La
calce viva veniva prodotta dagli agricoltori cosiddetti carrulantes, dopo
la semina del grano. In primavera, prima della raccolta del grano e dell'orzo,
questi lavori supplementari venivano fatti per l'acquisto di materiale
di prima necessità: vestiti, scarpe, pasta, zucchero, caffè,
ecc.
- Come si produceva l'oro bianco?
- Nel nostro territorio esiste una grande quantità di macchia mediterranea:
cisto, corbezzolo, lentischio
Con questi cespugli legavano le fascine
dal peso di 25-30 Kg ognuno. Durante la stagionatura delle fascine si
preparava la fornaccia .
La cultura della calce viene fatta quasi uguale a quella della legna.
Si dice che i tronchi andassero messi al centro della carbonaia. Così
anche per le fornace della calce, le pietre rosse venivano esposte dove
c'erano più gradi di calore.
- Come si capisce quando si arriva alla cottura?
- Al colmo della fornace c'erano le pietre più piccole. Quando
queste erano incandescenti si prendeva uno spiedo di ferro lungo abbastanza
da raggiungere il centro della cupola.
Se lo spiedo penetrava con facilità voleva dire che la calcina
era già pronta. Finita la cottura il forno andava scoperchiato
nella parte superiore e si tagliava un ingresso nella parte bassa. Dopo
7-8 giorni di raffreddamento si poteva procedere alla raccolta della calcina.
Il commercio di questo prodotto era destinato allo stesso paese di produzione
e a quelli limitrofi, se la produzione era abbondante.
Il forno restava acceso dalle 11-12 giornate: il primo giorno serviva
per bruciare le frasche messe a riempimento per poter lavorare all'interno
quando si facevano i muretti di sostegno alla soletta fatta interamente
di pietra calcarea possibilmente morbida, il vero calcare.
- Perché il calcare morbido?
- Perché è il vero carbonato di calcio e, diversamente dalla
dolomia che è il carbonato di magnesio, è comunemente chiamato
calcare duro ed è di difficile cottura.
La cottura del calcare duro è più lunga e più difficile
mentre il calcare leggero cuoce più velocemente e pesa meno.
L'esubero del prodotto andava portato nei paesi limitrofi dove non esisteva
la pietra calcarea. Il trasporto prima delle due guerre mondiali, quando
ancora non si trovavano mezzi gommati, i carrolantes con i carri a buoi,
dopo aver preparato il carico la sera precedente, partivano di buon mattino
e si stava in giro anche due o tre giorni. I carrolantes con loro tenevano
le provviste di pane e formaggio per almeno quattro o cinque giorni. Quando
i buoi erano stanchi anche i carrulantes si fermavano a riposare quattro
o cinque ore sotto il carro che trasportava la calce.
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