INtegrAZIONE
Scuola-Territorio: "Lavorare divertendoci".
Scuola sempre aperta?
Avviati
nella Scuola Media n°3 16 progetti.
La Scuola Media N°3 si avvia a diventare in pratica "aperta"
tutti i giorni della settimana mattina e pomeriggio. Tutto questo, si deve alle
innovazioni in atto nella scuola italiana: Autonomia, Piano dell'Offerta Formativa
(P. O. F) e progetti speciali.
Alle attività già avviate, (tempo prolungato, sperimentazioni bilingue, lingua
2000) in questi giorni i docenti sono impegnati nel mettere a punto gli "strumenti"
ad impegnare gli alunni per gruppi classi, classi aperte o gruppi di alunni
in ben 18 attività.
Il progetto "INtegrAZIONE
SCUOLA TERRITO – Lavorare divertendoci" è stato finanziato dal ministero
della pubblica istruzione in base all'articolo 4 del contratto collettivo nazionale
integrativo 31-08-1999. Si tratta, in sostanza, di una indennità aggiuntiva
di 4 milioni e mezzo di lire lorde all'anno attribuita ai docenti di alcune
scuole operanti nelle cosiddette "zone a rischio".
Le norme contenute nell'articolo 4 intendono incentivare, sostenere e retribuire
lo specifico impegno del personale disponibile ad operare nelle scuole collocate
in aree a rischio di devianza sociale e criminalità minorile, caratterizzate
da dispersione scolastica sensibilmente superiore alla media nazionale, e a
permanervi per la durata prevista dal progetto e, comunque, per non meno di
tre anni, al fine di sperimentare, attraverso specifici progetti da ampliare
successivamente in relazione a ulteriori risorse, interventi mirati al contenimento
e alla prevenzione dei fenomeni descritti. Le aree a rischio sono individuate
nell'Intesa legata al presente contratto integrativo intervenuta tra il Ministero
della Pubblica Istruzione e le OO.SS. firmatarie del C. C. N. L.
Il Ministero della Pubblica Istruzione sulla base delle risorse disponibili
invita, per il tramite dei componenti Provveditori agli studi, che a tal fine
sottoscrivono intese con i rappresentanti provinciali delle OO.SS. firmatarie
del C. C. N. L., un numero limitato di scuole appartenenti ai vari ordini e
gradi situate nelle predette zone a rischio a presentare uno specifico progetto
di durata pluriennale, finalizzato a sostenere ed a ampliare nelle situazioni
individuate la scolarizzazione, la socializzazione, la formazione personale
degli alunni e conseguentemente il successo scolastico.
Le risorse ammontano in ragione d'anno, a 93 miliardi disponibili sulla base
del C. C. N. L., a partire dall'anno scolastico 1999/2000 più eventuali ulteriori
finanziamenti e risorse messi a disposizione dei progetti da parte degli Enti
Locali, dalle autorità sanitarie, dagli uffici dei giudici dei minori, dalle
associazioni di assistenza sociale, dagli altri soggetti interistituzionali
interessati e dall'Unione Europea. I progetti delle scuole invitate sono state
presentati il 30 settembre 1999 per l'a.s. 1999-2000 ed entro il 31 dicembre
per l'anno scolastico successivo. Il progetto da presentare può confermare,
con eventuali modifiche ed integrazioni, il progetto elaborato nel precedente
mese di settembre. Il numero delle scuole invitate può essere superiore del
30% rispetto al numero massimo delle scuole tra le quali è possibile ripartire,
le risorse previste dal presente contratto, al fine di indirizzare le scelte
verso progetti ritenuti particolarmente idonei. Ciò consentirà di predisporre
una mappa delle istituzioni scolastiche nelle aree individuate.
I progetti devono indicare gli obbiettivi che si intendono perseguire e contenere
la previsione di attività d'insegnamento da svolgere in modo flessibile con
arricchimento delle modalità e dei tempi di funzionamento delle scuole interessate
sia sulla base dell'orario antimeridiano sia su orario prolungato pomeridiano.
L'orario prolungato pomeridiano deve essere utilizzato per arricchimento delle
attività destinate agli alunni, evitando l'appesantimento dei loro impegni e
cercando di favorire il coinvolgimento delle famiglie nelle finalità del progetto.
Nei progetti devono essere indicate le unità di personale docente ed A. T. A.
Tutto il personale in servizio nell'istituzione può essere coinvolto nel progetto.
I progetti devono contenere proposte di specifiche attività formative modulari,
da finanziare con le risorse iscritte nel bilancio e da far svolgere con le
modalità previste dall'art. 18 del presente accordo. Entro 30 giorni dalla loro
presentazione, il Ministero sceglie i progetti da finanziare nel limite delle
disponibilità finanziare previste dal comma 3 e sulla base dei criteri generali
stabiliti nel comma 7 e comunica alle scuole che li hanno predisposti le risorse
assegnate. In relazione alle finalità del contenimento saranno prioritariamente
finanziati con le specifiche risorse contrattuali progetti redatti da scuole
dell'infanzia e da scuole della fascia dell'obbligo in continuità e, in genere,
progetti che prevedano i coinvolgimento dell'intera istituzione scolastica e
di tutto il personale in servizio. Il personale impegnato nelle attività di
progetto deve dichiararsi disponibile a permanere in servizio nella scuola,
per la durata del progetto medesimo e, comunque, per non meno di tre anni. In
caso di esubero, con la contrattazione decentrata e nell'ambito della diffusione
dell'organico funzionale, saranno disciplinate forme di permanenza del personale
in servizio impegnato nel progetto e per la durata del progetto medesimo. Entro
il mese di giugno, il collegio dei docenti, valuta sulla base di una relazione
redatta dal capo di istituto, lo stato di attuazione del progetto e il raggiungimento,
anche se parziale, degli obbiettivi fissati. La valutazione del progetto è comunicata
dal capo di istituto al Provveditore agli studi entro il 30 giugno di ogni anno
e da questo inviata al Ministero della Pubblica Istruzione per la certificazione
che sarà ogni anno effettuata anche per mezzo della consulenza del CEDE, al
fine della conferma o meno del progetto medesimo.
Il capo d'istituto dispone entro il 30 giugno di ogni anno e, comunque, non
oltre il 31 agosto, il pagamento in unica soluzione del compenso accessorio
annuo al personale coinvolto nel progetto, purché esso sia stato effettivamente
in servizio a scuola per almeno 180 giorni nel corso dell'anno scolastico di
riferimento.
Il compenso è pari a:
In relazione alla disponibilità complessiva di risorse, i progetti possono
essere confermati. Essi possono anche essere integrati e modificati in relazione
alle risultanze emerse nel corso della sua applicazione.
Con l'autonomia didattica e organizzativa in vigore dal prossimo 1° settembre
2000, la scuola si apre al territorio e può interagire sul contesto socioeconomico
in modo più incisivo: anche la nostra scuola potrà avvalersi di tale opportunità
ancor più sentita e praticata essendo stata individuata come istituzione scolastica
in zona a rischio di disagio, e devianza minorile, ove si riscontra anche un
certo tasso di disoccupazione e abbandoni scolastici. Ma integrazione con gli
Enti, e le associazioni culturali e di volontariato con i quali interagire per
rinnovare tutti gli ostacoli si renderà indispensabile per un forte recupero
sociale. Tutta una serie di attività programmate dal progetto sulla dispersione
saranno efficaci per raggiungere tale obbiettivo e innalzare il tasso di successo
scolastico e culturale con l'impegno e la professionalità di ognuno.
(Ilenia Buioni 2aB)