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ISTITUTO COMPRENSIVO OLBIA…

La nascita di una nuova scuola… in attesa della riforma

Dal 1° Settembre 2000 non esiste più la Scuola Media N°3-Olbia, bensì l'Istituto Comprensivo-Olbia.

Nel 1997 un decreto interministeriale dettava disposizioni riguardanti la "riorganizzazione della rete scolastica".
Esso prevedeva l'aggregazione di più istituti, anche di diverso ordine e tipo, nel caso che avessero un numero di alunni inferiore al previsto (400 alunni).
E' proprio il caso della nostra scuola che, fino ad un anno fa, è sempre stata la Media n° 3. Con l'inizio di quest'anno scolastico è stata verticalizzata; ciò vuol dire che essa, per il motivo detto prima, è stata accorpata con altre scuole: elementari e materna.
L'accorpamento tra più scuole può essere di due tipi:
- verticale, come nel nostro caso;
- orizzontale, nel caso vengano unite insieme istituzioni dello stesso tipo, come più scuole medie o più scuole elementari.
Il nuovo Istituto Comprensivo Olbia racchiude al suo interno 850 studenti dell'ex Scuola Media n°3, delle scuole elementari di Maria Rocca e di Via Vicenza e della scuola materna. E' guidato dal Dirigente scolastico prof. Angelo Bertini.
Il cammino che ha portato alla formazione di questa nuova istituzione è stato abbastanza complesso e ha visto il susseguirsi di momenti di tensione e di conflittualità con forti prese di posizione da parte dei vari esponenti delle scuole cittadine (dirigenti e docenti scolastici) ma anche da parte del Comune di Olbia e delle altre istituzioni (Comunità Montana, Provincia…).
Il risultato di questo dibattito è stato che la Scuola Media n°3, per diventare Istituto Comprensivo, ha dovuto rinunciare alle sezioni staccate di Golfo Aranci e di Loiri-Porto S.Paolo, che sono diventate "scuole associate" rispettivamente della Scuola Media n°2 "Armando Diaz" di Olbia e dell'Istituto Comprensivo Loiri-Porto S.Paolo (comprende anche Berchideddu e Padru).
Secondo le previsioni iniziali le nuove strutture si sarebbero dovute costituire già dal 1° Settembre 1999, ma a causa di ritardi negli adempimenti burocratici da parte degli organi preposti, essi sono entrati in funzione soltanto da quest'anno.

Ilenia Buioni 3^B

 

Per saperne di più sull'istituzione ed il funzionamento dell'Istituto Comprensivo, abbiamo rivolto alcune domande al Dirigente, il professor Angelo Bertini.

- Che cos'è un Istituto Comprensivo?
- L'Istituto Comprensivo rappresenta una nuova forma di istituzione scolastica che comprende, sotto un'unica dirigenza, la scuola materna, la scuola elementare e la scuola media.
I ragazzi che dal prossimo anno si iscriveranno alla scuola elementare resteranno in quest'istituto per sette anni, secondo la Riforma dei Cicli approvata dal Governo nel Febbraio del 2000, quindi avranno una formazione settennale, prima di iscriversi alle scuole medie superiori.
- Quindi questo è il motivo per cui è avvenuta la trasformazione?
- Questo è il motivo per cui è avvenuta la trasformazione dell'ex Scuola Media Statale n°3 che è stata accorpata con l'ex II° Circolo Didattico di Olbia e si è creato da questi due scogli un'unica scuola che prende il nome di Istituto Comprensivo, perché comprende questi tre ordini di scuola che abbiamo detto prima.
- Con la verticalizzazione sono avvenuti cambiamenti in diversi ambiti. In modo particolare che cosa è cambiato nell'organizzazione della didattica?
- Nell'organizzazione sono cambiate diverse cose sempre perché, contemporaneamente, è partita dal primo Settembre 2000 l'"autonomia scolastica". Cos'è l'autonomia scolastica: tutte le scuole, tra cui la nostra che è diventata Istituto Comprensivo, hanno autonomia programmatica, didattica e organizzativa, quindi tutta l'organizzazione della scuola diventa interna.
Oltre a questo godono di autonomia gestionale, cioè, tutti i fondi che arrivano alla scuola sono direttamente gestiti dagli Organi Collegiali della scuola: Consiglio d'Istituto e Collegio dei Docenti.
La scuola, con l'autonomia, acquista personalità giuridica: ciò significa che diventa simile ad un'impresa, un'azienda, e può interagire nel territorio circostante con tutti gli altri enti pubblici guidati dai cittadini. Così la scuola può fare contratti con associazioni sanitarie, società sportive per effettuare diverse iniziative a vantaggio sempre degli alunni.
- Ci sono state anche trasformazioni per l'utilizzazione del personale?
- Sì, ci sono state innovazioni anche per l'utilizzazione del personale ausiliario, nel senso che non c'è più differenza tra bidelli che dipendono dallo Stato e bidelli che dipendono dagli enti locali.
E' cambiato qualcosa anche per l'assegnazione delle cattedre agli insegnanti, che probabilmente verranno assegnate per "ambiti disciplinari", perché entrerà in vigore il cosiddetto organico funzionale, per cui un insegnante arriverà nella scuola per poi essere impegnato a seconda delle esigenze e della programmazione che in quella scuola è stata effettuata.
Quindi non ci sarà più l'insegnante della cattedra del corso C o del corso B, ma ci sarà invece un unico insegnante che avrà più classi.
- Ci sono innovazioni per quanto riguarda la scelta e l'introduzione di nuove attività?
- Sì, anche se non è stato ancora varato il P.O.F., cioè il Piano dell'Offerta Formativa.
Ci sono insegnanti con una rispettiva commissione, che stanno già predisponendo questo piano, nel quale verranno scelte alcune delle materie elencate dal Ministero: alcune materie sono facoltative (15%), altre sono obbligatorie e rappresentano l'85%.
Il Ministero ci deve ancora comunicare quali sono queste discipline, perciò ci sarà un elenco e ogni scuola sceglierà quelle che sono più di suo gradimento e rispondenti ai bisogni manifestati dall'utenza. Questo con l'autonomia.