ‘imbalsamatore,
una notte venne attratto da un canto, proferito dalle labbra dei
morti. Un po’ stupito, ma non più di tanto, Federico chiede alle
mummie il motivo di questo: si stava compiendo un anno, già studiato
dagli antichi, in cui ai morti era consentito parlare per un quarto d’ora
rispondendo alle domande dei vivi. Federico allora iniziò a porre
diverse domande sulla morte: cosa si sente prima di morire, se si
soffre, se si prova travaglio nella separazione tra anima e corpo. Le
mummie rispondono che il passaggio tra la vita e la morte e come
quello tra la vita e il sonno: come tale non ci se ne accorge e quindi
non si può provare dolore. Inoltre la morte l’anima e il corpo non
sono legate materialmente, che è come un organo che nello staccarsi
non provoca alcun tipo di travaglio. Morire è quindi come
addormentarsi, perciò piacevole, anche se, fino all’ultimo istante,
si spera di sopravvivere.