INDICE
LIBRI
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Tratto da "Giovanni Verga:
Novelle"
Casa Editrice Principato
Stampato nelle "Officine Grafiche Principato -
Milano"
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LA COSTRUZIONE DEL TESTO:
- LO SPAZIO -
La
vicenda è ambientata in Sicilia, tra i paesi di Vizzini e Martineo.
- IL TEMPO -
La vicenda dura praticamente tutta la vita di Jeli.
- L’INTRECCIO E LA FABULA -
In
questa novella è sono presenti alcuni flash-back, quindi
fabula e intreccio non coincidono.
- JELI -
E’
un giovane ragazzo il protagonista che incontriamo all’inizio della
novella. Abituato fin da piccolo ad arrangiarsi, avendo vissuto
lontano dai genitori, a lavorare. Conosce Alfonso, un ragazzino più o
meno della sua età, ricco che in un certo senso invidiava Jeli,
poiché il giovane pastore aveva una grande esperienza con i cavalli e
suonava lo zufolo, andava a pesca e sapeva fare un sacco di altre
cose. Innamoratosi di Mara, una ragazza del posto, soffre molto sia
per la morte del padre sia per la partenza di Mara, che rivedrà ad
una fiera: infatti doveva portare a quella fiera degli animali per il
suo padrone, ma inavvertitamente, uno di essi cade e muore. Licenziato
per questo incidente, riviene assunto grazie al padre di Mara, che gli
trova un lavoro come stalliere. Nel frattempo, Mara, si era quasi
scordata di lui, e si era fidanzata con un altro. Lasciato poi questo
ragazzo, Mara si fidanzò con Alfonso, il ragazzo con cui Jeli giocava
da bambino. Mara, allora, per convenienza, poiché le era successa una
sventura, e quindi non avrebbe avuto i soldi per una eventuale dote,
sposa Jeli, ormai ben piazzato economicamente, ma continua a tradirlo
con Alfonso. Jeli che è sempre stato ignorante ma buono, non capisce
tutto questo e continua a vivere normalmente. Un giorno accompagna la
moglie Mara ad una festa in cui c’era anche Alfonso, ben vestito,
che ostentava la sua ricchezza di fronte all’umiltà di Jeli:
Alfonso, ballando con Mara, inizia a toccarla, e solo allora Jeli
capisce che quello che gli diceva ripetutamente la gente, cioè che la
moglie lo tradiva era vero, e si scaglia su Alfonso uccidendolo.
- LE SCELTE STILISTICO - ESPRESSIVE -
Verga
usa in questa novella, molto lunga, molto il discorso indiretto
libero, affiancato da alcune espressioni popolari, in dialetto
siciliano.
Questa
novella mi è piaciuta molto per la semplicità del protagonista: un
ragazzo ingenuo ma onesto, puro, molto pratico nel suo modo di
pensare, quasi come un animale: attenzione, non nel verso malvagio del
termine, ma in quello buono, cioè della semplicità e della logica di
alcuni animali, che secondo me viene benissimo espressa dall’ultima
frase di Jeli, dopo l’assassinio di Alfonso:"- Come! -
diceva - Non dovevo ucciderlo nemmeno?...Se mi aveva preso la
Mara..."
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