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IL NUOTO

Il nuoto piace a tutti perché è uno sport completo. Oltretutto l'uomo è predisposto sin dalla nascita a questo sport.
Nel nuoto non conta tanto la forza pura, ma l'acquacità, cioè la capacità di stare in acqua e di galleggiare. Il nuotatore ideale non è un "mostro"dal punto di vista fisico: è snello, slanciato, ha muscoli allungati, ma non ultrasviluppati.
Tanto meglio poi se ha un po' di grasso sotto la pelle per impedire la dispersione del calore del corpo. Infatti l'acqua delle piscine ha in genere una temperatura inferiore a quella del corpo.

LE GARE
Le gare di nuoto si svolgono generalmente in piscina. I concorrenti percorrono una, due o più volte (secondo la lunghezza della vasca e della gara) lo specchio d'acqua, partendo a tuffo (salvo che per il dorso) da uno dei bordi appositamente attrezzato.
Giunti alla sponda opposta, la toccano, effettuano la virata, capovolgendosi o voltandosi secondo lo stile in cui nuotano e rifanno lo stesso percorso in senso inverso.
Partenze e virate sono molto importanti perché possono far guadagnare o perdere tempo prezioso.

I QUATTRO STILI
Il nuotatore comune nuota come sa e come può. Sta a galla e procede nell'acqua. Ma il nuoto antagonistico, cioè quello del mondo sportivo, delle gare che si svolgono in piscina, è un'altra cosa.
Esso viene praticato in quattro stili fondamentali: il crawl, il dorso, la rana e la farfalla. A questi stili corrispondono le quattro categorie in cui vengono suddivise le competizioni, nazionali o internazionali, comprese quelle olimpiche.

IL CRAWL
Con il crawl, introdotto in Australia ai primi del novecento, ebbe inizio il nuoto antagonistico vero e proprio.
Nel crawl il movimento delle braccia avviene in acqua e il recupero avviene in aria, con risparmio di tempo e di energia.
Il nuotatore porta avanti alternativamente le braccia e batte le gambe. Oggi in genere per virare si compie una capriola sott'acqua.
È lo stile più veloce e meno faticoso e viene anche chiamato stile libero.

IL DORSO
È, in pratica, un crawl nuotato sulle schiena anziché sul petto. Infatti, il movimento alternato delle braccia e delle gambe deve essere eseguito stando in posizione supina. La battuta delle gambe è più rapida che nel crawl.
La partenza avviene con i concorrenti immersi in acqua, la fronte rivolta al blocco di partenza, le mani aggrappate e i piedi interamente immersi. Il concorrente compie la virata quando tocca le pareti della vasca con la mano.

LA FARFALLA
Questo stile fu chiamato rana a farfalla, perché derivava dalla rana, ma nel recupero le braccia venivano protratte contemporaneamente in avanti, fuori dall'acqua. Poi lo stile ebbe dei cambiamenti e diventò delfino.

LA RANA
È lo stile più antico e uno dei più naturali, perché la posizione del corpo facilita il galleggiamento. Le braccia non emergono mai dall'acqua. Le mani congiunte vengono spinte in avanti e poi estese lateralmente, le gambe vengono prima flesse, poi portate indietro con i piedi posizionati a martello. Alle virate e all'arrivo le mani toccano insieme le pareti della vasca; è lo stile più lento.

IL COMPORTAMENTO IN VASCA
Durante la gara i concorrenti che toccano il fondo con i piedi non sono squalificati se non camminano. Non si devono usare attrezzi che aumentino la velocità.
Nella virata è proibito toccare con i piedi il fondo della vasca. Chi esce dalla propria corsia viene squalificato. Chi entra in gara senza essere iscritto è squalificato per la sua prima prova futura.

Liliana Piras 2^A Golfo Aranci

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