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SCUOLA E FAMIGLIA IN ITALIA: LA SCONFITTA DELLE ISTITUZIONI



In continuità con i precedenti articoli da me scritti ed a commento a molti fatti di cronaca italiana, non posso esimermi dal dare un giudizio severo sulla sconfitta di due istituzioni del nostro paese, in passato molto rispettate: la Scuola e la Famiglia.

Non vi è dubbio che l'incapacità, l'infantilismo, la superficialità e banalità che contraddistingue i genitori e gli insegnanti (certamente non tutti!) sui 50-55 anni si ripercuote sulle nuove generazioni, disorientate e, per questo, facili prede di "diversivi" naturali ma poco civili, quali droga, sesso e violenza.

Per non fornire esempi colti e per questo forse poco comprensibili come fatto in altri editoriali, mi limito a segnalare un brutto film circolato nelle sale cinematografiche qualche mese or sono: "NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI: OGGI".
Non può in questa pellicola non saltare all'occhio come Panariello, uno stupidissimo padre, non rappresenti un modello culturale e di vita per i figli; anzi è lo stesso figlio che, secondo un proprio relativismo etico impone al padre il comportamento da seguire.
Nel medesimo film (scena finale) un'altra apoteosi della scemenza: la solidarietà per un compagno (senza motivazioni serie) impone alla combriccola di professorelli da quattro soldi di modificare le regole degli esami di maturità ... Certo! È solo un film, un brutto film, ma che fotografa una realtà secondo me non del tutto lontana dalla verità.

È assolutamente normale che un essere umano, non educato, tenda naturalmente alla prevaricazione, al soddisfacimento della carne ed alla illegalità.
È altrettanto naturale che ciò appaia lecito se, chi dovrebbe imporre modelli di convivenza civile, non conoscendoli e quindi non potendoli trasmettere, perde in tal modo qualunque funzione sociale.

Plaudo pertanto all'unica istituzione che, in questo, ha voluto con forza riaffermare dei principi, ovvero la Chiesa.

Contemporaneamente pongo però questa domanda: l'Italia dovrebbe essere uno stato laico (e su questo sono assolutamente d'accordo) tuttavia recenti problematiche sociali sentite dai cittadini hanno trovato una maggiore risposta nella Chiesa.
Perché?
Forse perché si vorrebbe trasformare il nostro paese da stato laico a stato anti-clericale?
Le posizioni estreme non favoriscono mai una buona convivenza ma nascono quasi sempre dalla incapacità di governo dei moderati.

Plaudo alle posizioni conservatrici ma moderne di Sarkozy in Francia e condanno l'inettitudine dei politici italiani attuali.

La rinascita nazionale si deve iniziare dalla Scuola e dalla Famiglia, imponendo a queste ultime dei modelli da seguire.

Il relativismo etico conseguente alla incapacità dirigenziale può essere curato da menti illuminate, capaci di premiare e nel contempo di punire, senza sconti, tutti quei comportamenti considerati contrari al bene della nazione.

Dispiace dirlo, ma un primo intervento per cambiare rotta deve essere l'imposizione di un modo di agire, a cui dovrà seguire una perfetta armonia tra prevenzione e repressione.
Ciò sarà necessario per evitare derive estremistiche e quindi poco libertarie.

L'educazione al convivere civile è un dovere di competenza della Famiglia.
La Scuola non può essere un parcheggio di disadattati come oggi ma una fucina di menti sane e laboriose.

Il futuro di una nazione sta nel modo che ha uno stato di educare e crescere i propri figli.

L'Italia, ahimè, a distanza di anni, paga ancora molto la fine della guerra, gli strascichi dell'antifascismo e del comunismo, la parte più becera del movimento del '68
(allora apprezzabile).



Scritto da Mauro Banchero



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