INDICE
LIBRI
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Tratto da "Dalle Novelle
al Teatro"
Edizioni scolastiche Bruno
Mondadori
Stampato nel 1995 - Rotolito
Lombardia - Pioltello (MI)
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LA COSTRUZIONE DEL TESTO:
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ATTI E SCENE -
La versione teatrale de "La Giara" è un atto unico, e c’è
un’unica scena.
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LE BATTUTE -
C’è una prevalenza del dialogo, mentre sono del tutto assenti i
monologhi.
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LO SPAZIO -
La novella ha la stessa ambientazione sia nella novella che nella
versione teatrale: il podere di don Lollò, anche se nella versione
teatrale quest’ultimo si reca più volte nello studio del suo
avvocato.
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IL TEMPO -
La vicenda si svolge in poco tempo, dalla rottura della giara, e ci sono
nella novella alcune citazioni del passato che nella versione teatrale
vengono raccontate dai personaggi.
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L’INTRECCIO E LA FABULA -
Don Lollò Zirafra è un ricco agricoltore siciliano che però aveva
speso molti dei suoi beni per intentare cause contro persone che, a suo
giudizio, gli avevano arrecato dei danni. Un giorno comprò una giara
molto grosso, per contenere l’olio di quell’annata, ma dei suoi
garzoni la trovarono rotta in 2 pezzi. Don Lollò andò su tutte le
furie, ma essi lo convinsero a rivolgersi a Zi’ Dima Licasi, che aveva
un mastice portentoso. Nonostante questo don Lollò chiese che mettesse
anche i punti, e in questa operazione rimase intrappolato dentro. Allora
don Lollò chiese all’avvocato cosa avrebbe ottenuto rompendo la giara
per far uscire Zi’ Dima. Si stabilì che Zi’ Dima avrebbe pagato 1\3
del valore della giara, ma lui non voleva uscire e rimase dentro.
Indisse una specie di festino sotto la casa di don Lollò che, a un
certo punto scese e stanco scagliò la Giara giù per un precipizio.
Nella versione teatrale, Zi’ Dima esce ne esce ancora vivo e grida
vittoria. Nella novella, invece, questo particolare non viene
specificato poiché finisce solamente con la frase:"E la vinse
Zi’ Dima"
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I PERSONAGGI PRINCIPALI
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DON LOLLO’ ZIRAFRA -
E’ un ricco proprietario terriero del Sud, "specializzato nella
raccolta e spremitura delle olive. Ha un carattere molto scontroso e
irascibile, cerca sempre di trovare delle accuse contro persone che
secondo lui l’avrebbero danneggiato. Per questo, al grido di
"Sellatemi la mula" divenuto oggetto di scherno nel paese,
andava dall’avvocato, che stanco di riceverlo per ogni nonnunulla, gli
aveva regalato un libricino del codice penale. A furia di processi,
comunque, aveva scialacquato molte delle sue ricchezze. Ha comprato una
bella giara grossa, che quando si è rotta, l’ha mandato su tutte le
furie. Anche lui vuole che Zi’ Dima gli metta i punti perché non si
fidava del mastice solo.
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ZI’ DIMA LICASI -
E’ un conciabrocche, molto conosciuto nel paese, che ha un portentoso
mastice di cui è molto geloso e orgoglioso. Infatti si offende molto
quando i suoi clienti gli chiedono di mettere anche i punti, e la prende
come una offesa personale. Ha un carattere molto schivo e restio. Con
uno stratagemma molto astuto, riesce a uscire dalla giara senza pagare,
facendo leva sul carattere molto irascibile di don Lollò.
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LE SCELTE STILISTICO - ESPRESSIVE -
Pirandello in questa novella usa molto un tipo di narrazione simile al
discorso indiretto libero. Infatti leggendo questa novella ti sembra che
a raccontarla sia un pastore siciliano, che nel suo racconto, pur in un
italiano molto bello e ricco, usa espressioni popolare e ti fa capire un
po’ come la pensava il popolo su questa vicenda. Per quanto riguarda
la versione teatrale, c’è un uso non infrequente di espressioni
dialettali, soprattutto nelle esclamazioni.
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I TEMI -
In questo racconto viene messo in discussione il tema della giustizia,
poichè la ragione e il torto possono cambiare a seconda dei punti di
vista dei protagonisti.
by Andrea Cugino
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