INDICE
LIBRI
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Garzanti Editore
Stampato dalla Garzanti Editore S.p.A. - Milano,
1994
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ALLE SOGLIE DEL TESTO:
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Sulla copertina c’è una immagine raffigurante un quadro di Umberto
Veruda dal titolo "Ritratto di Ettore Schmitz con ortensia":
rappresenta quindi l’autore del romanzo indicato con il suo vero
nome. Non ci dà, comunque, nessuna informazione sul testo.
·
Il romanzo non è preceduto da nessuna introduzione, a meno che non si
vogliano considerare tali i primi due capitoli, intitolati
"Prefazione" e "Preambolo".
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Il romanzo non è diviso in parti.
·
Il romanzo è diviso in 8 capitoli, segnalati dal numero del capitolo
e da un titolo sopra ciascuno.
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LA
COSTRUZIONE DEL TESTO:
a)Il Livello della
Storia
- TEMPO - Il
racconto è ambientata tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900,
praticamente contemporanea alla vita dell’autore.
·
SPAZIO - Il racconto è ambientato a Trieste, dove vivono i
protagonisti e in paesi vicini, tra cui Lucinico, descritto nell’ultima
parte del libro.
·
PERSONAGGI PRINCIPALI
E’ un giovane
sfaccendato, che ricorda molto da vicino i personaggi dei romanzi di
Pirandello. Anche lui, infatti, è abbastanza ricco, di una
ricchezza ereditata dal padre, e di cui lui non si occupa, lasciando
tutto l’onere all’amministratore di casa, l’Olivi. Non va mai
in ufficio a lavorare e, all’inizio della storia, ci viene detto
che questo libro è stato scritto da Zeno sotto indicazione del
dottor S. (Sigmud Freud), per poter compiere a pieno il cammino di
psicoanalisi. Zeno infatti soffre di diverse malattie, che lui
riconduce tutte al fumo: le annotazioni sui libri "ultima
sigaretta" nei giorni più importanti sono significative, in
quanto Zeno provava più gusto a fumare un’ultima sigaretta che
non una normale. Ma in realtà Zeno non vuole guarire, poiché trova
nella malattia un alibi, è un modo per convivere con la propria
nevrosi: sarebbe una persona spregevole, ma, dal momento che è
malato, usa questa sua condizione come un alibi. Tra tutti i dottori
a cui si rivolge, trova anche questo dottor S. che gli suggerisce la
via psicoanalitica, i cui contenuti Zeno non contesta, pur essendo
molto critico nei confronti della prassi. Zeno ha bisogno che gli
venga impedito di fare qualcosa, per poterla desiderare: quando gli
viene spianata la strada, allora il suo desiderio precipita. I
rapporti chiave nella vita di Zeno sono quelli con i genitori e con
Guido, in cui emergono meglio le caratteristiche del suo modo di
rapportarsi con gli altri. Zeno soffre del complesso di Edipo: aveva
un rapporto idillico e quasi viscerale con la madre, mentre ha
odiato immensamente il padre, a cui rimprovera il fatto di non
averlo saputo educare, accettando, quindi, la nullità che in
realtà era, credendo persino alla pietosa bugia del panciotto
(quando Zeno, da ragazzo, nel tentativo di rubare dei sigari al
padre, viene colto sul fatto dal padre stesso che crede alla bugia
di Zeno che dice che stava contando i bottoni del panciotto stesso).
Zeno, quindi ha sempre desiderato la morte del padre, e questo anche
nell’ultimo momento della vita, quando cioè stava per morire in
quella fatidica notte. Zeno non si è voluto svegliare e questo gli
procurerà un grandissimo senso di colpa dopo. La figura maschile
del padre, verrà ricercata da Zeno, successivamente nel padre di
Augusta, il signor Malfenti e nello sposo di Ada, Guido Speier. La
figura della madre, morta giovanissima, verrà invece sostituita da
Augusta, con la quale avrà un rapporto molto buono, nonostante lo
strano modo in cui è stato concepito il matrimonio: Augusta è una
donna tranquilla, serena, piena di salute, con la quale Zeno non
ebbe un rapporto violento e di sottomissione: questo farà cadere di
molto il suo desiderio, e lo porterà, in seguito ad un attacco di
filantropia, a tradire la moglie con Carla, una cantante, con la
quale aveva quel rapporto duro e autoritario che non aveva con la
moglie. Ma quando tradirà Augusta, il suo primo desiderio è di
dirle tutto e lo farà a modo suo, in un sogno, in cui lui sta
mangiando il collo di Carla, senza darne alla moglie, che invece ne
richiedeva. Zeno vuole che Carla lo desideri e per questo ha questo
atteggiamento duro, che porterà Carla a lasciarlo per il maestro di
musica. Nel penultimo capitolo Zeno analizza il suo rapporto con
Guido, che, come tutti nella sua vita, è un rapporto di amore/odio
nello stesso tempo. Guido viene visto subito come persona negativa,
in quanto marito di Ada, donna della quale Zeno si era innamorato.
Ma poi il rapporto cambia, soprattutto quando Guido offre a Zeno di
entrare nella sua nuova associazione commerciale: Zeno accetterà
anche se rimanendo sempre distaccato. L’associazione commerciale
non andò bene, e Guido perderà un bel po’ di soldi, e questo
fece saltare fuori le caratteristiche più negative di Guido, come l’assoluta
imbranatezza negli affari. Dopo il suicidio di Guido, Zeno, per
amore di Ada, tenterà di ridurre il debito di Guido, svilendo così
il gesto del caro estinto. Nell’ultimo capitolo Zeno affronta più
direttamente il tema della psicoanalisi, raccontando del rapporto
con il dottor S. del quale non si fidava più molto e narra alcuni
sogni che il dottore analizzava in chiave psicoanalitica. Parlando
anche della guerra Zeno, da inguaribile ottimista, cercava di
rassicurare tutti, cosa che gli costò non pochi sensi di colpa dopo
lo scoppio della guerra. Infine nelle ultime pagine, Zeno ci dà un’immagine
particolarmente inedita della sua persona, dicendosi ormai guarito
dalle sue malattie, in seguito a proficui guadagni fatti speculando
in guerra. Ci dice che la vita degli uomini è inquinata, alle
radici, dal progresso, che fa aumentare le malattie al suo interno:
più l’uomo progredisce più si ammala per Zeno. Lui, quindi non
è mai stato malato perchè la vita umana non può considerarsi una
malattia!
Moglie di
Zeno, Augusta è una donna semplice, precisa e molto organizzata.
Sposa Zeno, dopo il rifiuto delle due sorelle, nonostante fosse ben
consapevole che lui non amasse che Ada, ma disposta ad essere la
donna che curasse Zeno e lo amasse. Con lei Zeno ha sempre un
rapporto paritario e sincero. Ma il loro rapporto, nonostante queste
premesse, si dimostrò molto migliore di ogni aspettativa.
Marito di Ada, Guido è
un uomo molto strano, soprattutto nei suoi rapporti con Zeno. Iniziano
malissimo, in quanto marito della donna amata da Zeno, ma poi
migliorano nel tempo, nonostante Guido avesse un mare di difetti, come
ad esempio l’assoluta imbranatezza negli affari, che lo porterà a
perdere un sacco di soldi nel solfato di rame. Il suo suicidio è
stato "involontario", un incidente, in quanto aveva usato
troppo veronal puro, che in realtà avrebbe dovuto solo inscenare un
suicidio, come aveva già fatto, peraltro, per convincere Ada a dargli
i soldi per riempire i suoi debiti. Anche lui tradisce la moglie, e
questo fa supporre a Zeno che anche lui abbia sposato Ada senza amore,
come Zeno con Augusta.
Sorella di Augusta, Ada
è stata, per così dire, il primo e forse l’unico vero amore di
Zeno. Donna molto bella, stando alle descrizioni di Zeno, si ammala,
dopo il matrimonio fallimentare con Guido, del morbo di Basedow, che
la imbruttiranno parecchio. Infatti sarà costretta a recarsi più
volte a Bologna per curarsi. Soffre molto di gelosia di Carmen, la
segretaria-amante di Guido.
·
RIASSUNTO DEL BRANO
La vicenda, narrata in
prima persona, inizia con la descrizione della giovinezza di Zeno,
descritta da un’ultima sigaretta all’atra. Si va da quando tentata
di rubare sigarette e sigari a suo padre, a quando diede i primi esami
all’Università, a quando passò dagli studi di legge a quelli di
chimica, per poi tornare a legge, senza cavarne un ragno dal buco, al
rapporto con suo padre, di cui si parla soprattutto in occasione della
morte di quest’ultimo, quando Zeno non voleva svegliarsi nonostante
i continui richiami della cameriera Maria. Zeno descrive poi la storia
del suo matrimonio, iniziato con la conoscenza del signor Malfenti,
abile uomo d’affari, e del suo innamoramento nei confronti di Ada.
Ma Ada lo rifiuterà, in quanto già fidanzata con Guido, e Zeno,
avendo fallito con la maggiore delle sorelle Malfenti, chiederà la
mano alla più giovane Alberta, che però lo rifiuterà; ci proverà
anche con Augusta, che invece accetterà. Il matrimonio si rivelerà
migliore delle aspettative, ma Zeno, nonostante questo, preso da un
attacco di filantropia, con il Copler, un suo amico, finanzierà un
giovane cantante, Carla, che diverrà la sua amante. Ma Zeno usava nei
suoi confronti un atteggiamento rude e violento a tratti, diversissimo
da quello usato con la moglie, e per questo Carla lo lascerà per il
giovane maestro di musica. Nel frattempo Zeno era entrato a far parte
dell’associazione commerciale di Guido, che aveva già da tempo
sposato Ada; ma l’associazione si rivelò fallimentare a causa dell’inesperienza
di Guido, che lo porteranno a molti debiti, soprattutto a causa dell’affare
del solfato di rame. Per questo Guido, che nel frattempo aveva tradito
la moglie con l’incapace segretaria, Carmen, cercherà di farsi dare
dei soldi dalla moglie, che in quel periodo soffriva del morbo di
Basedow, e per fare questo inscenerà un suicidio. Ma quando ripeté
questo per la seconda volta, prese troppo Veronal, che lo uccisero per
davvero. Zeno allora tentò di ridurre il debito, che in questo caso
si sarebbe dovuta accollare Ada, riuscendo a dimezzarlo. Per questo
non fece in tempo ad arrivare puntuale al ritrovo per il funerale di
Guido, e cercando di raggiungerlo si accodò a quello di un ebreo,
convinto che fosse quello dell’amico: questo venne interpretato da
Ada e da Augusta come un segno di odio di Zeno nei confronti di Guido.
Nell’ultimo capitolo, Zeno ci parla della guerra, e della sua prassi
psicanalitica, arrivando alla conclusione di non essere malato come
credeva, pur sempre però non stimando efficaci le sedute del dottor
S. a cui raccontava i suoi sogni, alcuni dei quali inventati.
b) Il Livello del
Discorso
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IL TEMPO
Il racconto non segue
il corso cronologico degli avvenimenti: infatti è tutto un lungo flash-back
raccontato da Zeno.
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LO SPAZIO
La descrizione dello
spazio non ha un ruolo molto importante, in quanto è molto rada e per
lo più accennata
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I PERSONAGGI
La descrizione dei
personaggi ha un ruolo importate, soprattutto per quanto riguarda i
pensieri del protagonista, che ci vengono trasmessi direttamente dal
narratore.
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LE SCELTE STILISTICO-ESPRESSIVE
Lo stile di
Svevo mi sembra abbastanza semplice nella comprensione e riesce a
rendere veritiera e quasi reale i pensieri che Zeno avrebbe formulato
e raccolti in un libro, sotto prescrizione del medico.
I TEMI
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Il racconto vuole farci riflettere soprattutto sulla psicoanalisi,
quale strumento per uscire da diverse malattie, tra cui la nevrosi.
Svevo era molto attratto dal personaggio di Sigmud Freud e dai suoi
studi sulla psiche umana. Ci dice, in questo racconto, che tutti gli
uomini sono malati, malati di nevrosi, che non si può né combattere
né sconfiggere ed eliminare, ma bisogna solo cercare di conviverci.
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I temi dibattuti nel romanzo sono presentati direttamente dal
personaggio di Zeno e dalle sue riflessioni.
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I temi dibattuti all’interno del romanzo sono ancora oggi attuali:
molte persone soffrono di nevrosi e di disturbi psichici e quindi non
un problema che riguarda il passato: oggi più che mai si sente, ai
giornali o in televisione, di storie di ordinaria follia, di gente con
gravi problemi che non riesce a risolvere: Svevo ci parla, appunto, di
questo problema.
by Andrea Cugino
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