MISURA 7 AZIONE 7.3.
“Iniziative di orientamento
e rimotivazione allo studio per favorire l’inserimento e il reinserimento delle donne adulte nel
mercato del lavoro”
DONNE,
CAMBIAMO IL MONDO
Ambito giuridico (diritti di parità, di cittadinanza
europea, ecc.)
Destinatarie
Previste 15-20, saranno reclutate
fra le donne adulte senza titolo di studio o con titolo di studio
insufficiente, disoccupate o in cerca di prima occupazione o
occupate ma prive di qualificazione adeguata.
Anche nel nostro
territorio, la condizione femminile stenta a modificarsi sia per gli
stereotipi sociali, sia per la scarsa consapevolezza di sé e dei propri diritti e doveri che agisce spesso come
disincentivo a cercare lavoro e come ostacolo ad una piena realizzazione della
propria identità di genere. Dall’analisi del contesto
socio-economico-politico si desume che la presenza femminile sia limitata
particolarmente a determinati ambiti e posizioni: la cura della casa e dei
figli, il lavoro domestico (colf ad ore, baby sitter, sovente in nero, con
salari ridotti, senza una precisa conoscenza dei propri diritti e doveri), il
terziario pubblico (insegnanti, impiegate, infermiere, bidelle) e privato
(commesse, impiegate); sono poche le donne che svolgono un lavoro autonomo e
poche quelle impegnate come
rappresentanza nella politica. Sono ancora troppe le donne che nel
territorio vivono situazioni di disagio, di difficoltà e di conflitto,
costrette a scelte che si trasformano spesso in sconfitta e in sacrificio. Le condizioni lavorative
delle donne sono difficili a causa della scarse possibilità
occupazionali del territorio, ma anche per la carenza di formazione ed
orientamento e la scarsità nei percorsi
formativi di strumenti di lettura, indagine, interpretazione e informazione
della realtà socio-economica. Ne consegue un’identità professionale di genere
debole incapace di esercitare un diritto di scelta e di determinazione di progetti di vita forte e incisivo. Le donne, infatti, non
riescono talvolta a conciliare la vita, i figli, gli affetti con il lavoro e la
carriera, rinunciando magari alla
maternità o, al contrario, al posto di lavoro per la maternità; sono molte coloro
che, senza un posto di lavoro, si devono occupare solo dei figli, diverse
quelle che badano a uno o più familiari anziani o
disabili. Gli ostacoli sono tanti: per quanto riguarda i figli, permangono difficoltà a gestire gli imprevisti anche
banali, ad affidarli a qualcuno durante l’estate o ad accompagnarli a scuola,
ai vari corsi e attività sportive. Non di rado intoppi
burocratici traducono in disagio, sacrificio e stress l’accompagnare
anziani o disabili a uno sportello o ad una visita medica. Un sistema forte di
supporto alla donna che lavora è
costituito dalla famiglia di origine e dalla famiglia acquisita. L’aiuto
nell’accudire i figli viene, infatti, spesso garantito
dal marito, dai genitori, dai suoceri e dai parenti della donna. Sono esistenti
nel territorio due (2) asili-nido, uno pubblico ed uno
(1) privato. Sussistono forme di assistenza e di aiuto
prestati dal vicinato o da baby-sitter a pagamento. Quali diritti per le donne?
Quali strumenti, competenze, opportunità e potenzialità? Che fare per assicurare
un equilibrio tra i bisogni e i diritti, tra lavoro e affetti? Il progetto si
pone come strumento di risposta a questi
e ad altri quesiti.
Obiettivi formativi specifici
§
Prendere coscienza della propria condizione di donna
all’interno del proprio ambito relazionale
§
Prendere
coscienza della condizione della donna nel contesto
sociale, economico, politico e culturale
§
Sviluppare
atteggiamenti e comportamenti assertivi ossia dichiarare il proprio diritto e
riconoscere quello degli altri o riconoscere l’universale giustizia del diritto
per sé e per gli altri
§
far emergere e valorizzare le capacità tipicamente “femminili” :
operatività, capacità di relazione, capacità organizzativa, attenzione al
benessere degli altri, prendersi cura, saper stare in molte cose, essere punto
di riferimento, saper ascoltare, ecc.
§
sviluppare l’autostima
§
Prendere consapevolezza delle differenze di genere valorizzandole
§
Acquisire consapevolezza delle proprie motivazioni
§
Ricostruire
la propria identità di genere
§
Recuperare
competenze
§
acquisire consapevolezza della propria dignità, potenzialità e
dei propri diritti
§
Promuovere la partecipazione attiva e responsabile delle
donne ai processi politici decisionali
§
Stabilire
rapporti di confronto e collaborazione con altre donne
§
Rimotivare allo
studio ed al lavoro
§
Facilitare
l’inserimento o il reinserimento nel sistema formativo e/o istruttivo e il
progettarsi per e/o nel mondo del lavoro
Al
termine del percorso formativo le corsiste devono:
Il progetto
Il progetto consta di 50 ore articolate in 4 moduli:
Il primo modulo, di sei (6) ore, è tenuto dai tutores e ha
un significato introduttivo in quanto è centrato
sull’accoglienza, sulla motivazione e la descrizione del progetto.
Il secondo modulo ha
la durata di dieci (10) ore, è condotto da uno/a psico-pedagogista e da uno/a
psicologo/a e punta alla consapevolezza della
condizione di genere attraverso la
produzione, l’utilizzo di specifici strumenti di lettura, l’osservazione, la
riflessione e l’elaborazione dei
vissuti, delle esperienze e delle storie personali.
Il terzo modulo, di dieci (10) ore, tenuto da uno/a
psicopedagogista e da uno/a sociologo/a, si riferisce
alla posizione della donna in un contesto socio-economico-culturale più ampio
e intende mettere a fuoco le problematiche quantitative e qualitative
dell’occupazione femminile, i modelli educativi e culturali, gli stereotipi, i
ruoli e le funzioni delle donne nei diversi ambiti sociali (famiglia, lavoro,
…).
Il quarto è il modulo qualificante il progetto in quanto riguarda l’ambito propriamente giuridico; anche
per questo ha una durata maggiore, ventiquattro (24) ore. Conduce il corso un
esperto di Diritto, in particolare di genere, ma interverranno anche esponenti
delle istituzioni locali (rappresentanti del Comune, operatori del Consultorio
familiare, del C.I.F. …). Si affronta lo studio della storia del movimento
femminista, della normativa comunitaria, nazionale e locale a sostegno delle
donne, si attivano simulazioni in aula, si realizzano interviste, letture e
visioni di documentari e/o films, si ha un contatto diretto con le istituzioni
locali.
Il bilancio delle competenze si articola in 20 ore di cui 4
nella fase preadiagnostica o preliminare, 12 in quella autodiagnostica
o investigativa e 4 ore nella fase conclusiva o di restituzione. L’intervento
si configura come una azione di orientamento che
consente alle corsiste - dopo il momento
dell’accoglienza, delle presentazioni e la stipulazione del contratto formativo
- attraverso colloqui, l’uso di schede, interviste, test, attività di gruppo e
individuali e con l’ausilio di esperti competenti (consigliere di bilancio,
esperto del mercato del lavoro, psicologo/a), di individuare, analizzare,
valutare e documentare tutte le proprie competenze e potenzialità, di acquisire materiale informativo (sui servizi e sulle
modalità di accesso, sul mercato, …) e strumenti al fine di definire un personale progetto di vita e/o di
lavoro. Il percorso, quindi, permette alle corsiste di riscrivere un “nuovo”
curriculum come base di un eventuale percorso formativo e/o lavorativo.
Validare e certificare, costruire un portafoglio delle competenze è, pertanto,
uno degli elementi più qualitativi del bilancio.
Fase |
Durata (mesi) |
Obiettivi |
Metodologia |
Contenuti / Attività |
1° Introduzione |
6 ore (ottobre) |
§
accogliere §
descrivere il percorso formativo §
motivare il percorso formativo §
stipulare il contratto formativo |
§
Attività
di ascolto, brainstorming , confronto e riflessione |
§
Sessioni
di accoglienza §
Descrizione
del percorso §
visione di un film e brevi testi narrativi di carattere
autobiografico, con suggestioni e vocative, che mettano l’accento sulla soggettività femminile
e richiamino l’attenzione al genere §
il contratto formativo |
2° Identità di genere e vissuto personale |
10 ore (ottobre) |
§
interrogare ed elaborare la
propria esperienza e il proprio vissuto personale insieme con le altre §
Riflettere
sul sé §
Rendere consapevoli della propria identità di genere §
Rendere consapevoli delle differenze di genere §
Ricerca
di modalità e strumenti per osservare nei propri
ambiti sociali la diversità di genere §
Individuare
spazi riservati, ruoli e funzioni
dominanti delle donne negli ambiti sociali del territorio (famiglia, lavoro,
scuola, chiesa…) |
§
Narrazione
autobiografica §
Colloquio
individuale §
Ascolto §
Laboratorio §
Riflessione,
discussione,confronto §
Lavoro
di gruppo |
§
Storie
personali §
Tipologie
di identità tratte dal contesto locale. §
Lettura
di testi narrativi mirati: storie di donne, storie di vita §
Utilizzo
di schede di autoanalisi §
Produzione
di testi autobiografici o, resoconti §
Utilizzo
di strumenti di osservazione della realtà
circostante (es.diario di bordo) |
3° Donne nella società |
10 ore (novembre) |
§
Individuare
e conoscere problematiche qualitative e quantitative delle donne nel mondo
del lavoro §
Individuare
stereotipi di genere, ruoli e funzioni delle donne nei mass-media §
Individuare
e conoscere modelli educativi, ruoli e
funzioni della donna nella famiglia |
§
Lezioni
frontali §
Osservazioni,
analisi, discussione e confronto §
Uso
di dispense e schematizzazioni §
Analisi
di documenti di testo, grafici, filmici |
§
Tipologie
di identità nei mass- media e nella famiglia §
elementi quantitativi e qualitativi dell’occupazione femminile §
disagi, bisogni, difficoltà, mobbing nel posto di lavoro §
globalizzazione-famiglia-lavoro §
modelli culturali e stereotipi di genere |
4° Donne, diritti , istituzioni e
politica |
24 ore (novembre - dicembre) |
§
Conoscere
le linee essenziali della storia
del movimento femminista §
rendere consapevoli che i
mutamenti e le trasformazioni
nel tempo dei “generi” sono in relazione alla cultura prima ancora che
alla biologia §
Stimolare
la partecipazione delle corsiste all’attività politica mediante la
conoscenza e la presa di coscienza dei
diritti di tutti i cittadini §
Conoscere
la normativa comunitaria, nazionale e locale a sostegno dei diritti della donne §
Conoscere
le istituzioni del territorio (funzionamento, finalità, oggetto,…) §
Sapersi
orientare fra le istituzioni del territorio §
Ricerca
di modalità e strumenti d’indagine §
Progettare
azioni di conciliazione |
§
Lezione
frontale §
Ricerca-azione
e problem solving §
Discussione
e confronto §
laboratorio §
Uso
di dispense e schematizzazioni §
Lavori
individuali e di gruppo §
Confronto
con testimoni privilegiati §
Intervista
a testimoni privilegiati §
simulazione §
Confronto
costante fra esperienze simulate e realtà del contesto §
Stretto
intreccio tra inquadramenti giuridico-normativi e pratica in situazione §
Presentazione
informatica o uso di lucidi |
§
Le
donne e la storia: elementi di storia del movimento femminista, la non
visibilità del genere femminile nella storia ufficiale §
Partecipazione
attiva a momenti di vita politica (assemblee popolari, riunioni di consigli Comunali …) §
Normativa
comunitaria, nazionale e locale a sostegno delle donne (artt. 3, 37,48ss della Costituzione italiana, LL. 194/78, 1204/71,
53/2000, 903/77, 328/2000, …) §
Attivazione
di simulazioni di sportello informativo sui principali diritti delle donne e
sugli eventuali adempimenti per esercitarli nei diversi ambiti sociali §
Intervista
di donne realizzate nel campo politico §
Lettura
di giornali e documenti §
Visione
di documentari e/o films sulla questione femminile |
Fase |
Durata |
Obiettivi specifici |
Metodologia |
Contenuti / Attività |
1° fase di
prediagnostica o Preliminare |
4 ore |
§
Accogliere §
Presentare
l’equipe §
Presentare
il percorso di bilancio §
Presentare
i partecipanti §
Avviare
il percorso di bilancio §
Analizzare
la domanda §
Stipulare
il contratto |
§
Attività
di laboratorio §
Lezione
frontale §
Colloquio
individuale §
Interazioni
d’aula |
§
Utilizzo
di lucidi o presentazione informatica §
Utilizzo
di griglia di presentazione §
Contratto
formativo §
Utilizzo
d griglia di riferimento per il colloquio |
2° Fase di investigazione o autodiagnostica |
12 ore |
§
Ricostruire
la biografia: percorsi di vita, di formazione, di lavoro §
Esplorare
il sé e le proprie potenzialità: conoscenze, competenze, capacità di
comunicazione relazione, interessi e caratteristiche personali §
Approfondire
l’esplorazione del sé e delle proprie potenzialità: valutazione della
personalità e delle sue componenti, valutazione
delle conoscenze e delle esperienze personali §
Acquisire
informazioni sulla rete dei servizi d’impiego e sulle modalità
di accesso §
Acquisire
informazioni sul mercato del lavoro in particolare locale:
professioni, offerte di lavoro, condizioni, … §
Acquisire informazioni e strumenti relativi
alle strategie di ricerca del lavoro: lettera di presentazione,
curriculum vitae, colloquio di lavoro, … §
Acquisire
informazioni su corsi di istruzione e/o formazione
nel territorio §
Formulare
un’ipotesi di progetto §
Definire
percorsi personalizzati per la verifica del progetto §
Verificare
sul campo il progetto |
§
Attività
di laboratorio §
Lavori
di gruppo §
Lezione
frontale §
Simulazioni §
Colloqui
individuali §
Interazioni
d’aula |
§
Utilizzo di schede di autonalisi §
Utilizzo
di lucidi §
Utilizzo
di schede di autovalutazione §
Utilizzo
di strumenti diagnostici §
Preparazione
e distribuzione di dispense §
Raccolta
di materiale informativo |
3° Fase conclusiva O di restituzione |
4 ore |
§
Fare
una sintesi dei risultati del bilancio §
Definire
il progetto professionale §
Individuare
le tappe di realizzazione §
Fare
un’analisi dei punti di forza e di debolezza del bilancio |
§
Ricerca
nel territorio di informazioni presso enti di
formazione/ istruzione, servizi, istituzioni, scuole, associazioni §
Colloquio
individuale §
laboratorio |
§
Realizzazione della scheda del
progetto §
Realizzazione del documento di sintesi |
Linee metodologiche - Modalità di utilizzazione di materiali didattici e risorse tecnologiche
§
Un
utilizzo privilegiato del metodo
esperienziale (esperienza, analisi/riflessione, generalizzazione), con brevi
quadri di sintesi che facilitino la concettualizzazione delle esperienze e
l’uso della lezione frontale
§
L’attività
di gruppo come strumento di apprendimento individuale
e di rapporto interpersonale e sociale.
§
la narrazione autobiografica come strumento di ricerca della propria
identità e della conoscenza del sé e
come presa di coscienza degli universi di genere
§
attività di laboratorio per la realizzazione e preparazione di
materiali e di strumenti di lavoro
§
la simulazione in aula
§
l’intervista a personaggi mirati e sperimentazione diretta sul campo di
contenuti e procedure affrontate in aula
L’uso di tecnologie informatiche come strumenti per
stimolare l’attenzione e l’interesse e favorire la comprensione dei contenuti e
l’apprendimento
Le corsiste saranno subito sottoposte a tests d’ingresso sulla base di diverse variabili per definire i livelli e i
bisogni iniziali (valutazione diagnostica). Le prove di accertamento
delle competenze acquisite dai discenti saranno di due tipi:1) frequenti, non
strutturate, su singole attività in modo da controllare ogni tappa
dell'apprendimento (valutazione formativa); 2) periodiche, strutturate e/o
semistrutturate, in modo da accertare oggettivamente più apprendimenti per
volta (valutazione sommativa, intermedia e finale). Le verifiche permetteranno un controllo
sistematico dell'operato del docente, dei livelli
raggiunti dalla classe e dal singolo e di stabilire eventuali interventi di
recupero, potenziamento e approfondimento.
Strumenti di
verifica/valutazione:
§
questionari di rilevazione dei livelli e dei fabbisogni iniziali
Il
monitoraggio del processo sarà attuato, a livello interno, dai docenti Tutores
e dagli Esperti del corso tramite griglie di osservazione,
colloqui e questionari e, a livello esterno, da un esperto in docimologia
tramite questionari volti ad accertare il clima (frequenza, partecipazione
attiva/passiva ai lavoro di gruppo, alla discussione, …), il rapporto con le
attività didattiche delle corsiste, lo sviluppo più o meno coerente del
progetto e il gradimento delle corsiste relativamente a
contenuti, attività, metodologie, strutture e attrezzature, il lavoro dei
tutores e quello degli esperti.
Strumenti di monitoraggio e valutazione del
processo:
Modalità di informazione e pubblicizzazione
IL docente
funzione-obiettivo
Gianni Marras
Hanno collaborato
§
Giancarlo Virdis (docente funzione-obiettivo)
§
Giovanna Niedda (docente funzione-obiettivo)
§
Mattia Pericu (docente vicario)