Madonna dell'Iconella


Chiesa dell'Iconella




Datarne la costruzione con la massima precisione è compito assai arduo. Invece con sufficiente approssimazione possiamo rilevarlo dai pochi documenti ai quali si fa cenno nell'Archivio della Chiesa Matrice. Esaminando tali documenti si puņ collocare la data di erezione nella seconda metà del '600.
La forma della Chiesa è ottagonale. Altre Chiesa nel salento hanno quest'insolita forma. Spingendoci oltre i nostri confini e giungendo nei luoghi del Vangelo troviamo una Chiesa ottagonale laddove Gesù pronunziò il discorso delle beatitudini, e dove ogni lato è dedicato ad una delle otto beatitudini. E' probabile che nel momento dell'erezione l'architetto si ispirò a quella particolare intuizione.
Eretta col titolo della B. Vergine di Costantinopoli assunse quasi immediatamente il nome di Iconella. Questo per la piccola immagine in fresco presente sull'altare; una piccola icona, appunto "iconella".
Secondo un'antica tradizione l'icona fu trovata in un pozzo, ancora esistente ma chiuso, nei pressi dell'attuale Chiesa; e per onorare questa scoperta ci fu l'erezione della Chiesa.
Successivamente "l'immagine in fresco" che era sull'altare fu coperta da un quadro ad olio su legno raffigurante la Madonna col Bambino. Rimosso in questi ultimi anni, questo quadro è stato trafugato.
La porta d'ingresso riporta una modesta ornamentazione ed un monito rivolto al passante ormai indecifrabile: "NON TIBI SIT GRAVE - DICERE MATER AVE".
Attorno a questa cappella, nella festività dell'8 settembre, nacque ben presto una fiera che fu regolamentata nel 1806 da re Giuseppe Napoleone (come risulta da documenti conservati nell'archivio di Lecce).




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