Tabelle
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Indagine conoscitiva - Analisi
CONTESTO CULTURALE-LINGUISTICO
Il progetto di sperimentazione metodologico-didattica
per l'apprendimento della lingua e della cultura sarda presuppone la conoscenza
del contesto sociale, economico, ambientale e culturale in cui si opera.
Olbia e il suo territorio, soprattutto negli ultimi decenni,
è stata interessata da un flusso migratorio consistente, proveniente
sia dall'hinterland sia dal resto della Sardegna, oltre che dalla Penisola
e, ultimamente, anche da paesi extra comunitari. (E nell'ambito della
Scuola si riflette nella presenza di un certo numero di alunni figli di
genitori stranieri o nati essi stessi oltre i confini italiani).
Si può constatare che in questi ultimi anni sono
aumentate le iscrizioni di allievi - solo di sesso maschile - di origine
Rom.
Ne consegue quindi la presenza di lingue e culture diverse
che deve essere considerata non come elemento disgregante, ma come possibilità
di arricchimento per la comunità locale.
IL TERRITORIO
Il territorio di pertinenza della Scuola - zona periferica
a sud della città, nota come "Quartiere Sacra Famiglia-Bandinu"
(dal nome della parrocchia e dei vecchi proprietari dei terreni) - comprende
oggi oltre 11.000 abitanti.
Il primo nucleo abitativo, Sacra Famiglia, è legato
ad un agglomerato di case sorto nel secondo dopoguerra. La Zona Bandinu
è invece relativamente recente, risale a una trentina di anni fa
ed è in continua e costante crescita.
E' adeguatamente collegato ai vari quartieri cittadini
per mezzo di autobus pubblici ed è quotidianamente servito da pullman
provenienti dai paesi circostanti per il trasporto di lavoratori e studenti
pendolari.
Il territorio è dotato di servizi sociali e scolastici:
- scuola materna ( Sacra Famiglia e Maria Rocca);
- scuola elementare (Maria Rocca, Via imperia, Via Vicenza);
- scuola media (Media N° 3);
- scuole superiori (Istituto Professionale per l'Agricoltura, Istituto
Professionale per l'Industria e l'Artigianato, Istituto Tecnico "A.
Deffenu" con corsi per Ragionieri e Geometri).
Per quanto concerne l'utilizzazione del tempo libero, benché nella
zona non vi sia un centro polivalente, esistono, gestite da privati, palestre
per attività sportive diverse tra cui il "Palazzetto Da Tome"
per la pallacanestro, lo stadio comunale "Bruno Nespoli" e l'adiacente
"Nespolino" per il gioco del calcio.
I due quartieri, così come quello di Poltu Cuadu, poco distante
e ospitante una succursale della Scuola, sono caratterizzati da abitazioni
mono-bifamiliari, da agglomerati di case popolari e da complessi residenziali
di cooperative edilizie. Quasi del tutto assenti edifici a tre o quattro
piani. La superficie occupata dai quartieri, pertanto, è
molto estesa.
I nuclei familiari, tranne quelli dei nomadi, risultano composti, nella
quasi totalità, da due o, massimo, tre figli. Numerose anche le
famiglie con un unico figlio.
Le zone di verde pubblico sono limitate e quasi assenti le pubbliche
piazze.
Per conoscere meglio tale realtà, si è ritenuto opportuno
avviare un'indagine, con la somministrazione di un questionario
agli alunni della Scuola Media N° 3.
I DATI
Gli alunni iscritti nell'anno scolastico 1999/2000, nella sede di Olbia,
sono complessivamente 404, di cui 391 regolarmente frequentanti. Sono
stati distribuiti ed analizzati 359 questionari, pari al 91,82% dei frequentanti
(Tabella 0 e Grafico
0).
Tale indagine ha consentito di rilevare il flusso migratorio proveniente
dall'interno dell'isola, dalla Penisola e dall'estero.
Dei 359 alunni presi in esame 306 abitano ad Olbia (nella stragrande
maggioranza nei quartieri di pertinenza della Scuola), altri nelle frazioni
di Berchiddeddu (1), Multa Maria (9) ed Enas (7). Gli altri provengono
dai comuni viciniori: Loiri-Porto San Paolo (31) e Padru (2). Un alunno
proviene da Oschiri, distante circa 50 chilometri. (Tabella
1 e Grafico 1).
- Il 51% degli alunni è domiciliato nell'attuale abitazione da
più di 11 anni, il 22% tra i 6 e i 10 anni e il 27% da 0 a 5
anni (Tabella 2 e Grafico
2).
- Un terzo dei genitori è nato ad Olbia, un terzo in altri comuni
della provincia di Sassari, il restante terzo nei comuni delle altre
province sarde o nella Penisola o all'estero (origine
del padre: Tabella 3 e Grafico
3; origine della madre: Tabella
4 e Grafico 4).
- In considerazione del fatto che la lingua sarda per un lungo periodo
è stata considerata culturalmente inferiore (ed anche a causa
di matrimoni linguisticamente "misti"), la comunicazione tra
genitori avviene per oltre la metà (51,8%) in Italiano e solo
per il 25,9% in una delle varietà della lingua sarda; il 20,6%
è bilingue e, solo in un numero limitato di casi, legati ai paesi
di origine di almeno un genitore (1,7%), parla una lingua straniera
(Tabella 5 e Grafico
5).
- Non meraviglia, pertanto, che oltre i due terzi (72%) dei ragazzi
comunichi nella lingua nazionale e che solo il 20% dichiari di servirsi
abitualmente, al di fuori del contesto sociale, del sardo. Tra le varietà
della lingua sarda prevale il Gallurese (53%) sul Logudorese (21%) e
Barbaricino (16%).
Non mancano tuttavia coloro che, legati al contesto familiare, si servono
di un dialetto della Penisola (7%) o di una lingua straniera (1%) (Tabella
6 e Grafico 6).
- Benché non parlino solitamente la lingua sarda, tuttavi la
stragrande maggioranza degli alunni sostiene di comprenderne abbastanza
bene una o due varianti (Tabella 7 e Grafico
7).
- Alla domanda se in famiglia dispongono di CD, dischi o cassette di
canti sardi il 54% ha risposto di no e il 46% ha dato risposta affermativa
(Tabella 8 e Grafico
8).
- Ha assistito ad uno spettacolo folcloristico una parte considerevole
degli alunni (81%), mentre il 19% non ha mai seguito tale manifestazione
(Tabella 9 e Grafico
9). Solo il 45% degli alunni si mostra interessato ad assistervi
(Tabella 10 e Grafico
10).
- Solo 9 alunni fanno parte o hanno fatto parte di un gruppo folcloristico
(Tabella 11 e Grafico
11), mentre il 20% degli alunni amerebbe farne parte (Tabella
12 e Grafico 12).
- Per quanto concerne, infine, l'approfondimento della cultura e della
lingua sarda, a scuola in attività curriculari o extra curriculari,
la maggioranza degli alunni (65%) si mostra particolarmente interessata
(Tabella 13 e Grafico
13).
CONSIDERAZIONI FINALI
L'analisi dei dati di provenienza dei genitori conferma l'ipotesi di
partenza:
- Olbia è il centro della Sardegna maggiormente interessato da
flussi migratori interni ed esterni all'isola;
- Manca pertanto una cultura omogenea con profondi coinvolgimenti nella
vita sociale della città;
- Le diverse culture di provenienza costituiscono tuttavia un notevole
arricchimento culturale ed indicano il territorio di Olbia come il luogo
ideale per analizzare i rapporti intercorrenti tra le diverse culture
isolane in una prospettiva di amalgama anche dal punto di vista strettamente
linguistico.
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