Composizione Suprematistica: quadrato rosso e quadrato nero - Kasimir Malevich (1915- Metropolitan Museum of Modern Art, New York)
QUADRATO:
p= l x 4
A= l x l o l2
l = ÖA
In questo quadro non compaiono immagini tratte dalla realtà, ma forme semplici, geometriche (due quadrati), completamente piatte (per ribadire che il dipinto non ha alcun legame con il mondo naturale tridimensionale) e colori puri (nero e rosso).
Kazimir Malevic
Pittore russo, nato a Kiev 1878, a cui si devono opere astratte, nelle quali si ignora la necessità della rappresentazione del mondo oggettivo in forme riconoscibili e si tende a sostituirla con un linguaggio visivo autonomo, dotato di significati propri.
I primi lavori mostrano la conoscenza del Fauvismo, movimento pittorico francese sviluppatosi tra il 1898 e il 1908 circa, dove si abbandonarono i toni soffici e sfumati degli impressionisti e si preferirono colori decisi e violenti, e la conoscenza del Cubismo, un altro movimento pittorico novecentesco promosso da Picasso e Braque, che esercitò un’influenza determinante su tutta l’arte del XX secolo.
Malevic entrò in contatto con i futuristi, che facevano parte di una corrente pittorica chiamata Futurismo,e con i Martinetti, i seguaci di Filippo Tommaso Martinetti, scrittore italiano e figura di spicco del Futurismo.
Alla fine del 1915 espose tra le altre tele, quadrato su sfondo bianco, che è considerato "il punto zero" del suprematismo, stile che vuole rappresentare una realtà soprannaturale.
Al quadrato, la forma più usata da Malevic, si uniscono cerchi e croci, ellissi, parallelogrammi che alternano al nero i colori o unicamente il bianco, a seconda delle diverse fasi pittoriche del suprematismo.
Nel 1920, dopo la rivoluzione, Malevic andò a Vitebsk dove fondò il gruppo dei sostenitori della nuova arte.
Da questo momento si dedicò in particolare all’insegnamento e divenne membro direttivo del Museo di cultura artistica di San Pietroburgo, dedicato all’arte contemporanea.
A partire dal 1913 realizzò una serie di sculture suprematiste in gesso.
Morì a San Pietroburgo nel 1935.