La chiesa e' oggi circondata dall'area cimiteriale; in origine il
suo sito era compreso nell'antico salto di Quart'e susu, dove sorgeva un ponte
romano, ora scomparso, da cui trae il nome.
L'aspetto attuale della chiesa, che tra
gli edifici quartesi e' quello che piu' conserva la forma originaria, che richiama in se gli stili tardo-romanico e gotico, permette di stabilire la
data della costruzione fra il 1280 e il 1300.
Nonostante alcuni documenti del 1164 e 1168 attestino l'esistenza di un precedente edificio non sono visibili elementi strutturali di tale costruzione.
Altri documenti comprovanti l'esistenza di tale edificio sono quelli che riportano la donazione dello stesso da parte dell'arcivescovo di Cagliari ai monaci di San Vittore di Marsiglia, nel 1119.
La chiesa e' poi presente a vario titolo in
diversi documenti successivi: importante quello del 1872 che stabilisce la sua
destinazione a cappella cimiteriale.
La chiesa, di piccole dimensioni, presenta una facciata, coronata da un piccolo campanile a vela, costituita, come il tratto
superiore dei muri laterali, da conci di calcare squadrati.
Archetti pensili di varie forme e finemente lavorati da abili scalpellini locali, adornano i tre lati. Il portale, ora ad arco a tutto sesto, era, almeno sino agli anni
Cinquanta, munito di architrave.
La facciata era ornata, originariamente, da
numerosissime ciotole maiolicate, di cui oggi restano solo i nidi e qualche
piccola traccia.
L'interno e' composto da una sola
navata rettangolare, dalla copertura lignea e da una piccola abside ad arco a
tutto sesto. Esso riceve la luce tramite la bifora del prospetto principale e
l'oculo di quello posteriore.
La chiesa e' aperta, di norma, nel
mese di novembre, per consentire le preghiere ai
Defunti.
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