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LA CANZONE DI BACCO Lorenzo de' Medici
Come tutti gli umanisti del suo tempo, Lorenzo il Magnifico (1449- 1492) e uno scrittore eclettico: le sue opere, cioh, spaziano dalle novelle ai dialoghi filosofici, dai poemetti burleschi alle rappresentazioni sacre, dalle rime d'amore ai canti per carnevale.
La Canzone di Bacco è un canto di carnevale:
le composizioni di questo tipo si cantavano ballando durante le
feste in maschera organizzate per la corte.
In essa si riflette il clima culturale di quegli anni: l'aspirazione
ai piaceri terreni, l'ideale della bellezza e della giovinezza ma
anche la coscienza che il tempo trascorre in modo inesorabile e
che la felicità dura poco.
METRO. Ballata. Schema ABBA, CDCDDBBA.
I versi sono ottonari fortemente ritmati: 1'accento ritmico cade
sulla 1' 3' 5' 7' sillaba.
1 5 10 15 20 |
Quant'e bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'e certezza. [...] Ciascun apra ben gli orecchi: di doman nessun si paschi; oggi sian, giovani e vecchi, lieti ognun, femmine e maschi; ogni tristo pensier caschi; facciam festa tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'e certezza. Donne e giovinetti amanti, viva Bacco e viva Amore! Ciascun suoni, balli e canti! Arda di dolcezza il core! Non fatica, non dolore! Quel c'ha a esser, convien sia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'e certezza. |
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