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Celebrato anche da noi: Il Giorno della memoria.
Per non dimenticare la "Shoah"

A partire dal 1939 la folle politica espansionistica della Germania hitleriana fu il principale fattore scatenante della seconda guerra mondiale. Il conflitto, che vide Italia, Germania e Giappone schierati contro una coalizione di stati tra cui Francia, Gran Bretagna, URSS e USA, durò complessivamente sei anni e fu il primo ad estendersi su tutti i continenti.
Alla fine, dopo sei anni di guerra, la Germania ed i suoi alleati erano stati sconfitti, l'insensato disegno hitleriano di dominio sul mondo si era dissolto, si parlava ormai di pace e di ricostruzione, ma gli uomini restavano attoniti di fronte alle conseguenze dell'immane tragedia: cinquanta milioni di morti, danni incalcolabili, e soprattutto la dignità umana mortificata con gli orrori dei campi di concentramento e con l'impiego delle armi nucleari.

Vittime del genocidio I campi di concentramento, che già esistevano in Germania e furono da Hitler enormemente moltiplicati, costituirono il più grave crimine del nazismo. In essi i tedeschi rinchiudevano i prigionieri politici e gli oppositori di ogni genere, gli omosessuali e gli Ebrei.
Se le condizioni di vita nei campi o Lager erano insopportabili per tutti, erano però particolarmente disumane per gli Ebrei. Hitler aveva deciso di cancellare questo popolo dalla faccia della terra e di commettere con fredda determinazione il più sistematico genocidio della storia. I più deboli venivano uccisi nelle camere a gas, a cominciare dalle donne e dai bambini.
Sei milioni di Ebrei morirono così: il loro sacrificio è detto anche Olocausto o Shoah. Il termine Shoah, in ebraico, significa “sterminio, distruzione” ed è oggi generalmente preferito ad Olocausto.

Con la legge 211 del 2000 , “la Repubblica italiana riconosce il giorno 27 Gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico) le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

Anche noi nella nostra scuola il 26 Gennaio abbiamo ricordato la Shoah ed osservato un minuto di silenzio.

I campi di concentramento svolgevano anche una funzione economica. Impiegando quasi tutti i suoi uomini validi nell'esercito, la Germania aveva un estremo bisogno di manodopera. Ma il lavoro forzato nei Lager non era ancora sufficiente. I nazisti utilizzarono un numero sempre più grande di lavoratori stranieri provenienti da tutta Europa. Gli Ebrei non venivano trattati umanamente, venivano deportati e sfruttati in tutti i modi possibili.

Una immagine del film: La vita è bella Da questa strage sono stati tratti molti film, storie, poesie, ecc… Un film molto famoso è “La vita è bella” di Roberto Benigni (vincitore del premio Oscar).
Questo film parla di un ebreo che, durante la seconda guerra mondiale venne deportato in un campo di concentramento con il proprio figlio e con la moglie. Nei campi di concentramento gli uomini e le donne lavoravano, mentre i bambini e gli anziani venivano messi nelle camere a gas con la scusa della doccia. Roberto Benigni ( o meglio il personaggio da lui interpretato) venne ucciso da una guardia tedesca nel tentativo di vedere la moglie, mentre il figlio si salvò e fu liberato dagli americani.

Primo Levi era un ebreo italiano che fu deportato nei Lager, ma si salvò e scrisse molti libri ed una poesia che si intitola “Shemà”, che significa “Ascolta” ed è la prima parola di una preghiera ebraica. Levi ha scritto un libro molto conosciuto che si intitola “Se questo è un uomo”.
Secondo noi una strage così non dovrebbe mai più accadere, moltissime persone innocenti sono morte per causa del razzismo. Tutte le persone sono uguali e si devono rispettare a vicenda.

Ilaria Pani, Sabina Carta, Laura Chiocca, Giulia del Giudice.
Classe 1^ A Golfo Aranci.

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