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Sulla copertina c'è un'immagine tratta dal film " Il
processo" di Orson Welles: dai vestiti dei personaggi e dalla
ambientazione ci può aiutare a capire il contesto storico in cui il
libro è ambientato.
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Il romanzo non è preceduto da nessuna introduzione dell’autore, ma da
un'appendice contenente i capitoli incompiuti.
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Il romanzo non è diviso in parti.
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Il romanzo è diviso in 10 i capitoli in indicati con un numero
progressivo e dei sottotitoli inerenti quanto raccontato che nel
capitolo.
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LA
COSTRUZIONE DEL TESTO:
a)Il Livello
della Storia
E’ l’indiscusso
protagonista del romanzo, direi l’unico personaggio degno di tale
definizione. E’ un uomo abbastanza giovane, lavora in banca ad un
buon livello, e vive presso la casa della signora Grubach, la sua
affittacamere. E’ sicuramente una persona diligente e scrupolosa,
direi anche razionale: cerca infatti in ogni modo di capire che cosa
gli sta succedendo, discutendone, arrabbiandosi, già con le due
guardie che gli notificarono il suo stato d’arresto. Cerca di
combattere all’inizio, ma questo spirito battagliero viene pian
piano domato sotto una doccia di indifferenza e di accettazione, fino
a diventare assoluta consapevolezza della impossibilità di
comprendere quanto stava accadendogli, e ad una accettazione delle
eventuali conseguenze. Prova quindi un disgusto per la situazione che
sta accadendo, la sua dignità di uomo viene meno, tanto da dirlo
esplicitamente nell’espressione "come un cane", usata per
la descrizione della propria morte.
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RIASSUNTO DEL ROMANZO
Il romanzo Inizia
con l'arresto del Signor K. una mattina come tutte le altre. K., un
funzionario di banca, viene svegliato non dalla solita colazione ma
due ufficiali che lo informano del suo stato d’arresto, presso la
casa della signora Grubach, presso cui vive. La scena dell'arresto,
però, è simile ad una farsa: infatti non viene comunicato a K. che
il motivo del suo arresto in quanto i due ufficiali si giustificano
dicendo che sono solo dei sottufficiali e che il loro compito è
soltanto quello di informare il Signor K. del suo stato d'arresto.
Sono presenti anche tre colleghi di K., con i quali K. andrà in banca
regolarmente come ogni giorno, a parte un ritardo di 30 minuti. L’arresto
di K. quindi, è del tutto paradossale in quanto, come gli viene letto
dalle guardie stesse, non comporta per il momento alcuna modifica alla
sua attività giornaliera, almeno sino al processo. Una settimana dopo
si reca come gli era stato detto nel "tribunale", una
soffitta di un casolare dove K. assiste ad una sorta di processo nei
suoi confronti, con tanto di spettatori e "giuria popolare",
ed è costretto a difendersi, usando toni anche duri. Qui vede per la
prima volta la signorina Leni, assistente del giudice istruttore,
sposata con una guardia del tribunale. Ed è proprio con le che K.
parlerà la domenica successiva, dimostrando di non essere
indifferente alla sua presenza, sentimento ricambiato dalla stessa,
che però lo lascia al comando di un uomo. Decide quindi di rivolgersi
all’avvocato Huld, che gli rivela altre
caratteristiche del tribunale. In seguito apprende dal pittore
Titorelli, ritrattista di alcuni magistrati, che esistono sedi del
tribunale pressoché in ogni luogo e che la sua organizzazione risulta
molto più articolata di quanto non sembri. K., però continua la sua
strada, cercando di comportarsi come un onesto cittadino che vuole
fare valere le sue ragioni, finendo così per isolarsi. Dall’avvocato,
mentre si accinge ad esautorarlo, conosce il signor Block, imputato in
un altro processo, e, insieme a lui, apprende nuovi e inquietanti
particolari circa il complesso meccanismo che regola il tribunale.
Poiché l’uomo, chiuso in una stanza, ha studiato la legge con
impegno, quale somma ricompensa, può adesso venire a sapere che la
sua causa non è neppure iniziata. Un giorno K. si reca nel duomo
della città per accompagnarvi un cliente della banca: quest’ultimo,
però, non mantiene fede all’appuntamento e K., rimasto solo, è
allora invitato da un sacerdote ad ascoltare una parabola; un uomo di
campagna cerca con tutte le forze di varcare la soglia della porta
della legge, difesa da un guerriero, senza però riuscirvisi: secondo
K. questo è un inganno per il povero contadino, a cui è negato l’accesso
alla legge. Dopo circa un anno arriva, come d’improvviso la
condanna, che K. riceve, ormai completamente convinto della
insignificanza di quello che sta succedendo, con un ironico sorriso
sulla faccia: due persone che K. non aveva mai visto lo conducono con
loro fuori città, dove lo uccidono con un coltello nel cuore, così
"come un cane".
b) Il Livello
del Discorso
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IL TEMPO
Il racconto segue il
corso cronologico degli eventi e la storia è narrata in modo
temporalmente lineare: solo nei discorsi dei personaggi ci sono
accenni ad avvenimenti precedenti, ma questo non toglie nulla alla
cronologia degli eventi.
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LO SPAZIO
La descrizione dello
spazio è sicuramente un accessorio importante: l’autore si
concentra molto nella descrizione dell’ambiente, per lo più
interni, in cui sembra fornire indicazioni sull’atmosfera, e quindi
sulle persone che lì vivono o lavorano: mi viene in mente la
descrizione delle stanze del tribunale, in cui K. si sentiva male a
causa dell’aria pesante e stantia.
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I PERSONAGGI
La descrizione dei
personaggi è importante, ma in particolar modo sono le riflessioni
che K. ci dà o le sue descrizioni (ricordiamo che il narratore è lo
stesso K.) sono tutti mezzi per darci sempre una maggior numero di
informazioni sul personaggio K.
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LE SCELTE STILISTICO-ESPRESSIVE
Lo stile del
Kafka è sicuramente semplice e scorrevole: le descrizioni sono molto
efficaci, seppur condotte in maniera semplice, senza essere ridondanti
o eccessivamente aggettivate. Il narratore è interno, lo stesso K.,
altro segno, insieme al nome per esempio, di una stretta vicinanza tra
autore e personaggio.
I
TEMI
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Il racconto vuole farci riflettere sul tema della giustizia: quanto la
giustizia è in servizio degli uomini, e quanto gli uomini in funzione
di quest’ultima? Quanto la giustizia ci sta sopra? K. viene
arrestato e condannato per un reato del quale non conosce nemmeno
lontanamente la natura, non sa che cosa gli sta accadendo: l’unico
metodo per salvarsi non è portare prove della propria innocenza, ma
corrompere i potenti, e questi sono i suggerimenti che, nel bene e nel
male, un po’ tutti i personaggi danno a K.
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I temi dibattuti nel romanzo sono presentati direttamente dalla
vicenda personale di K. e dalle sue considerazioni.
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I temi dibattuti all’interno del romanzo sono ancora oggi di grande
attualità: il problema della giustizia è ancora oggi in primo piano.
Senza arrivare agli eccessi del romanzo, che da questo punto di vista
sfiora il paradosso, spesso i rapporti tra accusa e difesa sono
alternanti, spesso si ha poca fiducia nel sistema giudiziario.