Sorge sulla collinetta di Is Mortorius, a quota di m. 35, a brevissima dstanza dal mare.
La trasformazione che ha subito nel corso degli anni ha risparmiato la camera della torre centrale, incorporata nel fortino in cui e' stata trasformata durante l'ultima guerra.
Il nuraghe Diana costituiva la parte piu' avanzata, verso il mare, di una munitissima linea fortificata di difesa che aveva certamente la funzione di di impedire l'accesso alla parte piu' interna di territorio, dove erano dislocati numerosi nuraghi: Mela Murgia,ora nel territorio di Quartucciu, Marcolinu, Serra Paulis, Santu Lianu, Is Meris, S'Aria, Niu'e Crobu e Capitana.
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Questo nuraghe non figura nella Carta d'Italia dell'I.G.M., ma figura nella "Carta delle zone faunistiche della Provincia di Cagliari.
Il nome significa " Nido del Corvo", toponimo molto diffuso in Sardegna per indicare un luogo poco accessibile.
Questo nuraghe sorgeva a circa 104 metri sul mare in bella posizione, sopra la valle di "Flumini Cuba", e cio' che ne resta non e' che qualche esigua traccia da cui si puo' dedurre soltanto che aveva base circolare.
A pochi metri di distanza dal nuraghe si puo' notare un grande serbatoio che raccoglie l'acqua per il rifornimento idrico della lottizzazione residenziale di Flumini'e Cuba, costruito con materiale proveniente dal povero monumento nuragico prelevato disgraziatamente circa mezzo secolo fa.
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Il nuraghe di Capitana prende il nome dalla località in cui sorgeva, a circa 250 metri dal mare.
Fu utilizzato come postazione per batterie antiaeree nell'ultimo conflitto mondiale, mentre oggi alcuni locali superstiti sono stati adibiti a pizzeria.
Anche questo nuraghe è segnalato solo nella "Carta delle zone faunistiche della Provincia di Cagliari.
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