Elenco lavori 
 
Indagine
Anno scolastico 1999-2000
Corsi A - B Scuola Media N° 3 Olbia
  Home 

Tabelle

Tabella 0
Tabella 1
Tabella 2
Tabella 3
Tabella 4
Tabella 5
Tabella 6
Tabella 7
Tabella 8
Tabella 9
Tabella 10
Tabella 11
Tabella 12
Tabella 13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tabelle

Tabella 0
Tabella 1
Tabella 2
Tabella 3
Tabella 4
Tabella 5
Tabella 6
Tabella 7
Tabella 8
Tabella 9
Tabella 10
Tabella 11
Tabella 12
Tabella 13

 

 

 

 

 

 

 

 

Tabelle

Tabella 0
Tabella 1
Tabella 2
Tabella 3
Tabella 4
Tabella 5
Tabella 6
Tabella 7
Tabella 8
Tabella 9
Tabella 10
Tabella 11
Tabella 12
Tabella 13

 

Indagine conoscitiva - Analisi

CONTESTO CULTURALE-LINGUISTICO

Il progetto di sperimentazione metodologico-didattica per l'apprendimento della lingua e della cultura sarda presuppone la conoscenza del contesto sociale, economico, ambientale e culturale in cui si opera.

Olbia e il suo territorio, soprattutto negli ultimi decenni, è stata interessata da un flusso migratorio consistente, proveniente sia dall'hinterland sia dal resto della Sardegna, oltre che dalla Penisola e, ultimamente, anche da paesi extra comunitari. (E nell'ambito della Scuola si riflette nella presenza di un certo numero di alunni figli di genitori stranieri o nati essi stessi oltre i confini italiani).

Si può constatare che in questi ultimi anni sono aumentate le iscrizioni di allievi - solo di sesso maschile - di origine Rom.

Ne consegue quindi la presenza di lingue e culture diverse che deve essere considerata non come elemento disgregante, ma come possibilità di arricchimento per la comunità locale.

IL TERRITORIO

Il territorio di pertinenza della Scuola - zona periferica a sud della città, nota come "Quartiere Sacra Famiglia-Bandinu" (dal nome della parrocchia e dei vecchi proprietari dei terreni) - comprende oggi oltre 11.000 abitanti.

Il primo nucleo abitativo, Sacra Famiglia, è legato ad un agglomerato di case sorto nel secondo dopoguerra. La Zona Bandinu è invece relativamente recente, risale a una trentina di anni fa ed è in continua e costante crescita.

E' adeguatamente collegato ai vari quartieri cittadini per mezzo di autobus pubblici ed è quotidianamente servito da pullman provenienti dai paesi circostanti per il trasporto di lavoratori e studenti pendolari.

Il territorio è dotato di servizi sociali e scolastici:

  • scuola materna ( Sacra Famiglia e Maria Rocca);
  • scuola elementare (Maria Rocca, Via imperia, Via Vicenza);
  • scuola media (Media N° 3);
  • scuole superiori (Istituto Professionale per l'Agricoltura, Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato, Istituto Tecnico "A. Deffenu" con corsi per Ragionieri e Geometri).

Per quanto concerne l'utilizzazione del tempo libero, benché nella zona non vi sia un centro polivalente, esistono, gestite da privati, palestre per attività sportive diverse tra cui il "Palazzetto Da Tome" per la pallacanestro, lo stadio comunale "Bruno Nespoli" e l'adiacente "Nespolino" per il gioco del calcio.

I due quartieri, così come quello di Poltu Cuadu, poco distante e ospitante una succursale della Scuola, sono caratterizzati da abitazioni mono-bifamiliari, da agglomerati di case popolari e da complessi residenziali di cooperative edilizie. Quasi del tutto assenti edifici a tre o quattro piani. La superficie occupata dai quartieri, pertanto, è molto estesa.

I nuclei familiari, tranne quelli dei nomadi, risultano composti, nella quasi totalità, da due o, massimo, tre figli. Numerose anche le famiglie con un unico figlio.

Le zone di verde pubblico sono limitate e quasi assenti le pubbliche piazze.

Per conoscere meglio tale realtà, si è ritenuto opportuno avviare un'indagine, con la somministrazione di un questionario agli alunni della Scuola Media N° 3.

I DATI

Gli alunni iscritti nell'anno scolastico 1999/2000, nella sede di Olbia, sono complessivamente 404, di cui 391 regolarmente frequentanti. Sono stati distribuiti ed analizzati 359 questionari, pari al 91,82% dei frequentanti (Tabella 0 e Grafico 0).

Tale indagine ha consentito di rilevare il flusso migratorio proveniente dall'interno dell'isola, dalla Penisola e dall'estero.

  • Dei 359 alunni presi in esame 306 abitano ad Olbia (nella stragrande maggioranza nei quartieri di pertinenza della Scuola), altri nelle frazioni di Berchiddeddu (1), Multa Maria (9) ed Enas (7). Gli altri provengono dai comuni viciniori: Loiri-Porto San Paolo (31) e Padru (2). Un alunno proviene da Oschiri, distante circa 50 chilometri. (Tabella 1 e Grafico 1).

  • Il 51% degli alunni è domiciliato nell'attuale abitazione da più di 11 anni, il 22% tra i 6 e i 10 anni e il 27% da 0 a 5 anni (Tabella 2 e Grafico 2).
  • Un terzo dei genitori è nato ad Olbia, un terzo in altri comuni della provincia di Sassari, il restante terzo nei comuni delle altre province sarde o nella Penisola o all'estero (origine del padre: Tabella 3 e Grafico 3; origine della madre: Tabella 4 e Grafico 4).
  • In considerazione del fatto che la lingua sarda per un lungo periodo è stata considerata culturalmente inferiore (ed anche a causa di matrimoni linguisticamente "misti"), la comunicazione tra genitori avviene per oltre la metà (51,8%) in Italiano e solo per il 25,9% in una delle varietà della lingua sarda; il 20,6% è bilingue e, solo in un numero limitato di casi, legati ai paesi di origine di almeno un genitore (1,7%), parla una lingua straniera (Tabella 5 e Grafico 5).
  • Non meraviglia, pertanto, che oltre i due terzi (72%) dei ragazzi comunichi nella lingua nazionale e che solo il 20% dichiari di servirsi abitualmente, al di fuori del contesto sociale, del sardo. Tra le varietà della lingua sarda prevale il Gallurese (53%) sul Logudorese (21%) e Barbaricino (16%).
    Non mancano tuttavia coloro che, legati al contesto familiare, si servono di un dialetto della Penisola (7%) o di una lingua straniera (1%) (Tabella 6 e Grafico 6).
  • Benché non parlino solitamente la lingua sarda, tuttavi la stragrande maggioranza degli alunni sostiene di comprenderne abbastanza bene una o due varianti (Tabella 7 e Grafico 7).
  • Alla domanda se in famiglia dispongono di CD, dischi o cassette di canti sardi il 54% ha risposto di no e il 46% ha dato risposta affermativa (Tabella 8 e Grafico 8).
  • Ha assistito ad uno spettacolo folcloristico una parte considerevole degli alunni (81%), mentre il 19% non ha mai seguito tale manifestazione (Tabella 9 e Grafico 9). Solo il 45% degli alunni si mostra interessato ad assistervi (Tabella 10 e Grafico 10).
  • Solo 9 alunni fanno parte o hanno fatto parte di un gruppo folcloristico (Tabella 11 e Grafico 11), mentre il 20% degli alunni amerebbe farne parte (Tabella 12 e Grafico 12).
  • Per quanto concerne, infine, l'approfondimento della cultura e della lingua sarda, a scuola in attività curriculari o extra curriculari, la maggioranza degli alunni (65%) si mostra particolarmente interessata (Tabella 13 e Grafico 13).

CONSIDERAZIONI FINALI

L'analisi dei dati di provenienza dei genitori conferma l'ipotesi di partenza:

  1. Olbia è il centro della Sardegna maggiormente interessato da flussi migratori interni ed esterni all'isola;
  2. Manca pertanto una cultura omogenea con profondi coinvolgimenti nella vita sociale della città;
  3. Le diverse culture di provenienza costituiscono tuttavia un notevole arricchimento culturale ed indicano il territorio di Olbia come il luogo ideale per analizzare i rapporti intercorrenti tra le diverse culture isolane in una prospettiva di amalgama anche dal punto di vista strettamente linguistico.

 

Grafici

Grafico 0
Grafico 1
Grafico 2
Grafico 3
Grafico 4
Grafico 5
Grafico 6
Grafico 7
Grafico 8
Grafico 9
Grafico 10
Grafico 11
Grafico 12
Grafico 13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Grafici

Grafico 0
Grafico 1
Grafico 2
Grafico 3
Grafico 4
Grafico 5
Grafico 6
Grafico 7
Grafico 8
Grafico 9
Grafico 10
Grafico 11
Grafico 12
Grafico 13

 

 

 

 

 

 

 

 

Grafici

Grafico 0
Grafico 1
Grafico 2
Grafico 3
Grafico 4
Grafico 5
Grafico 6
Grafico 7
Grafico 8
Grafico 9
Grafico 10
Grafico 11
Grafico 12
Grafico 13