LE LIBERTA'

Chissà se tra le libertà a grappoli del liberista c'è anche quella
di essere poveri senza diventare un cattivo esempio;
di essere ricchi senza diventare un buon esempio;
di lavorare per mantenersi e non per credersi qualcuno;
di comportarsi da buon cittadino per onorare la civiltà e non per onorare la patria;
di onorare anche le patrie degli altri;
di giudicare il tuo paese indipendentemente dal prodotto interno lordo;
di credere o non credere in Dio senza che questo ti faccia sentire migliore o peggiore davanti allo Stato;
di avere o non avere una famiglia "normale" senza che questo ti penalizzi davanti alle leggi;
di andare a lavorare vestito come ti piace e non con l'uniforme aziendale;
di sentirti difeso dall'assedio spudorato della pubblicità e delle sue menzogne;
di esercitare i tuoi diritti civili, politici e sindacali senza che ti venga imputata l'accusa di boicottare la Nazione.
Chissà.
                       [Michele Serra]




IL PESO DEL MONDO

No, non è incomprensibile il suicidio dei due ragazzi.
Ce lo ha spiegato bene un loro amico:
"Volevano volare via da questo mondo di merda".
I padri hanno il dovere di dire ai figli che la vita è così forte
e bella da scavalcare ogni dolore, come gli stivali delle sette leghe.
Ma a questo dovere raramente sanno aggiungere la condivisione di un peso terribile
- quello della coscienza del dolore, dell'ingiustizia e dell'indifferenza.
Avevano ragione i due ragazzi: il mondo è di merda.
Chi riesce a crescere lo fa anche perchè chiude gli occhi, si tappa il naso,
e infine respira forte il profumo della propria ostinazione.
Ma a diciassette anni questa legittima capacità di resistere al dolore
e alle delusioni non è spiegabile: sembra pura viltà,
rinuncia all'amore e al coraggio.
Facciamo poco, noi adulti, per raccontare ai ragazzi quanto ci è costato crescere.
E ancora meno sappiamo dire loro che ciò che li offende, offende anche noi.
Ci vergognamo di piangere.
Ma i due ragazzi suicidi evocano un lutto scespiriano:
"Tutta la storia narra del loro amore" (Romeo e Giulietta, atto V, scena III).
          [Michele Serra]




BAMBINI E SINISTRA

Chi dice ai bambini
Dovete pensare a destra
è di destra
Chi dice ai bambini
Dovete pensare a sinistra
è di destra

Chi dice ai bambini
Non dovete pensare affatto
è di destra
Chi dice ai bambini
Quel che pensate è indifferente
è di destra

Chi dice ai bambini
quello che lui pensa
e dice loro anche
che vi potrebbe essere qualcosa di sbagliato
è forse
di sinistra.
           [ERICH FRIED]




MIO