I Nuraghi della zona di Angelu Nieddu


Nuraghe Angelu Nieddu

Il nome deriva direttamente dal toponimo della valle su cui si erge. E' il nuraghe piu' a nord del gruppo.
Dai pochi resti si puo' stabilire che la costruzione era a base circolare con camera centrica che risulta interrata per due metri circa, con la parete ottenuta con piccoli blocchi.


Nuraghe Biancu

Il nome gli deriva dal colore chiaro della roccia a struttura porfirica con cui e' stato costruito e che si stacca nettamente dal verde scuro della macchiamediterranea che lo circonda.
Si trova a una quota di 386 metri s.l.m. in posizione dominante rispetto alle valli sottostanti tra le quali quella del Riu Angelu Nieddu.
Insieme ai nuraghi Angelu Nieddu, Siliqua e Ludus costituisce uno dei vertici di un ipotetico parallelogramma che racchiude il bacino del fiume.
Si tratta di un nuraghe monotorre con blocchi non squadrati di varie dimensioni, tenuti insieme dall'uso di numerose zeppe. Nel suo punto piu' alto raggiunge un'altezza di circa 7 metri.
L'aggetto dei blocchi verso l'interno della torre consente di affermare che si tratta di un nuraghe con camera interna a tholos e copertura a falsavolta.
Abbondanti cocci di ceramica liscia nera e numerose scorie di fusione di metallo fanno ritenere che il nuraghe sia stato intensamente frequentato.


Nuraghe Siliqua

Il nome deriva da un arbusto che in dialetto quartese e' detto "siliqua crabina" (in italiano anagiride).
Nei secoli e' stato piuttosto manomesso, tuttavia ha conservato le sue caratteristiche di robustezza e singolarita'. Innanzittutto ha pianta di forma quasi ellittica, pur non trattandosi di un nuraghe a corridoio, e siarticola su tre livelli:

a.   un vano sotto il piano di calpestio, ricavato da uno spazio compreso tra due rocce;
b.   una piccola "anticamera" a livello dell'ingresso e dell'andito, che introduce al vano sottostante e alla scala che conduce al piano superiore;
c.   il vano superiore.


Nuraghe Ludus

A quota di 352 metri s.l.m., a circa 500 metri dal nuraghe Siliqua, sorgeva il nuraghe Ludus, che la Carta d'Italia riporta senza nome.
E' ormai ridotto ad un cumulo di pietrame attorno ad una grossa buca del terreno nel punto dove era situata la camera della torre.
Il nome deriva probabilmente dal sardo "ludu" (fango), probabilmente perche' nella buca scavata dai tombaroli si forma della fanghiglia durante le piogge.


Nuraghe Su Zinnibiri

E' uno dei due nuraghi prossimi al Riu S'Arrumbulada, che divide il territorio di Quartu Sant'Elena da quello di Maracalagonis.
In dialetto quartese su zinnibiri non e' altro che il ginepro.
Una notevole quantita' di pietrame squadrato, numerose tracce di fondamenta di costruzioni protostoriche e numerosi cocci di ceramiche testimoniano la presenza di un insediamento nuragico probabilmente riutilizzato anche in epoca romanica, in quanto sono presenti nelle vicinanze numerose tombe di eta' romana.
Del nuraghe vero e proprio ne sopravvive soltanto qualche piccolo tratto.


Nuraghe Su Crabu

Sorgeva a 294 metri s.l.m. su uno spuntone roccioso che si affaccia direttamente alla valle che da Geremeas conduce a S'Arrumbulada.
Nella sede originaria si trovano soltanto alcuni grossi blocchi granitici, mentre a una cinquantina di metri si trovano i resti di una tomba nuragica classificabile come una via di mezzo tra una tomba "a galleria" e una "tomba di giganti".



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