Ambienti di acque salse e salmastre
  Le lagune, gli stagni salsi e salmastri sono caratterizzati da acque poco profonde e tranquille. La concentrazione di sale varia all'interno di una stessa zona umida: è bassa nelle zone in cui fiumi e torrenti si immettono negli stagni mentre è alta in prossimità del mare. Per quanto riguarda la vegetazione, la diversa concentrazione di sale nelle acque determina varie fasce in cui possiamo trovare specie diverse. Là dove l'acqua è più salata troviamo un tipo di piante dette "alofile"(alo = sale, filo = amico) perché capaci di vivere sui terreni salati. Normalmente, infatti, la maggior parte delle piante, in presenza di una elevata concentrazione di sali, tendono a cedere l'acqua anziché assorbirla. In presenza di un'eccessiva concentrazione di sale esterna, alcune alofite accumulano cloruro di sodio nei loro succhi cellulari, altre hanno radici poco permeabili ai sali, altre ancora non oppongono alcuna barriera all'ingresso del sale e lo espellono attraverso speciali cellule. In queste zone palustri predomina la salicornia, capace di sopravvivere a lunghi periodi di siccità. La Salicornia ha aspetto carnoso simile ad una pianta grassa. Essa forma bassi e intrigati cespugli che si estendono sulle rive e sugli isolotti creando un' ambiente particolare: il salicornietto. Sempre in queste zone troviamo i limoni (Limonium ), il giunco spinoso e quindi, andando gradatamente verso le zone dove l'acqua è meno salata, i tamerici, la cannuccia e la tifa. Questi vegetali offrono un sicuro riparo a molti animali. Le acque lagunari offrono abbondanti risorse alimentari e formano un habitat ideale per molta fauna ittica (anguille, cefali, orate ecc..) e per numerosi invertebrati tra cui i molluschi bivalvi e piccoli crostacei. Molte sono anche le specie d'uccelli che frequentano tali ambienti in cui trovano riparo,cibo abbondante, e dove spesso nidificano. Nei folti canneti possiamo trovare la gallinella d'acqua; nelle acque basse è possibile osservare i limicoli, inconfondibili mentre sulle lunghe zampe, adatte per camminare sui terreni fangosi e nelle acque poco profonde, sono impegnati nella ricerca del cibo. Li si può osservare nelle zone umide sarde durante l' inverno o le migrazioni, molti ritornano, infatti, ai paesi del nord in primavera per nidificare. Alcuni, come la pettegola, hanno scelto, invece, di stare in alcuni stagni dell' isola anche nel periodo riproduttivo. I nidi sono situati sul terreno fra i sassi, in piccole depressioni foderate di materiale vegetale o in alcuni casi nell' acqua. Le uova di questi uccelli sono caratterizzate da piccole macchie che permettono loro di mimettizzarsi tra i sassi e sfuggire ai predatori. Anche i pulcini, dopo la schiusa delle uova, corrono gravi pericoli, per questo anche il loro fitto piumino è mimetico: alla vista di un predatorei, possono appiattirsi al suolo e passare inosservati. I limicoli trascorrono la maggior parte del loro tempo alla ricerca di cibo. Gli spostamenti sono lenti, interrotti solo dal ritrovamento delle prede ( vermi, molluschi, insetti... ). Immobile tra i cespugli e dove l'acqua è più bassa possiamo osservare, pettegole, pantane, garzette, l'airone cinerino, gallinelle d'acqua, e ancora fenicotteri, folaghe, marangoni, cormorani, gabbiani e sterne