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Il Retablo di S. Giorgio a Perfugas

Nel paese di Perfugas, a poche decine di chilometri da Sassari, nella chiesa di “ Santa Maria degli Angeli,” è stata allestita una stanza per ospitare il “Retablo di S.Giorgio,” creato nel XVI secolo.
Esso in origine stava nella chiesetta di San Giorgio, in campagna; poiché essa doveva essere ristrutturata, il Retablo è stato trasferito nella chiesa del paese.
Il Retablo è un grande pannello di legno suddiviso in scomparti in cui, associando pittura e scultura, vengono rappresentate varie scene di tipo religioso, comuni a partire dal XVI sec.
Il Retablo è alto 8 m. e largo 6 m, fatto in legno lavorato a mano e dipinto con oro zecchino. Esso, in principio, stava dietro l' altare. Nella parte inferiore ci sono due porte all' estremità dei lati, di cui solo quella di destra mantiene il disegno originale. Sopra queste porte il legno lavorato è a forma d' arco.
Ogni dipinto è circoscritto da una specie di cornice che sopra e sotto è in rilievo, tipo balconcino, mentre ai lati il legno è inciso.
Al centro del Retablo c'è una nicchia contenente una piccola scultura che rappresenta San Giorgio a cavallo; la nicchia è più grande in confronto alla scultura; ciò fa supporre che originariamente all'interno ci fosse una statua più grande.
Sopra il Retablo c'è una polveriera per proteggere i dipinti dalla polvere.
Il Retablo di Perfugas è stato realizzato da un maestro pittore (con la sua bottega) di cui non si conosce l'identità. Sicuramente, però, conosceva le opere del " Maestro di Ozieri ", un altro maestro pittore, così chiamato perché è ad Ozieri che si conserva la sua opera più completa: il Retablo della Madonna di Loreto.
Il Retablo di San Giorgio, infatti, ripropone alcune immagini delle opere dello stesso Maestro d' Ozieri. Quest' ultimo diresse la sua bottega e dipinse retabli nel XVI secolo (secondo alcuni studiosi all' inizio, secondo altri alla fine).
Oltre al “Retablo della Madonna di Loreto” ( presso la cattedrale cittadina), ad Ozieri si conserva presso il Museo Archeologico una tavola appartenuta ad un altro retablo, recentemente "riscoperta ".
Essa è stata acquistata circa un anno fa dal comune di Ozieri ed è stata presentata al pubblico dallo stesso Vittorio Sgarbi, insigne storico dell' arte italiana, giunto nella cittadina per l' occasione.
Tale tavola rappresenta il "Discendimento", cioè la deposizione di Cristo dalla croce.

Liliana Piras 1^A
Golfo Aranci

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