Playstation,
computer, Nintendo, Game boy e console varie sono dei passatempi ricercatissimi
dai ragazzi di tutte le età.
Tomb Rider the last revelation, Final Fantasy 8 e altri giochi sono una
vera "chicca" per tutti.
Tutti vorrebbero giocarci ma quasi tutti non sanno che l'uso troppo prolungato
di questi giochi può portare conseguenze molto gravi al cervello, fa passare
la voglia di giocare con i giochi manuali e di uscire fuori all'aria aperta.
Inoltre provoca crisi di nervosismo, calo della vista, perdita della conoscenza
e, in alcuni casi scambi di identità, questo è quanto è successo ad Alessandro,
un ragazzo di 16 anni ricoverato in un reparto psichiatrico (perché convinto
di essere Ken , l'eroe di un videogioco). Del suo caso si sta occupando
ora il tribunale dei minori.
Una delle crisi più pericolose, che si sta registrando in Italia in questi
ultimi anni, è l'epilessia.
Questo tipo di crisi è stata subita da un ragazzo di Genova.
Stava giocando da due ore alla Playstation e all'improvviso crolla a terra.
Per risvegliarlo da una forte crisi epilettica il medico ha dovuto praticargli
la terapia sul tappeto del salotto, a un paio di metri dalla tv dove continuavano
a scorrere le immagini di Final Fantasy.
Per evitare queste crisi non bisogna usare il gioco più di un'ora al giorno
facendo delle brevi pause ogni venti minuti |
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RISSA TRA STUDENTI
Durante una mattina come tutte le altre nella scuola statale N°3 è accaduto
un fatto che ha creato molto sgomento sia tra professori che tra gli alunni
della scuola. Due ragazzi M. G. e I. R. si sono scontrati e si sono azzuffati;
nella confusione i presenti incitavano i due adolescenti a darsele. Il
tutto è accaduto in una decina di minuti e ad un tratto è intervenuto
il bidello della scuola che ha diviso i due aspiranti pugili che sono
venuti fuori "pallidi".
Fatti del genere erano già accaduti in passato tra altri studenti .
Grazie alle indagini svolte si è scoperto che I. R., un ragazzo alto un
metro e settanta , capelli castani occhi verdi aveva già avuto litigi
con altri studenti. Infine tutto si è risolto per il meglio. I due studenti,
dopo una accurata riflessione si sono rappacificati Tutto è tornato alla
normalità. Si auspica ora che non capitino più fatti di questo genere
nell'ambito scolastico.
(Emanuele Addari, 3a B)
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