Intorno agli anni venti fu fondato e diretto dal Prof. Arturo
Noto il convitto “Giovanni Pascoli” che aveva sede al n. 2
del Vicolo Calcagno e precisamente nel palazzo Calcagno Ruffo;
in seguito una succursale fu aperta nella vicina Via Petrarca,
nel palazzo di Ercole Sciacca, destinata ai convittori delle
classi liceali.
Gli studenti ospiti erano numerosi e l’età richiesta per
essere ammessi era dai dieci ai diciotto anni; come possiamo
notare da una vecchia fotografia i convittori più piccoli
portavano le divise; tutti dovevano essere forniti di un corredo
personale (biancheria, posate, pettini, forbici, spazzole) e
soltanto i genitori avevano il permesso di condurre i figli
fuori dal convitto; nello studio erano seguiti da un istitutore
tra cui si ricorda la figura di Gorgone. Cessò l’attività nel
1963, dopo aver visto passare dalle su camerate molti ragazzi
che divennero poi illustri professionisti
o occuparono posti di prestigio, come accadde al convittore Vicari
Vincenzo che tra l’altro esercitò la funzione di Prefetto di
Milano.