PESCARACORTOSCRIPT ' 2002
Regolamento

Art. 1 PescaraCortoScript vuole giudicare soltanto l'idea (e cioè la sceneggiatura del cortometraggio che si vorrebbe realizzare) per poi offrire, a quella ritenuta migliore, i mezzi artistici, tecnici ed economici necessari alla sua realizzazione pratica, oltre alla sua distribuzione nei festival specializzati italiani e stranieri.

Con questo intendiamo promuovere la scoperta di nuovi autori e la loro valorizzazione, spesso ostacolata dal divario esistente tra il voler realizzare un cortometraggio e le difficoltà tecniche, economiche e d'esperienza che vi sono per portarlo a termine. PCS vuole ribadire anche l'importanza della narratività nella sua forma cinematografica, intesa come momento specifico e unico della creazione di un'opera filmica.

Art. 2 Organizzatori di PescaraCortoScript sono le associazioni Fuori Campo ed Espace.

Art. 3 Possono prendere parte a PSC sceneggiature inedite (cioè mai pubblicate, premiate in concorsi per sceneggiature o realizzate in video o pellicola) a tema libero, per cortometraggi. Le sceneggiature possono essere di qualunque genere, eccetto che riferite a lavori di animazione, a documentari, film industriali, di propaganda o pubblicitari.

Art. 4 Ogni concorrente per partecipare deve inviare la propria sceneggiatura, scritta all'italiana, all'americana o alla francese. Non sono ammesse sceneggiature redatte in modo alternativo ai tre sopraelencati.

Art. 5 La lunghezza (in pagine) della sceneggiatura è libera, ma dovrà comunque riferirsi ad un cortometraggio di durata non superiore ai quindici minuti. La Giuria, nell'assegnare il premio, valuterà i lavori presentati anche in base alla realizzabilità pratica ed alla fattibilità produttiva.

Art. 6 Autore della sceneggiatura può essere una o più persone, italiane o straniere, senza limiti d'età. Ogni autore può partecipare con più di un lavoro, sia che concorra singolarmente sia in gruppo con altri. Per i minerenni sarà necessaria l'autorizzazione dei genitori.

Art. 7 La regia sarà effettuata dallo stesso autore della sceneggiatura; in caso di sua rinuncia l'organizzazione del concorso si riserva la facoltà di scegliere un altro regista. Se gli autori della sceneggiatura sono più d'uno, saranno essi stessi ad indicare chi tra loro dirigerà il cortometraggio.

Art. 8 La sceneggiatura, in lingua italiana, deve recare sulla copertina solo il proprio titolo e va spedita in una busta chiusa al cui interno sarà contenuta una seconda busta (anch'essa con l'indicazione del solo titolo) nella quale saranno incluse la scheda d'iscrizione e la ricevuta del versamento postale. I lavori vanno spediti in sei copie. E' facoltativa l'indicazione delle inquadrature, l'acclusione dello storyboard e del soggetto (comunque in sei copie). La giuria ha facoltà di non accettare invii non compatibili con queste norme. L'apertura della busta avverrà dopo la votazione della Giuria. E' obbligatorio spedire la sceneggiatura senza indicare il mittente in alcun modo, pena l'esclusione dal concorso: non saranno accettati invii tramite raccomandata o postacelere. I lavori inviati non vengono restituiti. L'organizzazione non è responsabile di eventuali disguidi postali che dovessero verificarsi.

Art. 9 La Giuria di PSC, presieduta da Giorgio Arlorio (sceneggiatore) e composta dal produttore Gianluca Arcopinto, da Stefano Della Casa (direttore del Torino Film Festival) e da un regista (il cui nome sarà reso noto in seguito) sceglierà la sceneggiatura ritenuta migliore; il suo giudizio è insindacabile. Il premio consiste nella realizzazione del cortometraggio vincitore: PCS mette a disposizione gli attori, le maestranze, il materiale tecnico necessario, lo studio di montaggio e si impegna a sostenere tutte le spese di produzione, post-produzione, distribuzione, all'interno di un budget preciso individuato dall'organizzazione del concorso. Nello stabilire la sceneggiatura vincitrice non sono ammessi ex-aequo. La Giuria ha facoltà di non assegnare il premio.

Art. 10 Oltre il premio, la Giuria assegnerà una menzione speciale alla sceneggiatura originale ritenuta di maggior valore artistico. Studio Universal si riserva di premiare la sceneggiatura vincitrice acquisendone i diritti televisivi.

Art. 11 I lavori della Giuria sono strettamente riservati. Non è pertanto ammessa alcuna richiesta da parte dei concorrenti volta alla conoscenza delle valutazioni espresse dai singoli giurati.

Art. 12 Il cortometraggio verrà girato nel formato Betacam SP e sarà montato con l'ausilio della tecnologia digitale.

Art. 13 La premiazione avverrà a Pescara nel maggio 2002. Il cortometraggio vincitore verrà girato in Abruzzo entro lo stesso anno. Produttori ne saranno le associazioni Fuori Campo ed Espace.

Art. 14 Tutti i diritti relativi al cortometraggio prodotto sono proprietà dell'Associazione Fuori Campo.

Art. 15 La quota d'iscrizione al concorso è di L. 70.000, da versare sul c/c postale 18760652 intestato a Fuori Campo c/o Florian espace, via Valle Roveto 39 - 65124 Pescara (tel. 085.4224087 - fax: 085.4294482 - pescaracorto@katamail.com). Sulla causale andrà indicato "PescaraCortoScript 2002". L'invio delle sceneggiature ed il versamento della quota devono avvenire entro il 31 dicembre 2001, farà fede la data del timbro postale. Allo stesso indirizzo sopra indicato andranno spediti i manoscritti. La quota in ogni caso non verrà restituita.

Art. 16 L'organizzazione, pur impegnandosi rigorosamente nella custodia dei manoscritti pervenutigli, non risponde per eventuali danneggiamenti o smarrimenti che questi dovessero subire dal momento dell'arrivo in poi.

Art. 17 La partecipazione al concorso implica l'accettazione integrale del presente regolamento.

INFO: 085.42244087 - e-mail pescaracorto@katamail.com

Scadenza 31 dicembre 2001

 

 

  ESEMPI DI SCENEGGIATURE
 
 
ALLA FRANCESE  

STUDIO dott.ssa FLETCHER. INTERNO GIORNO 
La dottoressa Fletcher, da sola, riascolta la conversazione registrata sul primitivo magnetofono. Fuma una sigaretta mentre ascolta le parole distorte dalla difettosa registrazione. 
Durante il replay del nastro, vediamo Zelig che percorre, in stato di trance, un corridoio dell'ospedale, sostenuto dalla dottoressa Fletcher e da un secondo medico. 
 

 
 
  
DOTT.SSA FLETCHER 
Disse loro che era irlandese?
  
 
  
ZELIG 
No. I capelli mi divennero... rossi... come il pelo di un setter irlandese. . . naso all' insù. . . occhi verdi ... e mi misi a parlare con uno strano accento dublinese... della carestia di patate e del Piccolo Popolo. 
 
  
 
OSPEDALE ESTERNO GIORNO 
II primario dottor Fogey, sulla soglia dell'ospedale, rilascia delle dichiarazioni alla stampa. 
 
 
 
  
PRIMARIO FOGEY 
Non siamo d'accordo con le teorie della dottoressa Fletcher. Riteniamo che tali teorie non siano altro che sogni ad occhi aperti. Noi siamo convinti che la guarigione di Zelig potrà essere conseguita soltanto mediante certi farmaci sperimentali che, sebbene rischiosi, fanno meraviglie. 
 
    ALL' AMERICANA
 
STUDIO dott.ssa FLETCHER  INTERNO GIORNO 
 
 
La dottoressa Fletcher, da sola, riascolta la conversazione registrata sul primitivo magnetofono. Fuma una sigaretta mentre ascolta le parole distorte dalla difettosa registrazione. 
Durante il replay del nastro, vediamo Zelig che percorre, in stato di trance, un corridoio dell ' ospedale, sostenuto dalla dottoressa Fletcher e da un secondo medico. 
 
 
 
DOTT.SSA FLETCHER 
Disse loro che era irlandese? 
 
 
ZELIG
No. I capelli mi divennero. . . rossi. . . come il pelo di un setter irlandese. . . naso ali ' insù. . . occhi verdi... e mi misi a parlare con uno strano accento dublinese. . . della carestia di patate e del Piccolo Popolo. 
 
 
OSPEDALE ESTERNO GIORNO 
 
 
II primario dottor Fogey, sulla soglia dell'ospedale, rilascia delle dichiarazioni alla stampa.
 
 
PRIMARIO FOGEY
Non siamo d'accordo con le teorie della dottoressa Fletcher. Riteniamo che tali teorie non siano altro che sogni ad occhi aperti. Noi siamo convinti che la guarigione di Zelig potrà essere conseguita soltanto mediante certi farmaci sperimentali che, sebbene rischiosi, fanno meraviglie. 

 

 ALL'ITALIANA
 
 
STUDIO dott.ssa FLETCHER. INTERNO GIORNO 
La dottoressa Fletcher, da sola, riascolta la conversazione registrata sul primitivo magnetofono. Fuma una sigaretta mentre ascolta le parole distorte dalla difettosa registrazione. 
Durante il replay del nastro, vediamo Zelig che percorre, in stato di trance, un corridoio dell'ospedale, sostenuto dalla dottoressa Fletcher e da un secondo medico.
 
 
  
DOTT.SSA FLETCHER 
Disse loro che era irlandese? 

ZELIG 
No. I capelli mi divennero... rossi... come il pelo di un setter irlandese. . . naso all' insù. . . occhi verdi ... e mi misi a parlare con uno strano accento dublinese... della carestia di patate e del Piccolo Popolo.

  
 
OSPEDALE ESTERNO GIORNO 
II primario dottor Fogey, sulla soglia dell'ospedale, rilascia delle dichiarazioni alla stampa.
 
 
  
PRIMARIO FOGEY 
Non siamo d'accordo con le teorie della dottoressa Fletcher. Riteniamo che tali teorie non siano altro che sogni ad occhi aperti. Noi siamo convinti che la guarigione di Zelig potrà essere conseguita soltanto mediante certi farmaci sperimentali che, sebbene rischiosi, fanno meraviglie.
   
 
 
 
 
  H O M E   P A G E
 
 
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