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Golfo Aranci: Il lungo addio dei traghetti delle FFSS.
Con la riduzione delle quote di traffico, pesanti riflessi sull'occupazione. Ma il sindacato non è d'accordo.

Premessa
La situazione occupazionale di Golfo Aranci e quella dell'intera rete ferroviaria in Sardegna è stata l'oggetto di una nostra intervista ad alcuni operatori e dirigenti ferroviari locali (anche se per ovvie ragioni non possiamo farne il nome).
Abbiamo sentito anche l'opinione del signor Giancarlo Palanghi, sindacalista della FILT CGIL, a proposito della vertenza in corso tra le ferrovie e i lavoratori di Golfo Aranci.

Uno scorcio della ferrovia

Dal 1985, quando c'e' stata la legge 210 di riforma delle Ferrovie dello Stato, è successo che da azienda autonoma si è passati ad ente; successivamente poi l'ente si è trasformato in una S.p.A. a carattere prettamente privatistico.
Successivamente ancora l' azienda si è ulteriormente modificata con due società: il gruppo si è diviso in una di solo trasporto, che si chiama " Trenitalia" e al suo interno ci sono tre divisioni: divisione passeggeri, divisione Cargo e la divisione "Trasporto Pubblico Regionale".
L' altra società invece si chiama RFI, cioè rete ferroviaria italiana, e gli addetti devono gestire tutta l' infrastruttura, compresa la circolazione dei treni.
Da quel momento in poi le Ferrovie dello Stato hanno fatto la ristrutturazione dei costi. Questa è andata a incidere sul costo del personale; dai 233 mila ferrovieri che erano in servizio nei primi anni '90 in tutta Italia, si è scesi adesso a 107 mila con una riduzione di quasi 130 mila unità. Questo ha comportato delle ricadute nella regione Sardegna e in particolare nell' impianto di Golfo Aranci. Oggi esso è l' impianto primario per quanto riguarda il trasporto delle merci, ma non il settore dei viaggiatori, anche perchè è la porta della Sardegna e l' unico porto ferroviario.

_ Signor Palanghi, ci può descrivere sinteticamente la vertenza in atto tra le Ferrovie e i lavoratori di Golfo Aranci?
_ La vertenza aperta con le Ferrovie, per quanto riguarda l' impianto di Golfo Aranci è inserita in un contesto regionale. Anzitutto c'è stato il calo notevole della produzione. Infatti fino al 1995 le FFSS riuscivano a traghettare tra l' andata e il ritorno circa 80 mila carri all'anno, mentre oggi sono poco più di 15 mila e le merci sono confluite in altri vettori, a dispetto delle indicazioni contenute nel piano generale dei trasporti, cioè di trasferire quote di traffico dalla gomma al ferro. In Sardegna, al contrario, sono state trasferite quote di traffico dal ferro alla gomma.
-Secondo noi - continua il signor Palanghi - il settore passeggeri sta realizzando dei profitti altissimi, perchè le ferrovie si sono ritirate da questa nicchia di mercato; ma se le ferrovie si fossero migliorate, se avessero investito nella flotta e avessero messo sul mare navi come si deve, avrebbero sicuramente fatto profitti, come ora li stanno facendo i privati.
Si spera che questo non succeda anche per le merci che già sono state ridotte.

Quali riflessi sull'occupazione può avere questa vertenza?
- I riflessi sull' occupazione sono stati notevoli, ci sono stati in servizio negli anni '90 (in Sardegna) circa 4 mila ferrovieri, adesso ridotti a poco più di 1700.
A Golfo Aranci negli anni '90 c'erano circa 100-120 ferrovieri che operavano, mentre oggi solo 37-38 unità lavorative. Questo è stato il calo, perchè naturalmente calando la produzione è venuta meno anche la forza lavoro.
Il sindacato si è prestato a questo, perchè si pensava che riducendo i costi pian piano ci fosse il rilancio della produzione, cosa che non è avvenuta, e per la quale le FF.SS si stanno battendo.
Però la regione Sardegna non fa niente affinchè il traffico venga spostato dalla gomma al ferro. Nell' ultimo incontro con i responsabili ci è stata proposta la cancellazione del posto del dirigente marittimo (a Golfo Aranci) e un ulteriore ridimensionamento di oltre 10 unità.

La consistenza dei mezzi utilizzati dalle Ferrovie in Sardegna è molto cambiata ultimamente?
_ Le Ferrovie stanno utilizzando una sola nave merci la Garibaldi; non vengono utilizzate la Logudoro, l' Ornea , la Tirsus , il Gennargentu e il Gallura anch' esse destinate al trasporto passeggeri.

- La Garibaldi - afferma un altro operatore - può trasportare 40-45 carri a corsa e non può accettare richiesta di trasporto superiore a questa capacità. Quindi tutto il sistema risente di questa limitata capacità di trasporto da parte delle Ferrovie dello Stato che devono garantire, per convenzione con il governo, la continuità territoriale.

La stazione di G. Aranci oggi Il periodo che va dal '90 ad oggi - secondo tutti gli intervistati - è stato quello più triste, perchè è iniziato il processo di dismissione da parte delle Ferrovie delle varie navi, fino a ridursi alla dotazione dei mezzi che abbiamo citato prima. Queste navi che sono state tolte sono state vendute a società private e utilizzate per altri scopi.
I motivi che hanno portato le Ferrovie dello Stato a ridurre i mezzi impiegati sono molti, infatti la politica delle ferrovie è stata condizionata dalla libertà che si è data all'azienda e al governo di decidere anche per la Sardegna.

- Per esempio - dice un operatore - io non ho mai capito perché, vista l' importanza di questo collegamento per la Sardegna, gli uffici hanno sempre avuto sede a Civitavecchia e mai in Sardegna.
Limitare il numero delle navi o non chiedere ragione alle Ferrovie del mancato potenziamento di questa flotta è - secondo gli operatori - un atteggiamento complice da parte di enti e organismi che a questo servizio dovrebbero prestare maggiore attenzione, anche perchè dalla comunità europea il trasporto ferroviario viene visto come il "trasporto del futuro" perchè più pulito, dal punto di vista ecologico, e decongestiona le strade che non sono occupate da grossi Tir che vanno su e giù per l' Europa.

Per il futuro immediato – chiediamo infine- sono previsti nuovi interventi da parte delle Ferrovie?
_ Pare che ci sia l' intenzione da parte delle Ferrovie di riorganizzare, a pari di quanto fanno i privati, anche a Golfo Aranci un servizio passeggeri in un periodo limitato dell' anno, che va da giugno ad agosto, rimettendo in esercizio la Logudoro.

Ad una assemblea indetta dal comune di Golfo Aranci pare che le ferrovie abbiano avanzato una richiesta di finanziamento di 90 miliardi alla Regione, legata al fatto che la comunità europea ha inserito la Sardegna in un discorso di corridoio plurimodale di trasporto merci, dando una certa importanza a questa forma di collegamento e di trasporto.
Riconoscendo quest' importanza, la Comunità Europea dovrebbe dare dei finanziamenti perchè questo servizio possa essere effettuato. Quindi ci si augura che con questa possibilità di finanziamento si apra una nuova epoca più favorevole e più "felice" per la Ferrovia e per tutto il trasporto ferroviario in Sardegna.
Questo anche perchè il servizio che le FFSS hanno offerto dal '60 in poi, cioè da quando è stato istituito questo servizio, è sempre stato impareggiabile ed è anche la “ferrovia” che ha "permesso" a Golfo Aranci di crescere e arrichirsi, perchè erano e sono molti i Golfarancini che lavorano alle Ferrovie, soprattutto sui traghetti, a cui era prima rivolta quasi tutta l' attenzione dei lavoratori.
Naturalmente con questo ridimensionamento è diminuito anche il personale di camera e ristorazione, prima organizzato dalla ditta Garibaldi con sede a Messina, ora gestito con personale proprio.
Il personale prima dipendente dalla ditta Garibaldi è stato in parte prepensionato ed in parte "assorbito " dalla Ferrovie.

Maria Luisa Sini e Sarita Greco – 2^B G. Aranci

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